Nel febbraio del 2020 il virus Covid – 19 si è diffuso rapidamente in tutti i continenti a partire dalla regione di Wuhan, Cina. Il Governo Conte ha adot- tato le prime misure emergenziali a livello nazionale a inizio marzo 2020, in base alle quali è stato imposto il lockdown su tutto il territorio, cioè, come tutti sappiamo, la chiusura delle attività economiche considerate non essenziali,
76A. Santoro, Monitoraggio di spese fiscali, evasione ed erosione tra difficoltà politiche e realizzative, pag. 4403 e ss., par. ...ma difficilmente realizzabili.
77Camera dei deputati, Lotta all’evasione fiscale, Servizio studi, XVIII legislatura, Roma, 2020, urly.it/3ckqm, pag. 3.
78A. Santoro, Monitoraggio di spese fiscali, evasione ed erosione tra difficoltà politiche e realizzative, pag. 4403 e ss., par. Il monitoraggio delle spese fiscali: tecnicamente fattibile.
79C. Valdes (a cura di), Il contrasto di interessi per combattere l’evasione fiscale, pag. 4. 80C. Valdes (a cura di), Il contrasto di interessi per combattere l’evasione fiscale, pag. 4.
l’obbligo per tutti i cittadini di rimanere presso le proprie abitazioni a meno di doversi recare a lavoro o di dover uscire per motivi di necessità e urgenza e l’introduzione della modalità di lavoro c.d. smart working.
Per far fronte all’emergenza Coronavirus, sono state adottare una moltitu- dine di misure di natura straordinaria allo scopo di lenire gli effetti negativi della pandemia sul tessuto economico81.
I provvedimenti messi in campo dall’inizio dell’emergenza ad oggi volti al sostegno di famiglie, lavoratori e imprese sono i seguenti:
• Decreto Legge n. 23 del 2020 c.d. Liquidità, • Decreto Legge n. 34 del 2020 c.d. Rilancio, • Decreto Legge n. 104 del 2020 c.d. Agosto, • Decreto Legge n. 137 del 2020 c.d. Ristori, • Decreto Legge n. 149 del 2020 c.d. Ristori – bis, • Decreto Legge n. 154 del 2020 c.d. Ristori – ter, • Decreto Legge n. 157 del 2020 c.d. Ristori – quater, • Decreto Legge n. 41 del 2021 c.d. Sostegni,
• Decreto Legge n. 52 del 2021 c.d. Riaperture.
La Legge di bilancio 2021 ha prorogato alcune misure emergenziali al 30 giu- gno 2021 come il Temporary Framework for State aid measures to support the eco- nomy in the current Covid – 19 outbreak, adottato dalla Commissione europea, per consentire agli Stati membri di sostenere le proprie imprese per il perdu- rare della crisi dovuta alla pandemia di Covid – 1982.
Tra le forme di sostegno alle imprese adottate sono di particolare impor- tanza quelle per la liquidità, per la patrimonializzazione e i contributi a fondo perduto a favore di soggetti che hanno subito riduzioni del fatturato83.
Ciò che emerge fin dall’applicazione dei primi decreti a sostegno dell’econo- mia è che le tax expenditures disegnate hanno il merito di offrire in un primo momento un sollievo al blocco delle attività produttive, ma si tratta di stru- menti temporanei, che contribuiscono ad aumentare il volume del debito pub- blico e che non sono in grado di favorire la crescita economica né un incremento dell’occupazione84.
La concessione delle misure a pioggia ha avuto anche una finalità politica,
81Camera dei deputati, Provvedimento. Misure fiscali e finanziarie per l’emergenza Coronavirus, Servizio studi, 11 marzo 2021, urly.it/3cmza, pag. 1.
82Camera dei deputati, Provvedimento. Misure fiscali e finanziarie per l’emergenza Coronavirus, pag. 1.
83Camera dei deputati, Provvedimento. Misure fiscali e finanziarie per l’emergenza Coronavirus, pag. 1.
cioè quella di mitigare il crescente malcontento nella popolazione85.
Da questo quadro si desume l’idea di uno «Stato assistenzialista», che cerca di combattere gli effetti della pandemia attraverso l’erogazione di ogni genere di agevolazione, al fine di soddisfare gli interessi immediati di un gruppo o di una categoria, piuttosto che implementare soluzioni mirate86.
Oggi i cittadini chiedono a gran voce da molte piazze italiane la possibilità di ripartire, di ritornare alla vita che conducevano prima dell’emersione del Coro- navirus. Ciò che molti sperano è che il settore terziario – il più colpito dalla pandemia – possa riprendersi, una volta ridotte le restrizioni alla produzione, come le chiusure e i divieti agli spostamenti. Al fine di rendere possibile la ri- partenza, il Governo Draghi ha approvato in deficit un nuovo stanziamento di risorse per il sostegno alle imprese87.
Un altro elemento interessante che affiora dal comportamento del legislatore è il fatto che abbia agito sempre in deficit. L’Italia, così come tutti i paesi che presentavano prima dell’insorgenza dell’emergenza sanitaria un deterioramento delle finanze pubbliche, ha speso di più nel 2020. Dunque, sembra che «i paesi più prodighi con la spesa pubblica non sono venuti meno a questa caratteristica durante la pandemia»88. In altre parole, in presenza della crisi economica cau-
sata dal Covid – 19 i paesi che presentavano già un debito pubblico più elevato hanno attinto ancora di più dalle casse dello Stato.
Una spiegazione di diversa natura, altrettanto plausibile, a questa evidenza, potrebbe essere che «i paesi più indebitati sono anche quelli con maggiori pro- blemi in termini di efficienza della spesa pubblica»89.
Al di là delle ragioni sottostanti alla scelta del legislatore di agire in deficit, è innegabile il fatto che l’erogazione di tutte queste agevolazioni comporta dei ri-
84M. Macchia, Lo strumentario giuridico per le misure di rilancio, in Giornale Diritto Ammini-
strativo, 2020, pag. 560 e ss., par. Le misure a pioggia: sovvenzioni o linee di credito?.
85M. Macchia, Lo strumentario giuridico per le misure di rilancio, pag. 560 e ss., par. Le medicine:
“mance” o misure per rafforzare e rilanciare la produttività delle imprese?.
86M. Macchia, Lo strumentario giuridico per le misure di rilancio, pag. 560 e ss., par. Le medicine:
“mance” o misure per rafforzare e rilanciare la produttività delle imprese?.
87C. Cottarelli, Covid, serve uno scudo per l’economia, in La Repubblica, 15 aprile 2021, urly.it/ 3cn_6.
88G. Gottardo, I deficit pubblici nel 2020: hanno davvero speso di più i paesi più colpiti dal Covid?, in Osservatorio CPI, Università cattolica del Sacro Cuore, 21 aprile 2021, urly.it/3cn_p, pag. 3. 89G. Gottardo, I deficit pubblici nel 2020: hanno davvero speso di più i paesi più colpiti dal Covid?, pag. 4.
schi di aumento del debito pubblico90.
Attualmente il debito pubblico si aggira attorno al 159,8% del PIL, motivo per cui nel Documento di Economia e Finanza 2021 (DEF) sono state riviste le stime delle principali variabili macroeconomiche e di finanza pubblica, allo scopo di ridurre l’ammontare del deficit a partire dal 202291.
La riduzione del debito pubblico, secondo lo scenario programmatico, sarà lenta, infatti si prevede di tornare a un livello di debito precedente alla com- parsa del virus nel 203292.
Vi sono diversi scenari da tenere in considerazione: quello più ottimistico si basa sull’uso più efficiente del Recovery Fund o PNRR (Piano Nazionale di Ri- presa e Resilienza), che dovrebbe tradursi in una crescita economica dello 0,7 – 0,8% annuale e in una dinamica favorevole del rapporto debito – PIL. Invece, nello scenario più pessimistico si assume l’assenza totale dei fondi del Recovery Fund con un conseguente effetto negativo sulla crescita e dei conti pubblici93. In
questo caso la minor crescita del PIL si tradurrebbe in avanzi primari peggiori, uno spread maggiore e in un più alto rapporto debito – PIL94.