• Non ci sono risultati.

2. L’EVOLUZIONE STORICA DEGLI IMPIANTI SPORTIVI

2.4 Dal Rinascimento all’età moderna

Agli albori del Rinascimento, con il rinnovato interesse per la cultura classica, si risveglia nel nuovo clima umanistico anche la curiosità per la pedagogia degli antichi della quale era una parte molto importante l’esercizio fisico e l’ideale atletico. Una folta schiera di dotti e letterati ripresero nei loro scritti, e qualcuno realizzò in concreto con l’insegnamento diretto, un ritorno ai più sani dettami delle pedagogie classiche.

Apre la serie Pietro Paolo Vergerio18 che nel suo breve trattato De Ingenuis Moribus ac Studiis composto tra il 1500 e il 1502 traccia un programma educativo per gli uomini liberi suggerendo norme di morale, un piano di studi liberali e uno di esercizi fisici che comprendono la corsa, il salto, la lotta, i lanci e il gioco della palla.

Vittorino da Feltre19mise in atto nella scuola da lui fondata a Mantova e denominata ‘’Casa Giocosa’’, un programma di studi che si definisce rivoluzionario per quei tempi e nel quale gli esercizi fisici avevano parte preponderante nella formazione morale, in modo simile a quello che verrà adottato secoli più tardi nei Colleges inglesi. Questi esercizi consistevano nell’equitazione, nel tiro con l’arco, nel maneggio delle armi e nella lotta.

I giochi con le armi, e tra questi la scherma, tenuta in onore e largamente praticata come disciplina necessaria al gentiluomo, che in ogni momento poteva essere indotto a trarre la spada per difendersi o per far valere le sue ragioni.

Anche il tiro con l’arco e con la balestra si svilupparono fino alla costituzione delle ‘’compagnie’’ di arcieri e balestrieri in molte nazioni europee, che si misuravano in gare molto importanti. Dopo che venne abolito l’uso medievale di considerare il duello un mezzo di prova nei giudizi legali, l’uso del duello per risolvere ‘’questioni d’onore’’ si diffuse largamente nella nobiltà europea; di qui l’importanza data dai trattatisti del Cinquecento e del Seicento all’arte della scherma.

Gli impianti di questi esercizi d’arme non furono nel Rinascimento molto diversi da quelli medievali, ne conservarono il carattere di provvisorietà e furono per lo più allestiti su spazi pubblici con l’aiuto di installazioni occasionali costituite da strutture di legno e drappeggi. Un’eccezione sono da considerarsi gli impianti stabili che accoglievano le accademie della scherma, alloggiate in appositi edifici.

18 Pietro Paolo Vergerio: giurista e riformatore religioso si pose a servizio della Chiesa, prendendo

successivamente contatti con riformatori tedeschi, tanto da allontanarsi dall’ortodossia cattolica ed essere denunciato come luterano, 1498-1565 (fonte: www.treccani.it)

19 Vittorino da Feltre: è stato un umanista ed un educatore italiano, fondò la prima scuola realizzatrice

degli ideali umanistici fusi con lo spirito cristiano, ai fini di un’integrale formazione della personalità, 1373-1446. (fonte: www.treccani.it)

L’arte dell’equitazione che si sviluppò largamente nel Rinascimento ebbe necessità di impianti opportuni: nacquero così i maneggi, impianti coperti non molto dissimili da quelli moderni. In essi era già prevista la presenza del pubblico che veniva ospitato in apposite tribune (Figura 20).

Figura 20: Cavaliere con costume e bardatura ''alla romana'' da parata (fonte: Libro dei disegni di Filippo Ursoni, 1554, Royal and Albert Hall Museum - Londra, presso worksofchivalry.com)

Il gioco del pallone ed il calcio fiorentino si praticavano a Firenze e in altre località italiane fin dal XIV secolo; per questo gioco il campo si poneva in piazza S. Maria Novella oppure in quella di S. Croce. Il pubblico si disponeva intorno al rettangolo di gioco recinto con uno steccato e i soli impianti erano le tende che costituivano le porte. Anche queste opere avevano carattere provvisorio come le tribune.

Nel 1538 il tedesco Nicolas Wynman20pubblicava il Columbetes, il primo trattato di nuoto che si conosca.

Parallelamente nel XVII i giochi sportivi presero un nuovo vigore in Inghilterra dopo la Declaration of Sports con la quale il re Giacomo I21revocava tutte le leggi che vietavano la

20

Nicolas Wynman: professore di lingue tedesco (fonte: www.treccani.it)

21

Re Giacomo Stuart: venne incoronato nel 1567 re di Scozia, prendendo il nome di Giacomo VI, e re d’Inghilterra come Giacomo I. ebbe un’istruzione letteraria e teologica; per primo regnò su tutte le isole britanniche, unificando Scozia e Irlanda. Gli precedette Elisabetta I, ultima rappresentante della dinastia dei Tudor, 1566-1625 (fonte: www.treccani.it)

pratica di taluni sport, promosse da Giacomo II di Scozia22 che vietò il gioco del golf perché distoglieva la gioventù dall’esercizio dell’arco e da Edoardo IV d’Inghilterra23che proibì il cricket.

In Francia ebbe sempre più seguaci il gioco della palla mentre in Italia era più diffuso il calcio, il pallone e il pallone con il bracciale. Nel 1656 si corse il primo vero Palio di Siena.

La grande evoluzione che si compì nel secolo dei lumi ebbe tra le conseguenze anche la nascita dello sport moderno; ancora una volta, anche se supportati da basi scientifiche e da continue ricerche e di novità nelle metodologie, filosofi ed educatori ripresero il tema dell’educazione fisica unendovi quello del ritorno alla natura.

J.J. Rousseau24è l’affermatore più autorevole e più eminente della necessità di un rinnovamento dei metodi educativi e di fondare gli stessi sul ritorno alla natura.

La ricerca di nuovi e più naturali metodi educativi era la necessaria conseguenza delle nuove condizioni sociali che l’Europa e il mondo venivano conquistando attraverso i moti popolari, la ricerca scientifica e filosofica, le nuove tecniche del lavoro. Anche gli svaghi degli aristocratici come i giochi della borghesia e del popolo presero nuove forme, divennero più tecnici, si diedero delle regole sempre più precise.

Nasce quindi nel ‘700 lo sport come noi lo conosciamo, lo sport moderno, ed è agli inglesi che a gran parte del merito di questa nascita.

22 Giacomo II di Scozia: nato come James Stewart, fu Re di Scozia dal 1437, molto attivo in campo

culturale fondò l’Università di Glasgow e riformò l’amministrazione giudiziaria, rimise ordine nella produzione monetaria del regno-1460. (fonte: www.treccani.it)

23 Edoardo IV di York: fu Re d’Inghilterra dal 1461, fu un abile tattico capace di riconoscere e sfruttare le

debolezze delle linee nemiche e di acquisire la stima dei propri uomini, 1442-1483. (fonte: www.treccani.it)

24 Jean-Jacques Rousseau: filosofo e pedagogista svizzero, nato a Ginevra, è stato uno dei massimi

esponenti del pensiero europeo del XVIII secolo. Proveniente da una famiglia calvinista, non ebbe però un’educazione regolare finché non venne affidato al pastore Lambercier di Bossey che lo iniziò ai principi religiosi e alle letture morali. Ebbe importanti influenze nel determinare certi aspetti dell’ideologia egualitaria e anti-assolutistica che furono poi alla base della Rivoluzione Francese del 1789; 1712-1778. (fonte: biografieonline.it)