Soggetti LT. Il materiale raccolto per l’analisi fa riferimento ad una ses- sione di gioco elicitato in clinica, alla presenza dell’esaminatore e di una o pi`u figure appartenenti al nucleo familiare del soggetto. Il testo utiliz- zato per condurre la produzione verbale e non verbale `e “La giornata dei piccoli”,di Emilie Beaumont del 1999 (0-2 anni), a cui fa principalmente riferimento la presente analisi. Le riprese sono di durata variabile e si in- seriscono all’interno della seduta di controllo ben pi`u complessa e basata sulla somministrazione di altri e dettagliati test valutativi che, per motivi di incongruenza con il gruppo di controllo, sono stati esclusi dall’analisi qui effettuata.
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l’et`a fa riferimento all’inizio dell’analisi.
Gruppo di controllo. L’analisi proposta per il gruppo di controllo `e sta- ta basata su videoregistrazioni di sessioni di gioco interattivo nell’ambiente familiare. Le riprese, di durata media di 10 minuti, sono state effettuate a cadenza bi- e trimestrale per 3 tempi (T1, T2 e T3) e quasi esclusivamente alla presenza dello sperimentatore. Per le videoregistrazioni `e stata utiliz- zata una telecamera Samsung (Smart Comcorders) e un cellulare Samsung (GT-S7 500) qualora la performance del soggetto si mostrava particolar- mente inibita dalla cinepresa. Sebbene lo scopo principale della valutazione fosse la comunicazione non verbale spontanea, sono stati forniti 2 testi per elicitare la produzione del gesto, inizialmente e/o per tutta l’analisi del T1, ed eventualmente al T2, a meno che il soggetto non presentasse una per- formance volontaria. Con lo scopo di avvicinarsi al materiale utilizzato in clinica3, basato sulla descrizione di una giornata tipica, ho scelto due testi: “La spesa”di Peppa Pig, Giunti Kids©2003, per l’elicitazione del gesto deit- tico e “Vieni a giocare con l’agnellino Fiore”, Edizioni GRIMAUDO©srl 2012, per l’elicitazione del gesto simbolico. Altri giochi o testi sono stati forniti dai genitori nelle sessioni di gioco svoltesi nell’ambiente familiare.
Durante la prima valutazione (T1) il genitore ha compilato la scheda anamnestica con lo sperimentatore e gli `e stato spiegato lo scopo del pri- mo e dei successivi incontri, ovvero ricreare una situazione conversazionale spontanea con il proprio figlio, servendosi, se necessario, dell’ausilio dei 2 testi per elicitare la comunicazione gestuale. E’ stato suggerito al tutore di leggere la favola al proprio bambino tenendolo accanto e non in braccio, in modo da non impedire la sincronia dello sguardo, e di lasciare il bambino con le mani libere di gesticolare. Altro suggerimento consisteva nella tipo- logia delle domande da effettuare: “Dov’`e x?”per l’elicitazione del deittico dichiarativo, e “Fai x”per quella del gesto simbolico. Tutti i soggetti hanno risposto positivamente all’elicitazione, e hanno fornito, nella maggior par- te dei casi, performance spontanee del loro spaccato quotidiano che hanno permesso di portare avanti la valutazione prefissata.
Metodologia di valutazione. Una volta raccolto il materiale video, i turni conversazionali dei soggetti di controllo presenti nelle videoregistrazio- ni sono stati trascritti integralmente in IPA (International Phonetic Alpha- bet) indicando, quando presenti, gesti co-verbali, sincronia dello sguardo con la madre e curve intonazionali diverse da quella affermativa di base (Vedi Appendice). Per ogni soggetto e tempo di analisi, `e presente una breve intro- duzione anamnestica con particolare riferimento al contesto sociolinguistico. A questa presentazione segue, per ogni tempo di valutazione, un calcolo dei foni stabili prodotti dal soggetto, contestualmente all’analisi degli aspetti fonotattici e dei processi segmentali presenti. Inoltre, ho effettuato una va- lutazione relativa al livello di complessit`a sillabica, al livello Gals e della
LME. Per comodit`a di consultazione riporto in nota i dati di riferimento delle ultime 3 valutazioni, gi`a utilizzate nel Capitolo 34
Una volta ultimate, ho comparato le valutazioni del gruppo di controllo con 3 analisi videoregistrate dei 2 soggetti LT in ambulatorio. Anche per i soggetti LT, sebbene solo di uno sia stato possibile ripercorrere le tappe evolutive tra T1 e T2, ho calcolato i medesimi valori relativi ad inventario fonetico e rispettivi aspetti fonematici, gesto e sincronia con il tutore e/o con l’esaminatore, livello di Gals ed LME.
Il metodo di comparazione che ho adottato consiste in un confronto tra medie del quantitativo di gesti deittici dichiarativi, di gesti simbolico conven- zionali e batonici, quando presenti, facendo riferimento ad una valutazione, il pi`u possibile omogenea, relativo al tempo della videoregistrazione. La stes- sa metodologia `e stata utilizzata per il calcolo della sincronia dello sguardo tra il soggetto ed il tutore e tra il soggetto ed il clinico e lo sperimentatore.
4Complessit`a sillabica. La valutazione della complessit`a sillabica fa riferimento a 3
livelli: Livello 1: produzioni contenenti una vocale (es. [o]), una consonante sillabica (es. [m]) o una sillaba contenente uno stop glottale (es. [Po]) o una semiconsonante (es. wu); Livello 2: produzioni contenenti una vera consonante singola o replicata (es. [ba], [dada]) o due o pi`u consonanti che differiscono solo per il tratto di sonorit`a (es. [paba], [data]); Livello 3: produzioni contenenti due o pi`u consonanti che differiscono per luogo o modo di articolazione o per entrambi (es. [bati], [mabu]).
Griglia di Analisi del Linguaggio Spontaneo. La Gals prevede 6 livelli: Livello 0 = PRE-LINGUISTICO: Il linguaggio `e limitato a vocalizzazioni e sporadiche parole iso- late; Livello 1 = OLOFRASTICO: Si incrementa il numero delle parole, ma mancano espressioni combinatorie; Livello 2 = PRE-SINTATTICO: Compaiono le prime combina- zioni, ma gli enunciati di una parola sono prevalenti; Livello 3 = PROTO-SINTATTICO: Si incrementano rapidamente le espressioni multiparola, emergono gli enunciati nuclea- ri e le prime forme di espansione dell’enunciato, compaiono inoltre elementi fonetici con funzione proto-morfologica e fenomeni di giustapposizione di contenuti complessi, ma l’or- ganizzazione morfosintattica `e molto immatura; Livello 4 = MORFOSINTATTICO 1: Gli elementi fonetici con funzione proto-morfologica vengono sostituiti dai funtori appropria- ti; `e acquisito il controllo delle principali regole grammaticali negli enunciati semplici, si arricchiscono i meccanismi di espansione della frase semplice e la produzione di enunciati complessi in cui il controllo della morfologia `e tuttavia ancora incompleto; Livello 5 = MORFOSINTATTICO 2: Si arricchisce e si consolida la struttura dell’enunciato com- plesso con acquisizione delle principali regole grammaticali che afferiscono ad un’ampia variet`a di enunciati.
Lunghezza media dell’enunciato. Il calcolo della LME fa riferimento al parlato trascri- vibile ed intelligibile insieme a quello trascrivibile ma non intelligibile, eliminando invece eventuali ripetizioni della stessa parola all’interno di un unico turno conversazionale e le produzioni inintelligibili e non trascrivibili. Il punteggio si ottiene dividendo il numero di produzioni per il numero degli enunciati.