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5. INQUADRAMENTO NORMATIVO

5.9 Illuminazione di interni: valutazione dell’abbagliamento molesto: il metodo UGR

2.9% 5.5% 0.6% 3.5% 90.7% 2.9% 2.7% 0.2% ACCIAIO CEMENTO ARMATO LATERIZIO LEGNO LAMELLARE TELO IN PVC

Struttura portante

Per l’aspetto delle coperture si nota come prevalga di quasi 10 punti percentili l’uso del legno, richiamando così la caratterizzazione tipica delle strutture del Nord Italia; vengono meno utilizzati gli altri materiali con particolare riferimento al valore dei teli in PVC che scendono di 6 punti percentili, questo a causa delle rigide temperature che non permettono l’ampio utilizzo di questi fabbricati che si ha in altre zone dell’Italia. Figura 85

Figura 85 : Studio del materiale di copertura tra la totalità dell'Italia ed il Nord

Infine si nota come prevalga la tipologia delle travi appoggiate a vista, degli archi, delle capriate, dei gusci/volte, dei telai ma anche delle tensostruttura. Poco impiegate le strutture geodetiche e pneumatiche per motivi di comfort ambientale. Figura 86

Figura 86 : Relazione tra le tipologie delle coperture del Nord Italia

22.0% 47.0% 21.0% 9.0% 21.2% 45.5% 30.3% 2.9%

ACCIAIO CEMENTO LEGNO TELO PVC

Materiale della copertura

ITALIA NORD ITALIA

6.0% 6.0% 8.0% 7.0% 4.0% 1.0% 2.0% 2.0% 32.0% 20.0% 12.0% 6.4% 7.9% 2.7% 7.7% 5.3% 0.2% 2.9% 2.9% 34.4% 17.6% 12.1%

Tipologie di copertura

4.3 Il Centro Italia

Gli impianti dedicati alla pallavolo nel Centro Italia costituiscono il 34% del totale, come si è potuto osservare nella sezione di definizione delle caratteristiche generali. Rivestendo quindi un ruolo importante nello scenario nazionale è importante studiare le differenze e le similitudini con esso.

Figura 87: Tendenze dell'anno di costruzione nel Centro Italia

Osservando il grafico di Figura 87, si nota come, rispetto alla situazione nazionale, vengano incrementati i valori relativi agli anni di costruzione precedenti al 1960: indice del fatto che nel Centro Italia sono presenti delle costruzioni più datate rispetto alla media. La realizzazione di impianti sportivi ha subito una battuta di arresto nel decennio che va dal 1970 al 1980 e in anni recenti, anche se meno evidente. Di contro si nota un picco nella produzione nel decennio 2000-2010, sintomo che questa sezione d’Italia aveva necessità di rinnovarsi e di migliorarsi.

Figura 88: Confronto nella collocazione dell'impianto tra Centro Italia e situazione Nazionale

La situazione risultante dall’espletazione della Figura 88 si identifica come in assoluta linea con i dati nazionali. Per quanto concerne la posizione rispetto al centro, si nota come, nell’analisi dettagliata nel Centro Italia, si siano preferite collocare le strutture esternamente al

<1950 1950- 1960 1960- 1970 1970- 1980 1980- 1990 1990- 2000 2000- 2010 2010- 2018 Italia 0.4% 0.7% 4.2% 14.5% 28.7% 24.9% 21.5% 5.2% Centro Italia 1% 1% 4% 12% 29% 24% 26% 4% 0.0% 5.0% 10.0% 15.0% 20.0% 25.0% 30.0% 35.0%

Anno di costruzione nel Centro Italia

73% 27% 72% 28% RISERVATO SCUOLA

Complesso

polo urbano, anche rispetto alla media nazionale. Vengono meno sfruttate le strutture poste in centro mentre si attestano sui valori medi quelle ubicate esterne ma isolate.

Figura 89: Rapporto tra Centro Italia e la totalità riguardo la posizione dell'impianto rispetto al centro abitato

Procedendo con l’analisi della struttura portante nel Centro Italia, si nota come venga discriminato il materiale del cemento armato, che perde più di 10 punti percentili rispetto alla media nazionale, a favore delle strutture in legno, in laterizio, in acciaio e anche in PVC. Vengono quindi sfruttate, in questo particolare frangente, le strutture pneumatiche più che in altre zone. Figura 89

Figura 90: Indagine circa la preferenza riguardo la struttura portante nel Centro Italia

Come riportato nella Figura 90, e conforme con la situazione riportata nelle finiture delle strutture portanti, anche per le coperture si è scelto di non prediligere il cemento, sfruttando maggiormente l’acciaio, il legno e i teli in PVC. In riferimento a quest’ultimo dato, notiamo

36% 42% 22% 32% 46% 22%

CENTRO ESTERNO IN CONTINUITA ESTERNO ISOLATO

Posizione rispetto al centro abitato

ITALIA CENTRO ITALIA

5.9% 85.0% 2.9% 5.6% 0.6% 9.5% 74.4% 4.0% 11.1% 1.0% ACCIAIO CEMENTO ARMATO

LATERIZIO LEGNO LAMELLARE TELO IN PVC

Struttura portante

come sia di gran lunga maggiorato rispetto alla media nazionale, sintomo che in questa particolare zona d’Italia, sia per le condizioni meteo favorevoli e mai estreme, sia per il largo impiego a causa del carattere temporaneo e mobile, vengono sfruttate molto le strutture geodetiche e pneumatiche.

Figura 91: Ricerca delle tendenza nell'uso del materiali di rivestimento per la copertura nel Centro Italia

Evince quindi la preferenza per le strutture geodetiche, pneumatiche e delle travi appoggiate tamponate. Meno sfruttate appaiono le tipologie delle travi appoggiate a vista, degli archi e delle capriate; gli altri elementi si posizionano su valori in linea. (Figura 91)

Figura 92: Confronto tra le tipologie di copertura del Centro Italia

22.0% 47.0% 21.0% 9.0% 23.9% 45.0% 13.3% 17.8%

ACCIAIO CEMENTO LEGNO TELO PVC

Materiale della copertura

ITALIA CENTRO ITALIA

6.0% 6.0% 8.0% 7.0% 4.0% 1.0% 2.0% 2.0% 32.0% 20.0% 12.0% 4.5% 4.5% 16.8% 4.8% 1.5% 1.0% 1.8% 2.3% 29.4% 21.9% 11.6%

Tipologie di copertura

4.4 Il Sud Italia

Le strutture dedicata alla pallavolo nel Sud Italia costituiscono il 20% del totale rivestendo quindi una posizione marginale nel panorama nazionale dell’impiantistica di settore. Si procede dunque all’analisi dettagliata per comprendere meglio le abitudini e le tendenze di costruzione.

Figura 93: Analisi dell'anno di costruzione nel Sud Italia

Come si evince dalla Figura 93, nel Sud Italia si è privilegiata l’edificazione negli anni 1960- 1980, nella piena espansione economica del paese, e negli anni precedenti al 1950, registrando un incremento notevole rispetto ai dati medi della situazione generale Italiana. Per i decenni che vanno dal 1990 ai giorni nostri, si annovera un calo nella produzione di impianti sportivi, indice di un’espansione frenata.

Figura 94: Ricerca sulla collocazione delle attività sportive della pallavolo nel Sud Italia

<1950 1950- 1960 1960- 1970 1970- 1980 1980- 1990 1990- 2000 2000- 2010 2010- 2018 Italia 0.4% 0.7% 4.2% 14.5% 28.7% 24.9% 21.5% 5.2% Sud Italia 1% 0% 5% 19% 29% 23% 20% 3% 0.0% 5.0% 10.0% 15.0% 20.0% 25.0% 30.0% 35.0%

Anno di costruzione nel Sud Italia

73% 27% 68% 32% RISERVATO SCUOLA

Complesso

Nella distribuzione delle attività sul suolo, si nota dalla Figura 94 come venga preferito, nel Sud Italia, la collocazione nelle scuole rispetto a quanto visto nella situazione nazionale, riducendo quindi l’impiego di un complesso riservato. Per quanto riguarda la collocazione dell’impianto in relazione al centro cittadino e urbano, si nota come venga di gran lunga prediletto l’utilizzo delle strutture esterne ed isolate, staccandosi di circa 20 punti percentili rispetto alla media nazionale; di contro vengono usate molto poco le strutture esterne ma in continuità con il centro. Questo perché in Regioni come la Sardegna, la Sicilia ma anche la Puglia, si ha la predominanza di un paesaggio naturale e incontaminato e quindi risulta più semplice ricavare degli spazi per questa disciplina che non siano necessariamente collocati in centro.

Figura 95: Valutazione della collocazione delle strutture sportive rispetto al centro abitato nel Sud Italia

Per quanto concerne la struttura portante, questa nel Sud Italia viene principalmente realizzata in cemento armato, in percentuali di poco superiori alla media Nazionale, in acciaio e con il telo di PVC. Viene poco sfruttato il laterizio e il legno lamellare.

Figura 96: Andamento della struttura portante dell'edificio adibito alla pallavolo nel Sud Italia

36% 42% 22% 34% 22% 44%

CENTRO ESTERNO IN CONTINUITA ESTERNO ISOLATO

Posizione rispetto al centro abitato

ITALIA SUD ITALIA

5.9% 85.0% 2.9% 5.6% 0.6% 5.6% 89.7% 0.9% 3.0% 0.9% ACCIAIO CEMENTO ARMATO

LATERIZIO LEGNO LAMELLARE TELO IN PVC

Struttura portante

Così come per la struttura portante, anche per i materiali della copertura viene privilegiato l’uso del cemento, di quasi 10 punti percentili rispetto alla situazione Italiana generale. Vengono scelti meno come finiture il legno e i teli in PVC mentre si attestano su valori in linea con lo schema Nazionale i dati relativi all’acciaio. In questa sezione d’Italia, quindi, così come analizzato nel Nord Italia, non vengono impiegate molto le strutture geodetiche, a causa delle elevate temperature che si registrano per quasi tutto l’anno e per i forti venti che spirano sulle isole. (Figura 97)

Figura 97: Preferenze di impiego nei materiali della copertura nel Sud Italia

Infine si osserva come vengano maggiorente impiegate le travi appoggiate tamponate,

preferendo perciò una struttura scatolare semplice, le lastre sagomate, la tipologia gusci/volte e quella ad archi. Meno sfruttate la tipologia a telai, geodetica e a capriate. Figura 98

Figura 98: Preferenze nella scelta delle tipologie di copertura nel Sud Italia

22.0% 47.0% 21.0% 9.0% 21.8% 56.4% 14.1% 7.7%

ACCIAIO CEMENTO LEGNO TELO PVC

Materiale della copertura

ITALIA SUD ITALIA

6.0% 6.0% 8.0% 7.0% 4.0% 1.0% 2.0% 2.0% 32.0% 20.0% 12.0% 7.7% 4.3% 6.8% 8.1% 5.6% 0.9% 0.4% 1.7% 31.2% 22.2% 11.1%

Tipologie di copertura

4.5 Nuovo verbale di omologazione dell’impianto

Alla luce di quanto emerso dall’analisi puntuale e dal censimento effettuato per ogni impianto presente sul territorio Italiano, si sono riscontrati alcuni elementi ricorrenti e alcune parti che potrebbero essere trattate in modo più approfondito e altre che attualmente non sono presenti all’interno del Verbale di omologazione della Fipav e del Coni, di cui si riporta un esempio nell’Allegato B.

Per questo è stato proposto un nuovo verbale di omologazione che tiene di conto di queste considerazioni e che può essere trattato come un valido strumento di valutazione delle condizioni dell’impianto, nonché la manutenzione ed il rischio antincendio. Sono state quindi implementate queste voci per poter fornire un valido strumento di lettura dell’impianto da parte dei gestori e delle amministrazioni comunali, che detengono la proprietà della maggior parte delle strutture. La proposta delle nuove linee guida è consultabile nell’Allegato C. Si procederà adesso nel dettaglio dell’analisi di ogni parte di tale verbale.

Figura 99: Dati generali del nuovo verbale di omologazione proposto

In questa prima sezione di Figura 99, presente anche nel verbale di omologazione attuale, vengono riportati i dati relativi alla società, alla denominazione dell’impianto, l’indirizzo, il gestore e la possibilità di raggiungere la struttura tramite trasporti pubblici e la relazione con il parcheggio. Di questa voce sarà interessante conoscere il numero di posti in generale, il posto dedicato agli autobus e quello per portatori di handicap per valutare quale tipologia di evento questa struttura potrà ospitare in sede di omologazione da parte degli organi della Fipav preposti.

Figura 100: Voce relativa all'ubicazione nel nuovo verbale di omologazione proposto

Nella seconda sezione di Figura 100 viene proposta l’identificazione tramite l’ubicazione includendo le categorie analizzate in precedenza per il censimento effettuato sulla totalità degli impianti sportivi. Perciò si andrà a catalogare ed caratterizzare la struttura in base al complesso, ovvero se è inserito in un edificio riservato o in un complesso scolastico, in quale contesto urbano è stato realizzato, se in pianura, in collina o in montagna ed infine in che contesto si colloca rispetto al centro urbano, in centro, esterno in continuità oppure esterno

isolato. Questi parametri sono importanti per definire anche le modalità con cui i possibili fruitori dell’impianto possono raggiungere la struttura.

Figura 101: Caratteristiche tecniche nel nuovo verbale di omologazione

Questa terza sezione di Figura 101 è stata creata a partire dal verbale di omologazione attuale per poi essere implementato per quanto compete le categorie che sono state analizzate in precedenza nel censimento e che sono state identificate come caratterizzanti gli aspetti tipologici e funzionali dell’impianto e quindi di primario interesse. Viene quindi riportato l’anno di costruzione e l’indicazione su possibili ristrutturazioni che hanno interessato il fabbricato per studiarne anche i possibili sviluppi futuri ed il piano di intervento manutentivo. Viene riportato anche il dato relativo alla capienza certificata e allo stato di conservazione generale dell’impianto, in questo modo il gestore potrà capire come poter sfruttare al meglio la struttura per essere il più possibile idonea per gli utenti, quindi i giocatori, ma anche per il pubblico presente in ogni tipo di incontro. Sono state quindi introdotte valutazioni circa la struttura portante e quindi il materiale di costruzione con la tecnologia costruttiva di copertura per identificare puntualmente l’impianto sportivo così come il materiale della stessa. Per la pavimentazione viene studiato lo stato di conservazione, di fondamentale interesse per un impianto dove viene praticato sport poiché influisce notevolmente sulle prestazioni dei giocatori, come è stato analizzato in precedenza. Viene poi richiesto di indicarne la tipologia e il colore così come il colore delle linee che identificano gli spazi dell’area di gioco.

La scelta di creare una scheda per compilazione è stata ritenuta estremamente funzionale e di facile attuazione poiché permette al gestore o all’amministrazione comunale di identificare con chiarezza e senza margine di errore la tipologia di struttura che è presente sul luogo di rilievo, permettendo la disposizione di un programma di intervento.

Figura 102: Sezione sulle installazioni tecnologiche nel nuovo verbale di omologazione

Viene poi riportata un’indicazione circa l’impianto di riscaldamento e di condizionamento, se presenti nella struttura saranno oggetto di manutenzione e di controllo da parte del gestore, di Figura 102. Viene poi studiato l’impianto di illuminazione riportando i lx per ogni lampada, la tipologia e il numero totale; questa valutazione è fondamentale per verificare la corrispondenza alle normative di settore e alle prescrizione del Coni, come si vedrà in seguito.

Figura 103: Spazio nel nuovo verbale di omologazione dedicato alla pianta del campo da gioco

Al termine della prima pagina viene inserita la pianta del campo da gioco includendo le indicazioni sui punti di rilievo illuminotecnico, sulla zona da destinarsi al pubblico e in quale relazione sta rispetto al campo da gioco, viene poi indicata la posizione del tavolo del segnapunti e del seggiolone arbitrale così come avviene nell’attuale verbale di omologazione. Si indica infine la data dell’omologa e per quale serie è stata abilitata così come la stagione sportiva. Figura 103

Figura 104: Caratteristiche dell'are di gioco proposte nel nuovo verbale di omologazione

Viene determinata in questa sezione di Figura 104, presente all’inizio della seconda pagina del verbale, un’indicazione circa l’impianto dei pali per il supporto della rete e del seggiolone

arbitrale che può essere installato con diverse tipologie. Viene indicato l’impianto di segnalazione del punteggio, se viene realizzato manuale, elettronico o a schermo; questa caratterizzazione costituisce un’importante voce di valutazione circa il calibro degli eventi che ospiterà la struttura; per questi motivi viene anche indicata la presenza dell’eventuale impianto microfonico e acustico. Si indica poi l’altezza utile della struttura e il posizionamento dell’area di riscaldamento, così come avviene nell’attuale modello del verbale di omologazione.

Figura 105: Indicazione dei servizi di supporto nel nuovo verbale di omologazione

Come avveniva per il verbale di omologazione attuale, vengono inserite delle valutazioni sulla presenza della tribuna stampa, della sala stampa, della sala delle interviste con il relativo numero dei posti. Si sono inserite anche delle voci relative agli spogliatoi, sia degli arbitri che degli atleti con l’indicazione dello stato di conservazione, di primaria utilità per i gestori degli impianti; così come i servizi igienici presenti per il pubblico e per i portatori di handicap e la sala infermeria. Figura 105

Infine, come si può osservare nella Figura 106, è stato inserito il programma di manutenzione e di prevenzione antincendio con la suddivisione in 10 voci, di facile comprensione e di semplice attuazione, con l’indicazione di lato dell’addetto che ha realizzato tale tipologia di intervento. Vengono quindi valutati i valori relativi ai quadri elettrici, alle apparecchiature elettriche, alle aperture, alle strutture portanti, all’impianto idrico, apparecchi di illuminazione e prese a spina, dispersori e sistemi di protezione contro i contatti diretti così come la sezione sulla valutazione antincendio.

Per ogni categoria è stato identificato il tipo di controllo da poter affrontare per la valutazione del caso e la preparazione tecnica che dovrà avere il tecnico per poter affrontare questo studio. Viene poi inserita l’indicazione sulle tempistiche di controllo per ogni categorie, indicando la programmazione di tale intervento entro un termine massimo; questa sezione può essere compilata dal gestore dell’impianto e costituisce sicuramente una valida guida per poter mantenere la struttura in condizioni di esercizio idonee per tutta la durata della vita. In conclusione si può affermare che l’introduzione di questo nuovo verbale di omologazione dell’impianto appare di fondamentale importanza nell’ottica di mantenere le condizioni di funzionalità dello stesso ma soprattutto nell’ottica del recupero edilizio dei manufatti dismessi.

5. INQUADRAMENTO NORMATIVO

Abstract

Nella presente sezione vengono illustrate le principali norme, regolamenti e normative in vigore riguardanti le materie prese in considerazione. Sono state suddivise per indirizzi di interesse individuando in prima istanza le Norme CONI per l’impiantistica sportiva, all’interno delle quali sono presenti le prescrizioni in materia di illuminazione e sulla pavimentazione, poi il Decreto del Ministero dell’Interno del 25 agosto 1989, che sancisce le dimensioni minime di gioco e disposizioni in materia di sicurezza, e la Circolare di attuazione dei Regolamenti Federali, per le indicazioni di volumetria suddivise in base al campionato da disputare. Sono stati anche analizzati il Regolamento Gare e la Circolare di attuazione dei regolamenti federali così come le Regole di Gioco della Fipav e il Regolamento organico per la Lega Pallavolo Serie A, dove vengono definiti alcuni parametri essenziali per l’omologabilità. Sul piano tecnico è stato affrontato lo studio della Norma UNI EN 12464-1/ 2011 per l’Illuminazione dei luogo di lavoro in interni, dove vengono definiti i principi da rispettare per una corretta progettazione degli ambienti, e la Norma UNI EN 12193 del 2008 denominata ‘Light and lighting’ per l’illuminazione sportiva, dove vengono indicate anche le griglie ottimali per effettuare le misurazioni oltre a prescrizioni da dover rispettare in base allo sport preso in considerazione; infine è stato valutato l’abbagliamento attraverso la UNI 11165 del 2005 con il metodo UGR.

This section describes the main rules and regulations in force concerning the subjects taken into consideration. It has been subdivided into addresses of interest, identifying in the first instance the CONI Standards for sports facilities, which deals the lighting and the flooring, then the Decree of the Ministry of the Interior of the 25 August 1989, which establishes the minimum gaming size and provisions on safety, and the Circulation of implementation of the Federal Regulations, for indications of volume divided according to the championship. Were also analyzed the Race Regulations and the Circulation of implementation of the federal regulations as well as the Fipav Game Rules and the Organic Regulation for the Serie A Volleyball League, where are definited some parameters for the approval. From a technical point of view, the study of the UNI EN 12464-1/2001 Standard has been tackled for the illumination of the workplace in interiors, where are defined the principles to be respected for a correct design of the structure, and the UNI EN Standard 12193 of 2008 called 'Light and lighting' for sports lighting, where the optimal grids are also indicated to carry out measurements as well as prescriptions to be met according to the sport taken into consideration; at the end, the glare was assessed through the UNI 11165 of 2005 with UGR method.

5.1 Norme CONI per l’impiantistica sportiva

La prime normative vigenti del settore da analizzare sono sicuramente le ‘’Norme CONI per

l’impiantistica sportiva’’ (approvate con deliberazione del consiglio Nazionale del CONI n.1379

del 25 giugno 2008), il cui scopo riguarda l’individuazione di livelli minimi qualitativi e quantitativi di necessaria attuazione per la realizzazione di nuovi impianti sportivi o nella ristrutturazione di strutture esistenti, per garantire idonei livelli di funzionalità, igiene, sicurezza e come metro di riferimento per la verifica della qualità degli impianti sportivi realizzati.

Sono soggetti alle presenti norme tutti gli impianti sportivi, intendendo con tale termine i luoghi opportunamente attrezzati per la pratica di discipline sportive regolate dalle Federazioni Sportive Nazionali (FSN)43 o dalle Discipline Sportive Associate (DSA)44, ai livelli nazionali e internazionali, facendo un’opportuna distinzione tra impianti sportivi agonistici ed impianti sportivi di esercizio.

La normativa indica quindi che tali strutture dovranno necessariamente essere caratterizzate da alcune parti funzionali come gli spazi veri e propri per l’attività sportiva, comprendente il campo e la relativa fascia di rispetto, zone per i servizi di supporto, come gli spogliatoi e alcuni depositi attrezzi, impianti tecnici, appositi luoghi destinati al pubblico e alla stampa.

Viene indicato che l’impianto sportivo dovrà essere opportunamente inserito ed integrato nel contesto ambientale e infrastrutturale, quindi nella fase progettuale è chiaramente indicato che devono essere tenute di conto le esigenze connesse all’accessibilità ed alla fruibilità da parte dei diversi utenti e indicazioni circa la sicurezza dell’area in riferimento alla viabilità,