Aurora Nin (Ramona, la puta roja) – ex direttrice, per un breve periodo, dell’orfanotrofio femminile ed ex domestica presso la famiglia Galán, dove viene spiata da Conrado mentre ha rapporti sessuali con il fidanzato Pedro, è la nipote del guerrigliero antifranchista Artemi Nin; lavora anche presso una ricca famiglia del quartiere di Gracia; dopo la guerra è costretta a prostituirsi per sopravvivere, cambiando nome in Ramona, e per questo partecipa, insieme a Java, ad una scenetta sessuale per Conrado; nasconde numerosi misteri, compreso quello di una cicatrice sul seno; amante di Marcos Javaloyes, sembra morire con questi, ricercata dai franchisti, inciampando su una granata inesplosa nel 1949.
Carmen (Menchu, la rubia platino) – affascinante prostituta d’alto bordo di umili origini, spesso volutamente sdoppiata e confusa con Aurora/Ramona; rossa divenuta bionda ossigenata, lavora in gioventù come domestica presso una baronessa, poi stringe amicizia con molti falangisti che diventano suoi clienti abituali presso l’Hotel Ritz, dove vive sommersa dai regali di questi: gioielli, vestiti, pellicce; derubata da alcuni partigiani, entra in contatto anche con quest’ambiente; muore in circostanze violente, trucidata in un’auto nel 1949 a causa di un furto ai suoi danni.
Balbina – prostituta di basso calibro, frequentatrice del Bar Continental ed amica di Aurora/Ramona; offre a Java alcune informazioni sul conto di questa.
María Armesto (La Fueguiña, la gallega) – ragazzina dell’orfanotrofio, mora, violentata, durante la guerra, dai franchisti, che uccidono il padre e torturano il fratello; piromane, incendia la cappella parrocchiale; lavora all’esterno dell’orfanotrofio, occupandosi personalmente della cura di Conrado, anche in età adulta; frequenta il gruppetto di Java, di cui diventa la fidanzatina, e partecipa ai loro giochi violenti ed alle rappresentazioni teatrali, impersonando vari ruoli; assisterà al funerale di Java e della sua famiglia.
Juanita (La Trigo) – ragazzina dell’orfanotrofio, bionda, violentata, durante la guerra, dai franchisti, che fucilano il padre; frequenta il gruppetto di Java, partecipando ai tipici giochi erotici e violenti.
Pilar – ragazzina dell’orfanotrofio, poco partecipe dei giochi con la pandilla, forse anche a causa della scarsa avvenenza; ciononostante sposerà Java, dal quale avrà due gemelli; muore con il marito ed i figli in un incidente stradale intorno al 1970.
Virginia – ragazzina dell’orfanotrofio, riconoscibile dalle trecce bionde, che partecipa insieme a La Fueguiña ai giochi presso il nascondiglio dei ragazzi.
Paulina – ragazzina dell’orfanotrofio, brutta e spesso sola; spia accidentalmente i giochi erotici del gruppetto e confessa tutto agli adulti; in seguito si farà suora e lavorerà a fianco di Ñito, verso il quale nutre sdegno e disprezzo, presso l’ospedale di Barcellona.
Signorina Moix – attuale direttrice dell’orfanotrofio di Las Ánimas.
Susana – ricca bambina viziata e golosa di mandarini, abita presso una villetta del benestante quartiere di Gracia.
Miguel – giovane del quartiere reclutato da Conrado per impersonare il Diavolo in una rappresentazione teatrale; viene aggredito da Java, che gli rompe un braccio con l’intento, riuscito, di sottrargli il ruolo.
Pedro – prima del conflitto è il fidanzato di Aurora, con la quale ha rapporti sessuali frequenti in casa di Conrado, datore di lavoro di lei, che li osserva segretamente; muore in battaglia durante la Guerra Civile.
I partigiani
Marcos Javaloyes (el marinero, el musarañas) – giovane maquis e fratello maggiore di Java; probabilmente è stato l’esecutore materiale dell’omicidio, per errore, di Conrado senior ed è perciò ricercato dalla famiglia Galán, che vuole farsi giustizia da sola; vive pertanto nascosto giorno e notte, uscendo rarissimamente, in un rifugio ricavato nella baracca dove abitano il fratello minore e la nonna; amante in seguito di Aurora, la sua fine è pressoché imperscrutabile ed avvolta nel mistero, narrata secondo numerosi punti di vista, tanto che, secondo le versioni, muore nel crollo della baracca o ucciso dai franchisti oppure ancora insieme ad Aurora calpestando una granata inesplosa nel 1949.
Palau (el carota) – maquis tra i più agguerriti e padre di Mingo, convinto sostenitore della ribellione violenta, è spesso protagonista di scippi e rapine a mano armata ai danni di facoltosi innocenti; sul finire degli anni Sessanta è ancora fedele alla propria ideologia catalanista e rivoluzionaria.
Luis Lage Correa – uno dei leader del gruppo dei maquis, incarcerato presso
La Modelo sino al 1946; poco dopo la liberazione è costretto ad assistere alla morte del figlio omonimo, causata dalla tisi; negli anni Sessanta rammenta, con Palau, i tempi eroici della resistenza, denotando tuttavia un certo adattamento del proprio stile di vita e di pensiero alle convenzioni sociali.
El Fusam (Andrés Soler Perernau) – maquis che svolge il compito di autista durante le rapine ed altre azioni di disturbo, caratterizzato dall’inconfondibile gobba sulla schiena; probabilmente viene arrestato agli inizi degli anni Sessanta.
El Taylor – affascinante maquis del gruppo, innamorato di Margarita, che in seguito sposa ed a cui regala il misterioso e controverso braccialetto a forma di scorpione, ritenuto malefico; muore durante un’imboscata tesa dai franchisti intorno al 1945.
Sendra – di fatto è il capo del gruppo dei maquis, anche se si tratta di un personaggio marginale; spesso assente da Barcellona, mantiene contatti con i dissidenti esuli in Francia, presso Tolosa, e muore assassinato durante gli anni Quaranta.
Artemi Nin – maquis protagonista durante la guerra, le cui mansioni direttive gli permettono di risolvere certi problemi personali mascherandoli all’interno delle dinamiche belliche; zio di Aurora, viene infatti a conoscenza delle perverse attitudini del voyeur Conrado ma uccide per errore l’omonimo padre di questi; tortura inoltre il falangista Justiniano, amico dello stesso Conrado; arrestato, muore in carcere nell’immediato dopoguerra.
Navarro – maquis di secondo piano, la cui moglie vive esiliata in Francia; morirà prima del 1960.
Jaime Viñas Pallarés – maquis di secondo piano, amico di Carmen, sulla cui fine si nutrono alcuni dubbi: forse si nasconde, sopravvivendo alla caccia dei franchisti, presso una sorella, forse si avvelena con del cianuro.
Miguel Bundó Tomás – maquis poco influente, colpito a morte durante una rapina negli anni Quaranta.
Larroy – maquis di poco conto, ucciso negli anni Quaranta.
Meneses – maquis poco in vista, partecipa comunque alle attività del gruppo e muore sul finire degli anni Quaranta.
Quico – coordinatore di un altro gruppo di maquis attivo nelle zone limitrofe, muore all’inizio degli anni Sessanta.
Ramón Ginés – sacerdote cattolico passato tra le fila dei maquis; scoperto, viene torturato da Justiniano presso il fittizio Consulado de Siam e muore alla fine degli anni Quaranta.
Trinidad Sánchez Carmona (La Trini, la rubianca) – moglie di Luis Lage Correa e madre di Luisito è costretta, vista l’assenza prolungata del marito e di un reddito stabile, a rendersi disponibile come pajillera occasionale presso il cinema Roxy, in modo da ricavare quei pochi soldi con cui sfamare sé ed il figlio.
Margarita – prima fidanzata, poi moglie de El Taylor.