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CAPITOLO III – LA STRATEGIA POLITICA

3.3 I legami con Iran e Siria: l'“Asse della Resistenza”

3.3.1 I legami con l'Iran

È opinione diffusa considerare Hizbullāh un prodotto creato ad hoc dalla Repubblica Islamica iraniana con lo scopo di portare avanti i suoi progetti radicali ed imporli al Libano424.

Tale impostazione deriva dal fatto che Hizbullāh è considerato dai più la realizzazione pratica, seppur non completa, dell'aspirazione khomeinista di “esportare la Rivoluzione islamica” fuori dai confini dell'Iran425.

421 Ivi, pag. 242

422 “Hizbullah and the Lebanese Crisis”, ICG Middle East Report N. 68, October 2007, 14, pag. 22; reperibile al seguente link: http://www.crisisgroup.org/~/media/Files/Middle%20East%20North %20Africa/Iraq%20Syria%20Lebanon/Lebanon/69_hizbollah_and_the_lebanese_crisis.pdf

423 Ibidem.

424 Graham E. Fuller, “The Hizballah-Iran Connection: Model for Sunni Resistance”, The Washington

Quarterly, 30:1, pag. 139. Secondo l'autore tale visione è condivisa dall'amministrazione americana,

dall'establishment israeliano, dall'ormai ex regime egiziano di Mubarak, dalla Giordania, dall'Arabia Saudita e da alcuni Stati del Golfo Persico. Reperibile al seguente link:

http://www.twq.com/07winter/docs/07winter_fuller.pdf

425 Kepel G., op. cit., pag. 145; “Around the world; Khomeini Urges Export Of Iranian Revolution”,

The New York Times, October 15, 1981; Roschanack S. E.; “Iran, the Vatican of Shi'ism?”, Middle East Research and Information Project, reperibile al seguente link: http://www.merip.org/mer/mer233/iran- vatican-shiism

All'inizio degli anni Ottanta Hizbullāh dichiarava: «Iran and Lebanon are one people in one country…We do not say that we are part of Iran, we are Iran in Lebanon and Lebanon in Iran […] We declare to the whole world that the Islamic Republic of Iran is our mother, religion, ka‘ba, and ourveins»426.

Dodici anni dopo, contro chi accusava il Partito di essere uno strumento nelle mani dell'Iran, Hasan Nasrallah dichiarava, in un'intervista al magazine al-Watan al-arabī, che: «Hezbollah is not an Iranian community in Lebanon, and its fighters and

mujahidin are not Iranian citizens»427.

A prescindere da tali dichiarazioni, è incontestabile sostenere che l'assenso dell'imām Khomeinī e del suo successore Khameneī furono fondamentali per la nascita e la crescita del Partito: «in the early 1980s Imam Khumayni ordered and entrusted Khamina’i, who was at the time Deputy Minister of Defence, to be fully responsible of the Lebanese Hizbullah. Since then, Khamina’i became Hizbullah’s godfather. That is why, since the beginning, Hizbullah from a religious and an ideological stance fully abides by the ideas and opinions of Imam Khumayni as communicated by Khamina’i»428.

A conferma dell'importanza ideologica e politica del wālī iraniano possono essere citati due fatti esemplificativi. Qassem dichiara che il cosiddetto “Manifesto dei Nove429

«was presented to Ayatullah Khomeini – who granted is approval, thereby bestowing the custodianship of the Jurist-Theologian. Various groups […] dissolving their existing organizations in favour of one new framework, which later came to be know as ʻHizbullahʼ»430, e anche quando il Partito decise di entrare a pieno titolo nel sistema

politico libanese431, il consenso della Guida Suprema iraniana fu fondamentale432.

Un ulteriore fattore che viene spesso citato come elemento di connessione, se non di sottomissione, tra l'Iran e il Partito di Dio, è la questione dei finanziamenti e dell'assistenza logistica all'attività militare della Resistenza.

Come dichiarato da Alagha, «part and parcel of its military and social institutions are financed directly by Iran. In fact, to spread the Islamic revolution and help Shi‘ite communities outside Iran, Iran provided the Hizbullah of Lebanon with religious

426 Alagha J., op. cit., pag. 99

427 Intervista concessa da Hasan Nasrallah al magazine al-Watan al-arabī, 11 settembre 1992, citato in Noe N., op. cit., pp. 91-92

428 Alagha J., op. cit., pag. 99 429 Vedi Paragrafo 1.2

430 Qassem N., op. cit., pag. 20 431 Cfr. Capitolo 4

(marja‘iyya), financial, organizational, and military aid. Thus, without Iranian ideological and material backing there could not have been an efficient Lebanese Hizbullah»433.

Nonostante l'ammontare esatto degli aiuti militari iraniani sia sconosciuto, secondo il Dipartimento del Tesoro statunitense434, la Qods Force (ramo delle Guardie della

Rivoluzione) fornisce al Partito di Dio una somma che si aggira tra i 100-200 milioni di dollari all'anno.

Sebbene gli analisti mettano principalmente in risalto la componente militare dei finanziamenti, in realtà una parte degli aiuti ricevuti vengono utilizzati per finanziare attività in ambito sociale, culturale e politico435.

Secondo un report del Washington Institute for Near East Policy risalente al 2006, dall'inizio degli anni Ottanta, l'Iran ha aiutato Hizbullāh a dotarsi di «broadcasting, healthcare, and educational centers. Iran also established its own parallel institutions in the Shiite areas of Lebanon, which, though not formally part of Hizballah’s network, work in close cooperation with the organization. Examples of these institutions include the hospital of Imam Khomeini in the Bekaa Valley, infirmaries in the southern suburbs of Beirut, and a number of charities in the south of Lebanon»436. Il report aggiunge che

«more than ninety schools have been constructed in Lebanon with Iranian funds. Much of this work is done by the Reconstruction Crusade (Jihad-i Sazendagi), which is fully funded by the government»437.

Nizar Hamzeh sottolinea che, in base a quanto stimato, il fondo annuale ammonta a un miliardo di dollari e che, da quanto viene riferito, questo importo non comprende la spesa per l'apparato militare e per le attività della Resistenza islamica438.

Hamzeh rileva inoltre che la maggior parte dei finanziamenti provenienti dall'Iran non provengono da fonti del governo ma da fondazioni e organizzazioni caritatevoli sotto diretto controllo del wāli al-faqīh e quindi «need not be approved by Iran’s president or

433 Alagha J., op. cit., pp. 34-35

434 Cfr. “Fact Sheet: Designation of Iranian Entities and Individuals for Proliferation Activities and

Support for Terrorism”, 10/25/2007, reperibile al link seguente: http://www.treasury.gov/press- center/press-releases/Pages/hp644.aspx

435 Si veda Shaery-Eisenlohr R., Shi'ite Lebanon. Transnational Religion and the Making of National

Identities, Columbia University Press, New York 2008, pp. 183-187

436 Khalaji M., “Iran’s Shadow Government in Lebanon”, Washington Institute for Near East Policy , July 19, 2006, reperibile al seguente link: http://www.washingtoninstitute.org/templateC05.php? CID=2489

437 Ibidem.

438 Hamzeh A. N., op. cit., pag. 63. Si tenga conto che il testo di Nizar Hamzeh risale al 2004 e che i dati da lui citati potrebbero aver subito delle variazioni di cui non si è attualmente a conoscenza.

government»439.

Ulteriori fondi provengono dalle Guardie della Rivoluzione Islamica e dai servizi di intelligence iraniani che sono sotto l'autorità del leader supremo della Repubblica islamica440.

Il Partito non nega apertamente l'accusa di ricevere finanziamenti dalla Repubblica Islamica ma, anzi, sembra confermarlo: «Even at the level of international law and internationally recognized norms, a people whose land is occupied has the right to resist occupation. It also has the right, whenever it needs assistance, to reach out to friends who are ready to lend it the support and assistance it needs to liberate ist land»441.

Lo stesso Nasrallah ha recentemente confermato tale supporto: «Iran's financial involvement in the bulk of our development and social services is not a secret»442.

Ed ancora: «Even today […] a great part of the Iranian support passes through Syrian. Was it not for the Syrian administration and its stance even the Iranian support would have been prevented from Lebanon and from Palestine»443.

In occasione della commemorazione della nascita del Profeta Maometto che cadeva durante la settimana dell'unità islamica, tenutasi il 7 febbraio del 2012, Hasan Nasrallah ha dichiarato: «I affirm that yes we have been receiving financial, moral, and materialistic support from Iran, as much as possible, since 1982 […] The first biggest Arab victory, which was achieved by Hizbullah in May 2005, wouldn't have been achieved if it weren't for the Iranian support. […] Also, the resistance movement, which was steadfast in the July war, wouldn't have succeeded if it weren't for the Iranian support»444.

Sebbene i finanziamenti iraniani siano fondamentali per il Partito, nel corso degli anni quest'ultimo ha cercato delle fonti autonome di finanziamento che gli hanno permesso di sviluppare un'ampia rete sociale di aiuti alla comunità sciita445. In particolare i

finanziamenti autonomi provengono dalla tassa religiosa (khums); dalla diaspora libanese e dall'autofinanziamento dei membri446.

439 Ibidem. 440 Ibidem.

441 Intervista concessa da Hasan Nasrallah al magazine al-Watan al-arabi, 11 settembre 1992, citato in Noe N., op. cit., pag. 92

442 Hasan Nasrallah citato in Hamzeh A. N., op. cit. pag. 63

443 “The speech delivered by Hizbullah Secretary General Sayyed Hassan Nasrallah on the occasion of

al-Quds International Day” (26-08-2011), in www.moqawama.org.

444 “Sayyed Nasrallah: First Arab Victory in 2000 was Achieved with Iran’s Support”, in

www.moqawama.org

445 Cfr. Capitolo IV

Come precedentemente sottolineato, tra il Partito di Dio e l'Iran vi è un inossidabile legame ideologico-dottrinario che trova la sua massima espressione nell'aderenza del Partito al wilāyat al-faqīh e al riconoscimento del ruolo di wālī dei musulmani alla massima autorità religiosa iraniana: «seizing upon Khomeini’s themes of obedience, Hizbullah leaders have always pledged loyalty to Khomeini’s wilayat and to that of his successor, Ayatollah Ali Khamenei»447. Ed ancora: «in case of a deadlock or a split

among members of the Shura Council, matters are referred to the wali al-faqih, the highest religio-legal autority of the party»448, le cui decisioni sono «final, binding, and

can't be challenged»449.

Ciò significa che il legame con lo Stato iraniano è legittimato e istituzionalizzato teologicamente attraverso la fedeltà e l'adesione alla teoria khomeinista di cui sopra. Al di là dei legami ideologico-dottrinari, di cui si è discusso nel secondo capitolo, l'appoggio logistico e militare iraniano fu un fattore determinante della nascita e dello sviluppo del Partito di Dio. Fu proprio l'Iran, attraverso le Guardie della Rivoluzione, a trasformare l'embrione di Hizbullāh in una vera e propria organizzazione piramidale, centralizzata e altamente strutturata450.

A tal proposito Nasrallah sostiene che: «Hezbollah is in fact the outcome of a self- propelled movement launched in the wake of the Israeli invasion of 1982. This means that it is the outcome of the will and decision of a group of Lebanese people who were inspired by Khomeini's ideology, and who took advantage of the climate created by Islamic Revolution, and Syrian support, to launch a resistance movement against occupation»451.

Ciò fu reso possibile dall'alleanza strategica tra la Repubblica Islamica e la Siria che, attraverso un accordo militare, rese possibile l'arrivo nella Valle della Beqa'a dei

Pasdaran che ebbero il compito «to stand by Lebanon in its confrontation with

occupation»452 e di reclutare giovani libanesi volenterosi a combattere contro Israele:

«Hizbullah's fighters are mainly civilians […] The fighter could be a carpenter, farmer, worker, or student who is instructed at time to join his majmuʻah to partecipate in fighting the enemy»453.

447 Hamzeh A. N., op. cit., pag. 33 448 Ivi, pag. 48

449 Naim Qassem citato in Hamzeh A. N., op. cit., pag. 48

450 Per una visione più completa della struttura organizzativa del Partito, cfr. Capitolo IV

451 Intervista concessa da Hasan Nasrallah al magazine al-Watan al-arabi, 11 settembre 1992, citato in Noe N., op. cit., pag. 96

452 Qassem N., op. cit., pag. 240 453 Hamzeh A. N., op. cit., pag. 72

Qassem sottolinea che i rapporti tra l'Iran e il Partito di Dio si sono forgiati attraverso tale esperienza e si sono rapidamente e positivamente sviluppati grazie ad alcuni fattori. I più importanti sono stati la comune credenza nel wilāyat al-faqīh; la scelta iraniana di un sistema islamico le cui linee generali sono in perfetta armonia con i principi sostenuti dal Partito, mentre l'applicazione dettagliata è subordinata alle caratteristiche di ciascun paese; la convergenza nel rifiutare l'egemonia o i progetti di dominio delle super potenze e nella salvaguardia dell'indipendenza e nel supporto di tutti i movimenti di resistenza, specialmente quelli impegnati contro l'occupazione israeliana454.

Il Partito di Dio «considera l’Iran come uno Stato centrale nel mondo islamico, dal momento che è il paese che ha abbattuto con la sua rivoluzione il regime dello Shah e i suoi progetti statunitensi-israeliani»455. Inoltre, poichè l'Iran ha incentrato la sua politica

nel supporto alla causa Palestinese, «deve essere considerato come un esempio di sovranità, indipendenza e libertà che sostiene il progetto moderno di indipendenza arabo-islamica e come una potenza che aumenta la fermezza e la forza degli Stati e dei popoli della nostra regione»456.

Il Partito sottolinea, inoltre, che seppur esista una perfetta armonia di intenti ed obiettivi, ciò non significa che Hizbullāh sia un “protetto” dell'Iran, ma che tra essi vi sia, invece, una “genuina collaborazione” sulle comuni convinzioni e una “relazione trasparente” che ha portato grandi benefici al Libano457.

Inoltre, contro chi cerca di far crollare tale rapporto facendo utilizzo di campagne mediatiche denigratorie volte ad applicare la politica colonialista del divide et impera, il Partito sottolinea che tale politica contraddice la naturale pratica di tutte le Nazioni del mondo di costruire alleanze e collaborazioni durature, pur mantenendo le proprie convinzioni e servendo i propri interessi. In tal modo, così come altri partiti libanesi hanno stretto relazioni con determinate Nazioni in base ai propri interessi, allo stesso modo il Partito di Dio ha stretto una forte alleanza con l'Iran e la Siria458.

Secondo l'International Crisis Group, «although relations between Hizbollah and Iran form the strongest link in this three-way alliance, Syria remains indispensable to both […] Despite often difficult negotiations and compromises, the three appear able to put aside differences and contradictions when necessary to promote shared strategic priorities. The relationship has been remarkably resilient, holding together for different 454 Qassem N., op. cit., pag. 236

455 Cfr. Appendice C 456 Ibidem.

457 Qassem N., op. cit., pag. 238 458 Ivi, pp. 238-239

reasons at different times; today, what binds them is their common struggle against Israel and, more importantly, the U.S.’s perceived hegemonic aspirations»459.