• Non ci sono risultati.

L’attivismo per il supporto della comunità LGB

2 L’omosessualità nei contesti della RPC, Taiwan e Hong Kong

2.2 Tre strade diverse nell’approccio al tema dei rapporti tra persone dello

2.2.3 L’attivismo per il supporto della comunità LGB

guangfan hanjian gongkai ti tongxing hunyin hefa hua yinfa taolu yu caice” 中国官方罕见公开 提 同 性 婚 姻 合 法 化 引 发 讨 论 与 猜 测 , BBC 中 文 , 23 dicembre 2019, https://www.bbc.com/zhongwen/simp/chinese-news-50888826, 4 giugno 2020.

132 Ming Luo, Tuen Yi Chiu, Female Same-Sex Intimate Partner Violence in China: State,

Culture, Family and Gender cit., p. 332; Reuters, “China’s parliament rules out allowing same-

sex marriage”, News, 21 agosto 2019, https://www.nbcnews.com/feature/nbc-out/china-s- parliament-rules-out-allowing-same-sex-marriage-n1044776, 4 luglio 2020.

133 Li Cheng, Zhang Xinyue, “Online regulations and LGBT rights: A test for China’s Legal

System”, Brookings, 1 settembre 2017, https://www.brookings.edu/opinions/online-regulations- and-lgbt-rights-a-test-for-chinas-legal-system/, 4 luglio 2020.

134 Martel Frederic, Global Gay: How Gay Culture Is Changing the World, Flammarion, Paris,

L’attivismo nelle tre diverse giurisdizioni si è sviluppato ed opera in modo differente in base al sistema politico e al livello di partecipazione civile.135

Taiwan si configura con un’entità democratica dove gli attivisti possono sfruttare il sistema multipartitico a loro favore poiché le parti politiche, per promuovere la loro immagine, supportano i movimenti LGBT e sponsorizzano i Pride. Inoltre, la questione dei diritti LGBT a Taiwan fa parte dell’agenda politica e ciò spinge gli attivisti a lanciare campagne per sostenere i candidati gay-friendly per ottenere, di conseguenza, l’appoggio politico da parte di questi. Tuttavia, il successo è stato graduale. Negli anni passati, infatti, il Partito Democratico Progressivo (DDP) ha avuto difficoltà nel trovare il sufficiente sostegno per far passare le proposte di legge contro la discriminazione e per il riconoscimento del matrimonio tra persone dello stesso sesso. Gli attivisti, dunque, si sono dovuti rivolgere ai tribunali al fine di raggiungere gli obiettivi sperati. A Hong Kong, come a Taiwan, i cittadini godono di piena libertà di espressione e il fenomeno dell’attivismo è ben presente sebbene, nella città-stato, si denoti l’assenza di un sistema pienamente democratico. In questo contesto il legislatore non è interessato ad affrontare temi controversi e dunque gli attivisti sono costretti a trovare delle alternative per promuovere il cambiamento, come appellarsi ai tribunali, avviare complessi negoziati e cogliere opportunità su temi non direttamente correlati all’omosessualità. Mentre i tribunali hanno pronunciato sentenze importanti per garantire l’uguaglianza degli omosessuali, gli attivisti hanno saputo rendere il tema politicamente rilevante e hanno fatto pressione sul governo. Uno dei maggiori agenti di cambio nel contesto di Hong Kong è la forza commerciale che, in casi come QT v. Director of Immigration, ha esercitato la sua influenza.136 Un’altra strada intrapresa dagli attivisti è quella di elevare la

questione a livello internazionale sottolineando l’incapacità degli organi governativi a conformarsi agli standard internazionali. Nella RPC invece il sistema a partito unico, dominato dal PCC, limita i diritti umani e l’attivismo politico sia a livello provinciale che nazionale. Infatti, fino ad alcuni anni fa i diritti umani rappresentavano un tema assolutamente tabù e, sebbene recentemente si sia assistito ad un’evoluzione dell’ordinamento giuridico, gli

135 Capell Ben, Elgebeily Sheriff A., “Lessons from Gay and Lesbian Activism in Asia: The

Importance of Context, Pivotal Incidents and Connection to a Larger Vision”, Sexuality &

Culture, 11 marzo 2019, n. 23, p. 887.

attivisti rimangono ancora in pericolo. La repressione dei movimenti popolari e la diffidenza del Partito nei confronti delle minoranze o di qualsiasi attività politica pone dei seri limiti all’attivismo omosessuale.137 L’attivismo su larga

scala è sotteso ad un rigido controllo che il governo esercita sul settore no profit per assicurarsi che le ONG che operano nel territorio mantengano un atteggiamento non antagonista alle politiche dello Stato. Le ONG locali, ad esempio, per registrarsi come tali necessitano di sviluppare ottime guanxi (关系 – relazioni, rapporti) con le autorità del posto e quindi sono molto prudenti nel lavorare nella rete internazionale. Ciò implica che sebbene il numero delle organizzazioni a sostegno della causa LGBT stia crescendo, comunque queste restano deboli e di piccole dimensioni,138 in quanto se oltrepassano la linea

politica definita dal Partito le attività pubbliche vengono cancellate e gli organizzatori redarguiti o arrestati. Tuttavia, gli attivisti hanno trovato delle falle nel sistema che consentono loro di accedere ad una scappatoia: movimenti omosessuali sono tollerati dalle autorità se considerati come una rete di persone, piuttosto che un gruppo organizzato; o ancora attività come i Gay Pride sono permesse se presentate come eventi destinati a comunità straniere. Inoltre, si è rilevato possibile anche sfidare il sistema e le imprese private presentando istanza ai tribunali.139

Un fattore da tenere in considerazione nell’analisi dell’attivismo nelle tre giurisdizioni e dei successi raggiunti è quello culturale e religioso. Hong Kong e Taiwan, come già detto, sono imperniate di cultura confuciana la quale però non ha impedito di far penetrare i precetti del Cristianesimo. In queste due realtà le lobby cristiane hanno fortemente contrastato il riconoscimento dei diritti omosessuali rallentando il progresso legislativo di questi due paesi. A Taiwan i gruppi cristiani hanno ostacolato la promulgazione della legge sul “matrimonio” tra persone dello stesso sesso, ma grazie all’attivismo promosso da parlamentari dichiaratamente omosessuali, di celebrità e artisti che hanno espresso supporto alla causa si è arrivati ad una forte sensibilizzazione della popolazione. Ad Hong Kong, al contrario, l’opposizione religiosa non è stato in grado di contrastare il

137 Ibid, pp. 889-890.

138 Jeffreys Elaine, Pan Wang, Pathways to Legalizing Same-Sex Marriage in China and Taiwan:

Globalization and ‘Chinese Values’ cit., p. 20.

139 Capell Ben, Elgebeily Sheriff A., Lessons from Gay and Lesbian Activism in Asia: The

crescente supporto. Nella RPC, nonostante l’assenza di gruppi religiosi di opposizione, è il PCC che, con la sua propensione al rispetto della morale e al rendere omogena la società cinese, si è opposto ai movimenti omosessuali. Inoltre, l’enfasi posta sulla pietà filiale in un contesto in cui vigeva la politica del figlio unico ha contribuito a creare ulteriori ostacoli, questa volta provenienti da una società tradizionale in cui le norme morali che dettano lo stereotipo dell’individuo sposato con una persona di sesso opposto e a cui si richiede di procreare sono rimaste ben salde. Questa stigmatizzazione è durevole e non stenta a tentennare neanche a seguito della recente abolizione della politica del figlio unico.140

Diversi episodi nelle tre aree hanno portato alla nascita dell’attivismo omosessuale. A Taiwan e Hong Kong l’attivismo omosessuale è sorto all’inizio degli anni ’90 favoriti da dei grandi cambiamenti. Per il primo è stata l’abolizione della legge marziale e la conseguente transizione verso la democrazia che ha accresciuto la sensibilità della popolazione verso i diritti umani. Questa situazione ha permesso agli attivisti LGBT di mobilitare la società e di far leva su alcuni episodi negativi per promuovere la loro causa. Per quanto riguarda Hong Kong il suicidio del poliziotto scozzese ha stimolato il dibattito pubblico circa la necessità di decriminalizzare l’omosessualità, mentre l’episodio di piazza Tiananmen ha fatto sì che venisse varata un normativa che proteggesse i diritti umani. La creazione di un legame tra questi ultimi e i diritti LGBT è stata sfruttata a favore degli attivisti.141 Nella RPC l’attivismo si è

sviluppato a seguito della diffusione dell’epidemia di HIV/AIDS. In questo contesto gli attivisti e le autorità hanno cooperato per la prevenzione. Tuttavia, il discorso veniva affrontato solo dal punto di vista biologico e ciò stigmatizzava fortemente gli omosessuali dipinti come “malati”. Comunque dal 2011 si è registrata un’impennata dell’attivismo per i diritti LGBT che lavora su una vasta gamma di questioni, sebbene gli attivisti siano ancora costretti a lavorare in aree grigie e a farsi strada tra le restrizioni imposte. Una nota ONG è la PFLAG (Parents and Friends of Lesbian and Gays) che coopera con la comunità LGBT, le loro famiglie ed i loro sostenitori. Questa è nata come una piccola

140 Ibid, pp. 891-893. 141 Ibid., p. 895.

organizzazione, ma oggi raccoglie circa 3000 volontari e ha sedi 52 città cinesi.142

In conclusione, l’attivismo a Taiwan, che presenta un sistema democratico, ha avuto successo tramite l’utilizzo di molteplici strategie quali l’uso del voto per influenzare le politiche, le proteste contro le autorità, campagne informative sul larga scala e ricorsi in tribunale. A Hong Kong, sebbene la società civile sia molto attiva, il fatto che non ci sia un suffragio universale limita l’azione degli attivisti che per supportare la loro causa devono lavorare per assicurarsi il supporto di celebrità, funzionari delle pubbliche relazioni e professionisti finanziari. In questo modo possono ottenere consensi e sfidare il sistema legale. I tribunali a Hong Kong sono infatti visti come la chiave del progresso nel riconoscimento di pari diritti alle “minoranze sessuali”. Gli attivisti nella RPC devono invece farsi strada all’interno di un contesto molto più restrittivo. L’attivismo si concentra quindi a diffondere conoscenza tra il pubblico al fine di far accettare la comunità LGBT e combattere l’HIV/AIDS. Attraverso questo tipo di iniziative si tenta di stimolare il governo a compiere dei passi in avanti.143

142 Chia Joy L., LGBTQ rights in China: movement-building in uncertain times, in Handbook on

Human Rights in China ed. a cura di Biddulph S., Rosenzweig Joshua, Edward Elgar,

Cheltenham – Northampton, 2019, p. 662.

143 Bosia Michael J., “Sexual adn Gender Diversity Politics 50 Years after Stonewall” a cura di

Bosia Michael J., McEvoy Sandra M., Rahman in The Oxford Handbook of Gloabal LGBT and