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2.5 Levov e l'America: il padre emblema della società

La sua bellezza, la sua grandezza, la sua gloria, l'impressione che ci faceva di essere esentato, nel suo ruolo eroico, da ogni certezza: il fatto che tutte queste virili proprietà avessero prodotto un delitto politico mi faceva pensare alla storia irresistibile non già del sacrificale Ragazzo di Tomkinsville di John R. Tunis ma alla storia di Kennedy, John F. Kennedy, più vecchio dello Svedese di appena dieci anni e altro figlio privilegiato della fortuna, un altro uomo affascinante, diventato simbolo dell'America e assassinato a quarantasei anni, giusto cinque anni prima che la figlia dello Svedese protestasse con violenza contro la guerra di Kennedy e di Johnson e distruggesse la vita del padre. Ma certo, pensai. Il nostro Kennedy è lui109.

Seymour Levov detto lo Svedese è, come si è visto, il simbolo per eccellenza dell'uomo americano negli anni del dopoguerra, e di un ebreo il quale, dopo varie generazioni, si è perfettamente integrato nella società. Sebbene egli viva nel proprio mondo idilliaco, il romanzo possiede un impianto realistico: numerose sono le pagine dedicate ai processi di lavorazione dei guanti da donna da parte dell'azienda familiare, all'azienda agricola di Dawn, alla situazione economica e politica del paese.

Seymour discende da due generazioni di lavoratori, innamorati dell'America, che 108 Tricomi Antonio, Philip Roth, Pastorale Americana 1997, in «Allegoria», n. 58, p. 207

aspirano all'integrazione, alla ricchezza e a una posizione sociale integrata e insieme di spicco nell'America; così come il padre era succeduto al figlio migliorando la propria condizione, Merry avrebbe dovuto rappresentare l'apice della famiglia, colei che avrebbe potuto vivere il sogno americano per cui tutti i suoi avi avevano lavorato. La continuità generazionale ad un tratto, però, sembra venir meno, Merry rifiuta il padre e l'idea del sogno americano, innesca una bomba distruggendo la vita perfetta del padre. Seymour «era incatenato alla storia, era uno strumento della storia»110.

La ribellione della figlia nei confronti del padre sembra inevitabile dal momento che il personaggio è legato alla storia America, è intrappolato in essa.

La storia, che non aveva avuto drastiche ripercussioni sulla vita quotidiana della popolazione locale dai tempi della Rivoluzione, era tornata tra quelle colline isolate, aveva assurdamente, con tutta la sua prevedibile imprevedibilità, fatto irruzione nella casa ordinata di Seymour Levov e messo tutto a soqquadro. La gente pensa che la storia abbia il respiro lungo, ma la storia , in realtà, ti si para davanti all'improvviso111.

Sebbene Seymour, arruolatosi nei Marine e presentatosi volontario per l'ultimo combattimento contro il Giappone, evita il conflitto a causa dell'esplosione della bomba atomica, rimane vittima della storia, che entra nella sua vita, nella sua casa e si insinua nella sua famiglia, inizialmente di soppiatto nel momento in cui il monaco vietnamita si dà fuoco pubblicamente, e poi prepotentemente con la bomba di Merry. Seymour, come Marcuss Messner protagonista di Indignazione, appartiene alla generazione che aveva imparato dai padri il senso del dovere e del duro lavoro, del fare ciò che va fatto nonostante tutto, che si accontentava di vivere una vita dignitosa senza molte pretese e cercava in tutti i modi di soddisfare le aspettative del proprio padre divenendo come lui: «io sono mio padre»112. Tuttavia come altri personaggi di Roth,

Seymour diviene vittima della storia poiché «il mondo è lì pronto a prendersi [ogni] ragazzo»113, la storia «metterà le mani su di [lui]. Perché la storia non è il fondale: è il

palcoscenico . E [lui è] sul palcoscenico!»114.

110 Ivi, p. 8 111 Ivi, p. 95

112 Roth Philip, Indignazione, Torino, Einaudi, 2009, p. 44 113 Ivi, p. 12

Al dopoguerra succedono gli anni Settanta in cui, il disordine creato intorno alla guerra del Vietnam, cambia le nuove generazioni privando le famiglie americane, come quella dei Levov, dei loro figli: Merry non partecipa direttamente alla guerra come altri suoi coetanei, ma lotta contro l'ipocrisia e il perbenismo della società, portando la guerra in casa. Nata in una famiglia amorevole, progressista, tollerante ed agiata, interpretando il consiglio del padre di porre fine alla guerra partendo dalla cittadina in cui è nata, fa saltare in aria l'ufficio postare di Old Rimrock, così piccolo da essere dentro lo spaccio, il centro della cittadina, non un ufficio del governo ma il simbolo della pittoresca America, che Seymour tanto amava. La colpa dello Svedese appare dunque, dal punto di vista storico, di non essere a passo con i tempi, di non riuscire a capire le svolte degli ultimi anni. Se fino alla generazione dello svedese è possibile riscontrare un'unione tra il passato e il presente, una continuità temporale in cui il figlio succede al padre, divenendone suo erede, con Merry questa dialettica tra le generazioni non è possibile: non a caso il disturbo di Merry è quello delle balbuzie, spiegato dalla psicoanalista come un'avversione al padre e ai suoi valori.

Secondo Roth, se fino a poco tempo prima il simbolo americano era Seymour, un uomo dabbene e morigerato, ora è Merry, la quale in toto rifiuta la figura del padre sancendo l'interruzione del colloquio con le generazioni; tuttavia, se si riflette sulla figura di Jerry, il fratello dello Svedese, che mostra un carattere simile a quello della nipote e al padre, è possibile riscontrare la causa della distopia antecedente agli anni Settanta. Jerry è un «termine che nell'inglese familiare indica in modo dispregiativo un 'soldato tedesco' e, per estensione, un 'tedesco'»115 e dunque è nei primi decenni post bellici che è

possibile ritrovare l'origine della guerra tra padri e figli: pertanto capitalismo e totalitarismo appaiono due momenti in cui la figura del padre e insieme le speranze di un idillio si affievoliscono, come dimostra Lacan. E forse non è un caso che la figura di Lou Levov rappresenti da un lato il padre tirannico e dall'altro quello capitalista per cui la merce, dunque il guanto prodotto nella sua fabbrica «si anima di un valore che prescinde dal suo uso per investire la dimensione più estesa dell'apparizione e del prestigio sociale»116.

Nel romanzo Pastorale Americana ritroviamo dunque i volti del padre individuati da 115 Tricomi Antonio, op. cit., p. 212. L'articolo tratta in maniera approfondita la componente storica del

Recalcati, oltre alla dimostrazione che la figura paterna non è solo una presenza reale, ma diviene simbolo della società e della storia.