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La partecipazione quale presupposto dell’Unione Valdera

L’UNIONE DEI COMUNI DELLA VALDERA

1. La nascita, il modello e la struttura dell’Unione dei Comuni della Valdera

1.1 La partecipazione quale presupposto dell’Unione Valdera

I dati relativi ai Comuni, hanno più volte dimostrato, come visto, l’inefficienza di questi enti a funzionare da soli. Una delle direttrici verso cui il sistema delle amministrazioni locali si è orientato, in modo diversificato e allargato a tutto il territorio nazionale, è quella della gestione associata dei servizi, che si è prospettata come la sola risposta possibile, in grado di offrire soddisfacenti livelli di servizio in ogni parte del Paese. L’Unione Valdera nasce con questo presupposto: offrire servizi soddisfacenti; per farlo, ha bisogno di una serie di elementi tra cui uno, di fondamentale importanza, la partecipazione. In questo senso, lo Statuto dell’Unione Valdera promuove la partecipazione126, anche in

125 Art. 39, co. 1, Statuto dell’Unione Valdera.

126 Art. 62, Finalità dei processi di partecipazione diretta dei cittadini. Attraverso la

partecipazione diretta dei cittadini alle decisioni che riguardano il sistema locale, l’Unione persegue i seguenti obiettivi: contribuire a rinnovare la democrazia e le sue istituzioni, integrandola con pratiche, processi e strumenti di democrazia partecipativa; promuovere la partecipazione come forma ordinaria di amministrazione e di governo dell’Unione in tutti i settori e a tutti i livelli amministrativi; rafforzare, attraverso la partecipazione degli abitanti, la capacità di costruzione, definizione ed elaborazione delle politiche pubbliche; creare e favorire nuove forme di scambio e di comunicazione tra le istituzioni e la società; contribuire ad una più elevata coesione sociale, attraverso la diffusione della cultura della

virtù del fatto che l’incremento del territorio di riferimento rende ancor più necessario affinare gli strumenti e i processi partecipativi, per evitare che si possa generare un allontanamento dell’istituzione locale dalla comunità di riferimento127. La partecipazione deve essere, in primis, lo strumento attraverso il quale il personale dipendente decide di unire le proprie forze per la realizzazione di una Unione di Comuni efficiente. L’Unione dei Comuni della Valdera si basa fondamentalmente sull’idea di integrare le risorse umane disponibili nei Comuni, facendo agire come un’unica squadra dipendenti che oggi operano autonomamente e separatamente per i rispettivi enti, ciascuno ripetendo per una larga parte del proprio tempo di lavoro le medesime operazioni ed attività e per produrre atti amministrativi sostanzialmente identici nella forma, seppur diversi nei destinatari128. La partecipazione deve però anche essere il

partecipazione e la valorizzazione di tutte le forme di impegno civico; contribuire alla parità di genere; favorire l’inclusione dei soggetti deboli e l’emersione di interessi diffusi o poco rappresentati; sollecitare e attivare l’impegno e la partecipazione di tutti alle scelte e alla vita delle comunità locali; valorizzare i saperi, le competenze e l’impegno diffusi nella società; promuovere la diffusione delle migliori pratiche di partecipazione e dei relativi modelli; ricevere informazioni inerenti la soddisfazione degli utenti rispetto ai servizi erogati, anche mediante rilevazioni dirette.

Art. 63, Partecipazione e tutela degli utenti. Nei diversi settori di competenza l’Unione

favorisce e valorizza la partecipazione e il coinvolgimento dei diversi portatori di interessi, applicando le previsioni della legge regionale sulla partecipazione e promuovendo la costituzione di organismi di partecipazione che sono attivamente coinvolti nei processi di formazione delle decisioni. Tali organismi, potranno anche essere integrati o incorporati in analoghi organismi già esistenti a livello di zona. L’unione mantiene attivo un servizio per la comunicazione pubblica con lo scopo di: a) mantenere costantemente aggiornato il sito dell’Unione; b) promuovere la conoscenza e la pubblicizzazione dei servizi erogati in modo diretta e indiretto fra tutti gli interessati, anche attraverso campagne di comunicazione pubblica mirate e diversificate per target di utenza; c) assicurare la conoscenza dei diritti e dei doveri degli utenti, riceverne i reclami e fornire, ove possibile e sentite le parti coinvolte, le necessarie indicazioni per il superamento delle inefficienze riscontrate; d) fornire chiarimenti sull’iter dei singoli procedimenti, individuando e comunicando il nominativo del responsabile e quanto possa essere utile al cittadino per l’esercizio dei propri diritti. Tale servizio è effettuato in stretta connessione con gli uffici degli enti aderenti, sulla base di procedure concordate.

127 G. Forte (a cura di), L’Unione dei Comuni della Valdera, cit. p. 46. 128 G. Forte (a cura di), L’Unione dei Comuni della Valdera, cit. p. 35.

mezzo attraverso il quale l’ente entra in contatto con i cittadini-utenti per permettere loro di essere parte di un nuovo ente tanto complesso quanto unito e compatto. Il coinvolgimento attivo di tutte le forze in campo nel territorio locale apre la possibilità che il sistema locale possa rispondere alle nuove sfide superando le dinamiche competitive al proprio interno, per trasformarle in logiche di cooperazione in rete129. La partecipazione rappresenta, inoltre, il superamento dell’individualismo in favore di una realtà collaborativa che miri al raggiungimento di risultati efficienti per quanto riguarda l’esercizio associato delle funzione e dei servizi attraverso l’Unione di Comuni. Fondamentale è stato, e sarà sempre, il coinvolgimento di tutti coloro che devono essere i protagonisti di questa trasformazione, in primo luogo nel modo di “pensarsi” come ente e come dipendenti pubblici, accettando la sfida di andare oltre il “campanile”, convinti che la risorsa di uno può innescare processi virtuosi se messa in comune con altri130. Inoltre, se è vero che lo sviluppo dei processi partecipativi rappresenta una necessità ineludibile, è pure osservabile che la richiesta di partecipazione si scontra con una tendenza al disimpegno propria delle società più avanzate, in cui sembrano prevalere logiche e comportamenti individualistici anche nella partecipazione sociale, combinate ad una crisi progressiva degli organismi intermedi di rappresentanza. Occorre quindi equilibrio nella costruzione di sistemi strutturati di

129 G. Forte (a cura di), L’Unione dei Comuni della Valdera, cit. p. 47.

130 P. Rossi (a cura di), Linee Guida per la gestione associata dei servizi.

partecipazione, volti sia a sostenere le forme spontanee di aggregazione, sia a promuovere l’intervento (o almeno a garantire la voce) di segmenti di popolazione meno consapevoli, per varie ragioni, delle scelte e decisioni delle amministrazioni locali131.

Per favorire il percorso associativo dell’Unione Valdera e la logica della partecipazione, si è ritenuto necessario progettare strutture che centralizzassero le attività di back office e allo stesso tempo, mettere a punto strutture polifunzionali di front office per i cittadini e per gli utenti. Nei back office troviamo gli specialisti delle funzioni integrate, che lavorano a beneficio di tutti i Comuni aderenti a quella data funzione, interfacciandosi con gli addetti dei front office e, per i servizi interni, con i referenti comunali individuati. I poli, attualmente, sono tre: Pontedera, Peccioli e Ponsacco (a cui sono affidati servizi inerenti la protezione civile). Compito degli specialisti è quello di redigere gli atti, curare le entrate e le spese, trasferire le informazioni necessarie ai front office, essere responsabili del buon andamento della funzione. Gli specialisti devono anche muoversi sul territorio, in relazione alle esigenze particolari che si manifestano, ovvero presso gli sportelli di

front office. Gli sportelli di front office, che restano operativi nei singoli

Comuni, rappresentano la struttura di collegamento tra gli utenti e gli specialisti di back office e pertanto costituiscono anche i primi controllori della validità dei servizi forniti e delle procedure utilizzate. Gli uffici organizzati specificamente per le relazioni con il pubblico,

meglio noti come URP, svolgono attività che prevedono una conoscenza specifica del contesto territoriale e per tanto sono svolte in modo più efficiente ed efficace a livello comunale e non accentrato. L’operatore al pubblico deve avere però una visione estesa in orizzontale su tutti i procedimenti e le attività in corso, restando in collegamento “a distanza” con gli specialisti delle diverse attività in modo che possa inoltrare all’utenza le informazioni necessarie. Gli sportelli di front office svolgono inoltre un ruolo essenziale anche nel contrasto al divario digitale, in qualità di mediatori tra i nuovi sistemi digitali e gli utenti più deboli132. La distanza fisica degli operatori di back office e front office è, infatti, compensata dalla collaborazione telematica in banda larga. L’uso di applicativi web appropriati consente l’immissione dei dati nella banca dati di pertinenza direttamente da ciascun front office presso il quale l’istanza viene presentata, mettendo lo specialista competente in grado di trattare dati prelevandoli direttamente dalla banca dati. Una funzione di supporto fondamentale è svolta dal sito web, che avrà una intranet per gli addetti ed i necessari strumenti al servizio del pubblico, fino a realizzare il completo svolgimento on line della procedura. Infine, ciò che occorre potenziare progressivamente è la funzione di contatto con il cittadino/utente, fulcro di un nuovo rapporto con la Pubblica amministrazione locale, istituendo aggiornati profili professionali, riqualificando i punti di accesso (virtuali e reali) e magari estendendo,

laddove possibile grazie alla riorganizzazione funzionale, gli orari di accesso.

Alla luce di quanto appena descritto, l’evoluzione, negli anni, dell’Unione Valdera, ha dimostrato non poche difficoltà nella realizzazione di una partecipazione efficiente, dal momento che vi sono stati elementi che hanno, come vedremo, in un certo senso, offuscato gli obiettivi partecipativi dell’Unione Valdera.