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1. LOGISTICA E SUPPLY CHAIN MANAGEMENT

1.5 Indici e competenze

1.5.1 Logistics Performance Index

L'evidenza del problema può essere trovata nel rapporto biennale di bilancio della logistica (LPI) della Banca mondiale, attualmente alle quinta edizione. Questo indice basato su sondaggi è stato istituito per aiutare i paesi ad identificare quali sfide e quali opportunità devono affrontare nella logistica del commercio e cosa possono fare per migliorare le loro prestazioni logistiche. Il Logistics Performance Index è uno strumento di benchmarking interattivo che consente confronti tra 160 paesi. L'LPI si basa su un'indagine mondiale degli operatori sul campo (spedizionieri globali e corrieri espressi), fornendo feedback sullo stato della logistica dei paesi in cui operano e quelli con cui commerciano. Essi combinano una conoscenza approfondita dei paesi con valutazioni qualitative informate di altri paesi in cui commerciano e sperimentano l'ambiente logistico globale. Il feedback degli operatori è integrato con dati quantitativi sulle prestazioni dei componenti chiave della catena logistica nel paese di lavoro.

L'LPI consiste quindi in misure sia qualitative che quantitative e aiuta a costruire profili di affinità logistica per questi paesi. Misura le prestazioni lungo la catena logistica all'interno di un paese e offre due diverse prospettive: internazionale e nazionale.

Nello specifico gli intervistati sono stati chiamati a rispondere sulle sei componenti chiave delle prestazioni logistiche, qui di seguito elencate:

1. Efficienza delle dogane e dei controlli alle frontiere 2. Qualità delle infrastrutture commerciali e dei trasporti 3. Facilità nell'organizzare spedizioni a prezzi competitivi

4. Competenza e qualità dei servizi logistici, principalmente nel trasporto su gomma, nella spedizione e nella mediazione doganale

5. Capacità di tracciabilità e rintracciabilità delle spedizioni

6. Frequenza di puntualità con cui le spedizioni raggiungono i destinatari entro i tempi di consegna previsti

Una specifica valutazione verrà effettuata in merito al quarto criterio, la qualità della logistica in un paese e la sua competenza a fornirlo: esiste una relazione ragionevolmente stretta tra i punteggi aggregati LPI ed i valori del PIL pro capite. L’ LPI report che viene redatto in seguito alla raccolta dei risultati sui questionari, permette di condurre una analisi

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di regressione per valutare se il PIL pro-capite è in grado di prevedere i punteggi di qualità/competenza logistica.

Dai dati 2016, il report ha messo in evidenza un notevole divario nei punteggi LPI tra i Paesi ad alto e basso reddito. I paesi ad alto reddito, in media, superano i paesi a basso reddito del 45% in termini di punteggi LPI. Inoltre, tra i 30 paesi in via di sviluppo, 22 sono membri dell'Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico (OCSE), quasi invariati rispetto alla relazione del 2014. Ciononostante, i paesi possono ancora sovraperformare i loro “pari per gruppo di reddito”, nonostante il divario di prestazioni. Questo è il motivo per cui il reddito da solo non può spiegare perché le prestazioni variano ampiamente tra i paesi in determinati gruppi di reddito. L'elenco dei paesi che hanno sovraperformato i loro pari comprende Kenya, Ruanda e Uganda, ma anche Cina e India (figura 1.4). Viceversa, l'elenco dei paesi che viaggiano al di sotto del loro potenziale per un dato livello di reddito include la maggior parte delle economie di risorse come la Guinea Equatoriale, il Gabon, la Federazione Russa e Trinidad e Tobago.

Figura 1.4 LPI Indici sovra e sotto performanti Fonte: LPI, 2016

Nel rapporto del 2016 emerge che per la prima volta nella storia dei rapporti Connecting to Compete, i paesi senza sbocco sul mare non sono più automaticamente i più sfortunati, come evidenziato, ad esempio, dalle prestazioni del Ruanda e dell'Uganda.

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Facendo riferimento ai più recenti dati sul “LPI” – il più recente dato disponibile risale all’anno 2016- è possibile individuare i paesi con un LPI più elevato come mostra la figura 1.5, ed invece nella successiva figura 1.6 i dati relativi ai paesi che hanno livelli di indice più basso.

Country Year LPI Rank LPI Score

Germany 2016 1 4.23 Luxembourg 2016 2 4.22 Sweden 2016 3 4.20 Netherlands 2016 4 4.19 Singapore 2016 5 4.14 Belgium 2016 6 4.11 Austria 2016 7 4.10 United Kingdom 2016 8 4.07

Hong Kong, China 2016 9 4.07

United States 2016 10 3.99

Switzerland 2016 11 3.99

Japan 2016 12 3.97

United Arab Emirates 2016 13 3.94

Canada 2016 14 3.93

Finland 2016 15 3.92

Figura 1.5 I 15 Paesi con LPI più elevato Fonte LPI Global Ranks 2016

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Country Year LPI Rank LPI Score

Kyrgyz Republic 2016 146 2.16 Madagascar 2016 147 2.15 Cameroon 2016 148 2.15 Iraq 2016 149 2.15 Afghanistan 2016 150 2.14 Zimbabwe 2016 151 2.08 Lao PDR 2016 152 2.07 Tajikistan 2016 153 2.06 Lesotho 2016 154 2.03 Sierra Leone 2016 155 2.03 Equatorial Guinea 2016 156 1.88 Mauritania 2016 157 1.87 Somalia 2016 158 1.75 Haiti 2016 159 1.72

Syrian Arab Republic 2016 160 1.60

Figura 1.6 I 15 Paesi con LPI più basso Fonte LPI Global Ranks 2016

La LPI Global Ranks permette di analizzare per ciascun paese i dati relativi a - LPI

- Customs: efficienza nella modalità di conduzione dei controlli da parte delle agenzie di controllo alle frontiere, incluse le dogane;

- Infrastructure: qualità del commercio e dei trasporti relativamente alle infrastrutture;

- International shipments: facilità di organizzazione delle spedizioni a prezzi competitivi

- Logistics competence: qualità e competenze dei servizi logistici - Tracking & tracing: possibilità di tracciare le consegne

- Timeliness: rispetto dei tempi di consegna in base a quanto programmato

Se consideriamo nello specifico i dati riferiti all’Italia, il Paese si colloca al ventunesimo posto con un punteggio LPI pari a 3.76; le funzioni della LPI Global Ranks consentono di

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confrontare tale situazione con quella di uno dei paesi che, come già detto in precedenza, ripone grande attenzione al tema della logistica, vale a dire la Germania.

Dalla Figura 1.7 è chiaro come il nostro Paese abbia dei punteggi inferiori rispetto ai dati della prima classificata nella tabella rispetto all’indice LPI.

Figura 1.7 Comparazione Italia 2016 e Germania 2016 Fonte: LPI Global Ranks 2016

Più nello specifico la figura 1.8 evidenzia una differenza di punteggio LPI pari a 0.47 fra i due paesi; il divario maggiore è rappresentato dalla categoria “Customs” -quindi del livello dei controlli esercitati- con una variazione pari a 0.67, e con una differenza di 0.65 l’Italia mostra minori performance logistiche causate da una carenza dal punto di vista infrastrutturale; questi dati posizionano il Paese al 27° posto rispetto alla variabile “Customs” ed al 19° rispetto la “Infrastructure”.

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Country Germany Italy

Year 2016 2016 LPI Rank 1 21 LPI Score 4.23 3.76 Customs 2 27 Customs 4.12 3.45 Infrastructure 1 19 Infrastructure 4.44 3.79 International shipments 8 17 International shipments 3.86 3.65 Logistics competence 1 21 Logistics competence 4.28 3.77

Tracking & tracing 3 20

Tracking & tracing 4.27 3.86

Timeliness 2 22

Timeliness 4.45 4.03

Figura 1.8 Comparazione Dati Italia 2016 e Germania 2016 Fonte: LPI Global Ranks 2016

Estendendo il quadro di analisi a tutta l’Europa, dalla tabella rappresentata in Figura 1.9 emergono dei punteggi inferiori a 4.00 per tutti gli indicatori analizzati, ciò esprime che, nonostante la Germania singolarmente considerata abbia i punteggi più evelati in assoluto, la media europea è nettamente inferiore.

44 Figura 1.9 Dati Europa 2016

Fonte: LPI Global Ranks 2016

Country Region: Europe & Central Asia Year 2016 LPI Score 3.23 Customs 3.03 Infrastructure 3.16 International shipments 3.14 Logistics competence 3.17

Tracking & tracing 3.24

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