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L’ istruzione nel triangolo della conoscenza: il caso Aalto

2. TRIANGOLO DELLA CONOSCENZA: ATTORI E RELAZIONI

2.5 Il ruolo dell’istruzione nella strategia di innovazione europea

2.5.1 L’ istruzione nel triangolo della conoscenza: il caso Aalto

Questa sintesi di skills e competenze rappresenta il profilo ideale che il laureato deve incarnare per poter contribuire al raggiungimento degli obiettivi che le strategie europee hanno, ma quanto questo corrisponde alla realtà? Quanto le università sono in grado di creare questa figura professionale? Come vengono realmente applicati i principi di interazione e collaborazione alla base del triangolo della conoscenza?

Come già detto, il concetto di Triangolo della conoscenza sottolinea l'importanza di promuovere congiuntamente la ricerca, l'istruzione e l'innovazione e di prestare la dovuta attenzione ai collegamenti tra di loro. In questo sistema, gli attori universitari rivestono il ruolo di centro propulsore del concetto di innovazione.

Nonostante questo pensiero condiviso, nella pratica mancano dei concreti esempi di cosa significhi applicare i principi del triangolo della conoscenza nella realtà universitaria.

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Inoltre è evidente come le università non abbiano inserito tra i fattori chiave di successo, la necessità di stimolare conoscenze nuove basate sulla ricerca, nuovi approcci per migliorare la conoscenza esistente e l’innovazione.

Pioniere della riforma universitaria europea è la finlandese “Università Aalto”, fondata il 1° gennaio 2010, nata dalla fusione del Politecnico di Helsinki, della Scuola di Economia di Helsinki e della Università dell’arte e design di Helsinki. Questa struttura punta a realizzare una nuova comunità studentesca coniugando tre diversi ambiti formativi: tecnologia, economia ed arte. L’obiettivo che questa università si pone è quello di puntare verso il cambiamento attraverso la ricerca di alta qualità, l’interdisciplinarietà, l’educazione pioneristica ed il rinnovamento continuo superando audacemente i confini tradizionali; essa educa verso l’apertura. Il progetto della Università di Aalto è uno sforzo assolutamente innovativo che materializza la riforma universitaria europea: la nuova università è creata su una base di ricerca strategica, con una voce unica nella formulazione di una politica sull'innovazione globale. Questa università ha approfondito la necessità della interconnessione multidisciplinare tra le scoperte scientifiche e le innovazioni; la fusione delle attività di tre università leader apre delle buone opportunità a livello internazionale, fornite proprio dalla multidisciplinarietà e dai punti di forza di ciascuna università. Sono stata identificate 4 grandi aree di interesse strategico:

 ambito della digitalizzazione;  economia del servizio;

 energia ed uso sostenibile delle risorse naturali;  centralità della risorsa umana.

Un altro aspetto rivoluzionario risiede nel cambiamento del focus dell’istruzione: si passa da un modello tradizionale incentrato sugli insegnanti, ad uno che da rilevanza agli studenti abbandonando la forte settorializzazione ed ampliando la propria cultura verso processi di collaborazione. Il risultato pratico della logica innovativa dell’Università Aalto è ACSI, una piattaforma globale per l'innovazione sociale. Mirando al cambiamento sistemico nella società, ACSI integra le reti globali alla ricerca, all'apprendimento e alla prototipazione per soddisfare i bisogni derivanti dalle vere sfide della società. ACSI è un programma di innovazione di nuova generazione. È una piattaforma globale che è ancorata nell'università di Aalto, costituisce un autentico ecosistema di innovazione che viene creato e continuamente migliorato. All’interno di ACSI si riuniscono professori, studenti e esperti

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per lavorare sia con processi innovativi che con casi di vita reale per creare dei risultati in termini di risoluzione di casi pratici. I ricercatori e le comunità di utenti di ACSI Networks, creano una collaborazione dell'università con la società circostante (globale e locale) attraverso strutture, pratiche e flussi per creare innovazioni sociali. Metodologicamente ACSI agisce sul triangolo della conoscenza per raggiungere il rinnovamento e l'efficienza in ogni area. L'obiettivo è rompere i confini tra le aree tradizionali delle pratiche universitarie creando esperienze di apprendimento efficaci e stimolanti, un centro globale di ricerca all'avanguardia e soluzioni per le esigenze della vita reale della società. La filosofia che spinge questo gruppo è quella della cooperazione, attraverso l’implementazione di un sistema che vada a creare delle connessioni flessibili tra università e il resto delle società, per creare delle opportunità sia all’interno che nella società.99

2.5.2 Ruolo strategico dell’università nella creazione e diffusione della

conoscenza

Nell’ambito internazionale, l’università ha il compito di trasmettere la cultura del lavoro agli studenti, stimolando la predisposizione all’apprendimento. I singoli atenei sono chiamati a selezionare e valorizzare le aree specifiche di eccellenza, creando dei curricola integrati basati sulla qualità e sulla complementarietà, attraverso percorsi incrociati di formazione e ricerca a livello europeo, indispensabili per stabilire una connessione più solida e durevole con il sistema delle imprese. Sempre più spesso, i percorsi esclusivamente scolastici vengono affiancati da percorsi misti, che comprendono moduli di formazione applicativa o anche esperienze di lavoro in azienda, dallo stage al tirocinio e alla vera e propria formazione in alternanza. Nel complesso, quindi, un'efficace programmazione del sistema della formazione e dell'istruzione, che tenga in debita

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“The concept of ACSI will crystallize the methodological and pedagogical core of the

Knowledge Triangle, with the possibility to apply the operating mode also within the university in the collaboration between different faculties and units. This will allow a gradual implementation of a way of working that minimizes diverse internal interfaces and creates flexible connections with the rest of society. This will promote a new type of an innovation culture bringing forth new opportunities both within the university and all throughout society.”99.

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considerazione le caratteristiche della domanda di formazione delle imprese, costituisce un prerequisito indispensabile per la crescita di ogni paese.

Le tipologie di relazioni università-impresa, possono essere classificate come tradizionali e meno tradizionali. Tra le tipologie tradizionali troviamo:

 Pubblicazioni: articoli pubblicati, libri, atti di conferenze, relazioni.

 Conferenze, networking: conferenze professionali, relazioni informali, contatti lavorativi o casuali.

 Moduli di consulenza.

 Assunzioni di settore: collocamento di studenti che può essere istituzionalizzato per includere stage, supervisione congiunta di tesi, ricerca collaborativa.

 Sviluppo di standard: documenti basati su vari gradi di consenso che definiscono elementi come terminologia, misurazione, test e standard di interfaccia.

 Formazione aziendale da parte di studenti e ex allievi di formazione recente. Quelle meno tradizionali sono:

 Ricerca collaborativa: università e aziende intraprendono progetti di ricerca congiunti.

 Partenariati di ricerca tecnologica: la creazione formale di partnership con un numero variabile di membri come le società di ricerca, la formazione di accordi di ricerca a lungo termine e partenariati pubblico-privato.

 Ricerca a contratto: l'industria commissiona ricerche per trovare una soluzione a un problema specifico; questa attività è distinta dalla maggior parte dei tipi di consulenza.

 Brevetti e licenze.

 Società spin-off dalla ricerca accademica.

Tutto questo risponde alla esigenza di avere un livello formativo di base che le imprese ritengono idoneo per poter svolgere specifiche professioni, ma anche all’esigenza di avere un’esperienza che integri, senza sostituire, le conoscenze e le competenze acquisite attraverso un titolo di studio. L'esperienza che in passato non era possibile contemperare all'interno del percorso scolastico, oggi entra a farne, almeno formalmente, parte integrante. Il processo evolutivo che l’università ha percorso negli ultimi anni è stato il passaggio dal paradigma tradizionale al paradigma imprenditoriale.

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Inoltre, è riconosciuto che attraverso legami stabili tra il mondo dell’università e il mondo delle imprese si crea quella essenziale funzione di accompagnamento e transizione al mondo del lavoro.

Le università hanno avviato i propri programmi di educazione all'imprenditorialità attraverso l'educazione formale con la teoria, e l'apprendimento esperienziale in campi pratici, per intraprendere un ruolo nuovo nell'innovazione. La teoria accademica ci fornisce modi logici e razionali di organizzazione delle proprie conoscenze, e l'esperienza ci dice come funzionano nella pratica. Inoltre, l'efficacia di tale collaborazione tra università e industria è migliorata attraverso l'apprendimento basato sui progetti, dove sia gli studenti universitari che i professionisti industriali affrontano congiuntamente un problema sociale, aziendale o tecnologico. L'integrazione dell'istruzione universitaria convenzionale e l’approccio esperienziale sono auspicabili poiché si completano a vicenda: il primo incoraggia il pensiero orientato al problema, e quest'ultimo promuove il pensiero orientato alla soluzione, ed entrambi sono vantaggiosi nelle attività di innovazione.100

Foss e Gibson pongono l'accento sull'idea che le università debbano considerare l'imprenditorialità un valore chiave della loro organizzazione101, identificando i principali tipi di attività "imprenditoriali" dell’università:

 educazione imprenditoriale, intesa come promozione di uno spirito imprenditoriale in studenti e laureati come parte dei programmi accademici universitari, ad esempio offrendo corsi specifici, laboratori e piattaforme comuni per la co-creazione con attori del settore e l'implementazione di scambi intersettoriali programmi.

 attività imprenditoriali che comportano la creazione di spin-off e start-up accademici, la produzione di diritti di proprietà intellettuale e l'impegno nella ricerca collaborativa.

 imprenditorialità accademica che comporta lo sviluppo di strutture di supporto per la commercializzazione come gli uffici di trasferimento tecnologico o gli uffici industriali.  il concetto di università imprenditoriale che funge da base per una partnership tra il

governo, il mondo degli affari e quello accademico.

100 Ollila, S., & Williams-Middleton, K. (2011). The venture creation approach: integrating entrepreneurial education and incubation at the university. International Journal of

Entrepreneurship and Innovation Management, 13(2), 161-178.

101 Foss, L., & Gibson, D. V. (Eds.). (2015). The entrepreneurial university: Context and

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Il concetto di università imprenditoriale prevede una struttura accademica e una funzione che viene rivista attraverso l'allineamento dello sviluppo economico con la ricerca e l'insegnamento come missioni accademiche. Il paradigma imprenditoriale non è limitato alle tecnologie di nuova invenzione o alle università ad alta intensità di ricerca; bensì può essere divulgato anche nell'insegnamento e nelle università di ricerca più comuni attraverso innovazioni nell'educazione universitaria e nella formazione continua. In questo modo si crea un flusso di influenza a doppio senso tra l'università e una società sempre più basata sulla conoscenza102.

L’introduzione di programmi di educazione imprenditoriale nelle università dimostra la crescente importanza dell'educazione e dello sviluppo di nuovi imprenditori. Tuttavia, in molti casi, manca un vera e propria politica di sostegno all'imprenditorialità, dato che si attribuisce a essa il principale compito di creare manodopera qualificata.

102Etzkowitz, H., Webster, A., Gebhardt, C., Terra, B. R. C. (2000). The future of the university and the university of the future: evolution of ivory tower to entrepreneurial paradigm. Research

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