CAPITOLO 3 User Entrepreneurship
3.5 La metodologia di ricerca
Dopo aver evidenziato i concetti chiave presi in esame nella letteratura, al fine di comprendere le dinamiche manageriali relative ai modelli dell'open innovation e della user innovation, si è deciso di dedicare una maggiore attenzione ai fenomeni imprenditoriali e ai processi produttivi che derivano dagli utenti.
Tale studio prende l'avvio da un'attenta analisi della letteratura e delle pubblicazioni nelle più importanti riviste di settore, quali: Industry & Innovation, International
Journal of Management Reviews, Mit Sloan Management Review, R&D Management, International Marketing Review e altri.
Definite le possibili metodologie di ricerca, abbiamo optato per un'analisi basata su casi aziendali multipli attraverso i quali si vogliono confermare le principali linee guida definite nella teoria, e sintetizzate in tre raggruppamenti, in base al settore di riferimento.
All'interno delle molte realtà aziendali ed artigianali prese in considerazione, abbiamo portato avanti una prima selezione in base alle esperienze pregresse dei titolari ed alle motivazioni che hanno portato l'avvio di un'attività d'impresa. Restringendo il campo a motivazioni di tipo intrinseco, e basate sulla volontà di creare un prodotto innovativo, vengono considerati meno di una quindicina di casi. Tra questi, gli imprenditori
disponibili ad un'intervista si sono rivelati meno della metà, restringendo ulteriormente il campo d'analisi. Il passo successivo è stato quello di accorpare i possibili fenomeni imprenditoriali in base a settori di produzione comuni, suddividendo i casi aziendali studiati in tre campi: moda, abbigliamento e puericultura, ciclismo, e strumenti musicali.
Una volta selezionati i casi e suddivisi in ciascuna categoria, si procede la raccolta dei dati attraverso questionari, interviste semi strutturate, riunioni ed un'analisi generale dei documenti e delle informazioni già presenti in rete.
Questo metodo di analisi (case study method, Yin 1984) non ha l'obiettivo di fornire indicazioni statistiche oggettive tra le variabili prese in considerazione, piuttosto mira a fornire un quadro d'analisi per comprendere il fenomeno e identificarne gli aspetti salienti.
Secondo gli studi di Eisenhardt (1989) un approccio metodologico che si basa sull'esame di casi aziendali in un numero inferiore a quattro, viene classificato come insufficiente; se analizza una casistica tra le quattro e dieci rilevazioni viene definito soddisfacente; mentre, se superiore a dieci, viene classificato come ottimo. Ovviamente maggiore sarà il numero di casi reali analizzati, più alta sarà la possibilità di confermare gli aspetti teorici osservati nella parte precedente, accettando e rafforzando le teorie proposte dai vari autori. Proprio per questo motivo si è deciso di analizzare un discreto numero di casi reali, suddivisi secondo i seguenti raggruppamenti:
SETTORE NOME Caratteristiche
Strumenti musicali
NOAHguitARS ALUSONIC
THREE GUITARS
Innovazione di prodotto; Integrazione del cliente nel
processo produttivo;
Processo imprenditoriale proveniente dagli utenti;
Reti di imprese;
Condivisione del valore;
Biciclette
ORCOCICLI ITALIA VELOCE
Innovazioni, sia di prodotto che di processo;
Integrazione del cliente nel processo produttivo;
Processo imprenditoriale proveniente dagli utenti;
Reti di imprese;
Condivisione del valore; Passione. Moda/abbigliamento/ puericultura leggera MHUG AELYT OPEN WEAR
Innovazione, sia di prodotto che di processo;
Integrazione del cliente nel processo produttivo;
Processo imprenditoriale proveniente dagli utenti;
Reti di imprese;
Condivisione del valore.
Figura 3.3 Aziende soggette all'analisi.
L'utilizzo della metodologia di ricerca basata su casi studio è particolarmente indicata, sia a causa della complessità dell'argomento, sia per confermare importanti assunti teorici. Secondo gli studi di De Voss38, la metodologia d'analisi basata su casi studio multipli è spinta da tre motivazioni principali. Nella prima, considerando un numero limitato di casi, si tende a strutturare una base teorica basata sulla validazione dei dati raccolti, e sulle possibile relazioni tra gli stessi. Valutando un numero di casi maggiore si testano le teorie sviluppate in precedenza per anticipare gli eventuali esiti futuri, verificando se la letteratura esistente trova supporto nei dati raccolti, e appurando se quanto ipotizzato trova riscontro negli assunti teorici. L'ultimo caso esaminato prende in considerazione il possibile miglioramento delle teorie sviluppate, in base a quanto osservato dai casi reali. Quest'ultima possibilità prende in considerazione un campione di popolazione su larga scala e la raccolta di dati tramite questionari a risposta multipla, atti a semplificare la fase di valutazione attraverso metodi statistici inferenziali.
Un maggior successo è garantito attraverso la predisposizione di un protocollo di indagine, una sorta di copione da seguire per garantire un certo grado di omogeneità
38 Per una maggiore trattazione dell'argomento si rimanda alle metodologie di ricerca basata su casi
studio suddivise in exploration, theory building, theory testing e theory extension/refinement di Sousa Rui, & Voss Christopher A., Contingency research in operations management practices. Journal of Operations management 2007, 697–713.
tra i dati raccolti, e permettere così un confronto e un'aggregazione tra i risultati ottenuti. Data la presenza in questo elaborato di tre distinti fenomeni legati all'innovazione distribuita aperta, si è deciso di basare la raccolta dei dati su questionari ed interviste semi-strutturate, alternando a parti comuni a tutti gli intervistati, domande mirate ad esaltare le specificità di quel raggruppamento. Attraverso questo criterio si cerca di garantire un certo grado di omogeneità all'interno del cluster ma, allo stesso tempo, si vuole evidenziare le differenze tra i tre segmenti, convalidando le teorie e gli aspetti che li differenziano gli uni dagli altri. A puro scopo indicativo, vengono indicati i vari punti sviluppati attraverso le interviste, suddivisi a seconda del tema di interesse e presentati nella seguente tabella.
Area di interesse
Quesiti
Informazioni generali sull’azienda Descrizione dell’impresa;
Difficoltà iniziali nella nascita d'impresa e obiettivi preposti;
Settore merceologico di riferimento e concorrenza;
Motivazioni che hanno spinto l'utente all'avvio di un'impresa;
Analisi dei contesti di creazione d'impresa; Posizionamento aziendale e leve di successo.
Informazioni su processi/prodotti innovativi Tipologia di innovazione sviluppata; Fasi del processo innovativo interessate dall’innovazione;
Condizionamenti esterni;
Motivazioni che spingono gli utenti a produrre/innovare;
Pregi e difetti nella partecipazione dei clienti nel processo innovativo/produttivo.
Relazione con i fornitori Descrizione rapporti con fornitori;
Problematiche relative a fenomeni di nicchia; Gestione scorte di magazzino e produzione.
Relazione con i clienti Clienti e segmenti serviti;
Approccio generale con la clientela; Partecipazione clienti nel processo produttivo/innovativo;
Motivazioni che spingono il cliente a collaborare;
Figure aziendali impiegate unicamente per la gestione rapporti con la clientela.
Ruolo ICT nel processo produttivo/innovativo Definire l’impatto delle nuove tecnologie nel processo produttivo/innovativo;
Relazione con le community di utenti; Strumenti attuali finalizzati ad includere attori esterni nel processo
produttivo/innovativo e dinamiche; Sviluppi futuri degli strumenti partecipativi; Elencare le tipologie di ICT utilizzate dall'organizzazione.
Distribuzione Canali distributivi utilizzati;
Approccio ai canali distributivi digitali; Prospettive future.
Strumenti di tutela Strumenti di tutela della proprietà intellettuale, brevetti o marchi utilizzati; Prospettive future.
Figura 3.4 Schema protocollo di indagine impiegato nella ricerca.
Nonostante sia presente un'accurata trattazione teorica in merito al tema dell'innovazione distribuita aperta, alle cause che spingono gli utenti a collaborare nei meccanismi produttivi/innovativi e, soprattutto ad avviare fenomeni imprenditoriali, è opinione ormai diffusa da molti autori che manchino studi approfonditi sulla reale trattazione delle problematiche legate alla costituzione di tali strutture organizzative, alle strategie di implementazione e sviluppo che possano garantire, oltre all'avvio, anche un perseguimento di obiettivi economico finanziari nel tempo (Olson e Bakke,