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Inquadramento socio economico e turistico Paese India 75

3.   L’ESPERIENZA DI POPEYE – ETHNOVISUAL ASSOCIATION: RIVERSIDE

3.1   Introduzione 74

3.1.1   Inquadramento socio economico e turistico Paese India 75

Prima di addentrarci all’interno dell’argomento principale di questo capitolo, si darà una rapida descrizione del quadro socio economico indiano per meglio contestualizzare l’avvenimento Kumbh Mela. Inoltre saranno presentate anche delle stime riguardanti i flussi turistici che hanno investito l’India negli ultimi anni. Gli stessi membri di PopEye si sono trovati a essere dei viaggiatori/turisti nel corso dell’esperienza indiana e come si è potuto appurare nella fase preparatoria e quindi di preproduzione di Riverside Rendezvuos, molti Tour Operator italiani organizzano viaggi avventura in India e, alcuni di questi, hanno avuto come oggetto principale proprio la grande manifestazione indù.

Nel passato decennio l’India ha attraversato una fase di crescita accelerata, fino a diventare nel 2011, secondo i dati del Fondo Monetario Internazionale, la terza economia mondiale in termini di PPP (parità dei poteri d’acquisto) e la decima in termini nominali. Dopo la crisi internazionale del 2009 e un rapido ritorno ai trend pre-crisi (attorno al 9,3% nell’anno fiscale aprile 2010/marzo 2011), la crescita dell’economia indiana si è ridotta al 6,2% nel 2011/2012 ed è prevista assestarsi appena sopra il 5% nel 2012/2013. Le statistiche macro-economiche continuano a evidenziare un certo numero di criticità: i disavanzi commerciali e di bilancio rimangono persistenti, entrambi attorno al 5% del PIL; nel periodo aprile- dicembre 2012 l’afflusso d’investimenti all’estero ha registrato un decremento del 42%; l’inflazione si mantiene su livelli preoccupanti (intorno al 7% l’indice dei prezzi a fine 2012). I servizi rappresentano ancora circa il 60% del PIL; l’agricoltura circa il 16%, pur se i tre quarti delle famiglie indiane dipendono ancora da reddito rurale; il settore manifatturiero contribuisce al PIL per un 15% ma il Governo indiano ha annunciato l’obiettivo di portare tale percentuale al 25% entro il 2015, creando al contempo 100 milioni di posti di lavoro. Lo sviluppo degli ultimi anni ha accresciuto le diseguaglianze nelle diverse regioni e strati sociali dell’India. Secondo la Banca Mondiale la percentuale della popolazione che vive al di sotto della soglia di povertà internazionale si attestava al 32,7% nel 2010, circa 400 milioni di persone.

Tuttavia si ravvisa un costante aumento del reddito medio della popolazione: nonostante le difficoltà di addivenire a statistiche precise, i milionari in dollari sarebbero stimati in circa 130.000 individui, con un ritmo di espansione a due cifre di anno in anno; la classe benestante intorno ai 20-30 milioni; la classe media – secondo i parametri indiani - dovrebbe sfiorare i 300 milioni di persone entro il 2015. I miliardari, secondo la rivista Forbes, sarebbero 61 al 2012.

Ad oggi la popolazione Indiana conta più di un miliardo e duecento milioni di persone, la lingua nazionale è l’Hindi ma, insieme con essa, coesistono altre 14 lingue ufficiali tra cui Urdu e Sanskrit.

La religione più diffusa è sicuramente l’Hindu con l’80,5% della popolazione praticante, a seguire poi la religione musulmana con il 13,4% dei praticanti e cristiana, Sikh Buddista e Gianista tutte sotto il 3 % di diffusione.

Molto particolare la struttura demografica del paese con ben il 30,8% della popolazione tra 0 e i 14 anni d’età, il 64,3% tra i 15 e i 64 anni d’età e solo il restante 4,9% al disopra dei 65 anni; l’età media si attesta dunque sui 26 anni. 64

L’India è, dunque, un Paese dalle mille sfaccettature e dalle molte contraddizioni; territorio dalla vastità impressionante e dotato di una cultura plurimillenaria, ha molto da offrire al turista che va alla scoperta di tradizioni e costumi differenti. Nel corso degli ultimi vent’anni il governo indiano ha puntato molto sul rilancio del Paese come meta turistica e l’andamento crescente dei flussi turistici in ingresso, ben visibile in tabella e nel grafico, ne è una testimonianza.

Anno

Arrivi

Crescita %

1990

1.707.158

-1.7

1991

1.677.508

-1.7

1992

1.867.651

11.3

1993

1.764.830

-5.5

1994

1.886.433

6.9

1995

2.123.683

12.6

1996

2.287.860

7.7

1997

2.374.094

3.8

1998

2.358.629

-0.7

                                                                                                               

64 cfr Rapporto congiunto Ambasciate/consolati/Enit2013, India, Ministero degli Affari Esteri,

1999

2.481.928

5.2

2000

2.649.378

6.7

2001

2.537.282

-4.2

2002

2.384.364

-6.0

2003

2.726.214

14.3

2004

3.457.477

26.8

2005

3.918.610

13.3

2006

4.447.167

13.5

2007

5.081.504

14.3

2008

5.282.603

4.0

2009

5.167.699

-2.2

2010

5.775.692

11.8

2011

6.309.222

9.2

2012

6.577.745

4.3

Tab.1: arrivi turisti stranieri in India e tasso di crescita % su base annuale, 1990-2012;

Fonte: Ministry of Tourism, Government of India, India Tourism Statistics 2012, New Delhi 2013;

   

  Grafico 1: andamento arrivi turisti stranieri in India; periodo 1990-2012

Fonte: Ministry of Tourism, Government of India, India Tourism Statistics 2012, New Delhi 2013;

 

L’India è una meta che suscita molto interesse anche nei confronti del turista italiano, infatti, secondo i dati dell’Ufficio Immigrazione indiano gli arrivi italiani in

0   1.000.000   2.000.000   3.000.000   4.000.000   5.000.000   6.000.000   7.000.000   1985   1990   1995   2000   2005   2010   2015   A rr iv i  t u ri st i  st ra n ie ri  

Anno  di  riferimento  

Arrivi  turisti  stranieri  in  India,  1990-­‐2012  

India sono stati 85.766 nel 2008, 77.873 nel 2009 (-9%,anno della crisi economico-finanziaria internazionale), 94.100 nel 2010 (+21%) e 100.889 (+7,2%) nel 2011, quando hanno rappresentato l’1,6% dei viaggiatori stranieri in India. L'Italia è il quindicesimo Paese di provenienza dei flussi turistici verso l'India.65

Tour Operator e agenzie di viaggio italiane mettono a disposizione pacchetti con destinazione le principali città indiane come Delhi, Agra, Mumbay, Varanasi, Goa; negli ultimi vent’anni anni si sono molto sviluppati anche modelli di offerta differenti da quelli standard: molti dei Tour Operator più in voga offrono la possibilità di vivere esperienze uniche e memorabili, chiamate viaggi avventura, dove è possibile intraprendere degli itinerari che comprendono luoghi insoliti da conoscere e rispettare, incontri con la natura, la storia, l'arte. Una della peculiarità di questo genere di viaggio, che a oggi comunque rimane una nicchia del mercato, risiede nella cosiddetta osservazione partecipata. Il viaggiatore/turista è invitato a vivere in prima persona la cultura del luogo attraverso, per esempio, la sistemazione in alloggi del tutti simili a quelli degli indigeni o la partecipazione ad eventi e manifestazioni tipici del luogo.

PopEye, durante l’esperienza indiana, ha avuto la possibilità di seguire da molto vicino una comitiva di turisti italiani in viaggio con Kel12, Tour Operator noto per l’organizzazione di queste tipologie di viaggi. Uno di questi viaggiatori è stato scelto per interpretare uno dei tre protagonisti del documentario.

L’itinerario di due settimane, con continui spostamenti su gomma, culminava con la visita al Kumbh Mela. L’associazione ha intervistato il viaggiatore e i vari tour leader proprio nel mezzo della manifestazione religiosa. La particolarità di quest’esperienza era legata soprattutto al luogo ove i partecipanti al viaggio alloggiavano. Essi, infatti, dormivano all’interno di tende, attrezzate di tutti le comodità base, situate proprio all’interno della mega-tendopoli del Kumbh Mela. Tra gli accampamenti di monaci e pellegrini, dunque, era stato costruito un campo base di proprietà Kel12. Una dissonanza davvero interessante a livello turistico, come interessante è la vicenda che ha portato il Tour Operator ad ottenere tale spazio.

                                                                                                               

Solitamente, infatti, l’iter burocratico per procedere con l’acquisto o la concessione temporanea di un terreno o un edificio, vede la parte interessata confrontarsi con gli enti istituzionali preposti alla gestione di tali spazi.

Nel caso del Kumbh Mela, Kel12 ha dovuto trattare, con mesi d’anticipo, con il Guru (figura religiosa molto importante all’interno della comunità Hindu) a cui era stato assegnato quella parte di terreno.