3.1 L’International Classification of Functioning Disability and
3.1.2 L’International Classification of Functioning, Disability and Health for
3.1.2.1 Le tecnologie nella classificazione ICF-CY
Tra la prospettiva dell’ICF-CY che, come noto, si propone come un modello di classificazione bio-psico-sociale attento all’interazione fra la capacità di funzionamento di una persona e il contesto sociale, culturale e personale in cui essa vive, ed il costrutto di inclusione, che sta acquisendo sempre più strada nella cultura della disabilità non solo come diritto, ma anche come insieme di prassi riconosciute e sperimentate, vi è un rapporto diretto dovuto da due prodotti di pensiero e da due motori dell’azione pedagogica, sociale, politica, che provengono dallo stesso approccio civile e culturale.
Concetto di inclusione che fa riferimento a principi di non discriminazione, di pari dignità ed equità sociale, con profili ideali di vita e di società: in tale contesto risulta rilevante il ruolo e l’impiego delle tecnologie a supporto della partecipazione e dell’acquisizione di conoscenze e competenze da parte degli studenti disabili, degli allievi con DSA e quindi con BES. In considerazione dell’ampia diffusione delle tecnologie e della loro semplificazione che possono produrre nello svolgimento di molte attività il loro impiego rappresenta un vantaggio per tutti, anche nelle scuole, per promuovere un’integrazione
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scolastica realmente inclusiva, che non si esaurisca nel “…fare le cose come gli altri, ma piuttosto in quella di offrire la possibilità di fare le cose con gli altri…” (Fogarolo, 2012d, p. 46).
Le tecnologie a scuola possono assolvere diverse funzioni: da quelle abilitanti a svolgere attività di base per l’esperienza scolastica che altrimenti non potrebbero essere eseguite dagli allievi disabili o con DSA, come le Tecnologie Assistive o gli Strumenti Compensativi, a quelle di supporto ad una progettazione didattica avanzata per l’intera classe (supporto di software didattici, internet, e-learning, etc.), ovvero uso di “…software didattici ed uso didattico del software…” (Guerreschi, 2009, p. 77).
Tecnologie ed il modello ICF-CY sembrano “…essere fatti l’uno per l’altro…” (Besio, 2009 p. 40) in quanto la Classificazione ha dettagliato specificatamente tali aspetti nella componente Fattori Ambientali inserendo il capitolo “Prodotti e Tecnologie” definiti come “…ogni prodotto, strumento, apparecchiatura o tecnologia adattato o progettato appositamente per migliorare il funzionamento di una persona con disabilità…” (OMS, 2007, p. 183). I Fattori Ambientali costituiscono gli atteggiamenti, l’ambiente fisico e sociale in cui le persone vivono e conducono la loro esistenza, e possono essere distinti in fattori individuali, quali la casa, il luogo di lavoro, la scuola, e fattori sociali, quali le strutture sociali, i servizi, le leggi, i regolamenti, gli atteggiamenti, le ideologie. Si ricorda che secondo l’ICF e l’ICF-CY l’attività è definita come “…l’esecuzione di un’azione o di un compito da parte dell’individuo; partecipazione è il coinvolgimento in una situazione di vita…” (OMS, 2001, p.168); mentre le limitazioni dell’attività sono “…le difficoltà che un individuo può incontrare nell’eseguire delle attività…” (OMS, 2001, p.168). Inoltre le restrizioni alla partecipazione sono “i problemi che un individuo può sperimentare nel coinvolgimento delle situazioni di vita” (OMS, 2001, p.168), mentre i qualificatori di capacità e di performance, relativamente ai fattori ambientali, sono indicativi rispettivamente della capacità di eseguire compiti in un ambiente standard, riflettendo l’abilità dell’individuo adattata all’ambiente e
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di eseguire compiti nell’ambiente attuale, introducendo quindi l’aspetto del coinvolgimento di una persona nelle situazioni di vita.
Né gli ausili, né l’assistenza personale possono eliminare le menomazioni, ma possono eliminare o ridurre le limitazioni del funzionamento. Questo tipo di codifica risulta particolarmente utile per identificare fino a che punto il funzionamento dell’individuo sarebbe limitato senza gli ausili o l’assistenza. Nello specifico, gli ausili e le tecnologie possono rientrare nella classificazione ICF-CY secondo i seguenti codici (OMS, 2007, pp. 183-189):
e115 Prodotti e tecnologia per l’uso personale nella vita quotidiana: comprendono “strumenti, prodotti e tecnologie usati dalle persone nelle attività quotidiane, incluse quelle adattate o progettate appositamente, localizzate dentro, su o vicino alla persona che li utilizza”;
e120 Prodotti e tecnologia per la mobilità e il trasporto in ambienti interni ed esterni: comprendono “strumenti, prodotti e tecnologie usati dalle persone nel movimento all’interno e all’esterno degli edifici, inclusi quelli adattati o creati appositamente, localizzati dentro, su o vicino alla persona che li utilizza”;
e125 Prodotti e tecnologia per la comunicazione: comprendono “strumenti prodotti e tecnologie usati dalle persone nelle attività di trasmettere e ricevere informazioni, inclusi quelli adattati o realizzati appositamente, localizzati dentro, su o vicino alla persona che li utilizza”;
e130 Prodotti e tecnologia per l’istruzione: comprendono “strumenti, prodotti, processi, metodi e tecnologia usati per l’acquisizione di conoscenze, competenze o abilità, inclusi quelli adattati o realizzati appositamente”;
e135 Prodotti e tecnologia per il lavoro: comprendono “strumenti, prodotti e tecnologia usati sul posto di lavoro per facilitare le attività lavorative”;
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e140 Prodotti e tecnologia per la cultura, la ricreazione e lo sport: comprendono: “strumenti, prodotti e tecnologia usati per la gestione e l’esecuzione di attività culturali, ricreative e sportive, inclusi quelli adattati o realizzati appositamente”;
e145 Prodotti e tecnologia per la pratica della religione o della spiritualità: comprendono “prodotti e tecnologia, unici o costruiti in serie, a cui viene dato o che assumono un significato simbolico nel contesto della pratica della religione o della spiritualità, inclusi quelli adattati o realizzati appositamente”;
e150 Prodotti e tecnologia per la progettazione e la costruzione di edifici per il pubblico utilizzo: comprendono “prodotti e tecnologia che costituiscono l’ambiente artificiale (creato dall’uomo) esterno e interno di una persona che viene pianificato, progettato e realizzato per il pubblico utilizzo, inclusi quelli adattati o realizzati appositamente”;
e155 Prodotti e tecnologia per la progettazione e la costruzione di edifici per utilizzo privato: comprendono “prodotti e tecnologie che costituiscono l’ambiente artificiale esterno e interno che viene pianificato, progettato e realizzato per utilizzo privato, inclusi quelli adattati o realizzati appositamente”;
e160 Prodotti e tecnologia per lo sviluppo del territorio: comprendono “prodotti e tecnologia del territorio che, attraverso la realizzazione di politiche di utilizzo del territorio, progettazione, pianificazione e sviluppo dello spazio, inclusi quelli adattati o realizzati appositamente influenzano l’ambiente esterno all’individuo”;
e198 Prodotti e tecnologia, altro specificato;
e199 Prodotti e tecnologia, altro non specificato.
In particolare, come sopra elencato, il codice e130 definito “Prodotti e tecnologia per l’istruzione” comprende gli “…strumenti, prodotti, processi, metodi e tecnologia usati per l’acquisizione di conoscenze, competenze o
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abilità, inclusi quelli adattati o realizzati appositamente..” (OMS, 2007, p. 185), includendo quindi prodotti e tecnologia generali e di assistenza per l’istruzione, che rappresentano l’argomento trattato specificatamente nel quarto capitolo anche in riferimento alla necessità di utilizzare strumenti compensativi e tecnologie assistive per gli alunni con disabilità, DSA e BES.
L’adozione e l’uso delle tecnologie giuste ed efficaci, a sostegno dell’autonomia e dell’apprendimento, possono svolgere numerose azioni positive, in questo senso, sull’individuo e sull’istituzione scolastica: costituiscono un utile e concreto ponte fra progetto di vita e la sua realizzazione, gettano le basi per un lavoro condiviso e sinergico tra professioni, accentuano il ruolo di protagonista dello studente disabile, ridanno energia e vitalità al processo inclusivo globale. Azioni che sono tutte in linea con l’idea di individuo, e di collettività, che l’ICF, e quindi l’ICF-CY propone e sostiene.