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206 A LFÖLDY 2001; C OSTABILE L ICANDRO 2002.

5 Le prefetture distrettuali nel sistema provinciale dell’Alto Impero

206 A LFÖLDY 2001; C OSTABILE L ICANDRO 2002.

207 VELAZA2008, pp. 114 ss.

208 COSTABILE-LICANDRO2002, p. 59.

209 VELAZA2008, p. 117.

210 Strab., III, 4, 20.

Possiamo supporre che la provincia Transduriana fosse stata pianificata per ragioni di controllo militare di un territorio montuoso, abitato da popoli rivoltosi, e che, seppur di scarso valore strategico, mantenesse una rilevanza vitale per le impor- tanti risorse minerarie della regione211. Se si debba poi assegnare al termine provincia un significato tecnico, anziché quello più lato di «militärische Mandatsbezirk»212, non cambia di molto lo stato delle cose; a seguito della sua soppressione, i territori dell’Asturia e della Callaecia furono verosimilmente prima inclusi nella Lusitania e quindi nella Hispania Citerior, in un tempo compreso fra il 7 a.C. ed il 3 a.C.213. È in questi anni che dovettero prendere vita le praefecturae di Callaecia e Asturia, la cui istituzione andava a soddisfare quell’esigenza di parziale autonomia tattica locale, utile in un territorio per il cui controllo capillare erano richieste operazioni di polizia e di ordine pubblico piuttosto che belliche in senso proprio.

Il praefectus Asturiae dipendeva in ultima istanza dal legatus pro praetore della Hispania Citerior, ma è verosimile che il suo interlocutore più prossimo fosse il lega- tus legionis di cui dà notizia Strabone. Non è invece dato sapere quanto a lungo sopravvisse la praefectura Asturiae, ma è probabile che fosse ancora presente sotto Vespasiano, periodo nel quale è attestata la gemella prefettura di Callaecia. Quanto al rapporto fra tali prefetture e l’istituto del conventus iuridicus secondo l’Alföldy «der Einsatz von Offizieren als Präfekten zur militärischen Überwachung des Landes sch- liesst die gleichzeitige Existenz von conventus nicht nur nicht aus; vielmehr lässt sich die Koesistenz dieser beiden Verwaltungsebenen eigener Wahrscheinlichkeit bele- gen»214. A riprova, vi è l’esempio delle praefectura delle Baleari, inserita a pieno tito- lo nel conventus iuridicus di Carthago Nova215.

b) Callaecia

La prefettura di Callaecia è nota esclusivamente da un’epigrafe onoraria incisa in età flavia e ritrovata a Castulo (n. 9). Un cursus acefalo redatto in ordine diretto permet- te di constatare che la praefectura si pone fra due procuratele finanziarie. Ciò potrebbe essere spia di una diminuita natura militare della carica, corrispondente ad una progres- siva pacificazione della regione nel corso del I secolo d.C. L’assoluta mancanza di atte- stazioni precedenti non costituisce tuttavia prova di un’istituzione tarda di questo distretto. Al pari della gemella e confinante prefettura di Asturia, la sua creazione deve probabilmente essere fatta risalire ad Augusto, agli anni immediatamente successivi alla

211 Cfr. in generale, DOMERGUE1990.

212 ALFÖLDY2007, pp. 327 ss.

213 VELAZA2008, p. 117.

214 ALFÖLDY1983, p. 519; contra IRC 101, p. 149 e TRANOY1981, pp. 150 s. che pongono in rela-

zione la creazione della praefectura dell’Asturia con la rivolta degli Asturi nel 60-65 d.C. sotto Nerone e con il censimento voluto da Vespasiano. Va detto però che la creazione in Asturia di una prefettura con Nerone parrebbe quantomeno tardiva e che, in ogni caso, non vi è, allo stato attuale, nessun legame fra l’istituzione di una prefettura e operazioni di censimento.

130 Davide Faoro

soppressione della provincia Transduriana. Le due prefetture divennero provincia pro- curatoria nel terzo decennio del III secolo d.C. con il nome di Hispania Superior216.

c) Insulae Baliares

Non sappiamo quando e perché avvenne l’istituzione della prefettura delle Baleari, ancorché si tratti del distretto prefettizio che offre, al pari del «deserto di Berenice», il maggior numero di attestazioni documentarie (nn. 14-17). È tuttavia probabile che l’invio di un prefetto sia da ascrivere al più ampio progetto di lotta al brigantaggio che aveva coinvolto le due maggiori isole tirreniche a partire dal 6 d.C.217. Attraverso le Baleari, infatti, passavano le rotte fra Occidente ed Oriente e fra il litorale settentrionale e quello meridionale del Mediterraneo occidentale218. In un caso, per cause attribuibili ad atti di pirateria, è attestata l’unione nella medesima persona della prefettura dell’arcipelago e dell’ora maritima della Tarraconense (n. 15), normalmente due incarichi distinti219. Il tribunato della legio IV Macedonica detenu- to dal prefetto L. Pomponius Lupus (n. 14) è da considerarsi svolto prima che l’unità lasciasse la penisola Iberica220, circostanza che porrebbe l’anno 43 d.C.221come ter- mine ante quem per l’istituzione della prefettura. Non è altresì da escludere che la menzione nel cursus di L. Pomponius Lupus della prefettura delle isole Baleari con- giunta a quella di una cohors equitata Macedonica e di una cohors Lusitanorum sia da rapportare ad una notizia riportata da Plinio222, secondo cui «certum est Baliaricos adversus proventum (cunicularum) eorum auxilium militare a divo Augusto petisse», relazione, che, se cogliesse nel vero, accerterebbe una genesi augustea della prefettu- ra. L’incarico era solitamente detenuto da ex magistrati cittadini (nn. 14, 15, 16) che avevano intrapreso la carriera equestre; la prefettura poteva essere il primo gradino del cursus, se non inserita fra due tribunati di legione. All’infuori della Giudea e dell’Egitto, le Baleari sono l’unico caso in cui siamo informati dell’attività svolta da un prefetto durante il suo mandato: è il caso di L. Titinius Glaucus Lucretianus, che nel 63 d.C., in qualità di praefectus pro legato, fece un votum pro salute imp(eratoris) Neronis; tale voto fu sciolto con la dedica al ritorno nella nativa Luni (n. 15 b). Le isole Baleari sono peraltro l’unico distretto prefettizio che restituisca il titolo di prae-

216 Cfr. Capitolo 5, Nota introduttiva.

217 Cfr. Capitolo 2; diversamente, la dislocazione di un prefetto nelle Baleari è stata altrimenti valu- tata in relazione all’utilizzo dell’arcipelago come sito di confino di cittadini e non, DEMOUGIN

1981, p. 104 e cfr. sotto nel testo. 218 ZUCCA1998a, pp. 178 ss.; BIGALI2002.

219 Normalmente l’ora maritima della Tarraconense era separata dalla prefettura delle Baleari CIL II, 4217 = AE 1999, 966 = AE 2000, 115; CIL II, 4225 = ILS 2714; CIL II, 4226 = ILS 2714a; CIL II, 4264 = RIT 165 = ILS 2716; AE 1929, 234 = AE 1938, 13 = AE 1938, 16. Sui prae-

fecti orae maritimae nel primo Principato, cfr. SADDINGTON1988.