7. LE STRUTTURE ALBERGHIERE TRA OSPITALITÀ E COMUNICAZIONE 7.1 L’evoluzione della struttura alberghiera
7.5 Le tendenze contemporanee 7.5.1 Il ruolo dell’architettura
Molti degli hotel contemporanei si presentano come ricerca intorno ai possibili contatti fra la singola stanza, la personalità dell'ospite, il carattere dello spazio semi-‐domestico in relazione con lo spazio esterno, principalmente della città.
Come può un'architettura contenere i propri opposti e sintetizzarli? O forse è proprio questa la ricerca dell'architettura contemporanea? Se così fosse, un edificio come l'hotel, che ha nella commistione delle funzioni la sua caratteristica principale e più stimolante, si presta alla ricerca e alla sperimentazione di risoluzione creativa degli opposti. Siamo di fronte, nello specifico tema dell'hotel e della città, al tema dell'intimità e della volontà di messa in scena della propria esistenza.
Le opposizioni elementari che vengono in mente sono molte: città/camera d'albergo, pubblico/privato, interno/ esterno, condiviso/intimo, visibile/invisibile, freddo/caldo, rumore/silenzio, massa/singolo, sconosciuto/ conosciuto. Questi nuovi edifici e alcuni progetti puntano la caratterizzazione dell'edificio verso questa volontà di fondere, rendendole contemporaneamente visibili, intimità ed esibizionismo.
In fondo la cosa che interessa maggiormente è riuscire a rendere l'hotel attrattivo non semplicemente per i servizi e le comodità, ma attraverso qualcosa di più specifico ed eccezionale: la possibilità di continuare a viaggiare anche dentro alla propria camera. Così, l'obiettivo di risolvere questi opposti viene affrontato, ad esempio, utilizzando l'espressività e la differenziazione delle aperture e dell'involucro dell'edificio attraverso una ricerca tecnologica sui materiali o una ricerca psicologica sulle percezioni.
7.5.2 I boutique hotel
Negli ultimi trent'anni gli hotel che hanno avuto una maggiore attenzione progettuale e sono stati oggetto di attenzione sono quelli appartenenti a livelli alti o medio-‐alti del mercato ricettivo. I 'design hotel', 'boutique hotel', 'alberghi d'autore' si sono confrontati con una clientela elitaria, desiderosa di un aggiornamento -‐anche tipologico-‐ che vada oltre i modelli convenzionali della tradizione di progettazione alberghiera.
Ad esempio il rapporto pubblico-‐privato (spazi comuni e camere) sta trovando una nuova definizione, un nuovo equilibrio: è nata la tendenza verso una maggiore privatizzazione dei servizi che tradizionalmente gravitano negli spazi comuni -‐ accoglienza, ristorazione – per traslarle in apposite lounge, parti circoscritte riservate a gruppi ristretti di ospiti.
Prima degli anni '80 gli hotel potevano essere divisi in tre categorie principali, differenziandosi in riferimento al gruppo socio-‐economico di destinazione: hotel a basso costo, hotel con prezzi medi e hotel di lusso, tutti generici e omogenei.
Nei primi anni '80, invece, il termine Yuppie (Young Urban Professionals) si diffonde in tutto il mondo: questi hanno cultura, stile, gusto e soprattutto un surplus di potere d'acquisto; per questo non vogliono stare in hotel indistinti.
Nel 1984 inizia il fenomeno “Philippe Starck”, con l'apertura del Café Costes a Parigi. Egli ha un successo travolgente nel settore alberghiero, creando artifici e meraviglie.
Questa moda continua negli anni '90, i Boutique Hotel proliferano negli Stati uniti e in tutta Europa, la gente alla moda cerca solo più questo tipo di hotel, e questo porta anche alcune grandi catene alberghiere (come Starwood) ad interessarsi a questo tipo di hotel. Da semplici ristrutturazioni dell'esistente diventano edifici
costruiti ex novo che cercano di ripetere questa formula di successo.
In molti casi gli hotel lasciano ai designers speciali possibilità di sperimentazione. Il cliente si aspetta un'esperienza unica, desidera rompere la routine quotidiana per un breve periodo, e questo significa che i clienti sono preparati ad un interno moderno o inusuale, che non necessariamente vorrebbero a casa loro. In tali circostanze gli hotel possono essere oggetto di moda, e questo significa che si sottopongono a un costante processo di cambiamento.
7.5.3 I budget hotel
Allo stesso tempo stanno emergendo anche strutture ricettive economiche, low cost. Questi “Budget-‐Hotel” si dedicano ad una maggiore ricerca di qualità e identità. La camera è la tipologia di spazio che maggiormente è oggetto di studi per l'evoluzione progettuale: si punta soprattutto sulla riduzione massima delle superfici a fronte dell'ottenimento di adeguati livelli di comfort.
La compagnia aerea low cost easyJet, ad esempio, è entrata nel mercato degli hotel. I primi easyHotels sono già stati aperti a Londra; a differenza delle catene alberghiere economiche, gli easyHotels sono situati in pieno centro città. Le stanze sono piccole e ridotte all'essenziale, ma accettabili dal punto di vista del design.
Queste due polarità del lusso e del low cost sono le più significative dell'attuale scenario turistico ricettivo, anche se anche altre tipologie ibride sono di estremo interesse. Ad esempio l'hotel Lloyd ad Amsterdam (progettato dal gruppo MVRDV) offre in un'unica struttura camere o zone con costi differenziati a seconda dei servizi offerti. Oppure le formule dei 'low cost design hotel' che sono una sintesi tra l'hotel economico e la tipologia dell'hotel di design (ad esempio l'hotel Citizen M sempre ad Amsterdam).
La nuova categoria “No-‐Design” sta imponendosi per sostituire i design hotel. Non tutti gli hotel si possono permettere di rinnovare l'arredamento dopo pochi anni, bisogna quindi puntare sulla durabilità estetica. Si potrebbe ottimizzare la gestione dello spazio interno utilizzando le camere nell'arco delle 24 ore come day spa, o zen room. La loro struttura dovrebbe farsi più aperta, ibrida, tipo loft americano. Il target è colto, cittadino, sono persone flessibili, abituate a cambiare lavori e posti, capaci di muoversi senza imbarazzo e senza pregiudizi negli spazi.
I design hotel, invece, saranno costretti a rinnovarsi con frequenza per non perdere la modernità che attira la clientela: l'estetica deve essere duratura. Proprio per questo si stanno già studiando degli spazi contenitore per inserire opere d'arte o oggetti di design, solo temporaneamente, sostituiti di tanto in tanto, il cosiddetto fluid design.
Un ulteriore concept porta il nome di Yotel: celle standardizzate che possono essere collegate in una fila dove lo spazio lo consente. Questa è la forma nobile degli 'hotel capsula', costruiti in Giappone dagli anni '70 e messi a disposizione dei viaggiatori che perdevano l'ultimo treno o l'ultimo collegamento per raggiungere casa. Il concetto principale è il lusso nel minor spazio possibile: le camere (10 mq compreso il bagno), sono un incrocio tra le cabine delle navi e le cellule giapponesi, pur essendo molto più comode. Per salvare spazio vi sono nicchie, ripiani, e una scrivania a scomparsa. Le cabine sono disposte in sequenza, e non ci sono finestre esterne. Questa loro struttura introversa permette di utilizzare spazi della città che solitamente non sarebbero adeguati per gli hotel – aree urbane residuali, nodi del traffico e edifici in aeroporti. I primi due yotel saranno costruiti negli aeroporti di Heathrow e Gatwick, contengono 40 e 50 cabine e sono destinati principalmente ai passeggeri. Gli Zero Star Hotels fanno parte di un'altra nuova categoria, il cui nucleo di progettazione è la camera.
Il budget basso non scoraggia ma viene trasformato in valore: diventa un'estetica del costo industriale, ma anche un'etica del dare il giusto valore economico alle cose, in un esercizio di creatività in condizioni di estrema competizione.
Il sistema dello star rating sembra quindi entrato in crisi, anche perchè il pubblico globale si basa sempre di più sui giudizi espressi sul web da parte dei turisti, creando una classificazione parallela e più personale. Emerge la necessità di individuare nuovi parametri di classificazione, che possano dialogare con gli standard qualitativi ma anche con i giudizi 'online'. Ad esempio un parametro che potrebbe risultare utile è il rapporto fra il numero di personale e il numero di ospiti. Questo risulta utile anche per la progettazione e il dimensionamento degli spazi dei back office dell'hotel. Un altro parametro importante – anche per le sue ricadute progettuali – riguarda le superfici destinate ai diversi tipi di spazio e alle camere in particolare. Un altro importante parametro è il tourism for all, già espresso in molte normative e consolidato nella prassi progettuale.
Questa nuova classificazione restituirebbe quindi un quadro più completo e comprensibile dei livelli di qualità alberghiera, al di là delle difformità internazionali e degli aspetti che caratterizzano il panorama attuale. 7.5.4 I wellness hotel
Senza dubbio il maggiore cambiamento nel mondo degli hotel è il modo in cui le aree comuni sono state aggiornate ed estese, insieme all'apporto di servizi extra.
coperto non è più richiesta, mentre lo è una zona di bellezza e benessere, costituita da piccole piscine, zone fitness e spazi per trattamenti speciali. Il benessere è considerato il mercato del futuro, e per questo molti hotel hanno recentemente investito in questo settore. Il progresso del concetto di benessere può essere attribuito alla crescente tendenza verso la salute e il fitness, ma un secondo aspetto importante è che queste attività possono essere svolte in ogni periodo dell'anno, e questo aiuta a smorzare il rischio economico.
“Cube”, costruito a Savoignin, è un nuovo sport hotel, progettato principalmente per giovani dai 18 ai 30 anni. Un volume di 4 piani, contenente 76 stanze dal design minimal che ruotano attorno all'atrio, il quale al piano terra è occupato da spazi comuni di grandi dimensioni: un ristorante, un bar e una grande stanza con un camino. Nel piano interrato c'è una spa, sala fitness e un disco club. Le aree di accesso sono molto grandi, per favorire la comunicazione e l'incontro dei vari ospiti, spazi dove ci si può incontrare.
Le camere sono doppie o quadruple, dotate di letti a castello, mentre i larghi corridoi sono dotati di sedute dove i gruppi di ospiti si possono rilassare; ogni stanza ha il bagno e la doccia, e uno spazio dove si possono riporre sci, biciclette, vestiti, scarpe e diverse attrezzature. C'è poi un secondo edificio più piccolo, dove si può noleggiare l'attrezzatura sportiva, servizio che è incluso nella tariffa dell'hotel.
7.5.5 La green hospitality
La cosiddetta green hospitality con le relative logiche e certificazioni riesce ad influenzare non solo l'oggetto architettonico, ma soprattutto il rapporto con il territorio, intercettando la crescente richiesta di esperienze green. I viaggi basati sull'esperienza della natura rappresentano il segmento dell'industria del turismo che cresce più velocemente. L'ecoturismo è un antidoto alle conseguenze -‐non sempre volute-‐ del viaggiare stesso: il turismo di massa spesso rischia di distruggere quello che intende celebrare.
Il rapporto con la natura e il territorio è protagonista del progetto di Matteo Thun per il Vigilius Mountain Resort. In questo caso la condizione legata alla difficoltà di raggiungimento della località di montagna sudtirolese (Lana, nei pressi di Merano), per cui l'edificio è collegato solamente da una funicolare, introduce il tema dell'astrazione, con l'obiettivo del benessere attraverso il riposo e la bellezza. Il rapporto diretto dell'intimità con la montagna diventa punto di partenza per la creazione di una serie di rapporti sensoriali con materiali e luoghi, interno-‐ esterno quindi, attraverso percezioni visive, tattili e di variazione di temperatura. Per questo motivo le due invenzioni essenziali dell'edificio sono collocate proprio in questi territori: la presenza all'interno di ogni camera di una parete in pietra riscaldata che divide il letto dalla zona bagno pone immediatamente i temi della domesticità (il caldo, il camino) in rapporto con la forza primitiva del materiale; all'esterno, ogni camera ha una terrazza di generose dimensioni e una protezione di legno dalla luce. Il rapporto con la natura è risolto sia attraverso la percezione visiva panoramica , sia attraverso il rapporto con il legno. La forma dell'edificio è in realtà piuttosto semplice, con un parallelepipedo principale che si deforma e si apre leggermente in due rami di differente dimensione: nel ramo più grande e nella testa del tronco sono collocati i servizi comuni del benessere della SPA. Il viaggio in questo caso ha l'obiettivo di trasformarsi in esperienza onirica, nei termini di un bel sogno: sano, astratto, luminoso, pacificante.
Qui è però messa in evidenza la distinzione tra un volume-‐spazio che doveva ospitare gli spazi comuni e che, vetrato, parte dal piano terra e si sviluppa a tutta altezza fino a una sorta di nuvola vetrata, un cappello con funzioni pubbliche e di rappresentanza, e due corpi laterali avvolgenti quello centrale e opachi, destinati a ospitare le camere. Quello che è evidente è la netta espressione di una funzione mista costituita principalmente da uno spazio fluido pubblico e dalla deformazione di spazi regolari, il privato, le camere.
L'ibridazione è un ulteriore sviluppo degli hotel moderni. Gli hotel con un doppio contesto esistevano già ai tempi della belle époque, quando veniva combinato il meglio di mondi diversi – molto banalmente a quell'epoca la combinazione hotel e ristorante -‐ .
Per di più, le forme che risultano dal mix di servizi alberghieri, gastronomia, spazi per conferenze, benessere e altri, hanno un grande potenziale. Gli hotel vengono costruiti dove hanno luogo gli eventi più importanti: generalmente nella categoria quattro-‐stelle i congress hotel sono costruiti vicino ad un centro congressi, e alcuni spazi utili alla clientela sono comunque integrati nell'hotel stesso.
Un'altra strategia moderna è quella di erigere e vendere appartamenti o case nei pressi degli hotel. Il cross-‐ funding che viene creato da questa strategia porta finanziamenti per poter rinnovare l'arredamento degli hotel esistenti.
Un esempio di questo è un progetto di Herzog & DeMeuron di estendere lo Schatzalp a Davos con una torre che contiene sia appartamenti che camere di hotel.
Vediamo quindi che i confini tra gli hotel e i para-‐hotel stanno diventando sempre più fluidi. Il para-‐hotel tradizionalmente include tante e differenti forme di soggiorno, dalle case vacanze, ai campeggi, agli ostelli della gioventù, diventando sempre meno un luogo di puro pernottamento e servizio alla sosta e sempre più una sofisticata interpretazione di stili di vita, comunicazione e immaginario.