ESEMPI DI BEST PRACTICE
MODELLO FINANZIARIO
Vi sono due obiettivi di riduzione di recidiva che, se raggiunti, si concluderanno con la remunerazione degli investitori (MoJ, 2014):
• il tasso di recidiva si riduce del 10%, rispetto al gruppo di controllo, in tutti e tre i gruppi di trattamento. Quindi ci saranno tre opportunità di ottenere un ritorno dell’investimento (una per ogni gruppo di trattamento);
• se la riduzione del 10% della recidiva non viene raggiunta da nessun gruppo di trattamento alla Cine dell’intera durata del SIB, i tre gruppi di trattamento verranno valutati congiuntamente. Se la media dei tre gruppi a Cine periodo registra un tasso di riduzione complessivo della recidiva di almeno il 7,5%, il MoJ ripagherà gli investitori di un valore Cisso pattuito per ogni condanna evitata.
Il valore Cisso deriva da una negoziazione tra il MoJ e Social Finance sulla base di un costo stimato per detenuto e del tasso Cisso di rendimento atteso dagli investitori.
Dal punto di vista dei tempi necessari ad ottenere un ritorno sull’investimento, fatta salva la riuscita del programma, si può ipotizzare che, se il primo gruppo raggiungesse la numerosità necessaria (1.000 rilasciati) dopo due anni, una tranche di pagamento sarebbe possibile dopo circa tre o quattro anni dall’investimento (Dal Maso et al., 2013).
RISULTATI
STAKEHOLDER EVIDENZE
RAND Europe (Disley and Rubin,
2014)
Nel rapporto, pubblicato a giugno 2014, gli effetti del SIB pilota di Peterborough sul tasso di recidiva dovevano ancora essere pubblicati.
Tuttavia, le autrici Disley e Rubin hanno evidenziato i potenziali punti di forza e le debolezze del modello di intervento. Si riportano quindi le conclusioni del valutatore interno:
• il pilota di Peterborough mantiene Clessibilità così come il servizio offerto.
One Service non ha una speciCica theory of change e i contratti con i fornitori
non speciCicano i modelli di intervento nei dettagli. Ciò sicuramente
rappresenta un vantaggio dal momento che il servizio può essere modellato e fornito su misura in base alle necessità del singolo detenuto. D’altra parte, invece, un possibile svantaggio di tale Clessibilità è la difCicoltà
nell’identiCicare gli elementi poco efCicaci dei modelli di intervento visto che questi differiscono di volta in volta tra i gruppi di trattamento, nonché, tra i detenuti appartenenti allo stesso gruppo. Quindi, per un più ampio lancio di tale servizio si potrebbe ritenere opportuna una più dettagliata descrizione del modello di intervento;
• ottenere l’accesso alle informazioni riguardanti i rischi di recidiva o di danno da parte dei membri dei gruppi di trattamento è stato un aspetto sCidante in questo progetto pilota. I futuri SIB dovranno considerare nelle fasi di progettazione opportuni schemi di intervento che assicurino l’identiCicazione a priori e la condivisione con i fornitori dei servizi delle informazioni riguardanti tali rischi;
• la cooperazione con l’ente penitenziario si è resa fondamentale durante lo svolgimento del programma. Il carcere ha fornito l’accesso Cisico oltre le sbarre e ha giocato un ruolo cruciale nell’assistenza e nella condivisione di importanti informazioni riguardo l’identiCicazione dei detenuti eleggibili e la valutazione dei rischi. I futuri SIB dovranno apprendere dagli schemi posti in essere durante l’esperienza di Peterborough e favorire la cooperazione tra i fornitori e l’ente penitenziario;
RAND Europe (Disley and Rubin,
2014)
• il pilota di Peterborough è stata una prova del funzionamento di una forte partnership. In futuro, si dovrà tener conto di questa esperienza e: costruire collegamenti strategici consentendo lo sviluppo di partnership e
collaborazioni, nominare un manager dedicato alla costruzione di tali relazioni;
• nel pilota di Peterborough il rischio Cinanziario grava sugli investitori che potrebbero perdere il proprio investimento se l’obiettivo del SIB non venisse raggiunto. I fornitori non hanno dovuto sostenere alcun rischio di risultato in quanto hanno ricevuto una remunerazione per la prestazione offerta in anticipo sulla base di una fee-‐for-‐service. Gli investitori hanno poi riportato che rimuovere il rischio di risultato in capo ai fornitori è stato importante nella loro decisione di investimento (cfr. par. 1.2.3.6). Nei futuri SIB è quindi opportuno prendere ad esempio il caso Peterborough per quanto riguarda l’aspetto della fornitura di capitale ai provider;
• si è registrato un certo tasso di turnover tra le posizioni dei volontari in One
Service. Il mantenimento dei volontari (che avevano il compito di
relazionarsi coi detenuti) ha posto qualche sCida ma, tutto sommato, il
feedback riguardo il loro ruolo è stato positivo. I futuri SIB dovranno tenere
conto dei vantaggi di tutte le tipologie di volontari e dell’importanza di un’attenta supervisione e gestione di questi;
• dal fronte del carcere, l’istituto penitenziario ha riportato che i beneCici superavano di gran lunga i costi che si sono resi necessari per ospitare il progetto a seguito di quei beneCici indiretti che si sono susseguiti a “effetto domino” sugli altri detenuti;
• il rischio di implementazione del pilota di Peterborough è stato mitigato dalla nomina di un direttore indipendente per One Service che ha guidato la costruzione delle relazioni, il monitoraggio dei fornitori e la supervisione dei modelli di intervento. I futuri schemi per i SIB dovranno considerare la creazione di una tale Cigura che abbia qualche esperienza nel campo e, preferibilmente, conoscenza dell’area locale;
• per i futuri SIB, dovranno essere favoriti accordi scritti tra l’istituto penitenziario e i fornitori riguardo l’operatività “al di là delle sbarre”. Tali accordi dovranno comprendere la condivisione di dati e informazioni nonché i dettagli circa lo scopo dell’intervento;
• i futuri programmi di intervento, dovranno dotarsi di uno staff operativo efCiciente per lo stadio di stesura dei contratti, soprattutto per quello tra la PA e l’intermediario specializzato, al Cine di assicurare maggiore chiarezza circa: la Cissazione di chiare procedure di identiCicazione dei gruppi, l’analisi e la conservazione dei dati nonché il data system che verrà utilizzato.
QinetiQ e University of Leicester (Jolliffe and Hedderman, 2014)
Gli obiettivi dei valutatori indipendenti erano principalmente due: validare la metodologia PSM testata e concordata nel marzo del 2012 per il primo gruppo di detenuti del SIB di Peterborough; valutare i dati di recidiva in modo tale da determinare la sussistenza del pagamento dovuto agli investitori per il primo gruppo di trattamento. Lo studio ha abbinato 936 detenuti rilasciati da Peterborough con 9.360 rilasciati da altri penitenziari sulla base di 36 variabili su 38. I detenuti sono stati abbinati con successo in base a variabili demograCiche e riguardati le fedine penali (fatte salve due differenze sulla natura dell’indice di reato che sono rimaste), il che ha permesso al valutatore indipendente di concludere che il modello è sufCicientemente accurato e robusto per supportare l’analisi della recidiva. Per quanto riguarda
quest’ultimo aspetto, invece, i 936 individui hanno maturato 1.330 condanne giudiziarie (una media di 1.42 per persona) rispetto alle 14.523 dei 9.360 individui provenienti dagli altri penitenziari (una media di 1.55 per persona). Un 10% di riduzione nel numero di casi di recidiva sarebbe rappresentato da tale media: 1.55 -‐ 0.155= 1.395. Ciò permette di confermare il non
!
Da quanto sin qui riportato, il SIB pilota di Peterborough dimostra come il social impact
bond può essere un efCicace nuovo strumento di investimento in servizi preventivi atti ad
affrontare radicati problemi sociali. Grazie allo strumento SIB è infatti possibile far conCluire fondi non governativi addizionali per la risoluzione di croniche questioni sociali come possono essere quelle della disoccupazione giovanile, dell’assistenza all’infanzia, del problema dei senzatetto, della giustizia criminale e così via.
Dopo il lancio di Peterborough nel 2010, si contano: 16 SIB nel Regno Unito, 4 negli Stati Uniti, 2 in Australia, 1 in Canada, 1 nei Paesi Bassi, 1 in Belgio, 1 in Germania (vedasi Scheda 4.2) e più di 100 proposte in tutto il mondo per un totale di 100 milioni di dollari di Cinanziamenti già raccolti a livello globale (Social Finance, 2014b). Tre dei SIB gestiti da Social Finance Ltd hanno già remunerato i propri investitori (Social Finance, 2014a).
Ministry of Justice
-‐statistics bulletin-‐
(MoJ, 2014)
La frequenza dei casi di recidiva per il gruppo 1 del SIB di Peterborough è l’8.4% più bassa in confronto a quella riscontrata nel gruppo nazionale di controllo (145 casi di recidiva per 100 detenuti del gruppo 1 contro i 155 casi di recidiva per 100 detenuti a livello nazionale). Ciò signiCica che si è sulla buona strada per raggiungere l’obiettivo del 7.5% sui risultati aggregati dei gruppi ma che il pilota non ha raggiunto l’obiettivo di riduzione del 10% per il primo gruppo. Il bollettino rimanda, per i dettagli, allo studio condotto dai valutatori indipendenti (QinetiQ e University of Leicester).
Social Finance
-‐press release-‐
(Social Finance, 2014a)
I risultati per il primo gruppo di 1.000 detenuti partecipanti al Peterborough
Social Bond, annunciati l’8 agosto 2014, dimostrano una riduzione della
recidiva pari all’8.4% rispetto a quella comparabile su base nazionale. Il progetto è sulla buona strada per ottenere, nel 2016, i ritorni previsti per i risultati conseguiti. Sulla base del trend dimostrato dalla performance del primo gruppo, infatti, gli investitori possono Cinalmente guardare ad un ritorno positivo, anche in termini Cinanziari, sul capitale che hanno investito. Qualora, invece, la riduzione del primo gruppo di trattamento fosse stata di almeno il 10% rispetto al gruppo nazionale di controllo, gli investitori avrebbero visto qualiCicarsi il pagamento per il 2014.
Social Finance, segnala altresì un dato importante a fronte dei futuri risultati del programma: l’aumento di Ciducia dei detenuti nei confronti del progetto. Infatti, non appena i detenuti hanno compreso che il progetto Peterborough sarebbe stato stabile nel lungo periodo e che avrebbe comunque continuato a supportarli anche se sarebbero Ciniti nuovamente in carcere, il livello di
engagement si è innalzato dal 74% del gruppo 1 all’86% del gruppo 2 durante
la detenzione e dal 37%(gruppo 1) al 71%(gruppo 2) dopo il rilascio. Ancora, non solo il livello di engagement è migliorato, ma al contempo è accresciuta anche la capacità, da parte dei team di progetto, di far fronte alle esigenze dei detenuti. Questo aspetto si riClette sui tassi di recidiva dei primi sei mesi del gruppo 2 che si trovano ad essere l’8% inferiori rispetto a quelli dei primi 6 mesi del gruppo 1.
Fonti: rielaborazione dati (Dal Maso et al., 2013); (MoJ, 2014); (Disley and Rubin, 2014); (Disley et