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È interessante notare che nella Mosca di Bulgakov la razionalizzazione e la modernizzazione di stato sembrano aver cancellato, perlomeno culturalmente, qualsias

GLI SPAZI-TEMPO INCANTATI DELLA PERIFERIA

8. È interessante notare che nella Mosca di Bulgakov la razionalizzazione e la modernizzazione di stato sembrano aver cancellato, perlomeno culturalmente, qualsias

retaggio delle epoche precedenti alla rivoluzione russa. Al contrario lřelemento fantastico del romanzo si farà portatore di quei valori che il regime socialista rifiutava apertamente. Infatti Woland e il suo seguito sono portatori di provocatorie istanze antiŔmoderne, e sono quindi estranei alle due differenti declinazioni della modernità, sia quella socialista che quella capitalista e borghese. Il fantastico nel romanzo è infatti portatore di tratti

ancien régime; non a caso Orlando afferma che nel romanzo il soprannaturale «riveste i

panni dřun suntuoso passato feudale oltre che ecclesiastico, più occidentale, oltre tutto, che russo»218. Woland appare infatti come un vecchio nobile aristocratico sprezzante verso la vita moderna, ma soprattutto verso quei valori di fraternità e uguaglianza alla base del pensiero moderno, sia borghese che socialista. Ovviamente non cřè in Bulgakov il desiderio di un reazionario ritorno allřantico. Certo ne Il Maestro e Margherita vengono espresse istanze pre-moderne, ma il modo in cui ciò avviene è totalmente giocoso. Infatti Bulgakov gioca a esprimere istanze contrarie a quelle del mondo in cui vive: in un mondo che nega Satana, eccolo apparire proprio a Mosca, in un mondo che vuole negare le merci, ecco che esse vengono promosse, in un mondo che vuole uniformare e limitare tutte le forme di diversità, ecco il diavolo e tutta la sua valenza regressiva. Non a caso, gli invitati al gran ballo di Satana proverranno tutti da una sfera pre-moderna e regressiva fatta di «re, duchi, cavalieri, suicidi, avvelenatrici, impiccati, ruffiane, aguzzini e truffatori, carnefici, delatori, traditori, pazzi, spie, corruttori»219. Portatrice di tutta lřautorevolezza del passato, quella del diavolo e il suo seguito è una presenza che in forma ironica recupera il passato, seppure in forma ironica. Ancor prima di una sfera di oggetti, cose o spazi, a diventare sorpassato in questi casi sarà un modo di pensare e immaginare il mondo. Ciò è ben visibile in Woland, portatore dellřantico valore e di una perdurante esemplarità. Una svolta storica modifica lřordine esistente e rende di colpo sorpassato tutto ciò che prima di allora rappresentava le forze al potere. Se quellřancien régime è stato per lungo tempo repressione, in una società egualitaria e livellante diventa di colpo represso.

Da questo punto di vista, nel romanzo la figura di Woland e il suo seguito sarà oggetto di una formazione di compromesso: da un lato infatti, quasi a rappresentare il

218

F. Orlando, Gli oggetti desueti nelle immagini della letteratura, cit., p. 376.

219

Alessandro Pilo, Il meraviglioso metropolitano e gli spazi-tempi incantati della città, Tesi di Dottorato in

loro anacronismo in un mondo che li nega e li rifiuta, il diavolo e il suo seguito appariranno vestiti in modo pittoresco, tra lřeccentrico, il logoro e il fuori moda:

Margherita fu colpita dal fatto che per questřultimo grande giro del ballo Woland si presentasse esattamente nello stesso stato in cui era in camera da letto. La medesima camicia sudicia e rattoppata gli pendeva dalle spalle, ai piedi aveva delle ciabatte scalcagnate. Woland portava la spada, ma di questa spada sguainata si serviva come dřun bastone, appoggiandosi ad essa220

.

Ma è interessante notare che anche a livello urbano nel romanzo non sembrano esistere spazi incantati o stratificazioni di sorta, come se il socialismo avesse totalmente spazzato via il passato e ogni forma di meraviglia. Il reincanto metropolitano a Mosca sarà possibile solo per opera di Woland e il suo seguito.

Lo si è già visto in precedenza con lřepisodio dello spettacolo nel teatro del varietà di Mosca, ma un altro chiaro esempio è dato dallřappartamento n. 50 sulla Sadovaja in cui Woland e il suo seguito prendono alloggio. Lřappartamento, piccolo e austero, diventerà allřoccasione uno di quegli interni incantati che ospitano il fantastico. Come la bottega dellřantiquario de La peau de chagrin o lo scantinato di Buenos Aires de ŖEl Alephŗ, ma anche come in certe ambientazioni interne di Kafka, ci si trova davanti a una casa che condensa e fa coesistere piani spaziali o temporali differenti, ma soprattutto che può diventare allřoccasione grande abbastanza per ospitare il gran ballo di Satana.

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Alessandro Pilo, Il meraviglioso metropolitano e gli spazi-tempi incantati della città, Tesi di Dottorato in

BIBLIOGRAFIA

Alessandro Pilo, Il meraviglioso metropolitano e gli spazi-tempi incantati della città, Tesi di Dottorato in

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