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Le potenzialità applicative della Blockchain (cenni)

2 Regolamentazione Bitcoin: aspetti giuridico-fiscal

3.5 Le potenzialità applicative della Blockchain (cenni)

La tecnologia blockchain, la più importante appartenente alla Distribuited Ledger

Technology, consente la creazione di libri mastri pubblici che possono essere aggiornati,

gestiti, controllati e coordinati non più solo a livello centrale, ma in modo distribuito, da parte di tutti gli attori. Per meglio comprendere le potenzialità applicative di tale tecnologia, le blockchain possono essere suddivise in due gruppi:

1) Unpermissioned ledgers (o pubbliche). Si tratta della blockchain alla base del funzionamento del Bitcoin e di molte altre criptovalute. Sono dei registri aperti per i quali ciascuno concorre all’aggiornamento dei dati che rimangono immutabili e indelebili. Tali blockchain sono completamente accessibili a chiunque e nessuna autorizzazione è richiesta per diventare un partecipante del network. Non c’è un attore di riferimento e nascono per non essere controllate da alcuna autorità centrale. 2) Permissioned ledgers (o private). I Permissioned ledgers possono invece essere

monitorati e dunque possono avere una proprietà. Contrariamente a quelle pubbliche, sono controllate da uno o più attori che stabiliscono chi può aderire al network, chi può eseguire transazioni al suo interno e partecipare al processo di consenso/validazione143. Queste caratteristiche si adattano meglio alle esigenze di istituzioni ed imprese che necessitano di garantire l’autenticazione dei partecipanti e dei nodi stessi della blockchain, introducendo un concetto di Governance e di definizione delle regole di comportamento144. Consentendo solo ai membri fidati di partecipare al processo di votazione, il funzionamento della rete può essere reso più veloce, flessibile e, soprattutto, molto più efficiente, ma a costo di una sicurezza e immutabilità ridotte145.

La blockchain è particolarmente gradita ad imprese ed investitori, tant’è che rappresenta un mercato in forte crescita nel 2018. I fondi di Venture capital146 continuano ad investire

143https://www.zerounoweb.it/cio-innovation/blockchain-cose-come-utilizzarla-e-come-cambiera-il-

business/

144https://www.blockchain4innovation.it/esperti/blockchain-perche-e-cosi-

importante/#Cosa_sono_leUnpermissioned_o_Permissionless_Ledger_e_le_Permissioned_Ledger

145 Juri Mattila, “The Blockchain phenomenon: The Disruptive Potential of Distributed Consensus

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parecchie risorse in società, principalmente start up, che sviluppano business legati alla blockchain. Infatti, nei primi due mesi del 2018, i capitali destinati a tale tipologia di investimento sono il 40% in più rispetto a quelli investiti nello stesso periodo l’anno precedente147. Gli ambiti che possono accogliere la tecnologia blockchain sono molteplici, soprattutto in quelle aree nelle quali le autorità terze hanno avuto un ruolo decisivo nell’attribuire affidabilità e fiducia al sistema148. Lo sviluppo delle soluzioni basate sulla catena dei blocchi può essere diviso in tre fasi: Blockchain 1.0, 2.0 e 3.0149. Blockchain 1.0 fa riferimento alla creazione del Bitcoin e delle criptovalute, le quali rappresentano la prima implementazione della tecnologia blockchain. Blockchain 2.0 è l’estensione della tecnologia a semplici operazioni di cassa, che includono azioni, obbligazioni e prestiti. Blockchain 3.0 è lo stadio più evoluto in quanto le applicazioni basate sulla blockchain supererebbero i confini della finanza e dei mercati finanziari, coinvolgendo molti altri settori, pubblici o privati, come la scienza, la sanità, l’istruzione, la cultura e molto altro ancora. Di seguito verranno analizzati, senza pretesa di esaustività, alcuni ambiti, diversi da quello bancario e finanziario, in cui la tecnologia blockchain potrebbe essere implementata migliorando sicurezza ed efficienza.

146 Si tratta di investitori che costituiscono un fondo da destinare a società tipicamente non quotate e con

elevato potenziale di sviluppo in termini di nuovi prodotti o servizi offerti, nuove tecnologie o nuove concezioni di mercato. Rappresenta un’opportunità di finanziamento alternativa ai tipici canali creditizi, soprattutto per le piccole imprese che faticano ad ottenere finanziamenti perché considerate ad elevato rischio. L’obiettivo del Venture capital è quello di sostenere le prospettive di crescita dell’impresa, di valorizzare, nel medio-lungo periodo, le partecipazioni azionarie acquisite a fronte del finanziamento e venderle ottenendo un certo capital gain.

147https://www.economyup.it/fintech/blockchain-e-bitcoin/blockchain-nel-2018-cresciuti-gli-investimenti-

del-40-livello-globale/

148 M. Nofer, P. Gomber, O. Hinz, D. Schiereck, “Blockchain”, Springer Fachmedien Wiesbaden, 20 March

2017, p. 186

149 G. Chen, Bing Xu, “Exploring blockchain technology and its potential applications for education”,

80 Figura n.3.6

Fonte: Z. Zheng, S. Xie, “Blockchain Challenges and Opportunity: a Survey”, International Journal of Web and Grid Services, December 2017

3.5.1 Supply chain

La supply chain (o catena di distribuzione) indica un insieme di organizzazioni, persone, attività, informazioni e risorse coinvolte in un processo teso a trasferire o erogare un prodotto o un servizio dal fornitore al cliente. Un processo molto complesso che coinvolge diversi attori (produttori, rivenditori, distributori, fornitori) e diverse attività prima che il prodotto possa essere venduto. A causa della vastità di scala e della complessità dei sistemi coinvolti, le supply chain hanno alti costi transazionali e spesso emergono difformità ed errori nella documentazione relativa ai prodotti. Inoltre, possono verificarsi danni o furti sulle merci, problemi ambientali, sicurezza precaria, processi illegali di produzione, tutti causati da una gestione inefficiente della catena di distribuzione150. Pertanto, è diventato sempre più difficile tracciare tutti gli eventi che coinvolgono le complessi catene di approvvigionamento a causa della mancanza di trasparenza, di conseguenza acquirenti e clienti non possono essere sicuri del reale valore dei prodotti o servizi, né è possibile individuare le problematiche legate alla sostenibilità ambientale o indagare sulla responsabilità degli eventi illeciti associati alla supply chain. La tecnologia blockchain potrebbe apportare enormi miglioramenti al riguardo, fornendo l’accesso a imprese e consumatori di registri dettagliati e immutabili della catena di

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approvvigionamento, a livello dei singoli prodotti, garantendo trasparenza, ottimizzazione e sicurezza. Ad esempio, un cliente che desidera acquistare un prodotto potrebbe eseguire la scansione di un codice QR sull'articolo per valutare la provenienza dei fattori produttivi, quanto è stato pagato da ciascun produttore e, in generale, se il prodotto soddisfa tutti gli standard di mercato. Ciò, non solo migliorerebbe in modo significativo la sicurezza e l’autenticità dei prodotti, ma consentirebbe anche ai consumatori di scegliere molto più consapevolmente, evitando i cattivi attori151 sul mercato. Ilsistema blockchain sarebbe fondamentale nella condivisione di informazioni legate all’esportazione, all’importazione, al confezionamento ed alla vendita al consumatore dei prodotti, garantendo così un continuo e costante monitoraggio sulla filiera produttiva, del quale beneficerebbero tutte le parti coinvolte152. Queste caratteristiche potrebbero rivoluzionare la gestione dell’intera supply chain in diversi mercati. Ad esempio la blockchain potrebbe essere applicata al mercato dei gioielli. Everledger, start up specializzata in soluzioni blockchain e tecnologie emergenti, nel 2015 ha iniziato a monitorare e tracciare in modo sicuro la provenienza autenticata dei diamanti impiegando soluzioni basate sulla blockchain e altre innovazioni emergenti. Collaborando con una serie di parti coinvolte nella catena di fornitura dei diamanti, compresi i produttori e i rivenditori, Everledger ha crittografato la provenienza di oltre 2 milioni di diamanti. Analizzando oltre 40 caratteristiche dei gioielli, tra cui colore e nitidezza, Everledger è in grado di realizzare una identità digitale per ogni diamante, con dati acquisiti in tempo reale sulla provenienza del medesimo e su tutti i processi produttivi, dall’estrazione in miniera alla certificazione. Questo sistema renderebbe più agevole la gestione delle operazioni complesse legate alla supply chain, oltre a garantire maggior trasparenza, autenticità dei beni, soprattutto se di elevato valore, ripristinare la fiducia e ridurre il rischio di frode153.

151Juri Mattila, “The Blockchain Phenomenon – The Disruptive Potential of Distributed Consensus

Architectures”, Working Paper · May 2016, p. 15

152 https://www.logisticaefficiente.it/qantica/management/blockchain-per-la-supply-chain.html

153https://www.blockchain4innovation.it/mercati/legal/blockchain-24-carati-cosi-everledger-digitalizza-

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3.5.2 Smart contracts

Gli smart contracts (letteralmente “contratti intelligenti”) sono dei protocolli informatici che automatizzano, in modo parziale o integrale, l’esecuzione di un contratto. Vengono anche definiti contratti auto-ottemperanti, ossia eseguono in automatico quello che le parti hanno stabilito di comune accordo. In realtà gli smart contracts nascono molto prima rispetto alla blockchain. Sono stati ideati e introdotti da Nick Szabo, un informatico americano, già a partire dagli anni 90’. Tuttavia, ebbero poco successo perché mancava la tecnologia che ne permettesse un’adeguata implementazione, oltre alla vera necessità di utilizzo. La diffusione della blockchain e, successivamente, della piattaforma Ethereum nel 2014 ha creato le condizioni per lo sviluppo e l’esecuzione degli smart contracts. L’idea degli smart contracts è quella di formulare accordi contrattuali tra le parti in formato digitale e memorizzarli in una blockchain. Non appena i termini e le condizioni contrattuali sono verificati, grazie alla loro struttura decentralizzata, si applicano in automatico154. Ciò significa che i contratti intelligenti non implicano la presenza di alcun

intermediario o regolamento di terze parti. Pertanto, prevedono l'utilizzo di un database distribuito in modo che i partecipanti possano accertare che si verifichi un evento digitale senza la necessità di intermediari di fiducia. Inoltre, i contratti intelligenti non sono scritti in lingue ufficiali, ma sono definiti in un linguaggio di programmazione, che ha la capacità di definire delle regole155. Gli smart contracts presentano diversi vantaggi, tra i quali:

 Indipendenza. Non è più necessaria la presenza di intermediari quali notai o avvocati che certifichino il valore dei contratti.

 Risparmio. Proprio a causa dell’assenza di terze parti, si avrà un risparmio di tempo e di costi nel redigere un contratto.

 Sicurezza. La tecnologia blockchain fa sì che tutti i nodi comprovino sul libro mastro la validità dello smart contract. La crittografia rende immuni i contratti da qualsiasi tipo di attacco.

 Semplificazione burocratica.

Gli utilizzi degli smart contract potenzialmente sono illimitati. Ad esempio, un contratto di leasing che prevede la cessione di un macchinario ad un’azienda potrebbe essere trasformato in codice e reso “smart” codificando tutto all’interno della blockchain.

154 Lauslahti, Mattila, Seppala, “Smart Contracts – How will Blockchain Technology Affect Contractual

Practices?”, The Research Institute of the Finnish Economy, 9 January 2017, p. 11 e ss.

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Qualora il cessionario non pagasse tutti i canoni di leasing previsti dal contratto il bene verrebbe revocato. Gli smart contract agevolerebbero non poco l’accensione di un mutuo, in quanto il versamento delle rate e dei relativi interessi avverrebbe in modo automatico, secondo le modalità e termini pattuiti nello smart contract. Questo sistema apporterebbe vantaggi ai consumatori e alle banche. Le banche potrebbero ottenere benefici quali taglio dei costi di gestione, riduzione dei rischi e semplificazione riguardo alle procedure di erogazione dei prestiti156. I consumatori, oltre a gestire i propri rapporti giuridici patrimoniali in modo più efficiente ed agevole, potrebbero usufruire di tassi d’interesse più bassi conseguentemente a oneri gestionali ridotti per le banche.

Nonostante le enormi potenzialità degli smart contracts, è bene considerare alcune problematiche di tipo legale associate alla diffusione di tali strumenti. Innanzitutto, ci sono dei contratti che per essere validi ed efficaci devono essere redatti per iscritto (forma ad substantiam), o altre formalità sono necessarie quali, ad esempio, l’iscrizione dell’ipoteca sui pubblici registri per rendere valida la costituzione della garanzia in un contratto di mutuo. Inoltre, gli smart contracts sarebbero molto utili per quei contratti di breve periodo in cui le prestazioni dei contraenti sono piuttosto standardizzate, mentre diventerebbe difficile collegarli a quei contratti dinamici e complessi che richiedono continui aggiornamenti o potenziali mutamenti degli accordi contrattuali a seguito di eventi successivi, dato che lo smart contract è preimpostato crittograficamente. Si pensi anche alle difficoltà interpretative che un giudice potrebbe incontrare nella risoluzione di eventuali controversie causate dai contratti intelligenti, essendo redatti facendo riferimento esclusivo ad un linguaggio informatico.

3.5.3 Settore pubblico

La tecnologia blockchain potrebbe essere impiegata anche all’erogazione dei servizi pubblici, migliorando significativamente la fruizione degli stessi, nonché le funzionalità della pubblica amministrazione157. La blockchain potrebbe offrire diverse soluzioni all’industria sanitaria. Ad esempio Gem, una start up statunitense, è molto attiva in questo settore. Infatti ha lanciato Gem Health, una piattaforma sviluppata sulla blockchain di Ethereum, che consente ai diversi attori dell’area sanitaria di accedere alle medesime

156https://www.blockchain4innovation.it/mercati/legal/smart-contract/quanto-si-risparmia-usando-gli-

smart-contract-nelle-banche-e-nelle-assicurazioni/

157 M. Nofer, P. Gomber, O. Hinz, D. Schiereck, “ Blockchain”, Springer Fachmedien Wiesbaden,

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informazioni, favorendo lo sviluppo di nuove applicazioni basate sulla blockchain che ridurrebbero lo spreco di risorse e risolverebbero importanti problemi operativi nel settore sanitario. In pratica, si tratta di un ecosistema sanitario che permette a tutte le parti rilevanti di accedere in modo chiaro, trasparente e sicuro a tutte le informazioni relative al trattamento sanitario dei pazienti, registrando ogni eventuale cambiamento158. Da un lato, questo potrebbe limitare la negligenza medica a causa di informazioni obsolete e in tal modo prevenire i problemi di salute in una fase iniziale. Dall’altro, il sistema consentirebbe ai medici esperti di monitorare le interazioni tra il paziente e tutti i medici che si sono verificate in passato.

Un altro esempio è dato da HealthBank, una società svizzera, che offre ai suoi utenti una piattaforma su cui possono memorizzare e gestire le proprie informazioni personali sanitarie in modo sicuro. La sovranità dei dati è completamente nelle mani dell'utente159. Utilizzando la blockchain, i dati sanitari generati dal paziente (quali ad esempio frequenza cardiaca, pressione sanguigna, abitudini alimentari) potranno essere recuperati in futuro dai medici ed essere archiviati in modo sicuro nella blockchain di HealthBank. Gli utenti di HealthBank, oltre a poter registrare i propri dati sulla piattaforma, potrebbero anche cederli ai ricercatori, ricevendo specifici finanziamenti come corrispettivo per le informazioni cedute, che potranno beneficiare di una migliore integrità e affidabilità dei dati.

Riassumendo, i vantaggi conseguibili da soluzioni blockchain applicate alla sanità sarebbero molteplici, tra cui:

 Costruire un’infrastruttura robusta e flessibile di dati condivisi in tempo reale.  Semplificazione e rafforzamento dei flussi informativi.

 Maggior collaborazione tra i diversi operatori sanitari.

 Maggior interazione con il paziente, il quale è in grado di monitorare le proprie informazioni di salute in modo sicuro.

 Decisioni più efficienti orientate ad un miglior trattamento sanitario.

I governi potrebbero sfruttare la tecnologia blockchain per migliorare i sistemi di

votazione. Nonostante la digitalizzazione, in Italia attualmente per poter esprimere la

propria preferenza è necessario recarsi presso la propria sede elettorale e utilizzare esclusivamente carta e penna distribuiti dal personale. Inoltre, le procedure di votazione

158 M. Mettler, ”Blockchain Technology in Healthcare - The Revolution starts here”, 2016, p.2 159 M. Mettler, ”Blockchain Technology in Healthcare - The Revolution starts here”, 2016, p.2 e ss.

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sono spesso viziate da percentuali elevate di astensionismo o casi di frode elettorale (voto non valido o impreciso) che spesso incidono significativamente sul risultato finale. La blockchain potrebbe rendere il sistema di voto più efficiente, veloce e sviluppare un senso democratico più forte160. Un esempio a tal proposito è Ballotchain161, una piattaforma ideata da Reply, una società italiana di consulenza. Ballotchain propone una soluzione basata sulla tecnologia blockhain che offre la possibilità agli elettori di votare comodamente da casa utilizzando il proprio smartphone o tablet, senza necessariamente recarsi alle urne, garantendo al contempo sicurezza, trasparenza e anonimità del voto, e rendendo impossibile manipolare o falsare le elezioni. Oltre alla maggior sicurezza, la velocità e il risparmio economico sarebbero evidenti, in quanto non sarebbe necessario assumere figure preposte al controllo e al computo dei voti (come scrutatori e responsabili di seggio).

Sierra Leone, il 7 marzo 2018, è stato il primo paese al mondo ad aver sperimentato la tecnologia blockchain per garantire il proprio sistema elettorale. I cittadini africani si sono recati alle urne per votare, dopodiché i voti sono stati registrati tramite una blockchain162che assicurasse la trasparenza e impedisse frodi nel conteggio.

I vantaggi e le potenzialità legate alla blockchain potrebbero essere sfruttati per risolvere alcune problematiche legate all’ambito dell’istruzione. Anzitutto, la tecnologia potrebbe essere impiegata per registrate qualsiasi informazione inerente al percorso accademico dello studente: informazioni personali, abilità, certificati accademici e ogni altro dato attinente alla sua formazione, riducendo i costi e rendendo le informazioni registrate più trasparenti, sicure e autentiche. Ad esempio, Sony Global Education, un’azienda creata nel 2015, ha sfruttato i benefici offerti dalla blockchain per creare una piattaforma che eroga agli studenti servizi globali per la registrazione e la gestione delle informazioni di laurea, ma consente anche di interagire, condividere nuove esperienze educative con persone provenienti da tutto il mondo163. Considerando gli studenti, ci sono ancora alcuni fattori soggettivi o oggettivi che determinano scarsi risultati di apprendimento, come ad esempio la mancanza di motivazione. La blockchain potrebbe essere impiegata per

160 https://etherevolution.eu/blockchain-sistema-di-voto/ 161 http://www.reply.com/it/content/ballotchain

162 In questi casi si utilizza una blockchain privata (permissioned), diversa da quella pubblica di Bitcoin,

che consente soltanto ad alcuni membri specifici e fidati di certificare il risultato elettorale.

163 G. Chen, Bing Xu, “Exploring blockchain technology and its potential applications for education”,

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motivare gli studenti favorendo la stipula di contratti intelligenti tra insegnanti e studenti che rilasciano automaticamente una ricompensa in tempo reale nel caso in cui lo studente migliorasse le proprie performance. Inoltre, un’altra questione rilevante in ambito formativo è la valutazione. Difficile tracciare ogni dettaglio o informazione che concerne l’insegnamento. Tutti i comportamenti e le prestazioni di insegnanti e studenti potrebbero essere registrati su una piattaforma e resi pubblici, sicuri ed autentici, garantendo una valutazione equa riguardo alla qualità dell’insegnamento.

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CAPITOLO 4 - Ricerca empirica

4.1 Obiettivi e metodologie

Nei capitoli precedenti sono stati analizzati diversi aspetti che caratterizzano l’ecosistema delle monete virtuali, da quelli più strettamente operativi e legati al funzionamento fino ad esporre le problematiche di natura giuridica, fiscale ed economica. In questa sezione verranno riportate alcune evidenze e dati empirici legati alle criptovalute al fine di analizzarne l’andamento di mercato. Scopo della presente indagine è metter a fuoco due parametri:

1) Volatilità. La volatilità indica la variabilità nel prezzo/rendimento delle attività finanziarie, pertanto rappresenta la principale fonte di rischio per gli investitori che operano sui mercati finanziari. Questo, come affermato in precedenza, è un fattore determinante riscontrabile in tutte le criptovalute, che inibisce un impiego delle stesse in termini reali poiché le funzioni della moneta non potrebbero essere efficacemente espletate. Verranno rilevati non solo i livelli di rischio ed oscillazioni inerenti alle monete virtuali, ma persino confrontati rispetto alle altre attività finanziarie, tra i quali soprattutto gli indicatori azionari.

La stima della volatilità è avvenuta facendo riferimento alla deviazione standard applicata alle quotazioni di chiusura dei titoli direttamente su Excel, poiché essa permette di misurare con semplicità ed efficacia il livello di rischio, e al True Range, stimato ricorrendo ad una function creata mediante l’utilizzo del software Matlab. 2) Correlazione. Oltre a stimare la rischiosità delle criptovalute e confrontarla con altre

attività finanziarie, si è calcolato, tramite Excel, l’indice di correlazione allo scopo di identificare se l’andamento delle criptovalute possa essere in qualche modo legato o meno a quello delle altre attività finanziarie.

Per quanto concerne la scelta dell’orizzonte temporale, questo è stato modificato in relazione al tipo di attività finanziaria e al tipo di indagine. Le quotazioni sono state attinte dal sito ufficiale di Banca d’Italia e da https://it.finance.yahoo.com/, una piattaforma gratuita che consente di scaricare la serie dei dati storici delle attività finanziarie quotate in borsa.

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4.2 Criptovalute a confronto

Per quanto riguarda l’analisi delle criptovalute, è stata calcolata la deviazione standard sulle quotazioni storiche di ciascuna criptovaluta.

Figura n.4.1

Il grafico mostra la volatilità storica delle 5 criptovalute più diffuse e con una maggior capitalizzazione di mercato. Come è possibile notare, le oscillazioni più forti sono registrate dalla prima criptovaluta, Bitcoin, seguita da Bitcoin Cash ed Ethereum. Si è ritenuto opportuno altresì analizzare la rischiosità di tali strumenti nel periodo 2015-2018 per identificare meglio le oscillazioni e le variazioni registrate da un anno all’altro dalle diverse monete virtuali.

0 500000000 1E+09 1,5E+09 2E+09 2,5E+09 1 D e vi az ione s tandard

Volatilità storiche criptovalute

89 Figura n.4.2

Le analisi sono state condotte prevalentemente facendo riferimento ad un orizzonte temporale di breve termine per due ragioni:

 La maggior parte delle monete virtuali sono state create dopo il successo di Bitcoin,