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PROBLEM BASED LEARNING

2.7 LO SCENARIO E IL PROBLEMA

Gli scenari hanno un’importanza fondamentale nel processo PBL e forniscono una base per la discussione in un ambiente non minaccioso.

Nello sviluppo degli stimoli è possibile utilizzare liberamente la creatività attraverso l’uso di video, fumetti, poesie, fotografie e il cui unico limite sarà rappresentato dall’immaginazione dell’autore dello scenario.

I casi sono spesso decritti come storia del paziente, in cui le informazioni contenute nello stimolo possono essere brevi, due o tre righe, o più estese fino a essere paragonabili a un dossier sanitario completo della documentazione infermieristica e medica, inclusi i risultati degli esami diagnostici.

Lo scenario può essere stimolato anche attraverso l’uso di diagrammi come i moduli di ricovero postoperatori o la trascrizione del passaggio di consegne infermieristiche e può essere adattato in modo da spostare il centro dell’attenzione dell’apprendimento o aumentare la complessità della situazione.

Talvolta, la mancanza di alcuni dettagli può risultare frustrante per i discenti, così come i troppi dettagli possono essere rischiosi per l’insorgenza di distrazioni che distolgono dal tema in oggetto.

Diversamente includere “falsi indizi”, in alcune circostanze, può essere un espediente utilizzato per sviluppare le abilità. In alcuni esempi di casi cartacei è possibile ottenere maggiori informazioni ma solo su domande specifiche dei discenti i quali, per ottenerle, devono spiegare al facilitatore la motivazione per cui quel dettaglio necessita.

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Jones e Sheridan (29) affermano che i buoni scenari sono “piccoli segmenti della realtà”, chiari, concisi, basati sui fatti e in grado di sollecitare la discussione.

L’analisi degli scenari stimola il bisogno di giustificare le proprie scelte, aiuta a sviluppare il pensiero critico e a promuovere la pratica basata sulle evidenze.

Paul e Heaslip osservano quanto sia importante che gli infermieri sviluppino “la capacità di pensare criticamente riguardo la conoscenza necessaria per l’assistenza infermieristica”6; questo processo non è del tutto spontaneo, ma è necessario che sia guidato con efficacia per assicurarsi che gli allievi abbiano la possibilità di esplorare la loro base di conoscenza e di sviluppare le caratteristiche del pensiero critico.

Tutto ciò può essere acquisito attraverso alcuni aspetti relativi alla facilitazione, al porre domande, alla riflessione, all’integrazione con risorse fisse (lezioni, attività tutoriali, sessioni cliniche ecc.), all’organizzazione e alla presentazione del materiale.

La capacità del PBL di promuovere queste abilità di apprendimento continuo è talvolta definita il “valore aggiunto” del PBL. Gli allievi non acquisiscono soltanto l’appropriata conoscenza necessaria per prestare assistenza necessaria al cliente dello scenario, la scomposizione e ricostruzione della situazione promuove l’esame dei sistemi personali di valori e la comprensione di se stessi e degli altri membri della squadra.

L’apprendimento contestualizzato è un’ulteriore forza del PBL, gli allievi devono sentire che la situazione è davvero simile a una di quelle in cui essi si possono trovare ad agire in ambito pratico e in cui occorre prendere decisioni e risolvere problemi.

Non c’è grande utilità a presentare agli allievi scenari che riportano i peggiori casi possibili, in cui può essere fatto molto poco per risolvere la situazione.

6

Paul, R.W. e Heaslip, P. (1995) Critical Thinking and Intuitive Nursing Practice, Journal of Advanced Nursing, 22, p. 40.

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La descrizione del problema deve essere neutra e focalizzarsi su un aspetto che richiede ulteriori ricerche.

Alcuni autori suggeriscono l’uso di griglie per schematizzare i contenuti dello scenario PBL in relazione ai risultati di apprendimento e per assicurare che tutto il materiale sia contenuto nello scenario e nello stesso tempo raccomandano l’uso di una tassonomia come quella di Bloom da utilizzare per dare ordine allo scenario.

Il contenuto può essere centrato su temi come disordini o disabilità, attività infermieristiche, tematiche professionali e sulla promozione sanitaria.

Deve essere fornita una traccia del contenuto. Questo può essere suddiviso nella:

componente della conoscenza che dovrebbe riflettere il contenuto del programma per il modulo, che a sua volta deve essere adeguato al livello del discente, facendo in modo che l’apprendimento precedente e il nuovo materiale vadano di pari passo;

componente della capacità che dovrebbe riflettere le cosiddette abilità cliniche e infermieristiche: fare il bagno, l’igiene orale, le tecniche sterili. Gli aspetti particolari di “valore aggiunto” del PBL come il lavoro di squadra, il pensiero critico e le capacità di indagine devono essere inclusi in questa sezione;

componente attitudinale che deve indicare la posizione che ci si aspetta che gli allievi assumano in relazione alla situazione. Essa può riflettere giudizi etici e può avere connotazione emotiva. Questa componente deve essere dimostrata nelle sessioni PBL, gli allievi devono parlare con i pazienti/clienti con rispetto e adottare un atteggiamento non giudicante.

Oltre ai risultati e al contenuto è spesso utile includere uno schema di tempi della sessione. Ovviamente, poiché queste sono condotte dagli allievi, i tempi possono variare in

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modo considerevole: i facilitatori hanno però indicato che è utile avere un’idea del materiale che deve essere trattato per assistere gli allievi nell’affrontare le discussioni.

Poiché le sessioni PBL possono essere distribuite lungo un numero variabile di sessioni, è importante avere uno schema di riferimento all’inizio di ogni sessione.

Il materiale dell’apprendimento può riflettere o essere supportato da altre strategie di apprendimento usate nel programma, ma non può ripetere i contenuti appresi con gli altri metodi. Mentre alcuni programmi sono progettati come PBL “puro”, cioè gli scenari PBL sono l’unica strategia di apprendimento usata, la maggior parte dei programmi di formazione infermieristica basati sui problemi impiegano altri metodi di insegnamento come lezioni, materiale di apprendimento aperto, attività di laboratorio e in particolare sessioni di abilità cliniche.

Il personale che crea i pacchetti PBL deve avere consapevolezza di tutte le parti del programma per assicurare che lo scenario PBL sia adatto al livello del programma, stimoli un apprendimento appropriato e sia adeguatamente fornito di risorse. Quando i risultati di apprendimento desiderati e l’argomento della sessione PBL sono stati stabiliti, gli scenari possono essere costruiti in modi diversi, come nell’esempio che segue:

Vignetta Wee Angus (tratta da Apprendimento basato sui problemi. Manuale per infermieri Wilkie, K, e Burns, I. 2004 casa editrice Ambrosiana).

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La vignetta rappresenta un bambino che arriva al pronto soccorso insieme alla madre. La visione della vignetta permette di valutare il suo contenuto, secondo alcuni aspetti principali:

l’aspetto della Conoscenza e quindi nell’esempio tutto ciò che concerne

 la cicatrizzazione delle ferite: come avviene, quali fattori influenzano la velocità di cicatrizzazione, i tipi di medicazione da utilizzare per le ferite da coltello

 gli stadi di sviluppo del bambino: quando il bambino è in grado di usare il coltello in modo sicuro

l’aspetto delle Abilità e quindi:

 le tecniche di medicazione di una ferita

 la tecnica di sutura (se appropriata al grado dell’infermiere e alle politiche dell’azienda sanitaria interessata)

 la comunicazione con i bambini.

l’aspetto dell’Atteggiamento che:  non deve essere giudicante,  deve essere calmo, rassicurante

 deve evitare le critiche e gli atteggiamenti ansiosi.

L’aspetto dell’Autolesionismo e quindi il significato di:

 bambini a rischio, il dispensare consigli sui danni del fumo, su come smettere di fumare

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In alternativa possono essere prese in considerazione le sensazioni provocate dagli stimoli, quindi considerare ciò che si conosce della situazione (i fatti) e decidere cosa è necessario per saperne di più (le domande o gli obiettivi di apprendimento).

ATTIVITA’ COMMENTO

scrivere le sensazioni che vengono in mente osservando la vignetta

Si può pensare che la vignetta non contiene tematiche importanti; si può giudicare la madre per aver dato un coltello al figlio, o provare simpatia pensando di dover pelare le patate quando invece di vorrebbe giocare. Considerare quali sentimenti possono aver provato i

personaggi dei fumetti

Dolore, senso di colpa, inquietudine, spavento, mancanza di conoscenza? Vi è tra questi qualche aspetto che un infermiere deve affrontare nel momento in cui si accinge ad assistere?

Annotare ciò che si pensa della situazione affrontata dalla vignetta

All’inizio può sembrare che si abbiano poche conoscenze della situazione. Non si conosce il cognome di Angus, la sua età o la sua condizione familiare. Non si è nemmeno sicuri di quanto male si sia fatto. Questa è spesso la medesima situazione in cui ci si trova quando si ha di fronte per la prima volta un paziente.

Si sa solo che in qualche modo Angus si è tagliato mentre pelava le patate, la ferita sta sanguinando, la madre è preoccupata al punto di averlo portato al PS, la ferita può infettarsi attraverso le patate, le sciarpe. La madre fuma, mettendo a rischio non solo la sua salute ma anche quella di Angus. Ella sembra essere sovrappeso. Si sa che la ferita dovrà essere curata e quindi il personale infermieristico sarà coinvolto in relazione alla medicazione.

Si potrebbe esser tentati di fare ipotesi: forse la madre di Angus beve troppo alcol, ha una borsa presa in un negozio di vino.

Forse trascura suo figlio che altrimenti non si sarebbe tagliato. Dare giudizi è nella natura umana, ma in quanto infermieri bisogna essere consapevoli delle proprie azioni e prendere coscienza delle necessità di agire in base ai fatti più che all’istinto. In ogni modo la risposta istintiva può spingerci a esaminare Angus più da vicino per rintracciare segni che possono essere indice di trascuratezza.

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ATTIVITA’ COMMENTO

Prendendo in considerazione l’elenco di sentimenti e fatti che la vignetta ha prodotto, cos’altro si vorrebbe sapere per gestire questa situazione?

Cosa si sa già?

Si può avere una buona conoscenza sulla cicatrizzazione delle ferite e avere capacità di medicazione ma devi avere maggiori conoscenze sulla definizione di paziente a “rischio”. Si può desiderare di trovare il modo di comunicare con i bambini o come attuare la promozione della salute. Sapendo cosa fa parte del proprio bagaglio, si può decidere cosa si deve invece apprendere.

Quando sono stati identificati i propri bisogni di apprendimento, si prendono ancora in considerazione le domande a cui rispondere.

Si valuta se le domande sono chiare, se si sa esattamente cosa si sta cercando. È importante a questo punto che le domande siano chiare, poiché si può risparmiare tempo nella ricerca se si conosce esattamente ciò di cui si ha bisogno

Nel PBL si può verificare il proprio apprendimento presentandolo agli altri membri della squadra e rispondendo alle loro domande. La vera prova di ciò che si apprende è la capacità di applicare ciò che si è appreso nella pratica clinica.

Stabilito quali sono le domande a cui rispondere, bisogna distribuire il lavoro in considerazione di tutte le risorse a disposizione.

Quando viene definita e negoziata la tematica da esaminare, bisogna pianificare il tempo necessario per lavorarci sopra.

Per essere un praticante competente non c’è solo bisogno di sapere cosa fare ma anche di sapere perché si sta facendo quella determinata cosa.

ATTIVITA’ COMMENTO

Scegliere due o tre tematiche della lista che interessano e che sono state identificate con lo stimolo di Angus..

In assenza di riferimenti bibliografici o insegnamenti di supporto, stabilire le fonti di informazione di cui si ha bisogno.

Probabilmente la lista assomiglia a questa: biblioteca: libri e riviste, biblioteca universitaria. Internet, video, opuscoli, gruppi di auto aiuto/telefoni amici, professionisti sanitari, settore politiche sociali. Decidere quali di queste risorse è meglio utilizzare per rispondere alle domande.

Nel PBL bisogna trovare le migliori evidenze per argomentare il pensiero ed il primo passo all’interno di questo processo è costituito da una ricerca nella letteratura.

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I pacchetti PBL dovrebbero essere rivisti dopo l’uso, preferibilmente dai facilitatori e dagli allievi che li hanno utilizzati.

La valutazione da parte degli allievi può essere fatta formalmente utilizzando un questionario che prende in considerazione alcuni aspetti come la chiarezza delle informazioni, il grado in cui lo stimolo ha stimolato l’apprendimento, la facilità con cui si è trovato supporto nell’evidenza, la rilevanza della pratica, i collegamenti con altri elementi nel programma, la rilevanza percepita dell’argomento. Una valutazione formale permette un confronto continuo degli scenari in uso.