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Incidenza delle differenti tipologie di decorazione.

DEUXIEME PARTIE LES VALLEES, LES SITES, LES PARCOURS

Grafico 11: Incidenza delle differenti tipologie di decorazione.

costituita da linee incise sull argilla

fresca tramite bastoncino,

reciprocamente parallele o

perpendicolari, disposte con ordine geometrico; questi pezzi sono per lo

più di piccole dimensioni (<7 cm), con pareti dritte o convesse ed impasto grossolano ma di aspetto omogeneo. Sembra evidente che la decorazione non interessasse necessariamente l interezza della superficie, dato che restano visibili porzioni inornate.

Sono stati reperiti solo due frammenti con fori passanti, rispettivamente dal taglio 7, su parete dritta in impasto semifine, e dal taglio 3, su parete convessa in impasto grossolano.

Un vaso, decorato a bugne e solcature, è stato ricostruito, almeno nelle linee bugne cordoni metopale drag cordoni impressi bugne forate foro labbro impresso 0 5 10 15 20 25 30 35 40

Grafico 11: Incidenza delle differenti tipologie di decorazione.

Figura 17: alcuni esempi di ceramica metopale dagli strati superficiali delle Arene Candide (disegni Chiarenza).

VEREZZI Caverna delle Arene Candide

generali, con frammenti provenienti da diversi tagli, compresi tra il 9 ed il 4, fatto che testimonia ancora una volta lo stato di sconvolgimento della parte alta del deposito. Si tratta di una forma chiusa complessa, un vaso globulare a base convessa non distinta e imboccatura a breve e largo collo, leggermente concava; la base è marcata da una solcatura ad anello da cui partono solcature verticali che risultano disposte a raggiera rispetto alla stessa; al di sopra di questo motivo sono bugne disposte su più file, interrotte alla base del collo da un'altra solcatura ad anello. Le dimensioni originarie dovevano essere di circa 18,4x20,3 cm; l impasto è fine.

Sia i profili troncoconici che quelli sinuosi sono ben attestati nei siti del Ponente ligure, nonché nei repertori della Toscana e del Piemonte, così come il trattamento

a spazzola,

l applicazione di bugne e di cordoni, le impressioni digitate (ellittiche o circolari). In Toscana sono inoltre presenti

alcuni esempi di

decorazione drag

impressed (p.e. Tana della Volpe, Spacco dell Assassina di Balbano), testimoniati anche in Piemonte (Balm Chanto), nonché in altri siti del Ponente ligure (Pollera, Nasino, Bergeggi).

La presenza di bugne su gran parte della superficie del vaso, combinate con elementi lineari (ma in questo caso si tratta di cordoni), si ritrova in una vasetto cilindrico di Belverde di Cetona, di fattura poco accurata; un altro confronto viene dalla Grotta del Fontino, con una forma chiusa avente pareti convesse e forte punto di inflessione alla spalla, in corrispondenza della quale si conservano due file di bugne piuttosto distanziate; al di sopra di esse si ha un collo largo e basso leggermente cocavo (Cocchi Genick, Grifoni Cremonesi, 1985; 1989; Vigliardi, 1987-88); bugne si trovano anche su

Figura 18: Vaso a bugne e solcature; ipotesi di ricostruzione basata sulle immagini di Maggi, Starnini, 1997 (disegno Chiarenza).

VEREZZI Caverna delle Arene Candide

una forma aperta semplice a pareti leggermente convesse di Grotta dei Piccioni di Bolognano (Cremonesi, 1976). I fori passanti sono presenti alla Pollera ed in altri siti del Ponente, particolarmente ben rappresentati nella Val Pennavaira. Anche i siti piemontese offrono diversi riscontri, in particolare il riparo Balm Chanto (Venturino Gambari, 1998; 2002).

La decorazione metopale, tradizionalmente accostata agli esempi di cultura Fontbouisse (Languedoc), sembra appartenere ad una congerie locale che ha riscontri nei vicini siti del Midi francese17. Solo un altro sito ligure ne ha restituito un esemplare (la Pollera), mentre numerosi frammenti vengono da altre regioni italiane quali il Piemonte, la Lombardia, il Trentino, il Veneto, l Emilia e sembrano porsi in relazione con la sfera di influenza di Remedello (cfr. il cap. Confronti).

2.2 LA LITICA

Sono stati catalogati 36 reperti litici, di cui 10 riferibili a punte di freccia.

La materia prima è costituita per lo più da selce di colore grigio opaco oppure nero o

bruno lucido, talora

picchiettata di bianco: in base all esame macroscopico dei pezzi, potrebbe trattarsi di selce oligocenica; qualche

problema pongono gli

esemplari color miele (o biondo), tradizionalmente ricondotti al litotipo bedouliano: almeno per alcune di esse, però, è

verosimile una

identificazione con la selce oligocenica.

17

Nel corso di alcune visite all Universià di Sophia Antipolis (Nizza) si è discusso con il professor Didier Binder (direttore del CNRF) sui possibili confronti e contatti con il Sud francese. Grazie alla collaborazione di una dottoranda che sta studiando il materiale relativo, è stato possibile prendere visione dei frammenti più significativi provenienti dai livello di Neolitico Finale del Riparo Pendimoun: sono presenti cordoni inornati o tagliati , orli con incisioni trasversali e decorazioni metopali . L insieme è chiaramente affine a quello dei tagli meno profondi delle Arene Candide (5-3), nonostante il sito francese restituisca soprattutto impasti fini e semifini (cfr. capitolo sui confronti).

oligocenica patina indet. cristallo diaspro oligocenica grigio oligocenica nero oligocenica miele selce bionda

VEREZZI Caverna delle Arene Candide

Le punte di freccia sono soprattutto ad alette (5 esemplari), mentre gli esemplari senza peduncolo si distinguono tra ogivali (3 esemplari) e romboidali (2 esemplari): la punta maggiore, rinvenuta fuori contesto, è eseguita su selce grigia di aspetto uniforme con ritocco piatto coprente bifacciale e presenta una frattura prossimale; è lunga attualmente 6,3 cm e largo 2,4 cm, per uno spessore di 0,5 cm; la lama è di circa 5,5 cm e doveva costituire più del 70% della lunghezza complessiva; le alette sono poco pronunciate, leggermente rivolte verso il peduncolo, che ha profilo trapezoidale; i bordi sono dritti, leggermente convessi in zona apicale. L armatura ha nel complesso un aspetto robusto. Più piccolo è un altro

esemplare (3,25x1,6

cm), con alette

trasversali e bordi dritti, che la frattura ha privato del peduncolo: il pezzo è in selce bionda, lavorato con ritocco piatto coprente diretto e marginale inverso (strato 5); sul peduncolo il ritocco è coprente bifacciale. Simile per la materia prima ed il tipo di

lavorazione è una punta a profilo romboidale, con peduncolo indistinto (fuori contesto). In selce grigia o con patina bianca si hanno quattro esemplari lavorati con ritocco piatto bifacciale, con bordi convessi: nonostante i profili siano piuttosto simili, queste armature sono distinguibili sulla base della maggiore o minore perspicuità del peduncolo; si hanno pertanto un pezzo ad alette (strato 7), due ogivali (strati 5 e 2) ed uno irregolarmente romboidale (fuori contesto). Le dimensioni sono dell ordine di 4 cm, tenendo conto delle fratture prossimali.

Affatto particolari sono le tre armature ottenute su selce nero lucida o traslucida: dallo strato 6 viene una cuspide a bordi fortemente convessi, apice arrotondato e strozzatura; lavorata con ritocco piatto coprente bifacciale, presenta un importante frattura in corrispondenza della strozzatura, oltre la quale si intuisce il riallargarsi del profilo.

0 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 diaspro 0 0 0 1 0 oligocenica 1 1 4 13 4 b edouliana 0 1 1 2 0 selce indet. 1 0 1 5 0 cristallo 0 0 0 0 1 punte ogivali punte a losanga punte ad

alette lame altro