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Il percorso da seguire per l’attuazione delle

Si è indicato e descritto dettagliatamente, nei precedenti capitoli, l’iter da seguire per realizzare un Sistema di Gestione della Qualità e anche per certificare un Sistema Qualità.

Per attuare le verifiche ispettive bisogna, anche in questo caso, seguire un percorso che, ovviamente, comprende molteplici fasi. Esse sono: (Figura 5.11))

 la pianificazione;

 la designazione del personale;

 il piano di verifica ispettiva;

 la stesura delle liste di riscontro;

 la notifica delle verifiche ispettive;

 la riunione preliminare;

 la conduzione della verifica;

 le riunioni finali;

 le attività successive alla verifica.

5.9.1 La pianificazione

Un sistema di verifiche ispettive viene attuato sulla base di una “pianificazione annuale”. È compito del responsabile assicurazione Qualità programmarle, meglio se in sinergia con il responsabile acquisti.

È buona norma prevedere l'esame di tutte le funzioni aziendali nell'arco di un anno. Tuttavia, è possibile svolgere le verifiche anche in relazione alla singola procedura o a gruppi di procedure, o ancora per punti della normativa di riferimento.

5.9.2 La designazione del personale

II personale che partecipa all'attuazione della verifica ispettiva è suddivisibile, in ordine alle sue funzioni, in:

 “responsabile del gruppo di verifica ispettiva”, solitamente indicato con la sigla RGVI;

 “addetto o addetti alla verifica ispettiva, solitamente indicati con la sigla AVO o AVI;

 “tecnico esperto”, rappresentante della Direzione o altre figure.

L'insieme delle persone così composto costituisce il “gruppo di verifica ispettiva”, ossia il GVI, e la sua dimensione varia a seconda della dimensione dell'azienda.

È necessario che l'addetto alla verifica ispettiva non abbia rapporti di dipendenza con le funzioni ispezionate, allo scopo di evitare situazioni in cui i valutatori siano chiamati ad esprimere giudizi su attività nelle quali sono stati in qualche modo decisori o partecipanti.

5.9.3 Il piano di verifica ispettiva

Il gruppo di verifica ispettiva ha il compito di predisporre un “piano di verifica ispettiva”. In esso sono riportati gli obiettivi della verifica, la sua estensione, i soggetti valutatori, la documentazione di riferimento, i tempi a disposizione e le modalità di verbalizzazione dei risultati.

II piano di verifica ispettiva costituisce il documento base per la compilazione delle liste di riscontro, nelle quali sono precisati i quesiti da porre.

5.9.4 La stesura delle liste di riscontro

Le “liste di riscontro” contengono una serie di domande che è importante siano formulate con la massima chiarezza e finalizzate ad attestare l’attuazione delle procedure.

I quesiti vanno strutturati come sequenza logica dettata dal miglior perseguimento degli obiettivi. Invece, le corrispondenti risposte devono poter essere documentate secondo evidenza oggettiva.

5.9.5 La notifica delle verifiche ispettive

Nel caso di verifiche ispettive interne, essendo programmate, viene data semplicemente conferma della data prevista con l'indicazione del personale di cui si richiede la presenza e altre indicazioni applicabili.

Se si tratta di verifica ispettiva esterna, la data della verifica deve essere comunicata formalmente al fornitore e comunque dopo accordi preliminari.

5.9.6 La riunione preliminare

L'esecuzione della verifica inizia con una “riunione preliminare” fra il gruppo verifica ispettiva e il personale dell'area aziendale da valutare.

Durante la riunione si svolgono le seguenti attività:

 presentazione del gruppo di verifica ispettiva, ciò per le verifiche esterne;

 precisazione degli obiettivi e delle modalità di lavoro;

 conferma del piano verifica ispettiva e dell'impegno del personale interessato;

 richiesta di eventuale documentazione.

5.9.7 La conduzione della verifica

La “conduzione della verifica” è effettuata in stretta osservanza con quanto concordato in sede di riunione preliminare ed è basata principalmente su interviste, raccolta ed esame di documentazione, osservazione , misura e registrazione di attività.

Le domande sono strettamente inerenti le attività svolte e le osservazioni sono basate esclusivamente su fatti direttamente riscontrati.

I valutatori riferiscono al responsabile del gruppo di verifica circa l'andamento, per confrontare i risultati e concordare in base alla situazione che emerge le modalità di proseguimento.

Durante l'indagine e il conseguente contatto con i dirigenti, quadri e personale operativo, il valutatore ha anche la possibilità di interpretare il livello motivazionale e formativo in fatto di Qualità delle persone contattate.

5.9.8 Le riunioni finali

Nelle “riunione finali” vengono esposti i rilievi, cioè le non conformità, emersi dalla verifica ispettiva, assicurandosi che essi siano stati chiaramente interpretati ed esposti rispetto alle situazioni ed ai fatti osservati e che vengano chiaramente recepiti.

5.9.9 Le attività successive alla verifica

Segnalate e discusse le non conformità i responsabili delle funzioni interessate dalla verifica concordano, con il responsabile del gruppo di verifica le azioni correttive da intraprendere e la data di completamento prevista.

La richiesta di azione correttiva è controfirmata dal responsabile della funzione interessata e dal responsabile del gruppo di verifica.

Figura 5.11 Il percorso da seguire per l’attuazione delle verifiche ispettive

LE FASI PER ATTUARE LE

VERIFICHE ISPETTIVE

PIANIFICAZIONE

ATTIVITA’ SUCCESSIVE VERIFICA RIUNIONI FINALI

CONDUZIONE VERIFICA RIUNIONE PRELIMINARE NOTIFICA VERIFICHE ISPETTIVE

STESURA LISTE DI RISCONTRO PIANO VERIFICA ISPETTIVA DESIGNAZIONE PERSONALE

Note 5 Capitolo

 ANDREINI P., Qualità e certificazione competitiva, Hoepli, Milano2004.

 BALDINI A., LA ROSA U., Certificare le competenze, Tecnodid, Roma 2011.

 BIVONA E., Certificazione di qualità dei prodotti e tutele civilistiche, Giappichelli, Torino 2012.

 CHIARINI A., La conduzione degli audit. Guida operativa audit sui sistemi di gestione qualità, ambiente, sicurezza ed etico sociale e sui modelli organizzativi previsti dal D.Lgs 231, Franco Angeli, Milano 2009.

 DE FALCO S., PASSARIELLO R., Qualità, certificazione e prove. Guida alla qualificazione di processo, prodotto e servizio, Franco Angeli, Milano 2009.

 GALLO G., MORI P., Che cosa cambia nella conduzione degli audit?, Qualità luglio/agosto 2012.

 GIORGETTI R., Il controllo di gestione della qualità. La misurazione del valore della qualità del lavoro e dei suoi effetti economici sui risultati d’impresa, Franco Angeli, Milano 2009.

 GIULIANI R., Eliminare e prevenire problemi e difetti nei prodotti, Franco Angeli, Milano 2013.

 LEGA R., La Patente Europea della qualità, Franco Angeli, Milano 2011.

 PELILLI G., Valutazione della conformità, Qualità settembre/ottobre 2012.

 MATTANA G., Qualità, affidabilità, certificazione. Strategie, tecniche e opportunità per il miglioramento dei prodotti, dei servizi, delle organizzazioni, Franco Angeli, Milano 2005.

 SARDELLI A., Dalle certificazione alla qualità totale, Bibliografica, Milano 2001.

 ZANDA S., Evoluzione della qualità nell’ottica dell’eccellenza e della

certificazione. Analisi delle strategie, dei metodi di gestione e dei costi, Aracne, Roma 2009.

SECONDA PARTE (CASO AZIENDALE)

6 CAPITOLO

La Gestione del Sistema Qualità

nell’azienda industriale di vernici:

6 CAPITOLO

La Gestione del Sistema Qualità

nell’azienda industriale di vernici:

“Colorificio Atria S.r.l.”

6.1 Cenni storici sull’azienda

6.2 Sede, oggetto sociale e dimensione della società