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Memorie di Subiaco e sua badia, Genova 1856, pp 214-17; C M irzio , Cronaca subla-

cense,

Roma 1885, pp. 480-87. 84 Lettera n. 53.

85 Sul concilio

di

Siena

v.

N.

V

alois

, Le pape et le concile (1418-1450),

Parigi

1909, pp. 1-93; W.

B

randmüller

, Das Konzil von Pavia-Siena, 1423-1424,

Munster

1968.

s iz io n e p a p a l e d e te r m in a v a n e l m o n d o cristiano ricorrono con frequenza n e ll e l e t t e r e d e l C a p ra 8fi, d i A n to n io da P o n te 87 e di Gerardo de Fornati d a P a r m a , p r o c u r a t o r e d e lla c u ria arcivescovile genovese a R om a88. I temi d e l c o n c il io , d e l l a rifo rm a , d e ll ’a tte g g ia m en to dei sovrani europei nei con­ f r o n t i d i M a r t i n o V d iv e n ta n o c o sì un m otivo d om inante nella corrispon­ d e n z a r o m a n a , s o p r a t t u t t o in q u e lla dei p ro cu ra to ri del de Marini: Luca d e O l i v a , A m b r o g io d e S e rra , lo stesso fratello di Pileo, Samuele. L ’arci­

86 L e t t e r e

nn. 79, 82, 83.

87 Lettere nn. 41, 74.

88 L e tte r a n. 9 4 . G erardo d e Fornari da Parma era stato eletto precettore del- 1 o s p e d a le d i S a n L azzaro di G en o v a dai ricoverati e confermato dall’arcivescovo, che h e a v e v a a m o s s o il frate A n to n io da Prom ontorio, verso il 1413 (A.S.V.,

Suppl.

120,

c . 6 2

v.\

A .S .G .,

cartulare

110, c. 3 8 9 ;-.). La sua gestione non dovette essere molto

c o r r e tta s e , s o s p e t t o al D o g e, accusato dagli ufficiali della Misericordia di cattiva am­ m in is tr a z io n e e d i aver d ilap id ato i b en i dell’ospedale e condannato a pagare una f o i t e m u lt a , era sta to d ep o sto n el 1417. Pileo de Marini, ratificata la deposizione, a v e v a c o n f e r m a to la n uova elez io n e fatta dai ricoverati nella persona di Bartolomeo d a U d in e , fr a te p red icatore (A .S .V .,

Suppl.

127, c. 177

r.).

Ebbe origine allora una lu n g a v e r te n z a : m en tr e da una parte scendeva in campo, col peso della sua autorità, lo s t e s s o T o m m a s o di C am p ofregoso ch e dichiarava il Fornari spergiuro, dall’altra Ge- ìa r d o , t a c e n d o sign ifica tiv a m en te l ’in terven to dell’ordinario diocesano, si appellava al p a p a , im p e tr a n d o n e la conferm a, sia pure sotto forma di aspettativa, in attesa di con­ c lu s io n e d e l g iu d iz io (A .S .V .,

Suppl.

120, c. 62 v.). Per il momento il Doge otteneva c h e il fr a te u d in e s e

sibi acceptissim um

ven isse confermato. Ma, caduto il governo del •C a m p o fr e g o so , il Fornari riapparve in carica, nel favore d ell’arcivescovo che, anzi, s e n e s e r v iv a p e r i propri affari rom ani. Gerardo, prima di ripartire da Roma nel 1 4 2 4 , r iu sc iv a ad o tten ere una d ilazion e per il pagamento dell’annata (cfr. lettera ri. 9 4 ) , d im o s tr a n d o con ciò ch e n egli stessi anni la causa si era risolta in suo favore; o t t e n e v a a n co ra d i p oter conservare i frutti delle sue prebende (godeva anche di nu­ m e r o si b e n e f ic i n e lla d iocesi di Parm a) per almeno sette anni pur risiedendo altrove p er lo s t u d io d e lle lettere (A .S .V .,

Suppl.

174, c. 35

v.\

è da notare che già nel 1413 si era a llo n t a n a t o da G enova p'er andare a studiare a Parma, probabilmente diritto c a n o n ic o , d i c u i si diceva perito: A .S .G .,

cartulare

110, c. 369

r.)

e, infine, la pre­ p o s itu r a d e lla c h ie s a dei SS. C osm a e Damiano di Genova (cfr. lettera n. 133). A q u e s t o p u n t o si riaprivano le ostilità con l'ambiente genovese e con l’arcivescovo de M a r in i c h e p e r la stessa chiesa aveva altri disegni: il 24 ottobre 1424, la comunità g e n o v e s e in te r e s s a v a il papa alla q u e stio n e , chiedendo un’inchiesta amministrativa sul- 1 o s p e d a le d i S an L azzaro ed un g iu d izio contro Gerardo che giungesse fino alla deposi­ z io n e ( A .S .V .,

S u pp l.

179, c. 176 r.). La questione si trascinò per diversi anni con fasi a lte r n e a n c h e p e r c h è da q uel m om en to le vicende del Fornari appaiono confuse con q u e lle d i B a t t is t in o da R apallo, al q uale Gerardo si univa nell’opposizione all’arci­ v e s c o v o .

vescovo di Genova era tenuto al corrente delle principali vicende to rnane, scorrono così sotto i nostri occhi informazioni più o m eno d e tta g sulla missione inglese del 1425 89, su quelle di Sigism ondo e del re di Polonia, sull’attesa delle ambascerie aragonesi e castigliane , su a so lenne condanna di Alfonso V 91, sui tentativi di unione con la C hiesa gieca sulle trattative di pace tra Milano, Venezia e Firenze iniziate nel 1426

Su tu tte queste informazioni, spesso scheletriche, le cui fon ti vanno cercate nell’ambiente curiale, emerge la figura di M artino V e dei princi pali personaggi della sua corte. Il nostro carteggio sem bra co n ferm are i ritratto tradizionale del pontefice94: la costante preoccupazione di non ria prire le vecchie ferite della Chiesa, la disposizione alla diplom azia segreta e l’orrore per le udienze p u b bliche95, nel tim ore che i concistori e il con­ cilio stesso imponessero scelte chiare ed univoche, incrinando m agari la formale unità così difficilmente riconquistata, lo rendevano un personaggio sfuggente, elusivo, accomodante a parole, ma nei fatti tenace nel suo pio- gramma di restaurazione e di accentram ento, confortato dal conservato- torismo di una curia desiderosa di riconquistare poteri e p rero g ativ e con­ solidati da secoli.

Su quest’ultim a si affissava in particolare l ’attenzione degli osservatori genovesi, pronti a sfruttare tu tte quelle sfum ature che m eglio p o tessero giovare alla causa del loro pastore. Senza addentrarci in particolari che non troverebbero posto in questa edizione, osserviamo come i p ro cu ra to ri del de Marini non manchino di insistere frequentem ente sulle folg oranti car­ riere di Pietro Donato, Antonio Corer, M atteo del C arretto, P ie tro Em igli e siano attenti ad informare il loro arcivescovo suU’avvicendam ento dei cardinali leg a ti9', sul decesso di alti prelati come G iacom o de C am plo,

89 Lettere nn. 132, 134. 90 Lettera n. 134. 91 Lettera n. 166.

92

Lettera n. 145. 93 Lettera n. 134.

94

Cfr. F.

D

elaruelle

-

P.

O

urliac

-

E. R.

L

abande

,

L’Eglise au temps du

Grand Schisme et la crise conciliaire (1378-1449

),

Histoire de l’Eglise,

XIV, 1, Tournai 1962, pp. 225-26.

95 Cfr. lettera n. 132 a proposito della missione inglese. 96 Lettere nn. 132, 134.

97 Lettere nn. 134, 145, 154.

M a r c o L a n d ò , G io v a n n i d e B ro g n y 98. A ben guard are, tutte le lettere da R o m a f in i s c o n o p e r o b b e d ir e ad u n solo disegno: convincere l ’arcivescovo d i G e n o v a a v e n ir e a R o m a , d o v e l ’appoggio di amici influenti avrebbe po­ t u t o s a n a r e il c o n fìlitto col p a p a e d influire sulla sua futura carriera". Le s u e a d e r e n z e r o m a n e n o n e ra n o d a poco: se p o teva avere contro gli uomini d e ll a C a m e r a A p o s to lic a c o m e L odovico A lem an 100 o Benedetto Guida- l o t t i 1 e q u a l c h e c a rd in a le c o m e L ucio de C onti m , che, d ’altronde, poco s i n t e r e s s a v a d e ll a c u ria (se è v e ro c h e la sua unica occupazione era la caccia, a l p u n t o d a t e n e r e in m a g g io re considerazione uno scudiero di un pre­ l a t o " ), o c o m e B ra n d a C a s tig lio n i, oscillante nelle sue valutazioni a se­ c o n d a d e g li u m o r i d e l m o m e n to l04, Pileo de M arini poteva contare effica­ c e m e n t e s u g li in tim i di M a rtin o V come B artolom eo Aragl i da M onte­ p u l c i a n o "b , A n g e lo to d e F u sc h is i06, O dd on e de V arris l07, Matteo del Car­ r e t t o 8, s u E n r i c o S c a ra m p i, v e sco v o di F eltre l09, sul domenicano Leonardo

98 L e tt e r e n n . 132, 148. 99 C fr . le t t e r e nn. 132, 134, 136, 143, 145. 100 L e tt e r e n n . 66, 80, 81. 101 L e tte r a n . 104. 102 L e tt e r e n n . 71, 78. 103 C fr . le t t e r e nn. 88, 94. 104 C fr . le t t e r e nn. 116, 121, 132, 145. 105 C fr . le t t e r e nn. 84, 132-33, 145, 156, 158. 106 C fr . le t t e r e nn. 85, 8 8 , 132-33, 136, 145, 165.

07 L e tte r a n . 68. Su O d d o n e d e Varris da Genazzano, cubiculario di Martino V , te s o r ie r e d a l 2 4 agosto 1426, v. P. M .

B a u m g arten , O tto Podi de Varris de Ge