2 Regolamentazione Bitcoin: aspetti giuridico-fiscal
3.4 Le banche
La diffusione delle valute virtuali ha suscitato l’interesse e l’attenzione di molti istituti bancari. Le banche assumono un ruolo rilevante nella questione criptovalute, le quali propongono un sistema fortemente innovativo che permette di realizzare scambi che rimangono sicuri, pur senza la gestione da parte di un ente centrale. In realtà, il Bitcoin e le altre monete virtuali rappresentano soltanto un’applicazione di una infrastruttura tecnologica di ampia portata, la blockchain, che è il vero valore aggiunto delle criptovalute e può essere impiegata in moltissimi settori, finanziari e non. L’applicazione delle più avanzate tecniche (come la blockchain) all’industria bancaria si definisce con il termine “Fintech”. Fintech deriva dalla fusione delle parole “Financial” e “Technology” e rappresenta essenzialmente l'applicazione dell'Information Technology (IT) all’industria bancaria e finanziaria. Negli ultimi anni questa tipologia di business, che consiste nella fornitura di servizi e prodotti finanziari attraverso le più avanzate tecnologie dell’informazione, è aumentata in modo esponenziale e ha indotto il sistema bancario a riformulare il proprio modello di business, adattandolo alle innovazioni più importanti. Accenture136, durante il 2016, ha condotto uno studio137, intervistando diversi esponenti
e professionisti del mondo bancario, per cercare di capire l’interesse dell’industria bancaria nei confronti della tecnologia blockchain. La ricerca ha confermato l’interesse da parte delle banche. Infatti, 9 banche su 10 stanno esplorando l’utilizzo della blockchain che permette agli istituti di credito di operare con maggiore efficienza.
Sono nate altresì diverse organizzazioni, tra cui R3, un consorzio internazionale a cui partecipano centinaia di istituzioni finanziarie che ha l’obiettivo di sviluppare una piattaforma e applicazioni commerciali basate sulla tecnologia blockchain. Ad intuire la forza della rivoluzione blockchain è stata anche una delle principali banche d’affari americane, Goldman Sachs, che ha messo a disposizione 50 milioni di dollari nello sviluppo della blockchain. È stato creato un team di sperimentazione della tecnologia Blockchain formato da 22 istituti bancari, cui spicca anche la presenza di Unicredit e Intesa Sanpaolo, con l’obiettivo di valutarne le performance ai fini di una maggiore ottimizzazione del sistema sotto l’aspetto tecnico e della sicurezza.
136 Accenture è una multinazionale di consulenza di direzione e strategica, servizi tecnologici e outsourcing
con sede principale negli Stati Uniti. Accenture è attualmente la società di consulenza aziendale più grande al mondo la cui organizzazione interna è basata su cinque aree di business: strategy, consulting, technology, digital e operations.
137https://www.accenture.com/t00010101T000000Z__w__/it-it/_acnmedia/PDF-35/Accenture-
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Anche Visa ha sposato la tecnologia blockchain lanciando Visa B2B Connect, una nuova piattaforma progettata per fornire alle istituzioni finanziarie un modo semplice, veloce e sicuro per elaborare i pagamenti business-to-business138 a livello globale. Secondo un sondaggio del World Economic Forum139, entro il 2025 oltre il 10% del Pil mondiale riguarderà attività registrate attraverso una tecnologia che si basa sui principi della blockchain.
La tecnologia blockchain permetterebbe all’industria finanziaria di conseguire diversi vantaggi, tra i quali:
1) Maggiore sicurezza e trasparenza, in quanto la blockchain è essenzialmente un registro contabile globale e pubblico che memorizza tutte le transazioni.
2) Elaborazione più accurata e veloce dei pagamenti, soprattutto per quanto riguarda gli scambi transnazionali, molto più lenti ed onerosi rispetto a quelli nazionali.
3) Riduzione dei costi operativi. Si stima che le banche potrebbero risparmiare intorno ai 15-20 miliardi di dollari in sette anni140.
4) Benefici in termini di negoziabilità, poiché tutto ciò che richiede un trasferimento di proprietà potrebbe essere gestito tramite la blockchain.
Figura n.3.5
Fonte: V. Morabito, “Business Innovation through Blockchain”, The B³ Perspective, 2016
138 Business to Business (o B2B) si riferisce ad uno scambio commerciale di prodotti o servizi tra imprese.
Si differenzia da uno scambio B2C (Business to conumer) il quale si riferisce a tutte le vendite effettuate direttamente al consumatore finale.
139 http://www3.weforum.org/docs/WEF_GAC15_Technological_Tipping_Points_report_2015.pdf 140 V. Morabito, “Business Innovation through Blockchain”, The B³ Perspective, p.29, 2016
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La figura mostra la semplificazione architetturale di cui il sistema bancario potrebbe beneficiare. Le istituzioni finanziarie, soprattutto quelle di grandi dimensioni, necessitano di centinaia di registri per gestire tutte le transazioni nell’ambito dei servizi finanziari. La blockchain permetterebbe di semplificare la rete dei pagamenti consegnando un libro mastro unificato per le transazioni tra le istituzioni finanziarie partecipanti, con conseguenti transazioni convalidate in tempo quasi reale. Naturalmente, per una corretta implementazione di tale tecnologia risulta necessario agire su diversi aspetti:
Collaborazione e coordinamento tra le diverse istituzioni, bancarie e non, affinché si crei un network universalmente riconosciuto. La tecnologia dovrebbe essere condivisa e utilizzata da tutti gli attori perché si realizzi un nuovo sistema di pagamenti a livello globale.
La generazione di una massa critica di esperti/professionisti che supportino l'implementazione e l’integrazione della tecnologia blockchain.
Operare con elevati standard di sicurezza per scongiurare eventuali attacchi informatici.
3.4.1 Ripple: il Bitcoin delle banche
Il successo di Bitcoin ha posto le condizioni favorevoli per l’avvio di progetti che hanno previsto la creazione di valute virtuali alternative al Bitcoin, denominate altcoins. Una delle criptovalute più importanti che merita di essere analizzata è Ripple. Creata nel 2012, Ripple è, al momento in cui si scrive, la terza criptovaluta con una capitalizzazione di mercato che supera i 26 miliardi di dollari. Ripple presenta aspetti peculiari che la distinguono da tutte le altre criptovalute. In primo luogo, è bene distinguere la piattaforma Ripple dal token, XRP, costruito sulla piattaforma. Altro aspetto da sottolineare è che tale progetto non è completamente decentralizzato ed open source, bensì dietro c’è una società, l’omonima Ripple Labs, che gestisce l’offerta di moneta, la quale non dovrà essere minata dai nodi della rete. Ancora, un’altra differenza tra Ripple e Bitcoin è che la prima ha la capacità di tracciare qualsiasi asset e dunque qualsiasi valuta, mentre la seconda traccia solo i movimenti di BTC. Ma la differenza principale sta nello scopo per il quale è stata creata. A differenza di tutte le altre criptovalute, che nascono principalmente per offrire agli utenti un mezzo di pagamento alternativo alle monete tradizionali, Ripple è un protocollo transattivo, un sistema che consente di trasferire asset in tempo reale. Il problema è che, per caratteristiche, il sistema ben si adatta per essere
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implementato dalle banche. In questo modo viene violato il codice decentralizzato su cui si fondano i principi di tutte le criptovalute, vale a dire la possibilità di fare a meno delle banche, di creare gli strumenti affinché gli utenti possano realizzare degli scambi in modo efficiente senza alcuna interferenza da parte delle istituzioni. Ripple ha creato un business che eroga soluzioni che si collocano perfettamente all’interno del mondo bancario, quel sistema che invece le altre valute virtuali propongono ideologicamente di superare. È probabilmente l’unica che ha un progetto e un business ben definiti, a differenza di tutte le altre che nascono come nuova moneta ma che in realtà, a causa dell’estrema volatilità e delle forti pressioni speculative, risultano essenzialmente prive di valore d’uso. Perché le banche sarebbero interessate alla piattaforma Ripple? Semplicemente perché l’infrastruttura dei pagamenti impiegata dalle banche presenta principalmente 2 problemi:
1) Transazioni lente. Per inviare bonifici da una società all’altra sono necessari dai 2 ai
5 giorni lavorativi per perfezionare il pagamento.
2) Transazioni costose. Le transazioni tra grandi banche e tra banche e istituzioni
rappresentano ad oggi un costo molto elevato, e impongono alle banche la necessità di disporre di strutture di back office molto onerose.
Problematiche dovute alla mancanza di una rete globale che connetta le varie istituzioni che intendono inviare pagamenti in tempo reale.
Ripple fornisce ai suoi utenti un network denominato RippleNet, una rete globale decentralizzata alla quale aderiscono banche e fornitori di servizi di pagamento che utilizzano la tecnologia di Ripple, costruita sulla tecnologia blockchain. Chiunque entri a far parte di questo network accetta un set di regole condivise e centralizzate senza la necessità di stabilire degli accordi bilaterali. Ripple è in grado di superare le problematiche inerenti al sistema bancario in quanto permette la realizzazione di transazioni in tempo reale, poiché è in grado di processare più di 1500 transazioni al secondo, riducendo sensibilmente i costi operativi e di liquidità, e garantendo sicurezza, efficienza e tracciabilità. Il funzionamento della rete Ripple si basa su un meccanismo di fiducia basato sui crediti IOU (I Owe You) che rappresentano le valute reali e possono essere acquistati solo in XRP. XRP è l’unica valuta che circola nella rete Ripple ed è l’unità di misura per lo scambio dei crediti IOU. I crediti IOU facilitano gli scambi internazionali tra valute diverse, superando anche il problema dei tassi di cambio. Ad esempio, Bob (Stati uniti) deve inviare ad Alice (in Italia) 100$ tramite la rete Ripple. I 100$ verranno convertiti in Ripple dalla banca di Bob e spostati presso la banca di Alice. La banca di Alice si occuperà di convertire la somma in Euro e trasferirli sul conto di
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Alice141. Questo consente un trasferimento trasparente per gli utenti anche utilizzando due
valute diverse, il tutto in pochi secondi (si parla di 2-5 secondi) contro i 10 minuti medi di una transazione in Bitcoin e i 2-3 giorni per un bonifico tradizionale con l’attuale sistema SWIFT142.
Ripple offre ai suoi membri tre diverse soluzioni:
xCurrent è la soluzione di Ripple che consente alle banche di regolare immediatamente i pagamenti transfrontalieri. Permette agli istituti di credito di inviare comunicazioni bidirezionali in tempo reale incrementando così la velocità delle transazioni, diminuendo le commissioni e aumentando la probabilità di riuscita dell’operazione. Di fatto rappresenta un’alternativa al classico sistema SWIFT. xRapid è destinato ai fornitori di servizi di pagamento e ad altre istituzioni finanziarie
che desiderano ridurre al minimo i costi di liquidità migliorando al contempo la loro esperienza con i clienti. Consente di convertire valute nei mercati emergenti in modo molto più economico.
xVia è destinato a società, istituti di pagamento e banche che intendono inviare pagamenti su varie reti utilizzando un'interfaccia standard che non richiede l'installazione di software e consente agli utenti di inviare pagamenti a livello globale con trasparenza.
Il progetto Ripple è interessante per banche e fornitori di servizi di pagamento, tant’è che ad oggi più di 100 società hanno investito sulle potenzialità del progetto, tra cui spicca la presenza di banche quali Unicredit, Crédit Agricole e Santander.
Aldilà delle potenzialità di Ripple, è evidente che le banche, se vogliono sopravvivere in un mondo iperglobalizzato, iperconnesso e ipertecnologico dovranno adattarsi alle nuove sfide che il contesto economico impone e cogliere le opportunità che permettono alle medesime di operare in modo più efficiente, pena la perdita di competitività sul mercato. Le banche potranno scegliere, da un punto di vista strategico, di aderire ad una soluzione esterna fornita dal network di Ripple, oppure realizzare internamente piattaforme o applicazioni basate sulla blockchain, che offrirebbero la possibilità di costruire
141 https://www.fluomobile.com/ripple-la-blockchain-delle-banche/
142 I due metodi più comuni per trasferire denaro a livello internazionale sono noti come SWIFT e SEPA.
Il codice SWIFT viene assegnato dalla Society for Worldwide Interbank Financial Telecommunication. Si tratta di un sistema che consente di spedire e scambiarsi denaro in tutto il mondo in valute diverse utilizzato soprattutto dalle banche. Questo sistema, attualmente in uso, è lento e costoso. L’idea di Ripple è quella di essere molto più veloce ed efficiente, sostituendo il codice SWIFT.
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l’infrastruttura necessaria per operare su una vera rete globale, dunque consentire l’utilizzo di soluzioni efficaci basate su questa tecnologia.