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Introduzione al concetto di “sandwich generation”

1.2 “L’altra metà del cielo”: le donne cinesi sotto la Cina comunista

3. Le donne cinesi della sandwich generation nel contesto di una metropoli urbana: Shangha

3.1 Introduzione al concetto di “sandwich generation”

Il concetto di sandwich generation fu introdotto per la prima volta dalla sociologa Miller nel 1981, per cercare di identificare quel gruppo di persone all’interno della società che devono prendersi cura sia dei propri genitori anziani, che dei figli. Il concetto di generazione sandwich non implica che essa si riferisca ad un sistema familiare multigenerazionale residente sotto lo stesso tetto. Questo sistema in Cina, soprattutto nelle aree rurali dove le risorse economiche scarseggiano, è ancora presente ma è costantemente in calo, mentre nei paesi occidentali sviluppati è ormai raro (Hammer e Neal, 2008). Il fenomeno della generazione sandwich è particolarmente attuale in quanto reso più evidente da alcuni recenti trend demografici che hanno coinvolto i paesi occidentali maggiormente industrializzati negli ultimi 30 anni: l’invecchiamento della popolazione e la riduzione della fertilità.

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Un altro elemento che contribuisce a rendere questo fenomeno ancora più marcato in alcune aree è il background culturale che influenza l’atteggiamento della società nella stigmatizzazione dei ruoli femminile e maschile. Essi sono modellati da condizionamenti culturali e sociali e allo stesso tempo riflettono gli incentivi economici esterni (Bordone e Rosina, 2009).

Nei paesi dell’area mediterranea, come l’Italia, l’impostazione familiare originariamente patriarcale e gli scarsi aiuti statali offerti alla famiglia, rendono questa situazione ancora più coinvolgente per le donne. Il parallelismo tra i paesi mediterranei e la Cina contemporanea non è così assurdo. Anche la Cina è caratterizzata da una società maschilista che con fatica tenta di evolvere verso una maggiore uguaglianza54. Il Confucianesimo è ancora la base su cui vengono tessuti i rapporti tra individui, tuttavia le influenze culturali occidentali, da una parte enfatizzano l’uguaglianza e il valore femminile come parte attiva all’interno della società, dall’altra non sembrano adatte al contesto cinese poiché presenta ancora un sistema di Welfare arretrato, non in grado di liberare la donna dai suoi compiti tradizionali.

La tendenza ad una riduzione delle nascite è un fenomeno già sperimentato nei paesi occidentali, tuttavia in Cina questo fenomeno è stato esasperato dalla presenza della politica di pianificazione delle nascite. La scarsa fertilità, accompagnata dall’innalzamento delle condizioni di vita con conseguente invecchiamento della popolazione, hanno innalzato sproporzionalmente il numero di

anziani che necessitano di cure e assottigliato il numero di lavoratori in grado di sostenerli. Questo fenomeno in società tradizionalmente patriarcali coinvolge soprattutto le donne, in quanto

esse, ricoprono ancora nell’immaginario collettivo, il ruolo di assistenti primarie della famiglia e della casa. Le donne inoltre, partorisco in età più avanzata rispetto ad un tempo: per questo molto spesso si ritrovano con genitori anziani e dei figli ancora piccoli (Pierret, 2006).

Il risultato più immediato prodotto è una riduzione delle donne attive nel mercato del lavoro che può

configurarsi in un accorciamento dell’orario lavorativo o in un vero e proprio abbandono. In Italia questo fenomeno è riscontrabile nei numeri, in quanto la partecipazione femminile nel

mercato del lavoro è bassa55.

54 Per approfondimenti si veda Capitolo 1.

55 Per approfondimenti sulla partecipazione della donna italiana nel mercato del lavoro si veda Pagani e

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La figura 27 mette a confronto i dati nazionali di alcune paesi e mentre l’Italia insieme alla Spagna possiede il primato negativo (due rappresentanti dei paesi dell’area mediterranea), la partecipazione in Cina è tra le più alte, inserendosi nel gruppo dei paesi nordici che possiedono un modello di Welfare tra i più efficienti al mondo. Il sistema di Welfare cinese tuttavia, non può essere paragonato a quello nordico in quanto si trova ancora in uno stato grezzo.

Figura 27. Tasso di partecipazione della popolazione femminile (15+) al mercato del lavoro, 2012, varie nazioni

Fonte: The World Bank Data.

L’aumento della partecipazione della donna nel mercato del lavoro è un fenomeno piuttosto recente soprattutto nei paesi del sud Europa. La mancanza di politiche sociali che aiutino a conciliare il ruolo della donna all’interno del nucleo familiare con quello economicamente attivo, fanno sì che l’aumento della partecipazione femminile al mercato del lavoro sia negativamente correlata con il tasso di natalità. Questo processo è caratteristica peculiare delle nazioni europee meridionali di cui l’Italia rappresenta un esempio emblematico. Inoltre nei paesi in cui i servizi di assistenza all’infanzia sono accessibili, economici e di buona qualità per le donne è più facile conciliare il lavoro con le responsabilità familiari e per questo la nascita di un figlio, non implica necessariamente il loro abbandono al mondo del lavoro (Pacelli et al, 2013). Se in nord Europa la partecipazione della donna al mercato del lavoro è facilitata da un sistema che le permette di usufruire di vari servizi, tra i quali asili aziendali e assegni familiari consistenti (Bordone e Rosina, 2009), la Cina deve questo primato positivo al passato comunista, che ha portato le donne al di fuori delle mura domestiche, per divenire anch’esse parte della massa operaia, a prescindere dal sesso.

0% 10% 20% 30% 40% 50% 60% 70% 35% 39% 48% 51% 54% 56% 57% 60% 62% 64%

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Le relazioni intergenerazionali tuttavia, non sono caratterizzate unicamente da rapporti di scambio unilaterale. Le donne della sandwich generation quindi, non solo si prendono cura della propria famiglia, quella formata dal marito e dai figli che in molti casi necessitano di sostegno fino ad un età avanzata (aumento benessere economico, fine studi posticipati, matrimonio posticipato), ma anche della famiglia di origine. Quest’ultima può altresì trasformarsi in risorsa nel caso in cui i nonni

riescano ad occuparsi dei nipoti: in questo modo lo scambio tra generazioni diventa reciproco. Inoltre non bisogna dimenticare che questo aiuto genitore anziano-figlio è molto forte e quindi alcuni

individui possono beneficiare di questo legame con i genitori56. In alcuni casi quindi, la presenza di genitori anziani può alleviare il carico di responsabilità supportato dalla generazione sandwich (Ingersoll Dayton et al, 2001; Pagani e Marenzi, 2008). Definire la sandwich generation in termini di un gruppo all’interno di una popolazione non è facile in quanto sono presenti troppe variabili caratterizzanti: dal numero di figli, alla loro età, alle condizioni di salute dei propri genitori anziani, alla disponibilità economica, al lavoro del partner. Tuttavia alcuni fattori precedentemente analizzati (capitolo 2), sono fondamentali per quest’analisi.

Figura 28. Principali fattori determinanti nella caratterizzazione della generazione sandwich cinese

Fonte: nostre elaborazioni.

56 Per approfondimenti sul ruolo positivo dei genitori anziani nel rapporto con i figli appartenenti alla

“sandwich generation” si veda Ingersoll Dayton B. et al, 2001; Maurer-Fazio et al., 2013.

Donne della generazione sandwich Background culturale incentrato sui valori del Confucianesimo Genitori anziani bisognosi di assistenza Figli in tenera età Sistema di welfare inadeguato

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La figura 28 sintetizza graficamente questi fattori ovvero: la presenza o meno di figli soprattutto in una fascia d’età inferiore ai sei anni, la presenza di genitori anziani non autosufficienti e la condizione dei servizi che lo stato offre alla famiglia. Il fattore culturale inoltre, è fondamentale in quanto condiziona le stesse politiche sociali: nei paesi in cui i legami intergenerazionali sono forti e dove le cure degli anziani sono sempre state a carico della famiglia, l’urgenza della creazione di un sistema di assistenza formale non è così pressante57 (Crespo, 2006). La donna cinese attuale si ritrova a fare i conti con l’eredità culturale del passato che continua a influenzare il modello femminile attuale in una certa misura. Dal passato più tradizionale, confuciano e taoista, ha ereditato il suo ruolo primario di madre, moglie e figlia, dall’epoca comunista la sua indipendenza economica e il dovere civico. Quali nuove influenze ha portato la contemporaneità? Per comprenderlo occorre considerare un contesto adatto a questo scopo: urbano, moderno, multietnico e in continua evoluzione come Shanghai.