IL BILANCIO INTEGRATO COME STRUMENTO CUTTING-‐EDGE PER LO SVILUPPO DELL’IMPACT
3.3 Il bilancio integrato e l’impact industry
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Quanto sinora descritto delinea un panorama in corso di sviluppo sia dal punto di vista del mercato che da quello dei processi di misurazione dell’impatto. L’Impact Measurement Working Group della SIIT (2014) ha individuato, a proposito, tre sviluppi emergenti che avranno effetto sulla futura conCigurazione del suddetto secondo aspetto. In particolare, il sistema di misurazione dell’impatto prenderà forma sulla base dell’evoluzione, si può dire quasi sinergica, dei seguenti elementi:
• convergenza del mercato: i conCini tra l’impact investing e i mercati tradizionali stanno sfumando da quando gli investitori, più sensibili alle tematiche ESG, hanno iniziato ad integrare, nei propri portafogli, gli investimenti d’impatto. Ciò, sostanzialmente, ha due implicazioni: da un lato, tale tendenza si conCigura come un’opportunità per l’industria d’impatto di aumentare il proprio bacino di investitori che, a sua volta, potrà fungere da leva per lo sviluppo delle pratiche di misurazione e di track recording; dall’altro, come i nuovi investitori iniziano ad esplorare tale mercato i partecipanti esistenti dovranno meglio delineare quali sono gli investimenti che si deCiniscono “di impatto” massimizzando, di conseguenza, la convergenza del mercato stesso;
• quantiCicazione Cinanziaria: come si è detto nel secondo capitolo in sede di trattazione della materialità, l’informazione Cinanziaria si riferisce a mercati nei quali beni e servizi vengono scambiati sulla base, spesso, di prezzi ben deCiniti (Mio, 2013). Ad oggi, quando si parla di informazioni di tipo non-‐Jinancial, come ad esempio gli impatti sociali e ambientali, è molto difCicile che le parti all’interno del mercato riescano a quantiCicare e ad essere concordi circa un valore Cinanziario da attribuirgli. Tuttavia, anche in quest’ambito, si sta assistendo a qualche cambiamento positivo a partire dal riconoscimento, da parte degli attori del mercato, dell’essenzialità della misurazione degli outcome. Inoltre, come ha ben sottolineato la società Black Sun (2014, p.23) è bene non dimenticare che il <<Jinancial reporting developed over a period of
centuries>>. Per cui, dati gli sforzi a livello internazionale descritti nel corso di questo
elaborato, ci si può attendere che la quantiCicazione Cinanziaria degli outcome e dell’impatto diventi <<more feasible and more commonplace as the quantiJication of
outcomes and impact also becomes more widespread>> (Impact Measurement Working
• impatti esterni: <<the world has changed due to globalization and resulting
interdependencies in economies and supply chains, advances in technology, rapid population growth and increasing global consumption. This has had a signiJicant impact on the quality, availability and price of resources […] [and] puts increasing pressure on ecosystems that are essential to the economy and society>> (IIRC, 2011, p. 4). Ora più
che mai le organizzazioni si confrontano con le conseguenze del proprio operato. Le stime sull’impatto ambientale delle attività umane, ad esempio, fanno parte degli 52
sviluppi che stanno trainando la monetizzazione di aspetti, come l’inquinamento, che prima non trovavano alcuna valorizzazione. Inoltre, la necessità di un’informazione sempre più ampia in questo senso è dettata anche dalla <<small percentage of market
value now explained by physical and Jinancial assets – down to only 19% in 2009 from 83% in 1975 […] the remainder, represents intangible factors>> (IIRC, 2011, p. 4).
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Ciò premesso e facendo riferimento alle riClessioni del gruppo di lavoro, è giusto sottolineare come questi tre aspetti debbano essere considerati “trends to watch”, piuttosto che pietre miliari da poggiare perché possa progredire la misurazione dell’impatto. Quindi, ciò che veramente si rende necessario, è la partecipazione proattiva di tutti gli attori dell’ecosistema. Quest’ultimi dovranno pertanto continuare a: rendere accessibili dati afCidabili; migliorare modelli e framework; aumentare la diffusione di una visione a lungo termine; garantire la trasparenza del mercato.
Il gruppo di lavoro della SIIT, quindi, sintetizzando la futura visione dell’impact
measurement, individua due tappe fondamentali che è necessario conseguire nel corso
del processo evolutivo dei suddetti trend: (1) ottenere una signiCicativa disponibilità di dati recanti precise qualità e (2) realizzare una convenzione sui processi di 53
misurazione. Guardando a quest’ultimo aspetto, una impact measurement convention si può deCinire come <<a standardized impact measurement and reporting system that
enhances the availability of impact data>> (Impact Measurement Working Group, 2014,
p. 3).
A riguardo, si possono individuare quattro stadi graduali secondo i quali si sviluppa tale convenzione:
cfr. (Impact Measurement Working Group, 2014, p.16)
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Il gruppo di lavoro fa riferimento alle seguenti qualità: materialità, afCidabilità, comparabilità,
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“addizionalità” e universalità. Essendo caratteristiche già deCinite in precedenza, per approfondimenti si rimanda al report dell’Impact Measurement Working Group (2014, pp. 19-‐20).
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emergenza: si riferisce al momento in cui le singole organizzazioni sviluppano le proprie pratiche;-‐
consenso: quando le best practice vengono implementate e si veriCica un’aumentato allineamento delle pratiche nelle organizzazioni;-‐
standardizzazione: quando sia gli standard per la misurazione della performance che la trasparenza sono ormai diffusi;-‐
integrazione: momento in cui gli standard diventano parte dell’infrastruttura formale del mercato.Al Cine di portare, quindi, gli standard di reporting e i dati che si renderanno disponibili ai livelli di qualità necessari per lo sviluppo del mercato, è fondamentale che gli attori 54
dell’ecosistema seguano una serie di priorità. Nello speciCico, si tratta di: abbracciare l’impact accountability come un valore comune; applicare le best practice; stabilire un linguaggio comune e un’infrastruttura dati; assicurare l’evoluzione del settore (Fig. 3.4).
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cfr. (Black Sun, 2014, pp. 12 e 23)
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Figura 3.4 -‐ Roadmap Priorities Framework. (Fonte: Impact Measurement Working Group,
Dei ruoli, reali e potenziali, degli attori dell’impact ecosystem si è discusso precedentemente nel corso del primo capitolo (vedasi par. 1.1.2), in questa sede si riprende la trattazione del loro loro contributo alla luce delle priorità individuate dal gruppo di lavoro (Schemi da 3.2 a 3.5).
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Schema 3.2 -‐ Abbracciare l’impact accountability come un valore comune
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Tutti devono impegnarsi a mantenere se stessi (e gli altri soggetti) responsabili per il progredire dell’impatto previsto e desiderato.
Descrizione
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Lo sviluppo del settore manterrà la propria integrità se tutti gli attori si impegneranno a tenere vivo il loro impegno. È importante, quindi, che tutti i partecipanti siano consapevoli che non basta avere una piena concezione dell’importanza dei processi di misurazione dell’impatto, ma è infatti necessario che si capisca lo stretto legame tra questi, le responsabilità di ognuno e i beneCici risultanti. Solo con tale prospettiva olistica si possono superare gli attuali limiti del settore. In altri termini, i soggetti coinvolti devono vedere l’impact measurement non come un peso che distrae da altre operazioni e non come un semplice processo di monitoraggio e valutazione, bensì come un modo per progredire e aumentare la qualità dei propri impatti.
Ruolo attori
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• investitori, organizzazioni e intermediari: devono essere trasparenti riguardo agli impatti di cui si rendono responsabili e chiedere ai propri partner di fare altrettanto;
• fornitori di servizi di misurazione e dati: devono fornire standard di riferimento, certiCicazioni e altri strumenti che possono aiutare gli altri attori a dimostrare i loro impatti. In altri termini, devono favorire la creazione di solide pratiche di misurazione dell’impatto che possano stabilirsi quali standard per il settore;
• policy maker e soggetti regolatori: devono facilitare lo sviluppo del settore. Ferme restando le leggi quadro necessarie, i soggetti regolatori devono consentire forme di impresa che possano mettere l’impatto al primo posto degli obiettivi di performance e stabilire, a tal Cine, opportuni sistemi di incentivi.
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Schema 3.3 -‐ Comprendere e applicare le best practice
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SigniCica impegnarsi ad applicare le linee guida all’interno dell’organizzazione, degli affari o nei portafogli di investimento. Le linee guida in questione possono essere le sette suggerite dall’Impact Measurement Working Group oppure da altri enti o società che operano a livello internazionale per
fornire framework e suggerimenti ai practitioner dell’impatto.
Descrizione
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La consapevolezza e la comprensione delle linee guida è fondamentale per lo sviluppo, non solo delle pratiche di misurazione, ma anche del mercato nel suo complesso. Come sottolinea il gruppo di lavoro della SIIT, sebbene vi sia un generale consenso sulle linee guida attualmente esistenti, tuttavia, non vi è una loro consistente applicazione. Come si è detto in precedenza, grazie all’integrazione delle best practice e, ancor prima, delle linee guida, è possibile creare un network di professionisti in grado di alimentare il dialogo intorno alle problematiche dell’impact
measurement. Solo con l’attivazione di questi
comportamenti proattivi sarà possibile
incoraggiare un’ampia adozione delle linee guida e imporle come standard dell’industria d’impatto.
Ruolo attori
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• investitori, organizzazioni e intermediari: devono applicare e integrare le linee guida e le
best practice nelle loro attività in modo coerente
con i propri obiettivi e con l’ambiente nel quale operano. Quando è possibile, è altresì necessario che adottino un ruolo proattivo, comunicando con il network di utilizzatori e con i fornitori di standard;
• fornitori di servizi di misurazione e dati: devono essere i primi a testare le raccomandazioni che rivolgono ai propri clienti e predisporre opportuni canali per accogliere i feedback provenienti dai diversi practitioner al Cine di mantenere vivo l’engagement generale; • ricercatori e fondatori di standard: devono
fornire assistenza ai practitioner.
Fonti: (Impact Measurement Working Group, 2014), (Martin, 2013), (IIRC, 2013a)
Schema 3.4 -‐ Stabilire un linguaggio comune e infrastruttura dati
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SigniCica impegnarsi ad allineare le proprie pratiche agli standard correnti e contribuire alla creazione di un linguaggio condiviso e di un’infrastruttura dati.
Descrizione
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<<An impact language refers to a taxonomy or
collection of indicators and/or metrics that are generally accepted by a given community as effective in measuring towards desired objectives>>
(Impact Measurement working Group, 2014, p.20). Sebbene allo stato attuale tale linguaggio comune debba ancora concretizzarsi e diffondersi nel settore, tuttavia, diventa sempre più diffusa la consapevolezza che la disponibilità di dati di qualità sia fondamentale sopratutto quando si ha a che fare con informazione di tipo non-‐Jinancial. In questo senso, è possibile constatare qualche progresso (vedasi i tentativi del GIIN, dell’IRIS e dello SROI Network) ma è necessario progredire aumentando gli utilizzatori (che non hanno sinora raggiunto una massa critica sufCiciente) e
migliorare la qualità dei dati sotto il punto di vista della comparabilità e dell’individuazione degli
Ruolo attori
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• investitori, organizzazioni e intermediari: devono applicare gli standard esistenti e condividere i propri dati sull’impatto;
• fornitori di servizi di misurazione e dati: devono collaborare al Cine di identiCicare, stabilire e supportare soluzioni, risorse e strumenti afCidabili.
• policy maker e soggetti regolatori: devono istituire una piattaforma comune per la condivisione dei dati circa i bisogni sociali e ambientali nonché informazioni sugli impatti in tali ambiti. A livello internazionale, inoltre, devono favorire la diffusione delle best practice e l’uniformità degli standard.
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Contribuire alla realizzazione delle suddette priorità è un compito che richiede necessariamente un approccio onnicomprensivo e di lungo termine. Tali priorità sono infatti caratterizzate da forte interdipendenza che, se da un lato rende gli speciCici progressi di un’ambito dei possibili driver per il successo degli altri obiettivi, dall’altro aggiunge notevole complessità ai piani d’azione. Per questo motivo, oltre che per le predette ragioni, è quanto mai cruciale che tutti gli attori lavorino assieme: <<impact
investing market actors must play a key role to play and in advancing each of these long-‐ term priorities in order to achieve a successful impact measurement convention>> (Impact
Measurement Working Group, 2014, p. 22).
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Da quanto emerso Cinora, date le necessità per lo sviluppo del mercato e i beneCici ottenuti da coloro che hanno iniziato un percorso di reporting d’impatto, è possibile considerare il bilancio integrato, al di là del framework utilizzato, come lo strumento
cutting-‐edge per l’evoluzione dell’impact industry. Lo sforzo, infatti, dedicato
Schema 3.5 -‐ Sviluppare il settore attraverso il continuo apprendimento e adattamento
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Ovvero impegnarsi a massimizzare l’utilità degli approcci alla misurazione sia a livello organizzativo che di mercato e ad ogni fase del processo di sviluppo del settore.
Descrizione
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In questa fase dell’impact industry, ancor più che in qualsiasi altro settore emergente, è cruciale che gli attori dell’ecosistema agiscano come veri e propri amministratori del mercato al Cine di guidare le pratiche di misurazione dell’impatto verso la giusta direzione. Questo approccio, inoltre, è strettamente legato alla capacità di adattarsi alle dinamiche emergenti e di porre in essere continui processi di miglioramento e apprendimento. Solo così le organizzazioni saranno in grado di ottenere un ritorno dai loro investimenti in termini di aumento dell’impatto generato, miglioramento delle relazioni con gli stakeholder e consolidazione delle pratiche.
Ruolo attori
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• investitori, organizzazioni e intermediari: devono continuare a migliorare le pratiche di misurazione dell’impatto e imparare gli uni dagli altri;
• fornitori di servizi di misurazione e dati: devono anch’essi apprendere continuamente al pari degli altri attori dell’ecosistema in modo tale da essere in grado di attuare l’allineamento del linguaggio comune sull’impatto e la costruzione delle infrastrutture dati;
• ricercatori e fondatori di standard: devono agire come amministratori della misurazione
dell’impatto spingendo i soggetti partecipanti a condividere le esperienze e a dialogare tra loro. Devono essere i primi a promuovere un
approccio sinergico e il team working all’interno del network afCinché le pratiche di misurazione possano evolvere nel tempo.
all’integrazione di informazioni non-‐Jinancial con quelle atte a descrivere la performance Cinanziaria delle organizzazioni, unitamente all’intento di comunicare gli outcome generati, rappresenta il giusto punto di partenza per la costruzione di una impact
investment mindset. Infatti, <<[a]s organizations work to better understand and articulate how non-‐Jinancial performance provides leading indicators for Jinancial performance, it is hoped that investor will Jind new ways to use this information>> (Black Sun, 2014, p. 23).
Quindi, sembrerebbe lecito affermare che una diffusione delle più recenti innovazioni in ambito di corporate disclosure, in particolare il bilancio integrato, favorendo l’aumento della massa di utilizzatori e quindi il dialogo attorno alle problematiche dell’impact
measurement, possa, di riClesso, consentire lo sviluppo dell’impact industry dal momento
che, come si è più volte ribadito, la misurazione dell’outcome è il presupposto per la sussistenza di ogni impact investment. Tutto ciò, unitamente all’ormai manifesta volontà delle organizzazioni, degli enti fondatori di standard e dei soggetti regolatori di riuscire a quantiCicare e rendicontare gli impatti , permette di concludere che esistono 55
certamente dati incoraggianti sullo sviluppo del mercato e sull’affermarsi di un nuovo paradigma economico-‐Cinanziario nel mondo degli investimenti.
A riguardo, da leggersi come un ottimo sintomo del cambiamento in ambito europeo, si segnala la direttiva della Commissione Europea volta ad incrementare la trasparenza (di determinate grandi compagnie) in campo ambientale e sociale. Tali organizzazioni <<will need to disclose information on policies, risks and results as regards environmental
matters, social and employee-‐related aspects, respect for human rights, anti-‐corruption and bribery issues, and diversity on the boards of directors>> (Fasan, 2013, pp. 44-‐45).
Adottata il 29 settembre 2014 dal Consiglio d’Europa, gli Stati membri avranno due anni per recepire la direttiva all’interno della propria legislazione nazionale e le organizzazioni interessate avranno quindi tempo sufCiciente per adeguarsi ai nuovi requisiti applicando la nuova forma di reporting con decorrenza dai bilanci 2017 . 56
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Per esempio, nel loro ultimo Impact Investor Survey (vedasi nota 7), il GIIN e J.P. Morgan riportano:
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<<sixty percent of respondents use metrics that are aligned with IRIS, while 58% use proprietary metrics
(some use both). Forty-‐one percent of respondents use qualitative anecdotes, while only two respondents (1%) do not measure social/environmental impact. Many respondents also report using standard frameworks, such as GIIRS, which are built on IRIS metrics>> (J.P. Morgan and The GIIN, 2015, p. 38).
fonte: http://europa.eu/rapid/press-‐release_STATEMENT-‐14-‐291_en.htm