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Limiti e potenzialità della RICA a fini di valutazione delle politiche

CAPITOLO 6 La valutazione delle politiche pubbliche

6.4. Limiti e potenzialità della RICA a fini di valutazione delle politiche

Come si è potuto vedere, il passaggio dal “campione volontario” RICA (biennio 2001-2002) al “campione casuale” (anno 2003) estratto dall’Universo censuario ISTAT delle aziende agricole pone problemi di lettura e di interpretazione della serie

storica dei dati46. Se è vero, infatti, che la rilevazione condotta a partire da un cam-

pione di aziende “statisticamente rappresentativo” offre, dall’anno contabile 2003 in poi, degli indubbi vantaggi, è altrettanto vero che, allo scopo di valutare l’impatto sor- tito dall’intervento pubblico alle imprese operanti in agricoltura risulta vantaggioso poter disporre di osservazioni, se possibile, ripetute nel tempo a carico di aziende costantemente rinvenibili nella RICA (campione costante).

È senz’altro preferibile utilizzare il data base RICA attuale ogniqualvolta si intenda descrivere il contesto strutturale ed economico, dal momento che si tratta di un cam- pione di aziende “pesato” e, dunque, opportunamente riconducibile all’Universo delle aziende agricole italiane di dimensioni superiori alle 4 UDE.

Tuttavia, qualora si tratti di stimare gli effetti delle politiche agricole e di sviluppo rurale è evidente che il target della valutazione è rappresentato, in primis, dalle impre- se beneficiarie dei trasferimenti pubblici. Perciò l’universo di riferimento al quale attingere per misurare l’impatto del sostegno al comparto agricolo e, più in generale, al mondo rurale sono, appunto, i beneficiari delle politiche che compaiono negli elen- chi amministrativi elaborati da AGEA e dagli organismi pagatori regionali, dalle Autorità di gestione dei PSR e dei POR, eccetera.

46 Gli aspetti teorici a riguardo del cambio del campione RICA sono stati ampiamente discussi nel capi-

Proprio per questa ragione, fin dalla metà dell’anno 2000 l’INEA ha elaborato una proposta di progetto finalizzato a considerare la possibilità di impiego del data base RICA per stimare l’impatto delle politiche agroalimentari e degli interventi di svilup- po rurale di cui sono beneficiarie le imprese agricole che si basa su un sistema cam- pionario definito “satellitare”, intendendo con ciò un sistema costituito da più cam- pioni collegati tra loro.

I presupposti metodologici di questa soluzione risiedono nel fatto che taluni procedi- menti - suggeriti dalle linee guida tracciate dalla Commissione UE e abitualmente uti- lizzati nelle tecniche di valutazione - sono spesso di tipo comparativo: consistono cioè nel mettere in relazione, per ciascun indicatore, una situazione misurata su un insieme di soggetti coinvolti dal singolo intervento (gli imprenditori agricoli benefi- ciari) con la situazione che si sarebbe avuta in assenza dell’intervento stesso (situa- zione controfattuale). Quest’ultima è a sua volta ricavabile con apposite tecniche basate sull’impiego di campioni rappresentativi dalle aziende dei soggetti appartenen- ti allo stesso collettivo di riferimento.

L’ipotesi a suo tempo sviluppata dall’INEA assume come campione base, che costi- tuisce il riferimento per gli altri, il campione RICA regionale – dalla consistenza numerica relativamente elevata – che fa riferimento all’intero collettivo regionale (con esclusione delle piccole aziende) e che, a partire dall’anno 2003 possiede il requisito della rappresentatività statistica. Gravitano attorno al campione regionale altri campioni (campioni-satellite), aventi numerosità ridotta, ciascuno dei quali si riferisce all’insieme di aziende che a livello regionale beneficiano di particolari inter- venti di politica agraria, ovvero aderiscono ad una data misura attivata attraverso i PSR/POR (fig. 6.3). Naturalmente, il collegamento tra i campioni è assicurato da un set di informazioni comuni rilevate a livello aziendale.

Pertanto, i campioni-satellite rappresentano le unità beneficiarie di un dato interven- to di politica agraria o di sviluppo rurale, poiché vengono estratti dall’analogo collet- tivo regionale (archivi amministrativi). Su tali unità vengono rilevate le informazioni utili per la valutazione e omogenee rispetto a quelle disponibili sulle unità del cam- pione di base, in modo da garantire la possibilità di confronti sia con il campione RICA complessivo, sia con quella parte dello stesso costituita da soggetti analoghi ma non oggetto di sostegno.

Figura 6.3 Il campione RICA e i campioni satellite

Fonte: INEA, Comitato Nazionale RICA (2000), RICA: Un sistema informativo a supporto della Politica Agricola Comune, rapporto di lavoro

È importante notare che alcune Autorità di gestione italiane dei programmi cofinan- ziati dall’UE per il periodo 2000-2006 hanno effettivamente previsto la rilevazione, mediante la metodologia RICA, delle informazioni tecnico-economiche presso imprese agricole selezionate tra quelle che hanno aderito a specifici interventi di svi- luppo rurale, ovvero tra le aziende di più piccole dimensioni, in possesso di specifici requisiti che ne rendono interessante lo studio delle caratteristiche strutturali e delle performance economiche quali emergono dalle informazioni rilevate attraverso la rete contabile.

In particolare, tra le azioni di sviluppo rurale che meglio si prestano ad essere analiz- zate attraverso la RICA sono gli interventi strutturali nelle aziende agricole (aiuti agli investimenti), l’intervento a favore dell’insediamento dei giovani agricoltori e quello a beneficio delle aziende agricole localizzate in aree svantaggiate. Inoltre, alcuni aspetti peculiari pertinenti alle aziende agricole beneficiarie dei premi connessi all’adesione alle misure agro-ambientali possono essere utilmente descritti utilizzan- do i dati RICA.

Come si può ben comprendere, lo scopo precipuo per il quale è stata prevista la rile- vazione di tali campioni aziendali “satellite” (identificati attraverso uno specifico codice nel data base per la valutazione) consiste nel poter soddisfare le esigenze necessarie in vista della realizzazione delle prescritte valutazioni in itinere e finali dei piani di sviluppo rurale e dei programmi operativi regionali.

Giova sottolineare, infine, che l’identificazione di opportuni campioni “satellite” con- sente la corretta realizzazione non solo di analisi di tipo spaziale, bensì anche di tipo dinamico le quali perseguono, com’è ovvio, l’obiettivo di descrivere i cambiamenti intervenuti nei fenomeni oggetto di osservazione. Non sempre è indispensabile, a tale

U n i v e r s o R e g i o n a l e I m p r e s e A g r i c o l e A r c h i v i A m m i n i s t r a t i v i Universo Misura X UniversoMisura Y C a m p i o n e R I C A statisticamente rappresentativo dell’Universo regionale (dal 2003)

Campione Misura

scopo, monitorare in modo costante le aziende agricole: nel caso della valutazione degli effetti sortiti da taluni interventi strutturali (per esempio, gli investimenti azien- dali) è sufficiente fotografare la situazione strutturale ed economica dell’azienda in assenza dell’intervento e poi ripetere l’osservazione ad una distanza temporale suffi- ciente a che l’effetto dell’investimento possa (eventualmente) essersi effettivamente manifestato.