• Non ci sono risultati.

CAPITOLO PRIMO

C. Ritorno a Cirene: il principe di Tiro torna a Cirene, dove l’anziano re Archestrate muore poco dopo lasciando metà del suo regno ad Apollonio e

1.4 Modelli antichi e riflessi medieval

L’opera ebbe da subito un grandissimo successo perché sviluppava temi cari e conosciuti già dalla letteratura latina e dal folclore universale; eccone alcuni. L’amore incestuoso di un padre per sua figlia è una materia diffusa sin dall’antichità attraverso tutto l’Oriente. Nella letteratura latina essa è trattata da Ovidio nelle Metamorfosi, dove appare nella storia di Myrrha e di

Cinyras (storia in cui la figlia, successivamente alla consumazione

dell’incesto, vorrebbe suicidarsi ma è dissuasa dalla nutrice); l’intimidazione dei pretendenti tramite l’esposizione delle teste sulle mura

traduzione e una spiegazione più accurate dell’enigma che prendano in considerazione i più svariati aspetti, cfr. Chiarini 1983, pp. 272-75.

27 Sull’enigma di Antioco cfr.Garbugino 2004, pp. 126-36; Zink 2007, pp. 50-51. 28 Galderisi 2006, p. 417.

35

della città, è presente nella storia di Atalante29 e in quella di Oenomaus e

d’Hippodamie di cui Ovidio, nel libro XII delle Metamorfosi, non racconta che l’epilogo finale, le nozze della giovane con Pirithoüs).30

L’episodio in cui Apollonio, naufrago, risveglia l’amore della giovane figlia del re di Cyrene, ricorda, in particolare l’incontro di Enea e di Didone nell’Eneide di Virgilio (libro IV); infine, le avventure di Tarsia che, rapita dai pirati, venduta ad un lenone, trascinata in un bordello, riesce a preservare la propria verginità, sono una sintesi delle peripezie che opprimono le eroine della nuova commedia attica e quelle di Plauto in

Rudens, Curculio e Poenulus.31

Numerosi motivi presenti in HART si ritrovano anche nella letteratura agiografica. Così, l’episodio della vergine condotta al bordello si individua all’interno dei racconti delle vite di alcune sante, di cui la più celebre è Sant’Agnese, ma anche Santa Teodora e Santa Dionisya. L’episodio del pescatore che, sulle rive di Cyrene, dona metà del suo mantello ad Apollonio, richiama la storia di San Martino di Tours, mentre l’abbandono del corpo creduto defunto ai pericoli delle onde, di cui è vittima la moglie di Apollonio, si ritrova nella leggenda di Giuda Iscariota e in quella di San Gregorio, che comincia d’altronde con l’incesto di un fratello e una sorella e prosegue con quello di un figlio e di sua madre32.

Un’altra leggenda che si potrebbe accostare alla storia di Apollonio è il racconto della vita di Sant’Albano nella sua versione latina e, più ancora, in quella veneta-antica33. L’incesto vi è consumato tra il padre e la figlia. La

29 Ovidio, Metamorfosi, libro X. 30

Si può inoltre pensare, sebbene in un contesto diverso, alle teste delle vittime di Mabonagrain che, in Erec et Enide di Chrétien de Troyes, accolgono Erec o a quelle che ornano il portone del Castello dei Barbes nel Haut Livre du Graal (Perlesvaus), romanzo in cui l’autore manifesta del resto un gusto pronunciato per gli sgozzamenti.

31 Zink 2006: Zink elenca inoltre : il ritratto della principessa di Cyrene in preda all’amore

che evocherebbe Apuleio; la descrizione della tempesta che richiama Ovidio e Virgilio; il gioco della palla trattato da Petronio.

32

Per la leggenda di Giuda Iscariota, cfr. Bergamaschi 1909; per la vita e la leggenda di San Gregorio, cfr. Boesch Gajano 2004; Godding 1990, p. 269.

36

figlia è vittima, ma finisce per essere colpevole; l’uno e l’altra sono condannati.34

Se si abbandona il dominio dell’agiografia, diversi accostamenti si presentano altresì tra la storia di Apollonio e alcuni romanzi medievali, quali la Chanson de geste Jourdain de Blaive35, Floire et Blancheflor36, La fille du comte d’Anjou di Jean Maillart37

e , soprattutto Le roman de Tristan.

I punti in comune con quest’ultima opera sono molteplici e

ampiamente discussi: la madre di Tristano muore di parto durante un viaggio in mare; vincitore di una prova, fino ad allora fatale per tutti, Tristano si ritrova con una taglia sulla testa; il protagonista guadagna, grazie ai propri talenti musicali, la simpatia della principessa del paese sulle coste del quale è sbarcato38; sia Apollonio che Tristano non sono prima di tutto dei guerrieri, bensì degli amatori, dei musicisti, giovani che errano abbandonati alla fortuna del mare. Testimonianza di ciò è la prima menzione di Apollonio di Tiro in francese, contenuta in Philomena di Chrétien de Troyes (1165), componimento che paragona e associa i due protagonisti in quanto possessori di talenti musicali39. Infine il loro destino letterario in lingua francese presenta una similitudine a livello si trasmissione testuale: si tratta di due opere la cui influenza è stata immensa e che sono state largamente citate (in particolare dai trovatori, proprio perché i loro eroi sono degli amoureux) ma le cui prime versioni, per il Tristano, così come le

34

Zink 2000, p. 711 : «Le second inceste, mère-fils, est, bien sûr, absent de l’histoire d’Apollonius. ais il est comme la matérialisation, dans l’outrance, du désir interdit d’Apollonius pour la fille d’Antiochus. Et du coup, l’énigme d’Antiochus pourrait s’appliquer à Alban […]» ; Zink 2007, pp. 52-3.

35 Delbouille 1969.; Zink 2006, p. 38; Capusso 2007, pp. 69-73.

36 Leclanche éd. 1980: la regina persuade Floire che Blancheflor, che ella ha in realtà

venduto a dei mercanti, è morta e gli mostra la tomba in cui dice di averla seppellita. Per ulteriori analogie cfr. Pioletti 1992; Pioletti 1999, pp. 27-28.

37 Roques éd. 1931: la fanciulla, in un passo del romanzo, richiama l’atteggiamento di

ripugnanza che Apollonio ha nel mangiare il pane nero che il pescatore di Cyrene gli offre.

38 Zink 2006, p. 39; Zink 2000, p. 714 : « […] Le rapprochement a été proposé et

argumenté depuis longtemps, mais dans l’esprit d’une critique des sources polémique, en cherchant à imposer Apollonius comme source et comme modèle de Tristan et à privilégier du coup les origines savantes du roman français au détriment de sources celtiques ou d’emprunts directs au fonds universel des contes et des mythes». Chocheyras 1996.

37

prime versioni volgari, per Apollonio, sono mutile, frammentarie o perdute.40

A. M. Babbi, nel suo saggio La ricezione veneta dell’Apollonio di

Tiro41 fa notare come questa comparazione tra Apollonio e Tristan, sia un argomento molto dibattuto fra gli studiosi; le posizioni prese in considerazione sono quelle di Maurice Delbouille ed Elizabeth Archibald.42 La critica fondamentale che quest’ultima muove a Delbouille è quella di voler trovare ad ogni costo analogie che dimostrino come Apollonio possa essere considerato la fonte di quasi tutti gli altri romanzi medievali. In particolare, la diversità più rigorosa che divide i due studiosi si riferisce proprio al rapporto dell’Apollonio con il Roman de Tristan. Secondo Delbouille, Thomas avrebbe preso ad esempio per la sua opera una versione anglonormanna dell’Apollonio, mentre la Archibald, pur riconoscendo delle analogie fra i due testi, soprattutto per quello che riguarda le capacità che i due protagonisti hanno di sedurre con la forza della musica, sottolinea come la materia tristaniana fornisca una visione del mondo che nulla ha a che fare con quella dell’Apollonio. Qui, semmai, siamo di fronte ad una letteratura di compensazione che premia i buoni e punisce i cattivi. Per la Archibald il divario tra le due opere è dunque incolmabile43.

40

Zink 2000, p. 715; Zink 2007, pp. 57-9.

41 Babbi 1999.

42Delbouille 1969, in particolare p. 1186 e Archibald 1991, Appendix I, in particolare p. 52. 43 Per alter differenze tra i due testi, cfr. Babbi 1999, pp. 478-80.

38