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Metodologie di rilevamento per la conservazione del patrimonio edilizio

Nel documento Guide ai programmi dei corsi 1995/96 (pagine 155-160)

Anno:periodo5: 1 Lezioni,esercitazioni,laboratori:4+4(oresett imanali) Docente:Secondino COppO

Il corso vuole fornire allo studentestru menti e metodidi rilievo e di indagine storica al fine di comporre un quadro conoscitivoanalitico esintetico dellaconformazione morfo-logica di tessuti urbaniecomplessi architettonici. La finalitàèquella di definire, ai fini delle relative rappresentazioni, le specificheindividualità formalidel contesto indagato, la valenza tra motivazioni funzionali,tecniche costruttive,modelli compositivi presenti sulle singole cellule edilizieal fine di costruire un quadro sistem atico per valutame la vocazionalità e la potenzialità di riuso .

REQUISITI. Disegno edile, Storia dell'architettura edell'urbanisti ca, Architettura tecnica,Composizionearchitettonical.

PROGRAMMA

Le lezioni sono dirette a focalizzare problematiche,finalità,metodie strumenti per la costruzione di un quadro conoscitivo sistematico relativo a ambienti urbani e complessi architettonici, attraverso i metodi di rilievo diretto e indiretto,manuale e strumentale, indagini storiche e archivistiche. In particolare sono esaminatii seguentipunti fonda-mentali:

- fondamentiteorici e cenni storicirelativi al rilievo urbano e architettonico;

analisi dei metodi e dei sis temi di rilevamento manuale e strumentale e loro evolu-zionestorica in ambito urbano e architettonico;

valenza e complementarietà reciproche,legami con le indagini storico archivistiche e socio-culturali;

principi e modelli per la documentazione, schedatura,catalogazionedei beni cultu-rali ambientali;

finalizzazione e specificazione del rilievo come momento conoscitivo relativo al processoprogettuale;

- interattività dei rapporti tra rilievo e progetto nelle diversefasi di approfondimento e ai diversi livelli di intervento.

l. Illustrazione e commento di programmadelcorso e delleesercitazioni.

Il concetto di rilievo architettonico e urbano nella storia-dell'architettura e dell'urbanisticae nella accezione attuale.

Il concetto di patrimonio edilizio e la normativa relativa alla sua tutela nelle diverse accezionie modalità di intervento:manutenzioneordinaria e straordinaria,risanamento igienico,restauro conservativo, ristrutturazione edilizia e urbanistica.

Interrelazionetra analisie progetto :il rilievo come sintesi del processoconoscitivo ai finidella formulazione delle ipotesi di intervento.

2. Ilproblema del rilievourbano:ambitodi applicazionee finalizzazioneaidiversi livelliprogettuali:dipianoterritoriale- pianoregolator e,pianoparticolareggiato, piano di recupero.

Le problematichedei centri storici nell'attuale cultura urbanistica.

.Brevecarre llata dicartografie storiche inerentiicentri urbani:metodi dirilievo, conte-nutidelrilievo, sistemi di rappresentazione, scale di rappresentazione.

3. Interrelazionetracartografie di base,rilievodiretto ericercastoricoarchivistica:

contenuti e scaledi rappresentazione finalizzate ai diversimomenti progettuali.

De finizionediimmagi ne ambientale:esemplificaz io ni partic olari nella ricer ca

finaliz-1995/96DL DG (civ edi)

zataalla definizionedella strutnirazione formalerelativa.

Contenuti e sistemigrafici di restituzione.

IIIustrazionediricercheparticolarisull'argomento trattato.

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4. La normativa e il rilievo urbano: la norma UNI73IO,applicazioni e diversifica-zioni tematichenellediverse esperienze di ricercaapplicata.

Le proposte di codificazione pratica per rappresentazioniconvenzionali delle strutture ediliziee urbanealle diverse scale metriche(1:100, l :500, 1:200).

Rapporto tra cellula ediliziae contesto ambientale nel rilievo e nella rappresentazione a scala urbana.

5. Correlazionetra momentodiindaginee momentopropositivonelprocesso

proget-tualea scalaurbana. · .

Esemplificazioniparticolari in basea ricerchesvoltesul centro storico di Torino.

Rilievoper il PRO,a livellodicostituzione morfologicadi cellule edilizie, a livello di costituzione morfologichedi complessiambientali.

Rilievoe schedature storiche dei grandi contenitori edilizi.

Rilievoin-grafiaUNI come baseper carte tematichespecifiche.

6. Il rilievo peri piani di recupero epiani particolareggiat i:scale e metodi di inda-gine, contenuti, differenziazionetracartografi a di base e cartografietematiche. Esempi di rilievi tematici nelle esperienze di ricerca degli ultimi anni: modali tà di rappresentazionischematiche per piante,sezioni, prospetti,assonometrie.

Esempi di rilievi tradizionali del tessuto urbano per piante,prospettie sezioniin espe-rienzespecificheitaliane e nella cultura contemporanea.

7. Il rilievo sperimentale eil rilievofotogrammetricoper lacostruzione della carto-grafi a di basedei centri urbani.

8. La rappresentazionedellacittàeilrecuperodella "forma urbana" in alcune espe-rienzestorichee degliultimianni.

Dalle assonometrie delTheatrumSabaudiae a quelle di Manhattan,di Napoli,di Torino (dalla cultura delle programmazione gestionale dell'intervento a scala urbana alla cultura della forma).

L'usodi sistemi diversi di rappresentazione nella costruzionedi un sistema informativo a livello urbano.

9. Il rilievo a scalaarchitettonica:'peculiarità culturale del momento conoscitivo in relazione al processoprogettuale in ambitodi:manutenzi one ,'restauro , ristruttura-zione.

Differenziazionedei contenuti e delle operazioni di rilievo diretto in funzionedel tipo

di intervento. ..

Legamie valenze trainterventospecifico e contestoambientale.

Correlazionetra lediverse analisitipologicherelativealle strutturedell'oggettoeanalisi storico-critica.

Sintesiformale ai fini delle ricostruzione, attraversogli elaborati grafici, dell'individua-litàarchitettonicadell'oggetto rilevato.

IO.Illustrazione di alcune esperienzedi ricercheinterrelatein temadiriuso di edilizia

storica. .

Rapporti e interrelazioni tra momenti conosci tivie momenti decisionali nelle diverse fasi della progettazione.

I I.Sistemi emetodidelrilievodiretto: strumenti dimisurazione e fasi operative.

Costruzionedell'eidotipo in piante,pròspetto, sezione.

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Campagne fotografiche.

Sistemi e metodi dimisurazione in loco.

Scale e convenzioni grafiche di restituzione.

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12. Rilievo strumentaleefotogrammetria architettonica. Esempi di rilievocoordinato con tecniche strumentali diverse. 13. Il rilievoarchitettoniconella storiadell'architettura .

Rapportotracontenuti, sistemi di rappresentaz ione nella culturastorica del momento operativo.

Il rilievo dei protagonisti dell'architettura storica e contemporanea.

Esemplificazioniparticolaridelle diverse "scuole" di rilievonei rapporti con la storia,il restauro, il progetto ..

14.Problematich e e corr ela zion e tra rilievo di strutturazio ni tecni ch e diverse dell'edilizia storicaecontemporaneaeanalisi della individualitàformale.

Il rilievo della struttura statica nella architettura storica e nella architettura "moderna". Il problemadel rilievodel "moderno".

15.Il rilievodei dettagli edeipartitidecorativi.

Il rilievo degli ordini classici.

Il rilievo di modanature, cornici,sagome.

Esemplificazioni particolari:metodi escale di rappresentazione.

16. Problemidischedatura deibeniculturali.

Problematiche relative alla catalogazionedeibeni culturali e tendenze operative a livello italiano e straniero.

17.Problemi di normativene/rilievoarchitettonico.

Capitolato speciale per il rilievo: contenuti,scale di rappresentazioni,metodi di analisi,

tolleranze dimensionali. .

ESERCITAZIONI

Le esercitazioni avranno come tema il rilievodi un lembo di tessutourbano storico o di un ambiente urbano di particolare valore a livello di caratterizzazione storico-ambien-tale (condotto con sopralluoghi, rilievo diretto, ricerca documentazione storico-archi-vistica, ricerca bibliografica) e restituito alle diverse scale relazionate al livello di approfondimento di ricerche condotto. La indagine effettuata verrà relazionata alla formulazione di una ipotesi di intervento, normativo e/o progettuale,specifico per ogni ambiente rilevato.

Di massima il lavoro di ricerca e di rilievo richiesto verrà articolato nei seguenti

momenti: .

l. Scelta dell'ambito urbano di indagine (lembo ditessuto urbano,strada o piazza nel contesto della città storica di Torino).

2. Reperimentodella cartografia di base.

3. Reperimento di notizie storiche e bibliografiche. 4. Rilievo direttosecondo norma UNI73 IO.

5. Ricerca di documentazione relativaallaprogettazione originaria ealle successive fasi di trasformazione.

6. Redazione di rilievo architettonico in pianta,prospetto, sezionedi una cellula edi-lizia del contesto urbano indagato e restituzione in scala grafica opportùna.

7. Individuazione degli componenti architettoniche principali che concorrono alla definizione dell'individualità formaledell'ambiente indagato.

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8. Rilievo diretto e/o strumentale di una delle componentiarchitettoni chedi cuisopra, e restituzione in scala grafica opportuna.

9. Proposta di intervento,progettuale o normativo ditutela relazionato alla indagine conoscitiva effettuata, con restituzione in scala grafica opportuna.

lO. Relazione finale sull'indagine e sulle diverse fasi di analisi e progetto.

BIBLIOGRAFIA

Per ciascuno degli argomenti trattati verrà fornita una speci fica bibliografiadi riferi-mento.In particolaresi citano i volumi di:

M.Docci,D. Maestri,Storia del rilevamentoarchitettonicoe urbano.Manualedel rile-vamento architettonicoe urbano,Laterza, Bari, 1993.

M.De Simone,Disegnoe progetto, Laterza, Bari,1991.

ESAME ,

Il lavoro svolto durante le esercitazioni viene valutato sia nelle fasi che nel risultato complessivo finale e concorre al giudizio complessi vo. La provadi esame si svolge in

due parti: .

- Una prova scritta grafica di letturae restituzione, con l'aiuto dei mezzi espressivi ritenuti più idonei, dell'identità formale di un contesto urbano o di un complesso archi-tettonico, effettuato tramite rilievo diretto o indiretto.

- Una prova orale di esposizione critica del lavoro svolto con approfondimenti tema-tici relative agli argomenti trattati nel corso delle lezioni.

Il giudizio complessivo media le valutazioni delle due fasi della prova d'esame con quella sintetica degli elaboratirelativi al lavoro d'indagine e di progetto eseguito.

D/G391 O

Pianificazione dei trasporti

Anno:peri odo5:2 Lezioni.esercitazioni.laboratori:4+4(oresettimanali) -Docente:Francesco Iannelli (collab.:Mario Villa)

Il corso si propone l'approfondimento dei temi di pianificazione dei trasporti e delle infrastrutture fornendo le principali conoscenze di base teoriche ed applicative del processodi piànificazione e discutendo la loro applicazione ad alcuni casi reali.

REQUISITI. Tecnica ed economiadei trasporti. Calcolo delle probabilità e statistica.

Ricercaoperativa.

PROGRAMMA

l. Il processodi pianificazionee il diritto alla mobilità.

Il significato e !'importanza del processo di pianificazione negli scenari temporali e spaziali della mobilità. La mobilità eildiritto ad esercitarla. La relazione tra mobilità e tessutourbano, socio-economico, territoriale, ambientale. Il costo sociale del trasporto.

2. Def inizionedegliobbiettivispecificid'interesse generale.

Obiettivi specifici di tipo generale e scenari temporali e spazi ali in relazione ai livelli di pianificazione. Livelli di definizione funzionale.

3. Laformazionediun modellonel processo di pianificazione.

La neces sitàdi individuare un modello matematico di interrelazione tra le attività e la mobilità. La validazionegenerale dei modelli. Cenni sulla teoria dei sistemi. La teoria _ ela realtàdei comportamenti individuali :costru zionedi un modello interpretativo,dal

mode llo individualea quello globale . .

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4. Alcunimodelli di basenel processodi pianificazione.

Il modellò regressivo lineare semplice e multiplo. Il modello gravitazionale. Il modello di Lowry. Il modello di accessibilità. Il modello di ripartizione modale. I modelli di generazione, distribuzione ed assegnazionedegli spostamenti. Il modello di ottirnizz a-zione lineare. Il modellodel costo generalizzato. Il modellodisimulazione dell'inqui-namento atmosfericoed acusticodeltraffico.

5. Individuazione dell'obbiettivo spec ificoef ormalizzazione della metod ologiaper la soluzionedell'obbiettivo.

6. Lefasi di una metodologiadi base del processodi pianificazione.

6.1. Inventariodi tuttelecondizioniesistenti.

Le variabili socio-economiche,urbanistico-territoriali, del sistema dei trasportie delle infrastrutture, delsistema della mobilit à,del sistema ambientale e di inquina-mento atmosferico e ed acustico.

La delimitazione dell'area in studio e relativazonizzazione per la conoscenzae la valutazione delle variabili: parte conoscitiva e parte di analisi evalutazione . 6.2. La modellizza zionedellamobilità.

La formazione di un modello di domanda eil processo di assegnazione all'offerta attraverso modelli di ripartizione modale. Laverifica di un possibile equilibrio e di validazione dei modelli.

6.3. La previsionedelle variabili.

La previsione con riferimeiito all'assetto del territorio,delle attività e della mobilità.

6.4. Il progettospecificoall'obbiettivo.

Gli scenari. La scelta del sistema di trasporto. Organizzazione. Scelta dell'infrastruttura. Valutazione economica e/o tecnica: l'analisicosti - benefici.

Valutazione dal punto di vista sociale ed ambientale:l'analisi VIA (valutazione. impatto ambientale) e l'analisi multicriteri.·

6.5. L'equilibrio tra domandae offerta.

Analisi dei risultati delle modellizzazione e delle scelte progettuali.

7. Analisi e discussionedi alcuni progettidi pianificazione.

Il piano dei trasporti. Il piano dei trasporti pubblici. Il piano dei trasporti privati. Il pianourbano del traffico. Il piano del trasporto merci.

ESERCITAZIONI

Le esercitazioni sono articolate in tre principali sezioni:

la prima affronta l'applicazione delle metodologie di base nella modellistica dei tra-sporti e riguardano laconoscenza dei modelli lineari ed il loro utilizzo dal punto di vista previsionale;

- la seconda affronta l'applicazione ad un caso reale dei modelli di base del processo di pianificazione,dalla generazione all'assegnazione della mobilità;

- nell'ultima si analizzanoe si discutono alcuni casi reali.

BIBLIOGRAFIA

La specializzazionee la tipologia dei contenuti di pianificazione non consente l'utilizzo di unsolo testo. Nel corso delle lezionie delle esercitazionisaranno disponibili alcuni testi ed alcuni copie dicasi reali che saranno oggetto di approfondimento e di discu s-sione. Si segnalano alcuni testi consigliati:

Ortuzar,WilIumsen,Modelling transport,

Wiley Coli n Lee,l modelli nella pianificazione ,Marsilio,

IRSPEL,Sistema regional edeitrasp ortie programmazione ,Angeli.

ES:\ \ IE. L'esame è basatosulla prova orale e sulla valutazione diuna prova scr itta impo-t.u«durantele esercitaz ioni che percorre gli argomenti trattati nelcorso.

1995/96 DL DG (civedi) 161

Nel documento Guide ai programmi dei corsi 1995/96 (pagine 155-160)