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CAPITOLO SECONDO

2.2 Le redazioni in prosa francese

2.2.5 La redazione di Vienna

Il manoscritto

La redazione V è una compilazione del XV secolo trasmessa dal ms. 3428, Osterreichische-National-Bibliothek, ff. 1r-55v, sotto il titolo Du

noble roy Apolonie: incipit: Seigneurs, or entendez ystoire de Tresgrant seigneurie et de noble lignee. Il y eust jadiz ung roy, qui de son droit heritaige estoit roy de Antioche, d’Arrabe, de Ethiope et de Tarce…explicit : Explicit l’histoire du noble roy Apolonie. Amen.87

La redazione V è stata edita da M. Zink88 nel 1982, con un’ampia introduzione che concerne non solo il testo stesso, ma anche buona parte della tradizione manoscritta e stampata di HART. Secondo Singer, la redazione V è stata compilata in base a due modelli: una traduzione puntuale del testo latino a noi non pervenuta e un rifacimento conosciuto solo per l’influenza che ha avuto su questa redazione89

. Da segnalare che V è interessata da un’ampia lacuna relativa all’episodio del matrimonio di Apollonio; M. Zink, nella sua edizione, sopperisce a tale parte mancante con quella corrispettiva di A.

Edizioni

Zink 1982, 2006.

86

D’ora in avanti V; edizione Zink 2006.

87 Burgio 2002, p. 266: « […] il codice quattrocentesco che trasmette W […] è oggetto di

modesta fattura e piccolo formato, nel quale si riconoscono due note: in f. 14r una firma, Regné Gebrin; in f. 54v una scrittura quattrocentesca assai grossolana o infantile: Tybeaudelle feme [o René] Gallebrun / Jacques Gallebrun qui [ill] / Margaryte Gallebrun ».

88 Zink 2006.

57 Studi

Lewis 1915; Delbouille 1969; Archibald 1991; Moretti 2001; Burgio 2002; Capusso 2007.

Schema narrativo

Antefatto:

1) Tradimento di Antioco 2) Episodio incestuoso

3) Prima prova cavalleresca di Apollonio contro il ‘cavaliere ardente’ 4) Enigma e sua soluzione

5) Ira di Antioco e fuga di Apollonio dall’Etiopia, sopraluogo di Taliarco 6) Approdo a Tarso, incontro con Ellanico e Strangulione, Apollonio salva la città dalla carestia

Matrimonio:

1) Naufragio presso Cirene e incontro con il pescatore

2) Incontro Apollonio-Archestrate (lezione di nuoto; gioco della

pallacorda)

3) Esibizione musico-canora della principessa e di Apollonio

4) Seconda prova cavalleresca di Apollonio contro i due pretendenti

rifiutati

[Matrimonio: lacuna testuale] Ostacoli:

1) [Morte apparente della moglie di Apollonio e suo successivo salvataggio presso Efeso: lacuna testuale]

2) Apollonio va in Etiopia; terza prova cavalleresca: assedio di Antiochia

e scontro con Gontacle [lacuna testuale]

3) Peripezie di Tarsia a Tarso (uccisione di Teofilo da parte di Dionisiade) e poi a Mitilene

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1) Ricongiungimento Apollonio-Tarsia a Mitilene 2) Ricongiungimento Apollonio-moglie ad Efeso Soluzione finale:

1) Ritorno a Tarso: processo e condanna di Strangulione e Dionisiade 2) Ritorno ad Antiochia e presa di possesso del regno

3) Ritorno a Cirene: Apollonio regna fino alla morte

Analisi del testo

La compilazione di Vienna è una versione particolarmente innovativa in direzione cavalleresca e politica.90 Già dall’incipit, ciò che mette in contrasto Apollonio e Antioco, infatti, non è la questione dell’incesto o dell’enigma da risolvere per avere la mano della figlia del re, ma una questione dinastica: è Apollonio il legittimo sovrano di Antiochia (così come di Arabia, Etiopia e Tarso), mandato provvisoriamente a Tarso per essere istruito91. Segue subito una prima prova cavalleresca: il protagonista deve affrontare un cavaliere demoniaco in Grecia il cui scudo porta una testa di drago che sputa fiamme sugli avversari92. Apollonio riesce a sconfiggerlo e ciò mostra ai suoi fedeli il fatto che egli sia degno di essere l’erede del padre e dei suoi regni.

La seconda prova che il nostro supera è quella che lo vede contrapposto ai pretendenti della figlia del re di Cirene, il principe di Cipro e il figlio del principe di Ungheria (episodio del tutto estraneo ad HART) dopo che questi sono stati rifiutati dalla principessa. Questo secondo scontro, che permette

90 Archibald 1990, p. 126; Burgio 2002, p. 265: «Sono riscritti in toto i capitoli iniziali

[…]», segue una disamina di tutte le parti che V modifica.

91

Ampio spazio, in questa redazione, è dato all’educazione del giovane che, a soli dodici anni è già diventato un perfetto cavaliere conoscitore del greco, del latino ed esperto nell’arte della musica.

92 Riferimenti classicheggianti sono notati da Zink 2006, p. 25: « […]cette tête de dragon

joue donc le même rôle que la tête, tranchée par Persée, de éduse, l’une des trois Gorgones, sur l’Égide de Zeus.[…]. On peut rapprocher la tête du dragon sur le bouclier du chevalier, qui évoque elle-même la tête de Méduse sur le bouclier de Zeus, des têtes tranchées des prétendants qu’Antiochus accroche au sommet de sa tour pour dissuader de nouvelles tentatives et proteger son amour incestueux ».

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ad Apollonio di dare un’ulteriore prova del suo valore e di rivelare agli abitanti di Cirene la propria origine regale, esemplifica chiaramente il mutamento della ricezione della storia di Apollonio nel passaggio dall’antichità al edioevo.

A differenza delle altre redazioni volgari prese qui in esame, nella presente, l’assedio di Antiochia e la sua successiva conquista, precedono la fase del ricongiungimento familiare. Dopo aver affidato la figlia a Strangullione e Dionisiade, Apollonio non va in Egitto, ma direttamente ad Antiochia, per prendere possesso del regno che è passato nelle mani di Gontacle, fratello minore di Antioco93. Anche in questo caso, si apre una diatriba a sfondo politico che vede contrapposti i sostenitori di Apollonio e quelli di Gontacle, i quali protestano che il primo non ha più nessun diritto su quel regno, poiché non ha rispettato la scadenza prevista per il suo ritorno in patria e quindi per il suo successivo insediamento. Dopo una lunga contesa, culminante nell’assedio di Antiochia, Apollonio ottiene la vittoria su Gontacle e può finalmente, ma non senza ulteriori peripezie, ricongiungersi con la famiglia.

Le tre prove cavalleresche qui presentate, sia pure con diverse gradazioni (nel terzo episodio lo stretto coinvolgimento di Apollonio appare abbastanza ridotto), contribuiscono a caratterizzare in senso cavalleresco tutto il testo. L’attraente varietà del tono narrativo è comunque assicurata da digressioni novellistiche che spaziano dal tono didattico (i consigli della balia Licoride a Tarsia) ad un compiaciuto tono truce (il delitto del servo Teofilo che è poi sepolto al posto di Tarsia)94.

Dal punto di vista strutturale, quindi, se in HART la soluzione del primo enigma, lo svelamento del significato della lettera di Archistrate e la

93 Capusso 2007, p. 75; Burgio 2002, p. 277: tale evento bellico colma quella che appare

una lacuna strutturale in HART che non si cura di spiegare perché, alla morte di Antioco, la corona tocchi ad Apollonio e perché, 14 anni dopo, gli Antiochieni lo accettino - senza mai averlo visto – come sovrano, e anzi permettano la successione di Atenagora. Tuttavia, anche la versione V è interessata da una lacuna che non permette di conoscere il motivo per il quale Gontacle abbia preso la reggenza di Antiochia.

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soluzione degli indovinelli di Tarsia, schiudevano tre fasi del percorso di Apollonio, in V questi momenti sono preceduti o accompagnati da imprese cavalleresche: la soluzione dell’enigma di Antioco è preceduta dallo scontro con il cavaliere ardente, la lettera di Archistrate al padre è seguita dal combattimento contro i pretendenti della figlia del re di Cirene, la soluzione agli indovinelli di Tarsia è preceduta dalla riconquista di Antiochia. Quest’ultima impresa, tuttavia, non basta da sola a chiudere la fase degli ostacoli: con tale contesa, Apollonio ha reintegrato solo una delle funzioni che erano state messe in discussione, quella pubblico-regale e ciò non è sufficiente allo scioglimento finale, cioè la ricostruzione del lignaggio familiare che rappresenta l’altra condizione complementare per la piena reintegrazione dell’equilibrio sociale.95

Il protagonista deve reintegrare se stesso nel ruolo di padre, prima, e di marito, poi. Solo a questo punto, dopo aver ristabilito la propria autorità all’interno del nucleo familiare, può effettivamente dirsi conclusa la fase degli ostacoli. Così Apollonio si reca dapprima a Mitilene, dove avviene il riconoscimento con Tarsia e poi a Tarso, dove punisce Strangulione e Dionisiade; infine l’ultima tappa del viaggio è quella ad Efeso dove, dopo aver raccontato le proprie avventure al tempio di Diana, la moglie lo riconosce ricongiungendosi così a lui e alla figlia perduta per anni.

La conclusione della versione V, pur avvicinandosi al testo proposto da

HART, presenta alcuni dettagli che confermano la già citata ottica cortese-

cavalleresca e genealogico - dinastica: viene detto, infatti, che Apollonio ebbe altri quattro figli dalla principessa di Cirene e che questi ultimi continuarono a regnare in modo degno così come aveva fatto il loro padre. Di essi, il testo ci dice che furono bons chevaliers preux et hardiz nonché

vaillans hommes96.

95 La conseguenza per Pioletti 1995, p. 19 è che: « […]restaurazione della sovranità e

riunificazione familiare, impresa e valori cavallereschi, prova e qualità di elezione culturale, s’intreccino lungo l’intero asse del racconto conferendo ad esso lo statuto di romanzo di prova e di impresa cavalleresca, romanzo d’avventura e d’amore».

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Per quello che concerne il confronto con il modello di HART, si notano le seguenti difformità:

 L’azione incestuosa di Antioco, proprio perché posta in secondo piano rispetto alla prospettiva politico-dinastica, non è descritta con la stessa violenta intensità che troviamo in HART. Inoltre, sia la figlia che la nutrice sono consenzienti a che il misfatto sia consumato e questa consapevolezza attenua ulteriormente la gravità di tutto l’episodio97. In questo modo la lettura che il Medioevo fa di questo episodio iniziale, attraverso la versione di Vienna, trasforma almeno parzialmente la colpevolezza sessuale del padre in colpevolezza politica; trasformazione tanto più agevolata per il fatto che la politica è, nel mondo feudale, affare di legame familiare.

In definitiva, come già specificato in precedenza, l’invenzione di una genealogia nuova per Apollonio, quella che lo vede erede del territorio di Antiochia, insieme con la cosiddetta demitizzazione dell’incesto, conducono il testo verso una nuova prospettiva sottoposta a vincoli politico-dinastici. Solo in questa versione, infatti, Antioco risulta incarnare la figura dell’usurpatore e in questa nuova struttura, spiccano le tre prove cavalleresche di Apollonio98.

 L’episodio dell’incontro tra Apollonio e il pescatore di Cirene è notevolmente ampliato e non è caratterizzato da elementi agiografici presenti invece in HART, anzi, il vecchio è associato alla figura del vilain

bienveillant, personaggio spesso presente all’interno del romanzo medievale

francese99. Questi accoglie il naufrago in casa sua e lo sfama, ma sembra poco propenso a condividerne le preoccupazioni;

97

Ibid. 44-45: «Celui-ci [l’inceste], dans la version de Vienne, n’est commis ni par surprise ni par force. Antiochus consulte d’abord ses conseillers sur la question de savoir s’il doit épouser sa fille, mais il ne les écoute pas et il leur ment : cette conduite relève du mauvais gouvernement […] l’inceste renforce donc l’usurpation. […] Par rapport à l’Histoire, la gravité de l’inceste est ainsiatténuée, puisqu’il n’y a pas de viol, et, si Antiochus reste tout aussi coupable, il y a un glissement en ce qui le concerne de la faute sexuelle à la faute politique au regard de la monarchie féodale ».

98 Capusso 2007, p. 73. 99Zink 2006, p. 46.

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Scompare qualsiasi riferimento al ginnasio, dove in HART avveniva l’incontro tra Apollonio e Archestrate. In questa redazione i due si ritrovano presso le acque di un fiume, dove il protagonista aiuta il re a nuotare;

 Con dovizia di particolari, è descritta la stanza della figlia del re di Cirene: in essa vi sono rappresentati tutti gli animali, le meraviglie e le pietre preziose del mondo:100

« Il n’y avait bête vivante, oiseau ou poisson de mer dont l’image n’y fȗt sculptée et peinte de riches couleurs à l’or fin, et il y avait là aussi une multitude de pierres précieuses, telles que rubis, émeraudes, saphirs balais, diamants, agates, onyx, sardoines, hyacinthes, améthystes, turquoises et grosses perles très fines. »101 [« Non c’era animale vivente, uccello o pesce di mare la cui immagine non fosse scolpita e dipinta di ricchi colori con oro puro, e c’era anche una moltitudine di pietre preziose, quali rubini, smeraldi, zaffiri balasci, diamanti, agate, onici, sardoniche, giacinti, ametiste, turchesi e grandi perle molto fini.»]

 Licoride, la nutrice di Tarsia, è vittima della malvagità di Dionisiade e Strangulione, che la ritengono responsabile della invidiabile perfezione della figlia di Apollonio; ella è quindi imprigionata e si ammala, di conseguenza, in breve tempo. Questo episodio precede uno dei più truculenti ed innovativi della versione, assente in tutte le altre: dopo essersi finalmente liberata della nutrice, Denise uccide il servo Théophile, incaricato, a sua volta, di assassinare Tarsia. Dopo l’omicidio, la perfida regina imbottisce di stoppa la ferita del malcapitato, lo avvolge in un sudario e finge che quello sia il corpo della giovane Tarsia;

 Cresce la responsabilità della figlia di Denise (altrove figura abbastanza sbiadita) che, accecata dalla gelosia, decide di vendicarsi con l’aiuto della madre;

 Prima di essere venduta all’asta, Tarsia è insediata da alcuni pirati che vorrebbero farne la propria volontà e che, per decidere chi debba averla per prima, arrivano a battersi.

100 Questo inserimento, unico nel suo genere, potrebbe essere stato inserito o per

sottolineare maggiormente la nobiltà della giovane o, più probabilmente per soddisfare i gusti del pubblico del tempo, molto sensibile agli aspetti descrittivi in direzione preziosa e fantastica, così come suggerisce Zink, 1982, p. 92.

63 2.2.6 Un bilancio provvisorio

All’interno del territorio galloromanzo, a partire dal XIV secolo, circolano, come precedentemente esposto, numerose versioni in prosa francese della Historia Apollonii Regis Tyri. Tre di queste: la redazione di Bruxelles, la redazione di Vienna e la redazione di Londra sono abbastanza autonome rispetto al modello proposto da HART e si distaccano da quest’ultimo per l’aggiunta di materiale cortese e cavalleresco, sintomo della volontà di attualizzare la narrazione e di adeguarla al gusto dell’epoca102

. Esemplare della profonda tendenza innovativa è il fatto che il cenno al soggiorno in Egitto di Apollonio (che dura ben quattordici anni, anche se raramente descritto e motivato) viene spesso eliminato dall’intreccio nelle versioni medievali103

per essere sostituito da episodi cavallereschi in cui il protagonista deve dimostrare di sapersi destreggiare con le armi. Apollonio non è quindi solo un uomo di lettere, un musico e un poeta, ma anche un guerriero. Ancora, l’aggiunta di episodi non presenti in

HART come l’assedio di Tarso in B, è peculiare di tutti questi adattamenti.

La ‘trasformazione’ della Historia in vero e proprio romanzo medievale, quale sarà nelle versioni in prosa francese, non poteva realizzarsi senza che Apollonio divenisse un cavaliere. Tutti gli adattamenti che non si limitano a tradurre letteralmente la Historia, ne modificano la trama in modo da conferirle la gloria delle armi. Si immagina, allora, che Apollonio difenda Tarso attaccata da Antioco o che assedi Antiochia durante i quattordici anni che HART gli fa trascorrere in Egitto.

102

Zink 2000, pp. 707-708.

103

Nella versione V, la più innovativa da questo punto di vista, Apollonio prosegue il suo viaggio alla volta di Antiochia per prendere possesso del regno, la cui reggenza, dopo la morte di Antioco, è passata nelle mani di Gontacle, fratello minore del tiranno defunto; la versione B segue abbastanza fedelmente la struttura proposta da HART, con l’unica differenza che nella versione volgare, si dice che Apollonio va “… faire mon duel”.La versione L segue invece fedelmente lo schema di HART, non fornendo alcuna spiegazione riguardo alla lunga assenza di Apollonio.

L’episodio non è menzionato anche per mancanza di motivazioni razionali, così come spiega Kortekaas 1990, pp. 104. Cfr. Garbugino 2004, pp. 163-4; Zink 2007, p. 48, Capusso 2006, pp. 40-41.

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Per quanto riguarda l’aspetto amoroso, le versioni francesi, pur non essendo ancora dei veri e propri romanzi cortesi, sviluppano gli episodi di carattere sentimentale dando all’amore uno spazio più importante rispetto ai propri modelli antichi104 avvicinandosi in questo modo alle modalità narrative ed espositive del romanzo francese medievale.105 Il modello proposto in HART è infatti alquanto reticente riguardo alle emozioni erotiche dei personaggi principali106: quando ad Apollonio è offerta la mano della principessa di Cirene (uno dei pochi episodi in cui questi aspetti si sarebbero potuti sviluppare107), egli risponde semplicemente esprimendo il proprio favore nei confronti del desiderio del re; inoltre non mostra, in precedenza, nessun interesse per la fanciulla benché il testo ci dica che, dopo le nozze, furono molto felici insieme. Le sole tracce di risvolti sentimentali sono legate alla trasposizione o alla dissimulazione: l’armonia musicale che unisce i due giovani e l’ “enigma” trasparente della principessa di Cyrene che rivela a suo padre il nome di colui che vuole sposare.

Un episodio speculare è quello del matrimonio fra Tarsia e Atenagora: la figlia di Apollonio non pronuncia parola quando il re di Mitilene la domanda improvvisamente in moglie; non ci è detto nulla circa i suoi sentimenti verso di lui, né tantomeno se Atenagora abbia nutrito in precedenza nei riguardi della giovane principessa: egli ci prima introdotto come uno dei possibili “compratori” di Tarsia al mercato della città, poi come il suo primo cliente al bordello e, infine, si presenta in veste di protettore, come colui che la tutelerà come fosse sua figlia. L’amore di

104 V. in particolare la descrizione dei festeggiamenti per le nozze di Apollonio e la “lezione

d’amore” del re di Tiro alla figlia del re di Cirene nella versione B. Zink 2000, p. 714: « L’adaptation en prose française « de Bruxelles » (fin du XIII siècle) doit son charme à ce qu’elle developpe avec finesse et humor les épisodes amoureux ». Cfr. anche Moretti 2001.

105 Zink 2000, pp. 712-14 ; Delbouille 1969: egli sembra voler individuare nell’ Historia il

prototipo del romanzo medievale di avventure e di amore, Zink 2007, p.54: l’autore mostra come anche la redazione in versi del XII secolo (frammento di Danzica) sviluppi tali tematiche e, in accordo con Delbouille (1969), sostiene che non a torto si potrebbe pensare che le versioni in prosa francese prendano proprio da qui lo spunto per lo sviluppo di materie cortesi; Babbi 1999, p. 477; Pioletti 2010, p. 34.

106

Zink 2000, p. 52.

Cfr. Garbugino 2004, pp. 168-75.

107 La sola versione di Vienna è purtroppo interessata da un’ampia lacuna che riguarda

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Atenagora per Tarsia, o meglio, il suo desiderio di sposarla, è dichiarato solamente quando ella rientra finalmente nel suo ruolo di “figlia del re”.108

Un’altra manifestazione del processo di medievalizzazione di HART è costituita dalla rivisitazione in chiave cristiana di alcuni episodi:109 nelle versioni francesi menzionate sopra, i riferimenti a credenze o feste pagane sono trattati in maniera diversa. I passaggi da prendere in considerazione sono essenzialmente tre: la festività dei Neptunalia celebrata a Mitilene, la statua del dio Priapo che il lenone vorrebbe far adorare a Tarsia e, infine, la sorte che subisce la moglie di Apollonio: una volta riportata in vita è condotta al tempio di Diana come sacerdotessa.

Le redazioni B e V non modificano tali episodi presenti in HART; in esse troveremo dunque tutti i riferimenti agli aspetti pagani sopra citati.110 In L, al contrario, la festività dei Neptunalia è sostituita da una generica festa che si svolge ogni anno a Mitilene; non è menzionata la statua di Priapo e, al suo posto, si parla di un’immagine d’oro e pietre preziose adorata dai Saraceni (e che Tarsia rifiuta di adorare poiché ella non è pagana come coloro che la venerano); la moglie di Apollonio è accolta come Badessa nel tempio di Diana. Inoltre, a differenza di tutte le altre versioni francesi, qui, non è un angelo, che esorta Apollonio a dirigersi a Efeso, ma una indifferenziata voce celeste111.

Per quel che riguarda il tema politico, in V viene sviluppato più che in tutte le altre versioni medievali. Apollonio e Antioco sono opposti prima di tutto da un forte antagonismo politico e solo successivamente si scontrano a

108 Archibald 1990, p. 125. Le versione francesi, per questo episodio, convergono con

HART.

109 Per il processo di cristianizzazione di HART, cfr. Pittaluga 1999, p. 170: « Il processo di

cristianizzazione dell’HA, già iniziato nei gesta Apollonii e proseguito nel Carme Burano97 […], e poi sviluppato nei Gesta Romanorum, risulta compiuto già nel castigliano Libro de Apolonio […] ».

Per quello che riguarda la non cristianità di HART cfr. Archibald 1990, pp.125-126: « First of all, it is not clear whether or not HA is intended to be understood in a Christian context ».

110

Solo nella versione di Vienna Apollonio è figlio del re di Antiochia, Tobia, e della regina Sarah, nomi, questi, che tendono a conferire alla genealogia del protagonista una chiara impronta giudaica.

111

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causa dello svelamento dell’incesto da parte del giovane pretendente. Ciò è