Il Social Media Marketing
3.2 L’Italia: un paese social
Internet in Italia ha una penetrazione del 58%, contro il 68% dell’Europa, mentre il 41% degli italiani possiede uno smartphone. Di questi il 91% lo utilizza per cercare informazioni online.
Internet ha ormai raggiunto il 68% della popolazione europea e il numero di utenti attivi sui social network è pari al 40% delle persone che vivono in Europa. Anche l’utilizzo di dispositivi mobile è in forte crescita.
La penetrazione di internet in Italia è più bassa rispetto alla media Europea di 10 punti percentuali (58% vs 68%): a primeggiare i paesi scandinavi (l’Islanda ha una penetrazione del 95%), sicuramente favoriti dal numero di abitanti molto basso, ma anche UK (87%), Germania e Francia, rispettivamente 84% e 83%.
Ci sono però alcuni aspetti che vede gli italiani distinguersi dal resto degli europei a livello di accesso a internet:
• Il tempo speso su Internet, accedendo tramite laptop/desktop: gli italiani trascorrono ogni giorno su internet 4.7 ore, un tempo molto alto se pensiamo che in Germania non si raggiungono le 4 ore e in UK sono 4.1.
• Il tempo speso su internet, accedendo tramite mobile: con 2.2 ore al giorno, gli italiani sono le persone che, in Europa,
spendono più tempo online tramite mobile (i francesi, ad esempio, ne spendono 1.4, e gli inglesi 1.6).
• Gli italiani dimostrano una forte propensione all’utilizzo di canali social: la media europea si assesta al 40% (con un picco del 70% relativo all’Islanda), mentre l’Italia raggiunge il 42%, proprio come la Francia.
• Uno dei dati più interessanti riguarda però il tempo passato sui social media: gli italiani sono la popolazione europea che ne trascorre di più ogni giorno (ben 2 ore), contro le 1.3 dei tedeschi e le 1.6 degli inglesi.
Gli smartphone hanno una penetrazione del 41% sul totale della popolazione italiana.
Il 92% dei possessori di smartphone li usano per cercare informazioni (l’84% per cercare prodotti e il 30% anche per effettuare acquisti) e il 46% utilizza applicazioni social dal proprio dispositivo mobile (sono 19.8 milioni le persone che accedono ai social media).
Il 32% dei possessori di smartphone usano il device per accedere ai social network.
Da questi dati si evince che gli italiani sono la popolazione decisamente attiva sui social media e molto legati alle attività attraverso dispositivi mobile, nonostante una penetrazione internet inferiore alla media europea.
Rispetto al 2012, il popolo di Internet è aumentato rispettivamente del 14% per quanto riguarda il traffico da dispositivi mobili (dal 45% al 59%), dell’11% per i tablet (dal 16% al 27%), mentre è regredito del 2% per chi si connette dal computer (attualmente il 91%).
È interessante notare dal grafico qui a fianco, come tra le applicazioni più usate dagli italiani ci siano quelle dei social network, tra cui primeggiano Facebook, Twitter e Google Plus, di cui parleremo successivamente.
Il traffico Internet quindi è cresciuto notevolmente, soprattutto grazie alla diffusione degli smartphone e di applicazioni che, grazie all’utilizzo della rete, si sostituiscono alla messaggistica SMS; tra queste spicca tra tutte Whatsapp, un’applicazione di instant messaging che conta una penetrazione nel mercato italiano del 56%. A seguire c’è Facebook Messenger, un'altra applicazione di instant messaging, che utilizza come base il social più famoso al mondo. 19
È chiaro che i “social” stanno prendendo sempre più piede, non solo in Italia, e stanno cambiando le nostre abitudini e i nostri comportamenti d’acquisto. Diventa quindi necessario per un’azienda analizzare il potenziale di questo mercato per poterlo sfruttare al meglio.
3.3 Il Social Media Marketing
Il Social Media Marketing è quella branca del marketing che si occupa di generare interesse verso un prodotto o un brand tramite i social network ed il web. Questo genera vantaggi per un impresa perché si viene a creare la sua identità online, che sta alla base del coinvolgimento del cliente.
19 Statistiche a cura di Global Web Index
Per capire cosa sia il Social Media Marketing, bisogna prima capire cosa si intende per Social Media: è il termine che raggruppa i software e i servizi sul web che permettono agli utenti di entrare in rete e di effettuarvi scambi, di discutere, di comunicare e di partecipare a ogni forma di interazione sociale. In pratica, come sostiene la famosa commentatrice di social media Vanessa Fox, dove “le persone si parlano online, in tutte le maniere possibili, […] là si trova veramente il social networking. Dal punto di vista aziendale, l’aspetto più interessante è il luogo in cui discutono di voi e dei vostri prodotti, e parlano degli argomenti di cui vi occupate”.
Il Social Media Marketing è quella branca del marketing che si occupa di generare interesse verso un prodotto o un brand tramite i social network ed il web. Non bisogna confonderlo con il marketing sociale, cioè quel tipo di marketing che genera benessere per la società. Si sviluppa nel 2005 e si sviluppa principalmente grazie alle potenzialità del Web 2.0 ed ha raggiunto un’importanza fondamentale per tutte le multinazionali e aziende che traggono dalla rete parte dei propri guadagni.
La differenza con il marketing tradizionale è possibile riscontrarla nell’interazione diretta con il cliente, che non è più spettatore, ma parte integrante e vero motore del processo di pubblicizzazione del prodotto.
Come afferma il primo chairman dell’Internet Advertising Bureau, Lloyd Salmons, “il social media marketing non riguarda solo i grandi social network come Facebook e Myspace, ma riguarda in generale il fatto che le marche abbiano conversazioni”.
La definizione migliore che caratterizza questo tipo di marketing è: “Attività pubblicitaria che consente ad un marchio o prodotto di promuoversi autonomamente, grazie all’interesse generato dagli utenti”. Una delle caratteristiche principali del Social Media Marketing è
l’identità online, cioè l’insieme dei valori e contenuti tramite i quali è
riconosciuta un’azienda, ed è il vero motivo per cui la presenza nel social media è divenuta via via sempre più importante con il tempo. Non si crea in poco tempo ed è necessario investire tempo e denaro per migliorare la visione che il pubblico ha del marchio o prodotto. Tutto ciò sta alla base del customer engagement, cioè il coinvolgimento del cliente, che comporta all’azienda a scoprire gli interessi delle persone, l’oggetto delle loro conversazioni e poi fornir loro informazioni, consigli e contenuti al proposito. Bisogna dialogare con loro, non solamente parlare, e soprattutto saperli ascoltare. Chi riesce in questo, aumenta la soddisfazione dei clienti e quindi, per un processo di influsso positivo, questo permette di avere feedback, che miglioreranno il prodotto e quindi aumenteranno i consumatori.20
Ci sono alcuni vantaggi offerti dal coinvolgimento della clientela su canali online:
• Informazione costante: l’azienda riesce a rimanere in contatto continuo con i clienti, scoprendo le loro percezioni del prodotto; • Innalzamento del profilo: la partecipazione proattiva ai social
media dà un immagine di prontezza e reattività, una base su cui costruirsi una base di autorevolezza e utilità nel proprio settore di competenza;
• Livellamento del campo d’azione: i social media possono sostituire tutti i sistemi offline, permettendo di ridurre i costi
molto elevati di questi, per valutare le sensazioni emotive dei clienti;
• Influenzare gli influenzatori: le persone più attive sui social sono il target a cui puntare, perché sono le più influenti e si sono già guadagnate la fiducia e il rispetto della rete; riuscire a conquistare un’opinione positiva degli influencers contribuisce a migliorare positivamente l’immagine dell’azienda;
• Alimentare la brand advocacy: mettersi in relazione positiva con persone già propense alla marca può dare vita a un’attività di proselitismo gratuito attraverso i media sociali online;
• Velocità di passaggio: la caratteristica dei social media è la capacità di condivisione di qualunque tipo di informazione, in modo virale; fatto nel modo giusto, non esiste alcuna maniera più efficace per promuovere un’attività;
• Saggezza di massa: le aziende sanno che nell’intelligenza collettiva si possono trovare soluzioni a problematiche complesse di tipo commerciale, raccogliendo input dalla comunità online, elaborandole, per poi prendere decisioni basate sulla ricerca, progettazione e sviluppo e raggiungere ciò che i consumatori realmente vogliono.21