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L Bossi, Lettera al Cittadino Antolini Architetto Membro del Corpo Accademico, 7 settembre 1802, Milano

Coll. BCFo, Coll. Piancastelli, Sez. CR 25.137, Antolini Milano li 7 Setembre 1802 Anno I

Accademia delle Belle Arti Al Cittadino Antolini Architetto Membro del Corpo Accademico Il Segretario dell’Accademia

Dovendosi giudicare alcuni disegni fatti per concorso dagli allievi di queste scuole Accademiche, i professori dell’Accademia vi desiderano nel numero de’ Componenti le Commissioni a ciò destinate. V’invito pertanto ad intervenire alla sessione, che tarassi oggetto Domenica 12 settembre alle ore 11 precise della mattinata in questa scuola di Architettura. Salute e Rispetto

Bossi

I.35 G.A. Antolini, Lettera al cittadino Ludovico Laderchi,1 8 settembre 1802, Milano Coll. BCFa MS 71, busta 1 Autografi di Dionigi Strocchi e dell’Architetto Antolini, 1-20 a Ho mandato questa mattina a Martinetti in Bologna un Rotolo delle stampe del Foro Bonaparte per gli associati di Faenza, e due esemplari per il Sig. Fontana vostro genero; ed ho scritto perché sia costà respinto con tutta la diligenza. Subito che saranno giunte le V. Carte vi prego darmene per mia regola riscontro.

Lo Strocchi fosse stato compiacente, lo avrebbe portato lui il Rotolo, ma avendo ricusato, sono stato obbligato di mandarlo prima a Bologna, per costà.

Vi prego di fare i complimenti miei, e dei figli a tutti di vostra Stim. Casa, e pronto a vostri comandi sono

Antolini

1 N.d.a. In allegato a questa lettera il Foro Bonaparte Prospetto di associazione per la stampa dei disegni vedi negli apparati doc. III.B 17

I.36 G.A. Antolini, Minuta di lettera a Francesco Melzi d’Eril,1 22 settembre1802 Coll. BCFo, Coll. Piancastelli, Sez. CR 25.301, Antolini

1. Caseggiato Parte della Città di Milano con le rispettive contrade che dividono le isole de’ Caseggiati nelle vicinanze del demolito Castello.

2. Spazi di terreno frapposto al caseggiato della città ed il nuovo Foro, quali si possono vendere a particolari cittadini quando non si vogliano occupare da pubblici edifici 4. Portello di porta Vercellina

5. Vicinanze di porta Tenaglia

6. Odierno circondario della spianata del Castello verso la Campagna 7. Ghivette per sentinelle e portici per ricoverarsi in tempo di intemperie 8. Parte di mezzo più bassa del Foro

9. Parti laterali più alte del Foro 10. Monumento con fontana ai piedi

11. Due sale a modo di teatro, una per le assemblee del collegio elettorale de possidenti, l’altra per il Corpo Legislativo

12. Due Corpi di Guardia

13. Odierno caseggiato civile della Cittadella demolita 14. Giardini Pubblici

15. Nuova barriera e strada di Francia 16. Gran Piazza Campo di Marte

// Prima di abbandonare una mia opera che fu accolta dal pubblico, presa in considerazione dagl’intendenti e decretata dalla legge aveva un poco lusingato il mio amor proprio ma che per mala fortuna non potrà essere messa ad effetto, ho voluto occuparmi di una nuova idea, la quale comprende una parte di tutti gli oggetti che interessar potevano un foro completo da me ideato: e ciò affinché per due motivi. Primo perché possa conciliarsi colle circostanze dello stato; secondo perché un altro prendendo una parte del tutto che ho io inventato non si faccia bello dando per suo quello che è mio, il che non è difficile; poiché (facile est inventis addere et detrahere).2 Nel presentarvela pertanto vi prego per la mia convenienza ed onore di condividerla attentamente.

Data 22 Settembre 1802

1 N.d.a. In questo documento manoscritto in basso è rappresentato lo schizzo di una nuova versione del Foro Bonaparte elaborato da Antolini, vedi allegato

I.37 G.A. Antolini, Minuta di lettera a Francesco Melzi d’Eril, 3 ottobre 1802, Milano Coll. BCFo, Coll. Piancastelli, Sez. CR 25.301, Antolini

Al cittadino Melzi Vice-Presidente della Repubblica Italiana.

Nel concesso tenuto sotto al di presso il ministro dell’interno con l’amministrazione Dipartimentale d’Olona, con la Commissione del Foro Bonaparte e loro rispettivi Ingegneri ed Architetti e Ufficiali Militari concernenti la separazione della pubblica strada sotto l’ispezione del Comune di Milano dallo spiazzo del foro, ed il ricorso avanzato da alcuni adiacenti per essere liberati dall’incomodo della polvere che per le intemperie si sollevava, e dalle acque che provenienti dallo spiazzo scolavano irregolarmente addosso alle loro case, una delle cose stabilite nell’accennato concesso fu quella, che fatta la detta separazione l’Architetto del Foro si occupasse di ripartire lo spiazzo con qualche buon ordine e regolarità, e che la commissione del foro medesimo a tempo opportuno lo facesse seminare di verdura. Ritenendo io dunque Architetto della Commissione del Foro Bonaparte quanto fu stabilito nel surriferito congresso, mi sono occupato dell’indicato ripartimento l’idea del quale assoggetto colla rispettiva descrizione al Disegno che lo dimostra: avvertendo che nell’immaginarla ho avuto di mira l’economia pubblica possibilmente conciliabile per conservare con qualche dignità a quel locale il nome di Foro-Bonaparte che gli fu applicato dalla legge, di formare perciò due Piazze una civile nella parte anteriore, e l’altra militare nella parte posteriore; di ornare la facciata dell’odierno Caseggiato di Mezzo; di preparare degli spazi per chi volesse fabbricare; coltivare un giardinaggio per palleggiarvi i Cittadini; alzare la barriera dove deve avere principio la nuova Strada del Sempione; erigeva alcune sentine militari; pochi comodi pubblici per sottrarsi ad un improvviso temporale; e finalmente, quando si credessero al nuovo, due sale, una per i Collegi elettorali de’ Possidenti, l’altra per il capo legislativo che siedono in Milano.

La spesa sarà incirca la seguente

Per terminare lo spiazzo………..…. £ 38.000 Per la facciata dell’odierno caseggiato di mezzo………... £ 119.000 Per due Quartieri………..…… £ 21.000 Per le sentine Militari e Portici annessi………..….. £ 38.000 Per governare il giardinaggio………..…. £ 60.000 Per i due monumenti decretati………... £ 390.000 Per le due sale del Coleg. dei Possid. e del Corpo Legis. … £ 160.000 Per la Barriera………... £ 100.000 _______________________

Somma £ 916.000 Milano 3 Ottobre 1802

I.38 G.A. Antolini, Lettera a Francesco Rosaspina, 8 ottobre 1802, Milano Coll. BCFo, Coll. Piancastelli, Sez. CR 25.83, Antolini

Essendo venuto da me Albertolli gli dissi che avevo per ordine vostro da pagargli per conto di Basan una somma di denaro: mi posi a cercar la lettera, ma non la potei sul momento ritrovare. Ei mi rispose che Basan gli doveva una somma di denaro, ma che questa già glie l’aveva fatta pagare due altre volte, e che non capiva come volesse ancora fargliela sborsare: ma non avendo trovato la lettera si restò con questa si vedesse, e se ne andò. Qui non sta il male, il male sta che la lettera non la trovo, e ciò mi rincresce perché vorrei fare lo sborso che mi avete comesso. Se almeno mi ricordassi la somma potrei pagarla, e poi si potrebbe scrivere a Basan. Io la devo avere in casa questa benedetta lettera, ed userò nuove diligenze per trovarla. Voi intanto scrivetemi la somma pagabile.

Lo stampatore Parigino non si vede, ed io ho fatto la spesa del Torchio, ed ho preparato l’Attelier e l’alloggio e fatta la conveniente scrittura. Questo ritardo mi rincresce anche molto più perché il presente mio stampatore avendo penetrata la mia intenzione non mi vuole più stampare. Che ne dite? Io gli ho scritto, e sentiremo se risponde e che cosa. Addio. Saluti a tutti e per tutti gli Amici.

Antolini

I.39 G.A. Antolini, Pagamenti per la diffusione delle tavole, 3 novembre 1802, Milano