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4 Motivazioni dei genitori e degli alunni nella scelta della scuola e rendimento scolastico

La ragione più importante nella scelta della scuola da parte dei genitori è, in assoluto, la vicinanza al luogo di residenza della famiglia (71%) – in modo particolare per coloro che sono immigrati in Slovenia (82%) e per coloro che sono di nazionalità slovena (80%); a seguire il fatto che si tratti di “un’ottima scuola” (27%) (Tabella 7).

Gli immigrati in Italia e gli italiani di nazionalità sono caratterizzati dal fatto che nelle loro considerazioni entrano particolarmente in gioco, nel momento della scelta, gli aspetti relazionali dei propri figli. Infatti, essi tengono in conto, molto più degli altri, la circostanza che la scuola sia frequentata dagli amici dei propri figli (34% degli immigrati in Italia e 29% degli italiani), ma emerge anche un’impostazione educativa che pone al centro la responsabilità dei propri figli verso scelte rilevanti: il 28% degli immigrati in Italia e il 16% degli italiani affermano che sono stati i loro figli a decidere la scuola. I genitori di nazionalità slovena e quelli delle minoranze italiana e slovena mostrano invece una propensione più “autoritaria” o, perlomeno, solo pochi di loro (5%) tengono in considerazione l’eventuale desiderio dei figli di seguire le scelte scolastiche dei loro amici.

Tra gli immigrati in Italia, inoltre, è visibile una particolare sensibilità verso le scuole che godono di un’ottima reputazione (44%) e che offrono buone possi-bilità per il futuro (30%), a differenza degli immigrati in Slovenia nei quali entra in gioco anche l’elemento linguistico (16%).

Tabella 7: Motivi scelta della scuola (genitori)

Nazionalità Scolarità Totale Italiana

ITA Ita-slo ITA Slovena SLO

Ita-slo

SLO Mista ITA MistaSLO Immigr ITA Immigr SLO Prof Sup Univ Vicina alla residenza 68,2 56,2 79,9 49,2 60,0 72,4 72,0 82,1 68,1 72,3 69,9 70,5 Ottima scuola 33,0 13,7 16,9 27,1 35,0 24,1 44,0 27,4 34,6 28,0 17,8 26,5 Scelta dal figlio/a 16,3 5,5 5,3 5,1 5,0 10,3 28,0 8,5 14,7 10,9 8,1 11,0 Insegnamento in italiano 6,8 1,4 10,6 69,5 ,0 17,2 8,0 5,7 13,1 8,7 16,1 11,9 Insegnamento in sloveno 14,0 78,1 15,3 6,8 20,0 3,4 2,0 16,0 16,8 18,8 21,6 19,1 Buone possibilità per il futuro 13,3 17,8 17,5 22,0 15,0 13,8 30,0 16,0 13,6 17,4 17,8 16,9 Frequentata dagli amici 28,8 19,2 19,0 10,2 15,0 17,2 34,0 16,0 23,0 20,4 24,2 22,1 Affronta temi interculturalità 8,3 2,7 2,1 13,6 15,0 - 4,0 1,9 6,3 5,2 5,1 5,4 Spazi belli ed accoglienti 7,2 1,4 5,8 10,2 - 10,3 14,0 6,6 7,3 6,0 7,6 6,9 Altro motivo 9,1 11,0 4,2 5,1 5,0 6,9 8,0 ,9 4,2 7,1 7,2 6,4

Nota: percentuali di risposta affermative – possibili più risposte.

Un po’ sorprendentemente, solo il 5% delle famiglie dichiara di avere scel-to la scuola perché “affronta concretamente i temi legati all’interculturalità” e nei ragazzi questa motivazione addirittura quasi scompare (2%), ma si deve tenere conto che solo alcune scuole svolgono effettivamente queste attività che probabilmente non sono conosciute al momento della scelta della scuola. Comunque, non è chiara associazione con l’omogeneità/eterogeneità culturale delle famiglie perché si passa dal 15% delle famiglie miste italiane a nessuna famiglia mista slovena che indica questa motivazione; viceversa, confrontando le famiglie italo-slovene, si passa dal 14% di quelle residenti in Slovenia al 3% di quelle residenti in Italia.

Per quanto riguarda il livello di istruzione dei genitori, le differenze non sono molto elevate per le motivazioni che possiamo definire “strumentali” (vicinanza della scuola al luogo di residenza, il fatto che la scuola sia frequentata dagli amici del figlio o che disponga di spazi belli e accoglienti).

Le persone con minor grado di istruzione (presumibilmente di classe sociale più bassa) nutrono poche speranze riguardo alla possibilità di un mutamento di status dei propri figli, nonostante sia forte la volontà di iscriverli nelle scuole migliori: la scelta dell’item “ottima scuola” è infatti inversamente proporzionale al titolo di studio dei genitori (professionali 35%; superiori 28%; università 18%); riguardo alla motivazione “buone possibilità per il futuro”, i genitori con il più

basso titolo di studio sono invece i più scettici (professionali 14%; superiori 17%; università 18%)4.

Le famiglie di più bassa scolarità sono anche più accondiscendenti nei con-fronti dei desiderata del figlio. Al contrario, le famiglie di più elevata formazione scolastica sono un po’ più attente all’aspetto della lingua di insegnamento: le percentuali in generale non sono molto elevate, ma va tenuto conto che questo aspetto non è rilevante per le famiglie che vivono lontane dalla zona confinaria. Pertanto, l’alternativa si pone in maniera significativa solo per le famiglie delle due minoranze, anche se, su entrambi i lati del confine, un numero piuttosto consistenze di famiglie della maggioranza ha scelto di iscrivere i figli in scuole con lingua di insegnamento della minoranza.

Le risposte degli alunni non sono presentate in tabella perché non si disco-stano sostanzialmente da quelle dei genitori: le ragioni su cui si gioca la moti-vazione della scelta della scuola, oltre alla vicinanza alla residenza, consistono fondamentalmente nella “scelta dei genitori” (47%) – in particolare per le ragazze – e, in seconda battuta, nella frequentazione degli amici (38%).

Il rendimento scolastico del figlio è definito molto buono da quasi il 30% dei genitori (Tabella 8) che, evidentemente, sono un po’ più ottimisti dei loro figli che si fermano al 22% (Tabella 6). Le differenze secondo il livello educativo sono assai notevoli, specialmente se si osserva la quota di famiglie che definiscono il rendimento “molto buono”: si passa infatti da poco meno di metà delle famiglie “universitarie” all’11% di quelle dove in genitori hanno il più basso livello di scola-rità. All’op posto, le famiglie che definiscono scarso o molto scarso il rendimento raggiungono quasi i 10% di quelle a bassa scolarizzazione e si limitano al 2,5% di quelle con titoli di studio universitari.

Guardando alla nazionalità, spiccano i buoni risultati degli appartenenti alle minoranze italiana e slovena (le risposte “molto” e “abbastanza buono” superano largamente l’80%) e, al contrario, qualche difficoltà è denunciata (in particolare in Italia) dalle famiglie di immigrati o “miste”.

4 Sono stati Kohn (1969) e Pearlin (1971) a mettere in luce in una serie di ricerche condotte negli Stati Uniti e in Italia negli anni Sessanta le relazioni che intercorrono fra la struttura sociale e la socializzazione. La classe operaia, consapevole delle scarse possibilità per i propri figli di realizzare mete sociali di rilievo, tende a non motivare al successo la prole.

Tabella 8: Rendimento scolastico dei figli secondo i genitori

Nazionalità Scolarità Totale

Italiana ITA

Ita-slo ITA Slovena SLO

Ita-slo

SLO Mista ITA Mista SLO Immigr ITA Immigr SLO Prof Sup Univ

Non saprei ,8 4,1 ,5 1,7 - 3,4 - 3,8 3,1 ,8 1,3 1,5 Molto scarso ,8 - 2,1 - 5,0 - - - 3,1 - ,4 ,9 Scarso 4,2 1,4 3,7 1,7 15,0 3,4 6,0 4,7 6,3 4,1 2,1 4,0 Né/né 17,8 8,2 15,9 11,9 20,0 27,6 34,0 28,3 29,8 17,9 11,9 19,1 Abbastanza buono 48,1 58,9 41,3 35,6 45,0 34,5 42,0 39,6 46,1 48,4 36,4 44,3 Molto buono 28,4 27,4 36,5 47,5 10,0 31,0 16,0 22,6 11,0 28,3 47,5 29,8 Non risposto - - - 1,7 5,0 - 2,0 ,9 ,5 ,5 ,4 ,5 Totale 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 264 73 189 59 20 29 50 106 191 368 236 800