• Non ci sono risultati.

Il progetto di ricerca

2.5 Le domande di ricerca e le ipotes

2.6.2 Gli strumenti per il secondo focus di ricerca

Per analizzare le cause che presumibilmente stanno alla base dell‟uso limitato delle tecnologie (in particolare della Videoconferenza via web) a scuola, abbiamo adottato 3 strumenti, finalizzati a raccogliere informazioni su dati oggettivi, sui comportamenti e sugli atteggiamenti del gruppo di insegnanti che hanno partecipato spontaneamente alla nostra indagine.

8. Questionario semi-strutturato in forma elettronica. Si tratta di un questionario online che include sia domande aperte che quesiti chiusi (vedi Allegato 5). È stato deciso di utilizzare il formato elettronico per contattare in tempi rapidi il maggior numero possibile di insegnanti, per agevolare la compilazione dello stesso e per poter disporre successivamente dei dati già in formato elettronico. Siamo consapevoli che la scelta di utilizzare il canale elettronico per somministrare questo strumento ha comportato il rischio di non ottenere risposte da parte di insegnanti con scarsa competenza tecnologica. Abbiamo deciso di compensare parzialmente questa carenza ponendo a questi stessi insegnanti anche altri interrogativi nei quali richiedevamo non più la descrizione di comportamenti e atteggiamenti personali, ma l‟espressione di opinioni su comportamenti e atteggiamenti della categoria degli insegnanti di lingue della scuola primaria in generale. Per ottenere questo risultato abbiamo messo a punto un secondo strumento di approfondimento (vedi sotto Follow-up). Il questionario online è stato creato attraverso la piattaforma Google docs che permette di creare documenti nei formati di file più comuni e di salvare i dati su server remoto. Tra le varie funzionalità previste

da questa piattaforma c‟è anche la possibilità di creare questionari con una grafica personalizzabile. Il link al nostro questionario elettronico è stato quindi inserito nella home page del sito web del Laboratorio LADILS42 dell‟Università Ca‟ Foscari di Venezia. Il

questionario è stato predisposto in forma anonima, ma è stata comunque inserita una sezione nella quale i docenti che si rendevano disponibili ad essere ricontattati per eventuali approfondimenti potevano segnalare i propri dati anagrafici e i propri recapiti.

La prima parte del questionario è composta da una serie di domande introduttive finalizzate a rilevare alcune informazioni sugli insegnanti (status di specialista o di specializzato; lingua straniera insegnata; anni di insegnamento maturati, ecc.). Tra queste domande abbiamo anche inserito quattro richieste di autovalutazione del livello di competenza nella produzione orale della lingua straniera insegnata, negli ambiti: lessicale, morfosintattico, pronuncia/ intonazione, fluenza. La seconda parte del questionario è composta da una batteria di domande che punta a raccogliere dati relativi all‟accesso e all‟uso delle tecnologie da parte degli insegnanti in ambito personale. Nella sezione successiva, le domande mirano, invece, a investigare l‟accesso e l‟uso effettivo delle tecnologie a scuola, nonché gli atteggiamenti e le opinioni rispetto al loro impiego in classe. Il questionario si chiude con alcune domande sul servizio di Videoconferenza via web e sui progetti di telecollaborazione che attraverso di esso possono essere implementati.

42 Il Laboratorio di Didattica delle Lingue Straniere (LADiLS), diretto dalla prof.ssa Carmel Mary

Coonan, che fa capo al Centro di Didattica delle Lingue del Dipartimento di Studi Linguistici e Culturali Comparati dell‟Università Ca‟ Foscari di Venezia si occupa da anni di ricerca e formazione in servizio dei docenti di lingue, promuovendo il multilinguismo e il multiculturalismo nel campo dell‟insegnamento/apprendimento delle lingue straniere nell‟istruzione formale, sia scolastica che extrascolastica, al livello di: apprendimento precoce di una lingua straniera, apprendimento di una lingua straniera in età adolescenziale e apprendimento di una lingua

9. Follow-up. Al questionario online abbiamo fatto seguire uno strumento di approfondimento (vedi Allegato 6) finalizzato a sondare alcuni aspetti non previsti, emersi in un secondo tempo. Abbiamo provveduto a inviare la nostra richiesta di approfondimento a tutti gli insegnanti che nel questionario online avevano manifestato la disponibilità ad essere ricontattati (63 insegnanti su 83 totali). L‟e-mail da noi inviata per il follow-up forniva alcune spiegazioni sui motivi del nostro nuovo contatto. Si allegava, quindi, un file contenente due batterie di domande chiuse a scelta binaria Sì/No, seguite da uno spazio in cui si lasciava la possibilità all‟insegnante di inserire un eventuale commento per ciascuna risposta. La prima serie di domande del follow-up indagano sulle cause dello scarso ricorso alle tecnologie da parte degli insegnanti delle scuole primarie italiane, mentre nella seconda sezione le domande si focalizzano sulle possibili cause della ridotta diffusione di esperienze di telecollaborazione via Videoconferenza con classi straniere. A differenza del questionario online, abbiamo esplicitato chiaramente che nel rispondere alle domande richiedevamo all‟insegnante di non far riferimento diretto alla propria prassi personale, ma di fornire la sua opinione sul comportamento e sugli atteggiamenti degli insegnanti di lingue delle scuole primarie italiane in generale.

10. Intervista via e-mail. L‟ultimo strumento è un‟intervista (vedi Allegato 7) indirizzata ai 6 insegnanti che nel questionario online avevano segnalato di aver già sperimentato personalmente la realizzazione di progetti di telecollaborazione con classi primarie straniere attraverso la Videoconferenza web. A questi insegnanti, che abbiamo definito „top‟, abbiamo chiesto di fornirci una breve

descrizione del progetto da loro realizzato, integrandola con alcune valutazioni sul valore aggiunto e sulle eventuali criticità di questa esperienza e sulle reazioni emozionali dei loro allievi. Queste informazioni sono state estremamente utili per integrare quanto avevamo osservato attraverso le due sperimentazioni di Bassano e Castelfidardo descritte in 2.2.1. Come indicato nell‟Introduzione, tra gli obiettivi della nostra ricerca c‟è, infatti, anche quello di delineare un profilo dell‟insegnante che integra le tecnologie per la didattica delle lingue straniere nella scuola primaria in contesti non necessariamente favorevoli. I dati raccolti attraverso questo strumento e attraverso le osservazioni sul campo da noi effettuate durante le due sperimentazioni verranno utilizzati con questa finalità nella Discussione finale (vedi paragrafo 5.3).

2.7 La somministrazione

Questo paragrafo è dedicato alla descrizione delle modalità di somministrazione dei 10 dispositivi di indagine descritti sopra.