Scoperto che il mondo è orribile, Seymour Levov detto lo Svedese, uomo simbolo dell'America, destinato a portar pesi e subire le umiliazioni, alla fine crolla. Nella sua casa piena di ospiti, nel bel mezzo di una cena in cui riemergono antichi dolori e nuovi tradimenti, Seymour immagina che sua figlia, quello spettro incontrato nel quartiere più malfamato di Newark -denunciata alle autorità dal fratello Jerry e dall'amante Sheila, nonché psicologa della ragazza dal tempo degli studi- si materializzi in cucina e tenti di colpire il vecchio Lou all'occhio. Immagina che la quarta generazione, quella del sogno americano, venga a riscuotere il suo debito di sangue con la seconda generazione che ha reso possibile quel sogno e posto le basi del successo e della ricchezza, artefice di un mondo totalmente idilliaco e irreale.
Nella scena finale Seymour, dopo aver udito il grido del padre e di alcune donne proveniente dalla cucina, immagina che Mary sia tornata, abbia rivelato i suoi omicidi e si sia scagliata contro il nonno, uccidendolo:
- No!- gridava il nonno a quest'intrusa velata che puzzava di feci e che pretendeva di essere la loro amata Merry. - No!- e il suo cuore si fermava, smetteva di battere, e lui moriva.
C'era del sangue sul viso di Lou Levov, ritto accanto al tavolo della cucina con una mano sulla tempia e la voce paralizzata, padre un tempo imponente- il gigante, col suo metro e settantaquattro, di quella famiglia di spilungoni- macchiato ora di sangue e, pancione a parte, quasi irriconoscibile88.
In realtà il padre Lou non muore, è stato solamente ferito da una donna ubriaca, la moglie dell'amante di Dawn, Jessie Orcutt.
Lou è descritto come il capostipite della famiglia, il padre indistruttibile, che assume, per un attimo, i tratti di Seymour divenendo così l'emblema del padre.
Non poteva impedire più nulla. Non aveva mai potuto farlo, anche se soltanto adesso sembrava pronto a credere che fabbricare superguanti da donna di ogni misura non garantisse la costruzione di una vita tale da andare a pennello a tutti coloro che amava. Tutt'altro. Credi di poter proteggere una famiglia e non riesci a proteggere nemmeno te stesso. Si aveva l'impressione che non fosse rimasto nulla di colui che non poteva essere distolto dal suo compito, che non trascurava nessuno nella sua crociata contro il disordine, contro l'eterno problema dell'errore e dell'insufficienza dell'uomo89.
Al confine tra realtà e finzione, quindi, un figlio ferisce il proprio padre all'occhio e lo uccide.
Se si confronta l'episodio finale con quello con cui ha inizio la narrazione di Zuckerman, il romanzo può essere letto da un altro punto di vista. La storia di Seymour lo Svedese, infatti, ha inizio con il bacio tra il padre e sua figlia:
La baciò sulla bocca balbettante con la passione che lei gli aveva chiesto per tutto il mese, pur sapendo solo oscuramente cosa gli stava chiedendo […] Tutto accadde prima che potesse riflettere. Merry aveva appena undici anni. Fu terribile, per un momento. Questa non era una cosa della quale lui si fosse mai preoccupato, questo era un tabù che non consideravi nemmeno tale, una cosa che avevi il divieto di fare ma che sembrava assolutamente naturale non fare, che non costava nessuno sforzo. […] Mai in tutta la sua vita […] si era comportato in modo così estraneo alle regole emotive da cui era governato90.
Seymour, contravvenendo le regole emotive, ma anche quelle della società, bacia sua figlia con la passione con cui di solito bacia la moglie. Resosi conto dell'atto compiuto involontariamente, rimane molto turbato poiché, come lui stesso capisce, ha infranto un tabù. Con tabù si intende, in etnologia e in storia delle religioni, l'interdizione o divieto di avere contatto con determinate persone, luoghi e alimenti, di pronunciare alcune parole, per motivi di rispetto, per ragioni rituali, igieniche o di decoro.
Sigmund Freud, il padre della psicoanalisi, studia questi divieti e formula una serie di considerazioni sulla società moderna e sull'individuo, dotando il termine tabù di un nuovo significato. Egli comprende che le interdizioni delle popolazioni primitive sono ben radicate nella psiche umana e che la permanenza di tali divieti scaturisce proprio 89 Ivi, pp. 455-456
dal desiderio inconscio di trasgredirlo e, insieme, il timore di farlo. I due tabù fondamentali della società sono proprio l'incesto e l'uccisione del padre, entrambi riconducibili, attraverso il mito dell' Edipo Re91, ai desideri infantili di ogni uomo.
Freud, avvalendosi dei numerosi studi sui sogni, afferma che tutti gli esseri umani sono segnati dalla stessa sorte, ossia provano il desiderio incestuoso nei confronti della madre e la conseguente inimicizia verso il padre. Tuttavia le persone normali superano questo desiderio inconscio e ristabiliscono l'equilibrio; nel caso in cui invece non ci sia la risoluzione del complesso, l'individuo risulta affetto da disturbi psichici.
La narrazione di Zuckerman, dunque, si apre e si chiude all'insegna di Freud, allo stesso modo la fuga di Merry e il suo ritrovamento coincidono con l'intervento del personaggio di Sheila, la psicoanalista. Appare dunque chiaro che l'intero racconto dello Svedese, che non segue il criterio cronologico ma quello ripetitivo, ossessivo proprio dell'esame di coscienza, può essere letto alla luce della psicoanalisi.
Nella scena del bacio, Seymour, nonostante tutto il suo contegno, cade vittima di questo tabù, rimanendone profondamente turbato tanto che, dopo lo scoppio della bomba, non fa che interrogarsi se quel bacio possa essere la causa di tutto. Tra tutte le colpe che egli individua, il bacio è sicuramente quella che viene menzionata maggiormente e, soprattutto, negli snodi narrativi più importanti. Inoltre, la scena dell'incesto viene riproposta ed enfatizzata attraverso il personaggio di Rita Coen, il quale per diversi motivi può essere definito l'alter ego di Merry. Rita è una giovane rivoluzionaria che fa credere a Seymour di poter rincontrare la figlia se lui le consegna tutti i ricordi dell'infanzia e una somma in denaro. In realtà ella è solo un'abile truffatrice, che prima di sparire si presenta davanti allo svedese in abiti succinti, imitando la balbuzie di Merry e chiamandolo «papino», incitandolo ad avere un rapporto sessuale con lei, alla cui proposta Seymour resiste, rimanendone però turbato e umiliato. Dopo l'episodio Seymour ipotizza che il bacio, e il conseguente mancato superamento del desiderio incestuoso con il padre, possa essere la possibile causa degli squilibri di Merry; tuttavia la spiegazione del romanzo non è individuabile nel mancato superamento del complesso da parte della ragazza. Non si deve dimenticare, infatti, che il punto di vista è sempre quello dello svedese.