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Commento traduttologico

1. Pre-translation – Adaption – Spotting 2 Pre-translation – Spotting – Adaption

2.3. L’analisi dei passaggi comic

1.3.3 L’intonazione vuole la sua parte

Ritroviamo i nostri personaggi a conferenza stampa ultimata, quando il giorno dopo si riuniscono per commentare l’accaduto e decidere il da farsi. La performance di Nambu è stata a dir poco imbarazzante e di certo non si può dire che la stampa sia stata clemente con l’attore. Dall’alto della grande considerazione che nutre di sé, Nambu cerca in tutti i modi di minimizzare le gaffe, ma l’ex moglie e tutto lo staff del Centro per le scuse di Tokyo sono impietosi e non smettono di sottolineare la povertà scenica dell’attore. Ad aver lasciato tutti sconcertati è il tono con cui Nambu ha rivolto a tutti le sue scuse: la velocità di parola era bassissima, le frasi, pronunciate in un giapponese un po’ troppo altisonante, erano interrotte da lunghe pause e le vocali prolungate in modo innaturale. L’espressione di Nambu, statica, con tanto di occhi semichiusi, corredava il tutto, rendendo la scena surreale ed esilarante al tempo stesso oltre che completamente fuori luogo.

Stringa Timing Versione originale Traduzione letterale Sottotitolo 740 0:43:56.86- 0:44:01.02 スピーチの直前に 私と目が合いまし たよね。

Prima di iniziare, ha guardato

verso di me, giusto? Prima di iniziare, ha guardato verso di me, giusto?

741 0:44:01.74-

0:44:04.90

はい。あれで・ ・・

Si. E tutto d’un tratto… Si. E tutto d’un tratto…

742 0:44:04.90-

0:44:08.16

肩の力がすっと 抜けて

la tensione è scomparsa, la tensione è scomparsa,

743 0:44:08.16-

0:44:10.70

自然体でしゃべ ることができま した。

e parlare mi è risultato così naturale!

e mi sono sentito così tranquillo!

744 0:44:10.70-

0:44:13.65

肩の力抜きすぎ だろう、あれ!

Si è sciolta un po’ troppo la

tensione, mi pare! Un po’ più tranquillo e ci addormentavamo tutti!

745 0:44:13.65- 0:44:14.40 所長? Capo? Capo? 746 0:44:14.40- 0:44:17.50 何だあれ?晩年の 笠智衆かと思っ たわ! Mi ha ricordato il Ryū Chishū

degli ultimi anni!

Era perfetto per la pubblicità del Valium!

Kuroshima non manca di farlo presente all’attore e per rendere in maniera ancora più vivida la cadenza flemmatica e l’imperturbabile lentezza del discorso di Nambu lo paragona a Ryū Chishū nelle sue più recenti performance. Celeberrimo attore giap- ponese, nato nei primissimi anni del secolo scorso, Ryū Chishū è famoso, oltre che per le sue doti interpretative, per la sua lunghissima e prolifica carriera, che sembra averlo visto apparire in oltre 160 film e 70 serie televisive. Per quanto prolifico, il suo per- corso non si può dire altrettanto riccamente variegato: l’attore, oltre ad aver ricoperto

innumerevoli volte il ruolo di “padre” in svariate pellicole, interpretò per più di 20 anni un burbero ma amabile monaco buddista nella serie di enorme successo cono- sciuta all’estero come It’s Tough Being a Man e in Giappone come Otoko wa Tsurai yo. Lo spezzone riportato nella Tabella contiene due stringhe che veicolano uno stimolo comico: la numero 744 e la 746. La prima è piuttosto immediata e si presta bene alla trasposizione linguistica: fondata sulla SO normale/anormale, essa gioca sul meccani- smo dell’iperbole (LM), che consente di trasformare le parole di Nambu, impegnato nella descrizione del suo stato d’animo durante l’incontro con la stampa, nell’ennesimo pretesto per ridicolizzare la sua performance. Si è deciso comunque di applicare l’e- spansione, rendendo più marcato l’intervento di Kuroshima per sottolinearne l’intento pungentemente ironico: il riferimento infatti non è alla tensione che si scioglie, come nell’originale, quanto alla tranquillità di Nambu nel parlare, mentre il rischio insito nel fare flemmatico dell’attore, quello di far crollare tutto l’audience addormentato, è espli- citamente espresso nel sottotitolo, laddove l’originale lo manteneva implicito.

Di maggiore complessità è invece la stringa 746 che, analizzata mediante la GTVH, presenta una struttura molto simile alla 690: incontriamo nuovamente la SO norma- le/anormale (parlare in maniera appropriata/parlare in maniera inappropriata), un LM fondato sull’analogia e il TA impersonato nella figura di Nambu; diversa è invece la SI che ruota attorno alla recitazione sul piccolo schermo e alle qualità della perfor- mance degli attori. Ancora una volta l’analogia (LM) risulta culturalmente denotata, richiamando come termine di paragone un personaggio pubblico giapponese, che per quanto noto nel territorio nipponico, non è certo una figura familiare al pubblico occidentale. Si è dunque scelto di procedere con una combinazione di strategie: la so- stituzione da un lato che eliminasse l’elemento culturospecifico sostituendolo con un riferimento più vicino al pubblico ricevente, e la generalizzazione dall’altro. Quest’ul- tima è stata scelta in quanto ritenuta più efficace della sostituzione della figura dell’at- tore giapponese con un personaggio pubblico italiano noto per la sua flemma, ozione che si riteneva rischiosa sia perché un simile riferimento poteva risultare complesso da cogliere per un pubblico così variegato come quello di una commedia come Shazai

no Ōsama, sia perché per il fruitore della versione tradotta risulterebbe forse ancora più

estraniante del mantenimento dell’elemento culturospecifico l’assistere ad una scena in cui attori giapponesi, inseriti in un contesto giapponese, menzionano celebrità italiane. Riprendendo dunque la battuta appena precedente, che giocava sul senso di sonnolenza del pubblico come conseguenza della performance di un oratore eccessi- vamente flemmatico, l’analogia, completata nell’originale dallo specifico riferimento a Ryū Chishū è chiusa da un secondo termine di paragone che, pur rimanendo nel contesto semantico della recitazione sul piccolo schermo, coinvolge la generica figura di una comparsa qualunque che pubblicizza un arcinoto farmaco dagli effetti calmanti, il Valium. La diffusione di quest’ultimo, unita alla notorietà dei suoi motivi di prescrizione, sono fenomeni sufficientemente transculturali da rendere immediato lo svilupparsi nella mente dello spettatore di un collegamento all’area semantica della lentezza, pigrizia e sonnolenza, attivando l’analogia secondo i medesimi dettami a cui essa rispondeva nella versione originale.

Come si è detto, la transculturalità della presente scelta traduttiva le impedisce di col- locarsi all’estremo dell’accettabilità nel continuum delle possibilità degli approcci alla traduzione. Noti il lettore che siamo comunque ben lontani da una prospettiva sour-

ce-oriented: il riferimento culturale della realtà emittente risulta, per quanto sostituito

da un iperonimo, completamente omesso nella versione finale, e la decisione è stata presa esclusivamente a fronte delle esigenze del pubblico ricevente, che non avrebbe potuto cogliere l’elemento comico racchiuso nelle stringhe, se queste non fossero prima state sottoposte ad un processo di trasposizione culturale, che è per sua natura

target-oriented.