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5. INQUADRAMENTO NORMATIVO

5.1 Norme CONI per l’impiantistica sportiva

La prime normative vigenti del settore da analizzare sono sicuramente le ‘’Norme CONI per

l’impiantistica sportiva’’ (approvate con deliberazione del consiglio Nazionale del CONI n.1379

del 25 giugno 2008), il cui scopo riguarda l’individuazione di livelli minimi qualitativi e quantitativi di necessaria attuazione per la realizzazione di nuovi impianti sportivi o nella ristrutturazione di strutture esistenti, per garantire idonei livelli di funzionalità, igiene, sicurezza e come metro di riferimento per la verifica della qualità degli impianti sportivi realizzati.

Sono soggetti alle presenti norme tutti gli impianti sportivi, intendendo con tale termine i luoghi opportunamente attrezzati per la pratica di discipline sportive regolate dalle Federazioni Sportive Nazionali (FSN)43 o dalle Discipline Sportive Associate (DSA)44, ai livelli nazionali e internazionali, facendo un’opportuna distinzione tra impianti sportivi agonistici ed impianti sportivi di esercizio.

La normativa indica quindi che tali strutture dovranno necessariamente essere caratterizzate da alcune parti funzionali come gli spazi veri e propri per l’attività sportiva, comprendente il campo e la relativa fascia di rispetto, zone per i servizi di supporto, come gli spogliatoi e alcuni depositi attrezzi, impianti tecnici, appositi luoghi destinati al pubblico e alla stampa.

Viene indicato che l’impianto sportivo dovrà essere opportunamente inserito ed integrato nel contesto ambientale e infrastrutturale, quindi nella fase progettuale è chiaramente indicato che devono essere tenute di conto le esigenze connesse all’accessibilità ed alla fruibilità da parte dei diversi utenti e indicazioni circa la sicurezza dell’area in riferimento alla viabilità, luoghi di sosta e zone specificatamente indicate e rispondenti alle normative sulla sicurezza. Viene menzionato che l’impianto dovrà essere dotato di aree idonee da destinare al parcheggio dei mezzi di trasporto, in conformità alle disposizioni di legge ed ai regolamenti comunali, ponendo attenzione all’importanza, la destinazione e la modalità di utilizzo del palazzetto. A tal fine viene stabilito di effettuare uno studio delle modalità di accesso ed esodo dall’impianto da parte dei diversi fruitori valutando il numero di coloro che accedono o che abbandonano la struttura e le modalità con cui viene compiuto (mezzi pubblici, trasporto collettivo, mezzi di trasporto individuali) prevedendo appositamente aree di sosta per i mezzi di soccorso, mezzi di intervento (polizia, vigili del fuoco), mezzi di manutenzione.

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Federazioni sportive nazionali: una federazione sportiva è un ente cui competono l’organizzazione e lo svolgimento di uno sport a livello agonistico.

44 Discipline sportive associate: sono discipline riconosciute dal CONI, attualmente nel numero di 19,

che si occupano di attività sportiva legata ad una disciplina, o ad un gruppo di discipline affini, tramite uno sviluppo verticale che parte dalle attività di base fino alle attività sportive di alto livello. Si differenzia dalle federazioni per il carattere principalmente ludico e ricreativo e per non essere state ancora inserite negli sport olimpici riconosciuti (come l’arrampicata o il rafting) (fonte: news.associare.it).

Viene indicato nella normativa il dimensionamento di massima per le aree di sosta, in base alle utilizzazioni e alle superfici convenzionali come segue: cicli e motocicli 3 m2 ogni utente, autovetture 20 m2 ogni tre utenti, pullman 50 m2 ogni 60 utenti; tutti gli spazi sono comprensivi di zone di manovra. Dovranno inoltre essere previsti degli ingombri per la sosta e l’attesa dei mezzi considerando per il dimensionamento il massimo affollamento prevedibile. Per quanto riguarda gli spazi per l’attività sportiva, la legge indica che essi dovranno essere dimensionati in modo tale da consentire la pratica sportiva senza compromettere le condizioni di sicurezza e tenendo presente i diversi livelli di pratica possibile. Quindi dovranno necessariamente essere correlati ai servizi di supporto per permettere un agevole utilizzo e di conseguenza sono da evitare i percorsi molto lunghi, non rettilinei o con evidenti dislivelli. Sono fornite alcune informazioni circa l’orientamento dell’edificio sportivo che, salvo diverse disposizioni delle FSN e DSA, dovrà contenere l’asse principale lungo la direttrice Nord-Sud con una possibile inclinazione massima di 15 gradi verso Est o Ovest.

Si specifica che ogni spazio dedicato all’attività sportiva, sia esso un campo da gioco oppure una pedana, sia all’aperto che al chiuso, dovrà necessariamente essere dotato di idonee fasce di rispetto, piano e libero da qualsiasi ostacolo sia fisso che mobile per consentire un giusto margine di sicurezza per l’attività; per questo, salvo indicazioni più specifiche, viene indicata una distanza di 1.50 metri dal limite dello spazio di gioco.

L’altezza minima, libera da qualsiasi ostacolo, in corrispondenza dell’attività sportiva e della relativa fascia di rispetto, viene indicata, nel caso di campi di dimensione superiore ai 250 m2, pari a 7 metri. La normativa fornisce anche delle indicazioni e prescrizioni a proposito dell’illuminazione, della ventilazione, della regolamentazione della temperatura e dell’umidità relativa.

In linea generale viene consigliato l’impiego dell’illuminazione naturale, evitando accuratamente le superfici finestrate ortogonali all’asse longitudinale agli spazi dedicati all’attività e indicando che l’incidenza diretta dei raggi solari su piani orizzontali non dovrà assolutamente essere inferiore a 2.50 m dal piano di gioco. Gli impianti di illuminazione artificiali vengono prescritti in modo tale da evitare fenomeni di abbagliamento per praticanti e spettatori, a tal fine l’indice di abbagliamento dovrà rientrare nei limiti indicati dalla norma UNI EN 12193/200845 di cui viene riportata una tabella riassuntiva (Tabella 8 : Caratteristiche

illuminotecniche consigliate, Tabella B (fonte: Norme CONI per l'impiantistica sportiva)

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Norma UNI EN 12193/2008: La presente norma corrisponde alla versione ufficiale in inglese della EN 12193; fornisce i valori per la progettazione ed il controllo dell’illuminazione delle installazioni sportive in termini di illuminamento, uniformità, limitazione dell’abbagliamento e proprietà di colore delle sorgenti di luce. (fonte: store.uni.com)

Tabella 8 : Caratteristiche illuminotecniche consigliate, Tabella B (fonte: Norme CONI per l'impiantistica sportiva) Pallavolo Illuminamento medio (lux) Ill. min/Ill. medio Indice di resa cromatica Indice di resa cromatica minima 750 0,7 80 60

Dove si riportano le seguenti definizioni: o Illuminamento.

Definito come il flusso luminoso uniformemente distribuito su una superficie

o Illuminamento medio.

Delineato dalla norma UNI EN 12464-1/2011, viene definito a partire da una divisione in vari ambienti, caratterizzati dall’avere funzioni diverse, ed assegnando una scala di illuminamenti che oscilla tra i 20 lux e i 2000 lux. Questo parametro costituisce uno dei requisiti per una buona illuminazione.

o Indice di resa cromatica.

Delineato nella norma UNI EN 12464-1/2011, inteso come canone per la valutazione oggettiva della resa dei colori di una sorgente luminosa, ovvero il suo grado di fedeltà nel restituire i colori. L’indice oscilla tra 100, quando gli oggetti illuminati appaiono dello stesso colore se illuminati dalla sorgente in esame o con la sorgente di riferimento, e il valore 0; la visione risulterà tanto più falsata man mano che il valore si abbassa.

Nel caso in cui non venga effettuata la verifica del suddetto indice, le sorgenti di illuminazione dovranno risultare visibili, all’interno dello spazio di attività, al di sotto di un angolo di 20° rispetto all’orizzontale, considerandola ad un’altezza di 1.50 metri dal campo di gioco.

Ai fini del contenimento dei consumi e per evitare l’inquinamento luminoso, le caratteristiche e l’orientamento degli apparecchi di illuminazione delle aree esterne, dovranno essere tali da limitare al massimo la dispersione del flusso luminoso al di fuori delle superfici da illuminare e a tal proposito si riportano dei valori consigliati dalla normativa nelle tabelle (Tabella 9 : Caratteristiche ambientali, Tabella C (fonte: Norme CONI per l'impiantistica sportiva)

Tabella 9 : Caratteristiche ambientali, Tabella C (fonte: Norme CONI per l'impiantistica sportiva) Sale al chiuso Temp. Aria °C Umidità relativa % Ricambi aria volumi amb/ora Velocità massima aria m/sec Livello massimo rumore ambientale 16-20 50 30 mq/ora/persona 0,15 40 Dove si intende: o Umidità relativa

Un indice della quantità di vapore contenuto in una miscela aeriforme- vapore.

È definita come rapporto della densità del vapore contenuto nel miscuglio e la densità del vapore saturo alla temperatura di miscela. È un valore compreso tra 0 e 1 dove quest’ultimo indica che il miscuglio contiene la massima quantità di umidità possibile date le condizioni di temperatura e pressione.

o Livello massimo rumore ambiente

Rimanda al limite di esposizione al rumore e viene caratterizzato nel Decreto 81/200846 con il valore di 87 dBA corrispondente ad una

pressione di picco di 200 Pa, una volta superato questo valore la legge impone l’immediata interruzione dell’attività lavorativa.

Viene infine precisato, per quanto riguarda l’illuminazione di sicurezza, che salvo quanto previsto dalle leggi vigenti in materia, negli impianti sportivi al chiuso e in quelli all’aperto illuminati artificialmente, per lo spazio di attività dovrà essere realizzato un impianto di sicurezza in grado di entrare in funzione automaticamente ed istantaneamente in caso di interruzione dell’energia di rete, garantendo almeno i livelli previsti dalla UNI EN 12193/2008, per le durate specificate.

In ogni caso vengono consigliati dei livelli di illuminamento pari al 10% di quanto previsto in condizioni normali di attività per una durata non inferiore a 90 secondi; per gli altri locali dovrà essere previsto un impianto di illuminazione di sicurezza conforme alle norme vigenti e tale da assicurare un livello minimo di illuminamento, ad un metro di altezza dal piano di calpestio non inferiore a 5 lux per la durata di 60 minuti.

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Decreto 81/2008: Testo unico sulla salute e sulla sicurezza dell’ambiente di lavoro, entrato in vigore il 9 aprile del 2008, rappresenta il principale riferimento normativo in Italia sulla sicurezza in ambito lavorativo. È la raccolta di articoli e allegati nella quale il legislatore indica ad aziende, datori di lavoro e lavoratori quanto è essenziale e obbligatorio fare in riferimento alla prevenzione, alla tutela della salute fisica e mentale, in ogni ambiente di lavoro (fonte:www.decreto-legislativo-81-08.it)

Per tutti gli impianti al chiuso la normativa indica che dovrà inoltre essere previsto un adeguato ricambio dell’aria per consentire idonee condizioni di igiene e di comfort per gli utenti. Questo potrà essere assicurato con aperture dirette verso l’esterno nelle pareti o sui soffitti garantendo perciò una ventilazione naturale, oppure installare un sistema di convogliamento, distribuzione ed estrazione dell’aria e quindi una ventilazione artificiale; in ogni caso è consentito anche l’impiego di un sistema misto.

Nella Tabella 9 : Caratteristiche ambientali, Tabella C (fonte: Norme CONI per l'impiantistica sportiva) vengono riportati i valori consigliati dalla normativa per i ricambi orari (estrazione dei volumi d’aria) dei diversi locali.

Per quanto concerne la regolamentazione della temperatura e dell’umidità relativa, la normativa specifica che la valutazione dovrà effettuarsi in relazione al tipo, destinazione e modalità di utilizzazione dell’impianto sportivo, tenendo conto delle condizioni climatiche locali, per il quale dovrà essere previsto il mantenimento nei locali al chiuso di idonee condizioni di comfort per lo svolgimento della pratica sportiva e delle altre attività supplementari e di supporto. Per gli spazi di attività, tenendo conto delle considerevoli volumetrie necessarie, il sistema adottato dovrà consentire una sufficiente uniformità delle temperature evitando fenomeni di ristagno e di stratificazione dell’aria. Negli ambienti con sviluppo di vapore, come il vano doccia o zone soggette ad un notevole affollamento, dovranno essere previsti sistemi per la limitazione dell’umidità relativa rendendo necessaria in alcuni casi la realizzazione di impianti di condizionamento.

Viene esposto che le zone da destinarsi agli spettatori dovranno rispondere alla vigente normativa di sicurezza inoltre le caratteristiche costruttive e distributive dovranno consentire l’agevole movimentazione del pubblico compresi gli utenti DA ed una confortevole visione dello spettacolo sportivo.

Per quanto riguarda in generale gli impianti al chiuso le normative del CONI indicano che le pareti non dovranno presentare alcun ostacolo per un’altezza pari a 2.50 metri dal piano di calpestio e che eventuali sporgenze non eliminabili dovranno essere protette contro gli urti fino a terra così come eventuali gradini che dovranno essere evidenziati con un colore contrastante.

Le vetrate, gli specchi, le parti di impianti tecnici ed eventuali elementi mobili di controsoffitti o simili, dovranno essere in grado di resistere, per loro caratteristiche costruttive e di fissaggio, o mediante idonee protezioni, agli urti causati dal contatto con il pallone. Inoltre le vetrate in caso di rottura non dovranno in alcun modo produrre frammenti pericolosi e se posizionate a meno di 2.50 metri dal pavimento dovranno anche essere dotate di vetri antisfondamento.

Tabella 10: Caratteristiche delle pavimentazioni sportive (fonte: Norme CONI per l’impiantistica sportiva)

Pallavolo

Legno Attività agonistica a livello nazionale o internazionale

Conglomerati cementizi Attività agonistica a livello locale

Conglomerati bituminosi Attività non agonistiche

Elastomeri omogenei Attività non agonistiche

Granulati Attività agonistica a livello locale

Multistrati Attività agonistica a livello locale

PVC Attività agonistica a livello locale

Gomma Attività agonistica a livello locale

Linoleum Attività agonistica a livello locale

Resine Attività agonistica a livello locale