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5.5 IL PROGETTO DELLA CENTRALE A BIOMASSE

Tronchetti S.p.a Stato patrimoniale

5.5 IL PROGETTO DELLA CENTRALE A BIOMASSE

Il gruppo Cartiera Lucchese sta portando avanti dal 2003 il progetto della costruzione di una Centrale a Biomasse presso lo stabilimento di Decimo. Il Termovalorizzatore è una centrale per la produzione di energia elettrica alimentata a biomasse, e quindi utilizza come combustibili solo fonti rinnovabili, come fanghi di cartiera e legno. I fanghi di cartiera sono dei residui solidi prodotti nella fase di disinchiostrazione durante la produzione della carta bianca a partire dai maceri, sono composti da piccole fibre di cellulosa, da sostanze minerali, come ad esempio il carbonato di calcio, e da residui di inchiostro. Lo scarto pulper, contente plastica e materiale vario, viene già oggi inviato in discarica, e così sarà anche dopo. I fanghi di cartiera una volta bruciati non producono sostanze pericolose. Le ceneri prodotte dalla combustione possono essere utilizzate per produrre cemento o per realizzare prefabbricati in cemento, riducendo in questo modo anche il prelievo di una parte dei materiali dalle cave. I maceri selezionati sono il prodotto che deriva dalle raccolte differenziate della carta sia di uso domestico sia industriale. Utilizzando i maceri si evita il taglio di nuovi alberi e si impedisce che la carta finisca in discarica.

Il termovalorizzatore, utilizzando esclusivamente come combustibili fanghi di cartiera e legno, emette in atmosfera sostanze non pericolose per la salute umana e per l’ambiente naturale. I valori di emissioni previsti dal progetto rientrano nei limiti di legge e la qualità dell’aria nella Media Valle non subirebbe variazioni, infatti riguardo alle componenti ambientali, acqua, suolo, rumore, clima, l’impatto ambientale della Centrale a Biomasse è del tutto marginale.

Per rendere più trasparente la funzionalità dell’impianto sono previsti controlli continui sulle emissioni in atmosfera, tali misurazioni sono inviate in tempo reali all’ARPAT e possono essere messe a disposizione del Comune di Borgo a Mozzano in modo che i cittadini siano in grado di controllare loro stessi i valori in qualsiasi momento.

L’utilizzo della carta da macero comporta costi elevati di trattamento e di smaltimento anche se ha un costo unitario minore, la carta da cellulosa utilizzata dagli altri concorrenti ha un maggior costo in origine ma costa meno in termine di lavorazione e di scarti. Pertanto il progetto del Termovalorizzatore si rende necessario perché riesce a trasformare gli scarti di lavorazione (che oggi rappresentano solo costi per lo smaltimento e trasporto) in input per il processo di combustione che a sua volta genera come output energia elettrica.

Gli impianti di cartiera necessitano di molta energia si pensi che per l’acquisto di gas metano la Lucart spende circa 28.000.000 di Euro l’anno su 220.000.000 di euro di fatturato, circa 2.000.000 di euro al mese. La Cartiera Lucchese possiede due centrali di cogenerazione per la produzione di energia elettrica a vapore alimentate da gas metano, uno situato a Porcari e l’altro a Decimo. Il primo riesce ad essere autonomo ed a produrre un surplus che viene venduto all’Enel, il secondo necessita di energia aggiuntiva, è per questo che il progetto della Centrale a Biomasse si rende sempre più necessario riuscendo a trasformare scarti in energia. Questo è uno dei vantaggi del Termovalorizzatore, l’impianto infatti contribuisce a chiudere il ciclo del processo di recupero della carta e del cartone senza produrre rifiuti. I fanghi, altrimenti destinati a discarica o a ripristino ambientale, vengono utilizzati per produrre energia e le ceneri prodotte sono a loro volta riutilizzate nei cementifici.

L’impianto contribuisce alla riduzione delle emissioni in atmosfera d’anidride carbonica utilizzando solo fonti rinnovabili, secondo quanto auspicato a livello internazionale dal Protocollo di Kyoto si ridurrebbe così l’effetto serra. Per produrre la stessa quantità d’energia si risparmia circa oltre 97.000 barili di petrolio. Il che significa circa 43.000 tonnellate d’anidride carbonica in meno emesse in atmosfera.

comporta una riduzione dei consumi di carburante fossile e di emissioni in atmosfera (circa 3.300 tonnellate di anidride carbonica evitate).

Il Termovalorizzatore comporterebbe una maggiore flessibilità della rete elettrica limitando gli episodi di black out temporaneo ed inoltre l’utilizzo di legname, provenienti dalle attività di manutenzione forestale e da scarti di lavorazione di legno vergine, in aggiunta ai fanghi di cartiera favorirebbe lo sviluppo economico nelle zone montane circostanti il comune di Borgo a Mozzano.

Il progetto ha suscitato dal 2003 ad oggi non poche polemiche e l’azienda ha sempre continuato per tanto la sua attività di sensibilizzazione e informazione verso cittadini e comitati paesani. Le opposizioni del Comune nel 2004 riguardavano l’altezza della ciminiera, nel 2006 Cartiera Lucchese ha formalizzato sia a mezzo stampa sia con incontri con le forze politiche e sindacali un piano industriale di sviluppo per lo stabilimento di Diecimo vincolando tale piano alla realizzazione della centrale, presentando dati impiantistici e rilevazioni qualitative dell’aria nella zona che garantiscono la fattibilità dell’impianto.

In una situazione in cui i consumatori europei iniziano ad avere una maggiore coscienza ecologica e ad apprezzare sempre più prodotti e servizi ecologici è un controsenso andare contro le recenti direttive europee in materia di energia e di riduzione dell’effetto serra, pertanto l’ufficio tecnico dell’azienda sta valutando sia impianti alternativi sia possibili delocalizzazioni in altre zone dove tale progetto sarebbe realizzabile.

Nel 2007 Cartiera Lucchese ha depositato un ricorso al TAR Toscano per l’annullamento solo di alcune parti del Piano Strutturale del Comune di Borgo a Mozzano dopo che le recenti osservazioni presentate alla bozza del Piano non erano state prese in considerazione. La società inoltre sta sollecitando la Provincia per il rilascio del VIA (Valutazione di Impatto Ambientale) al progetto.

La scelta della centrale a biomasse è l’inevitabile conseguenza della produzione della carta a partire dai maceri, l’alternativa è quella di non soddisfare la crescente domanda di prodotti ecologici da parte dai consumatori italiani ed utilizzare esclusivamente pura cellulosa mandando la carta da macero in discarica o negli inceneritori per rifiuti urbani.

Si evidenzia il fatto che la centrale a biomasse non è paragonabile a un inceneritore per rifiuti urbani né come tipologia di combustibili né come emissioni, spesso invece si tende ad assimilarli e soprattutto i cittadini hanno il timore che si trasformi in tale in futuro.

Critiche mosse dalla popolazione

Una delle critiche mossa dai cittadini è inoltre l’ingente finanziamento che il Ministero delle Attività produttive aveva concesso per il progetto ai sensi della legge 488 che ammonta a un valore di 1.8M di euro. La popolazione non approva che tale finanziamento vada esclusivamente a favore di un ente privato così come del resto tutti i benefici economici che derivano dalla costruzione della centrale. Naturalmente il lato economico passa in secondo piano se si parla di salute. Ogni processo di combustione trasforma i materiali relativamente innocui in sostanze altamente tossiche e pericolose, sotto forma di emissioni gassose, ceneri volanti, ceneri pesanti, che a loro volta richiedono costosi sistemi in inertizzazione e di stoccaggio. La popolazione si oppone infatti per il timore che attraverso la combustione venga sprigionata diossina che potrebbe causare linfomi, indebolire il sistema immunitario, ridurre la fertilità maschile e femminile, aumentare il rischio di aborti spontanei, provocare malformazioni, ridurre lo sviluppo neurologico dei feti e incrementare il rischio di diabete. Inoltre sorge il dubbio sul fatto che una centrale a biomasse di ingenti dimensioni non possa essere alimentata solo con materie prime, quindi si renderebbe necessario importare materiale da fuori con un conseguente aumento dell’inquinamento, facendo venire meno uno dei principali fondamentali per cui una centrale di questo tipo viene fatta ovvero mantenere a zero il rapporto tra i valori della anidride carbonica emessa con quella sintetizzata dalle piante bruciate.

5.6 - CONCLUSIONI

Cartiera Lucchese è una delle aziende leader a livello europeo nella produzione di carte monolucide sottili per imballaggi sottili e leader italiana nel settore collettività. Nel settore consumer è l’unica azienda a proporre un prodotto ecologico al 100% con un livello di qualità elevato. La capacità produttiva è di oltre 235.000 tonnellate all’anno ripartita su tre stabilimenti produttivi, due in Italia ed uno in Francia.

A livello di Gruppo Cartiera Lucchese presenta una struttura finanziaria equilibrata nonostante i due esercizi presi in considerazioni si concludano con una perdita. Ciò è dovuto principalmente alle difficoltà incontrate da Lucart France e dalle difficoltà generale riscontrate nel settore cartaceo. Il Gruppo Lucart ha investito molto nella filiale francese e infatti si sono manifestati i primi segnali di miglioramento con un aumento di fatturato del l’11,7% nel 2006

riposizionamento sul mercato in linea con le caratteristiche e le elevate potenzialità quali- quantitative impiantistiche installate già dalla seconda metà del 2006 si prevede un ulteriore aumento del fatturato e del prezzo medio di vendita. Nel 2006 si è inserito un nuovo direttore generale, con grande conoscenza ed esperienza della grande distribuzione, che ha messo in atto nuovi modelli organizzativi del lavoro, accorpando funzioni e selezionando il personale, lavorando di squadra e interscambiando le migliori esperienze nell’ambito del gruppo. Nel 2007 si introdurranno nuovi professionisti conoscitori del mercato del tissue sia della linea consumer che AFH. Nel settore consumer sono stati definiti nuovi contratti di fornitura di prodotti a marchio delle catene di distribuzione, rivisti inoltre i precedenti accordi, nel settore collettività è in corso l’inserimento della gamma di articoli a marchi Lucart.

Il Gruppo si differenzia dei concorrenti in quanto non opera solo nel settore Consumer ma anche per la Collettività e nella vendita verso le industrie. Parlare di quota di mercato in questo caso non è significativo ma basti pensare che Tronchetti detiene l’8% e Cartiera Lucchese con solo i prodotti “Grazie” conquista un 2% del mercato.

La situazione di Cartiera Lucchese spa Italia risulta più solida nonostante la situazione degli utili è andata calando negli ultimi tre esercizi. La crisi è dovuta da un aumento del costo di energia, dalla difficoltà di imporre un aumento di prezzi nei confronti della grande distribuzione, dall’aumento della concorrenza, da spese aggiuntive verso personale e campagne di sensibilizzazione nei confronti dei cittadini per la questione della centrale a biomasse.

La caratteristica distintiva di Cartiera Lucchese è la capacità di trovare soluzioni sempre più innovative che rispecchiano le esigenze dei clienti, non a caso l’area di ricerca e sviluppo ha dato vita a nuove linee di prodotti come Bianca Superior e Lucart Bio-Active e ha migliorato la qualità dei prodotti “Grazie”. Il lancio del progetto Bio-Active si colloca in un momento favorevole di mercato e quindi alimenta positivamente le aspettative di un brillante risultato. Nei primi mesi del 2007 si è registrato in Italia un aumento dei prezzi negli articoli converting e nel mercato dei semilavorati (aumento del 5/6%). Sono state messe in pratica selezioni di clienti/prodotti al fine di ottimizzare il mix di vendita concentrandosi su articoli con un maggiore valore aggiunto. Questo ha comportato un calo dei volumi del 3% compensato però dall’aumento dei prezzi.

Lucart è sempre alla ricerca di un miglioramento continuo e lo dimostra il progetto della Centrale a Biomasse. Sicuramente un progetto ambizioso che comporta però molti vantaggi: una riduzione notevole di costi per l’azienda che consente un aumento notevole del fatturato

diminuzione di prezzi verso i clienti in un ottica di lungo periodo, il tutto salvaguardando l’impatto ambientale. Ricordiamo infatti che quello che per molte aziende è stato un adeguamento necessario alla nuova regolamentazione ambientale per Cartiera Lucchese è stata una scelta libera e consapevole.

Bibliografia