• Non ci sono risultati.

Le Nazioni Unite ed i suoi rapporti con le organizzazioni regionali e

definizione di una partnership

Nella prassi normativa dell'ONU è possibile ravvisare un'ulteriore conferma del rapporto "triangolare". Proprio dalla sua analisi, emerge un'evoluzione del tipo di relazione intrattenuta tra l'ONU e le organizzazioni regionali e sub- regionali, non più improntata ad una logica di complementarity, bensì di partnership, esaltando le funzioni e i poteri delle organizzazioni (sub)regionali.155

Inizialmente, l'approccio dell'ONU, riscontrabile, ad esempio, nella risoluzione dell'Assemblea generale n. 49/57 del 1995156 e dal Rapporto Brahimi del 2000, era volto a sostenere le

iniziative delle organizzazioni regionali e sub-regionali in un'ottica di complementarità, essendo queste demandate all'esercizio delle funzioni e fini dell'ONU.157

154 EMANUELE CIMIOTTA, L’uso della forza nei rapporti tra Nazioni Unite e organizzazioni regionali e sub-regionali, Jovene Editore, Napoli, 2018, p. 220. 155 Ivi, p. 236.

156 UN General Assembly Resolution UN Doc. A/RES/49/57, par. 11 del

preambolo: "emphasizing further that the efforts made by regional arrangements or

agencies, in their respective fields of competence, in cooperation with the United Nations can usefully complement the work of the Organization in the maintenance of international peace and security".

157 EMANUELE CIMIOTTA, L’uso della forza nei rapporti tra Nazioni Unite e organizzazioni regionali e sub-regionali, Jovene Editore, Napoli, 2018, p. 237.

- 153 -

Dalla lettura della risoluzione n. 1631 del 2005158 emerge

la tendenza dell'ONU ad evidenziare l'importanza del rafforzamento del ruolo delle organizzazioni (sub)regionali ed in particolare del potenziamento della capacità di quelle africane nel dispiegare operazioni di peacekeeping in tempi brevi.159

Argomenti simili sono oggetto della risoluzione n. 1809 del 2008160 in cui, in aggiunta, il Consiglio per la prima volta si

mostrò soddisfatto con le organizzazioni africane per i loro sforzi volti al consolidamento delle capacità di peacekeeping in Africa. Esso, inoltre, promosse la cooperazione reciproca tra organizzazioni regionali e sub-regionali e mostrò la propria disponibilità ad intensificare la collaborazione tra ONU e le organizzazioni regionali, in particolare l'UA.161

Con la risoluzione n. 2033 del 2012, invece, si assiste ad un cambiamento dell'approccio del Consiglio, che per la prima volta espresse l'intento di sviluppare una "effective partnership" con le organizzazioni regionali e sub-regionali, in particolare con l'UA, in linea con "the Charter of the United Nations and the

relevant statutes of regional and subregional organizations".162 Tale

cambio di prospettiva è riconducibile, in termini causali, alla capacità delle organizzazioni (sub)regionali di comprendere

158 UN Security Council Resolution n. 1631, UN Doc. S/RES/1631, 17 Ottobre

2005.

159 EMANUELE CIMIOTTA, L’uso della forza nei rapporti tra Nazioni Unite e organizzazioni regionali e sub-regionali, Jovene Editore, Napoli, 2018, p. 237. 160 UN Security Council Resolution n. 1809, UN Doc. S/RES/1809, 16 Aprile

2008.

161 EMANUELE CIMIOTTA, L’uso della forza nei rapporti tra Nazioni Unite e organizzazioni regionali e sub-regionali, Jovene Editore, Napoli, 2018, p. 238. 162 UN Security Council Resolution n. 2033, UN Doc. S/RES/2033, 12 Gennaio

- 154 -

meglio i motivi alla base delle controversie, data la condivisione di valori e la vicinanza geografica.

La necessità di "effective partnerships" viene ribadita nella risoluzione 2320 del 2016163, apprezzando i progressi dell'ONU e

dell'UA in tal senso e puntualizzando l'esigenza di ampliare la sostenibilità e la flessibilità dell'assistenza finanziaria a beneficio di "African Union-led peace support operations authorized by the

UNSC [...] consistent to Chapter VIII of the Charter".164 Lo scopo

prefissato era quello di "further develop the partnership with the

AU into a systematic and strategic partnership adapted to the complex security challenges facing the African continent"165 stante

l'"important role" dell'UA "in efforts to confront threats to peace and

security in Africa".166 Tale partnership si è sviluppata attraverso

"mutual consultations", ossia una pratica finalizzata a consentire

alle Nazioni Unite e all'UA di tenersi reciprocamente aggiornate e di scambiarsi opinioni sui conflitti, alla soluzione dei quali esse intendessero dare il proprio contributo. Infine, il Consiglio di Sicurezza ha mostrato la propria disponibilità a vagliare "the

proposals of the AU for the future authorization and support by the UNSC for AU peace support operations authorized by the UNSC".167

In tale ultima risoluzione si è posto l'accento sul contributo centrale dell'UA nei rapporti con l'ONU nella gestione dei conflitti del continente africano, dato il riferimento

163 UN Security Council Resolution n. 2320, UN Doc. S/RES/2320, 18 Novembre

2016.

164 Ivi, par. 3.

165 Ivi, par. 9 del preambolo e par. 1. 166 Ivi, par. 12 del preambolo. 167 Ivi, par. 7.

- 155 -

esplicito ad "African Union-led peace support operations authorized

by the UNSC" e non già al generico dispiegamento di "African- led Mission".168

La progressiva tendenza alla partnership trova una giustificazione nei benefici derivanti dalla ripartizione dei ruoli e competenze tra le varie organizzazioni, sebbene non sia stato delineato in maniera chiara e precisa, nemmeno sulla Carta, un modello cui ricondurli. Si possono, infatti, menzionare varie forme di cooperazione ed assistenza.

In primis, può essere disposto un operational support, ossia

un supporto operativo messo a disposizione dall'ONU per le organizzazioni (sub)regionali e viceversa, come è successo per il supporto fornito all'UNOMSIL dall'ECOMOG ed all'AMISOM in Somalia dall'ONU.

Inoltre, può essere realizzato un co-deployment ossia un contestuale dispiegamento delle missioni dell'ONU e delle operazioni delle organizzazioni regionali o sub-regionali, senza una precisa suddivisione dei compiti e ruoli.169 Si pensi alla

prima operazione di peacekeeping dell’ONU, ovvero l’UNOMIL (United Nations Observer Mission in Liberia) 170 che ha affiancato la

missione dell'ECOWAS in Liberia.

Un'ulteriore forma di cooperazione è rappresentata dalle

joint operations: si tratta dell'invio di forze militari da parte di

168 EMANUELE CIMIOTTA, L’uso della forza nei rapporti tra Nazioni Unite e organizzazioni regionali e sub-regionali, Jovene Editore, Napoli, 2018, p. 241. 169 Ivi, p. 243.

170 Si tratta di una missione di osservazione istituita nel 1993, con la

risoluzione n. 866 del 22 Settembre, al fine di cooperare con l’ECOMOG, istituita dall’ECOWAS. UN Security Council Resolution n. 866, UN Doc. S/RES/866, 22 Settembre 1993.

- 156 -

un'organizzazione (sub)regionale al fianco di una missione di

peacekeeping dell'ONU, pur agendo ciascuna su un piano di

parità tanto per il coordinamento quanto per il finanziamento della missione.171

Diversamente dalle joint operations, le hybrid operations sono caratterizzate da un'unica struttura di comando per la missione dell'organizzazione (sub)regionale integrata da quella dell'ONU, come nel caso dell'African Union – United Nations

Mission in Darfur (UNAMID).172

Da tale rassegna si evince come non sia stato elaborato un sistema normativo completo in merito, essendosi sviluppate le varie tipologie di cooperazione e coordinamento ad hoc nella singola occasione. Come sostengono Williams e Boutelis, infatti, la rinuncia ad un'esigenza di sistematicità è dovuta alla necessità dell'ONU e dell'UA di sviluppare "pragmatic

operational responses to major crises", essendo la partnership spesso

condizionata da eventi politici e situazioni pregiudizievoli per la sicurezza, che necessitano soluzioni pragmatiche.173

171 Ad esempio, nel 2006 ci fu l’azione congiunta della EUFOR R.D. (European

Union Military Operation in the Democratic Republic of the Congo) Congo e della MONUC (United Nations mission in the Democratic Republic of Congo) al fine di favorire il processo elettorale congolese. L’UE ottenne l’autorizzazione al dispiegamento dell’EUFOR R.D. Congo grazie alla ris. 1671 (2006), pur avendo in precedenza precisato l’intenzione di condurre la missione in autonomia. Nel luglio del 2006 le due organizzazioni concordarono sulla distinta direzione e coordinamento delle missioni. UN

Security Council Resolution n.1671, UN Doc. S/RES/1671, 25 Aprile 2006. 172 Tale operazione, istituita dalla ris. 1769 del 2007 del Consiglio, fu

intrapresa congiuntamente dall’ONU e dall’UA in Darfur sotto un’unica struttura di comando facente capo all’ONU. Il suo dispiegamento era finalizzato ad assicurare la protezione dei civili e favorire l’assistenza umanitaria e il corretto svolgimento del processo politico. UN Security

Council Resolution n. 1769, UN Doc. S/RES/1769, 31 Luglio 2007.

173 PAUL WILLIAMS, ARTHUR BOUTELLIS, Partnership Peacekeeping: Challenges and Opportunities in the United Nations-African Union Relationship,

- 157 -

Volendo definire la nozione di partnership, occorre precisare come questa si distanzi dall'indicazione di un rapporto meramente sussidiario delle organizzazioni (sub)regionali, chiamate ad integrare l'attività dell'ONU, tendendo piuttosto a suggerire una relazione di stampo paritario.174

Tuttavia, al di là del generico riferimento all'intervento – congiunto, contestuale o sequenziale - dell'ONU e delle organizzazioni (sub)regionali ed alla sussistenza di "common

approaches to shared challenges"175, non è stato individuato un

criterio che permetta di comprendere sostanzialmente tale espressione. Per partnership si possono, dunque, intendere varie forme di coordinamento e cooperazione, che mutano a seconda delle circostanze riguardanti le singole crisi.176

Anche il Segretario Generale nel rapporto del 2015 intitolato Partnering for Peace: Moving Towards Partnership

Peacekeeping, ha osservato come i modelli di impegno

multilaterale siano "each time adapted to fit the specific

circumstances of the crisis in question".177 Secondo tale rapporto,

inoltre, si può ritenere attualmente vigente un'era di "partnership

peacekeeping" in cui la collaborazione tra i diversi attori coinvolti

174 EMANUELE CIMIOTTA, L’uso della forza nei rapporti tra Nazioni Unite e organizzazioni regionali e sub-regionali, Jovene Editore, Napoli, 2018, p. 247. 175 Report of the Secretary-General on strengthening the partnership between the United Nations and the African Union on issues of peace and security in Africa, including the work of the United Nations Office to the African Union, UN Doc.

S/2016/780 par. 15, 13 Settembre 2016.

176 LINOS-ALEXANDRE SICILIANOS, Entre multilatéralisme et unilatéralisme: l’autorisation par le Conseil de Sécurité de recourir à la force, Recueil des Cours de

l’Académie de Droit International de la Haye, 2008, vol. 339, pp. 282 ss.

177 Report of the Secretary-General “Partnering for peace: moving towards

- 158 -

nella gestione dei conflitti "is becoming the norm".178

Nel documento - adottato dal Panel istituito ai sensi della risoluzione n. 1809 del 2008, si è evidenziata l'opportunità non già di un approccio case-by case, bensì di carattere sistematico al fine di soddisfare l'esigenza di chiarezza della cooperazione, con un’inequivocabile ripartizione di compiti e responsabilità "based

on the African Union’s comparative advantages".179

Il Panel, inoltre, in un'ottica legata alla partnership ha sottolineato come, nonostante le organizzazioni (sub)regionali agiscano sempre per conto del Consiglio di sicurezza (il responsabile principale in materia di pace e sicurezza), esse dovrebbero essere poste nella condizione di sfruttare tempestivamente il proprio ‘comparative advantage’: ‘a timely and

effective response to crises is needed, especially in cases of war crimes, genocide, crimes against humanity and major humanitarian situations’.180

178 Ivi, par. 57.

179 Report of the African Union – United Nations Panel on modalities for support to African Union peacekeeping operations, UN Doc. (A/63/666-S/2008/813), 31

Dicembre 2008.

- 159 -

CONSIDERAZIONI CONCLUSIVE

Nella fase attuale delle relazioni internazionali si assiste ad un mutato assetto dei rapporti tra ONU e organizzazioni regionali e sub-regionali. In particolare, in primo luogo, come si evince dalla prassi, in applicazione del disposto dell’art. 53 della Carta ONU, il Consiglio di Sicurezza raramente opera come delegante in base al primo enunciato del citato articolo, bensì tende a concedere un’autorizzazione in favore delle organizzazioni regionali e sub-regionali, sulla base del secondo enunciato.

Vale la pena evidenziare che quest’ultima disposizione, originariamente introdotta al fine di arginare l’autonomia delle organizzazioni (sub)regionali, finisce per rivelarsi, nella prassi, strumento di legittimazione, attraverso l’autorizzazione, delle operazioni a carattere regionale e sub-regionale intraprese negli anni.

Proprio ricollegandosi all’autonomia oramai conclamata delle organizzazioni regionali, si può osservare come il modello di operazioni teoricamente attuabili in proprio dal Consiglio di Sicurezza, ai sensi degli articoli 42 e seguenti della Carta ONU, sia oramai lettera morta e la dinamica dell’ ”accentramento funzionale” sia superata, almeno parzialmente, nel momento in cui gli Stati si sono rifiutati negli anni di sottoscrivere gli accordi previsti segnatamente dall’art. 43. Ne è seguita, pertanto, la reiterata prassi del Consiglio a concedere autorizzazioni per gli interventi statali, regionali e sub-regionali. Si assiste dunque, da un lato, alla progressiva regressione del carattere centrale del

- 160 -

Consiglio, e dall’altro all’affermazione della sempre più pregnante importanza ed autonomia degli enti regionali.

Con specifico riferimento all’Unione Africana, e più in generale, ponendo la mente agli esempi dell’ECOWAS, dell’ECCAS e dell’IGAD, si è venuto sviluppandosi un vero e proprio rapporto “triangolare” tra l’ONU, le organizzazioni regionali e sub-regionali. Una delle principali motivazioni di tale evoluzione consiste nella sempre minore disponibilità di strumenti, risorse e mezzi da parte dell’ONU, tali da assicurare ed assicurarsi il rispetto e l’osservanza dell’asserito primato in materia di uso della forza.

Da ciò sono scaturiti, in primo luogo, come già detto, un crescente potere autonomistico in capo agli enti regionali e sub- regionali, dall’altro nel tentativo di coordinare tale rapporto triangolare, una divisione, auspicabilmente sempre più netta e distinta, dei poteri ai vari organi attribuiti.

- 161 -

BIBLIOGRAFIA

ABI-SAAB GEORGES, Cours général de droit international public, Recueil des Cours, vol. 207, 1987, pp. 97 ss.

ABI-SAAB GEORGES, United Nations peace-keeping old and new: an

overview of the issue, New dimensions of peace-keeping, Dordrecht,

1995, pp. 9 ss.

AGO ROBERTO, Comunità internazionale universale e comunità

internazionali particolari, in AA.VV., Contributi allo studio dell'organizzazione internazionale, CEDAM, Padova, 1957, pp. 29 ss.

ALDECOA LUZÁRRAGA FRANCISCO, Globalización y regionalismo

en el siglo XXI, Revista Valenciana d'Estudis Autonñmics, 2002, vol. 36

AMERASINGHE CHITTHARANJAN FELIX, Principles of the

Institutional Law of International Organizations, Cambridge University

Press, Cambridge, 2005, pp. 11 ss.

ANZILOTTI DIONISIO, Gli organi comuni alle società di stati, Rivista di Diritto Internazionale, 1914

BAIMU EVARIST e STURMAN KATHRYN, Amendment to the African

Union’s right to intervene: a shift from human security to regime security?,

in ASR, 2003, pp. 37-45

BALDONI CLAUDIO, La Società delle Nazioni, CEDAM, Padova, 1936

BALMOND LOUIS, La sécurité collective, du droit des Nations Unies au

droit régional?, in ARCANI MAURIZIO, BALMOND LOUIS, La sécurité collective entre légalité et défis à la légalité, Milano, 2008, pp. 73 ss.

BARTOS MILAN, L’ONU et la coopération régionale, Revue politique internationale, n. 104, 1956, pp. 7-8

- 162 -

BASS ADEMOLA, Regional Organizations and the Development of

Collective Security Beyond Chapter VIII of the UN Charter, Hart

Publishing, Oxford and Portland, 2004 pp. 33 ss.

BOISSON DE CHAZOURNES LAUREN, Freshwaters and International

Law: The Interplay between Universal, Regional and Basin Perspectives, The

United Nations World Water Assessment Programme – Insights, UNESCO, 2009

BOISSON DE CHAZOURNES LAUREN, Interactions between regional

and universal organization: a legal perspective, Brill Nijhoff,

Leiden/Boston, 2017

BOISSON DE CHAZOURNES LAUREN, Les relations entre

organisations régionales et organisartions universelles, Recueil des cours

de l'Académie de droit international de la Haye, 2010, vol. 347, pp. 286 ss.

BOISSON DE CHAZOURNES LAUREN, PERGANTIS VASILIS,

Article 21 in KOLB ROBERT, Commentaire sur le Pacte de la Société des Nation, Bruylant, Brussels, 2015, pp. 829 ss.

BONFANTI MATTEO, Unione Africana e Nazioni Unite nella risoluzione

dei conflitti, in L’Africa nelle relazioni internazionali: sfida al passato ISPI,

Quaderni di Relazioni Internazionali n. 10/2009, pp. 49 ss.

BOTHE MICHAEL, Peace-keeping and Use of Force-Back to the Charter or

Political Accident?, International Peacekeeping, 1994

BOUTROS-GHALI BOUTROS, Contribution à l'étude des ententes

régionales, Paris, Pedone, 1949, pp. 101 ss.

CANNIZZARO ENZO, Diritto Internazionale, Giappichelli, Torino, 2016, pp. 101 ss.

CANNIZZARO ENZO, Sull'attuazione di risoluzioni del Consiglio di

Sicurezza da parte di organizzazioni regionali, Rivista di diritto

- 163 -

CARDONA LLORENS JORGE, La coopération entre les Nations Unies et

les accords et organismes régionaux pour le règlement pacifique des affaires relatives au maintien de la paix et de la sécurité internationales, in Boutros Boutros-Ghali Amicorum Discipulorumque Liber. Paix, Développement, Démocratie, Bruylant, Brussels, 1998, vol. i, pp. 278 ss.

CELLAMARE GIOVANNI, Le attività di mantenimento della pace nei

rapporti tra Nazioni Unite e organizzazioni regionali, La Comunità

internazionale, 2013, pp. 74-75

CELLAMARE GIOVANNI, Le operazioni di peacekeeping delle

organizzazioni regionali, Cacucci Editore, Bari, 2015

CIMIOTTA EMANUELE, L'azione di contrasto agli atti di terrorismo

perpetrati da Boko Haram nei rapporti tra Nazioni Unite, organizzazioni regionali e sub-regionali, Quaderni di SIDIBlog, Napoli, 2015, pp. 415 ss.

CIMIOTTA EMANUELE, L'uso della forza nei rapporti tra Nazioni Unite

e organizzazioni regionali e sub-regionali, Jovene Editore, Napoli, 2018

CLEMONS ELGIN, No peace to keep: Six and Three-Quarters

peacekeepers, New York University Journal Commission at its fifty-

third session (2001) of International Law and politics, 1993, pp. 139 ss.

CONFORTI BENEDETTO, FOCARELLI CARLO, Le Nazioni Unite, CEDAM, Padova, 2015

COOPER JOHN MILTON, Breaking the Heart of the World: Woodrow

Wilson and the Fight for the League of Nations, Cambridge University

Press, Cambridge, 2001, pp. 20 ss.

CRYER ROBERT, The Security Council and Article 39: A threat to

Conherence?, Journal of Conflict and Security Law, vol. 1, 1996, pp. 161

- 164 -

DE WET ERIKA, The Relationship between the Security Council and

Regional Organizations during Enforcement Action under Chapter VII of the United Nations Charter, Nordic Journal of International Law, vol. 71,

2002, pp. 7 ss.

DRAETTA UGO, Principi di diritto delle organizzazioni internazionali, Giuffrè, Milano, 2006

EIDE ASBJØRN, Peace-Keeping and Enforcement by Regional

Organizations, Journal of Peace Research, vol. 3, 1966, pp. 125 ss.

EL-ERIAN ABDULLAH, First Report to the ILC in Relations between

states and Inter Governmental Organizations, Yearbook of the

International Law Commision, vol. 2, 1963, pp. 162 ss.

FAWCETT LOUISE, Exploring regional domains: a comparative history of

regionalism, International Affairs, vol. 80, 2004, pp. 430 ss.

FAWCETT LOUISE, Regionalism from an Historical Perspective, in FARRELL MARY, HERTNE BJÖRN e VAN LANGENHOVE LUK,

Global Politics of Regionalism: Theory and Practice, London, 2005, pp. 21-

25

FELICIO TANIA, The United Nations and regional organizations: the need

for clarification and cooperation, Studia Diplomatica, vol. LXII, 2009, n. 3,

pp. 14-15

FENWICK CHARLES, The Inter-American Regional System, McMullen, New York, 1949

PEMPEL T.J., Remapping East Asia: The Construction of a Region, Cornell Univ. Press, Ithaca, NY, 2005, pp. 239 ss.

FROWEIN JOCHEN– KRISCH NICO, Chapter VII. Action with respect

to Threats to the Peace, Breaches of the Peace, and Acts of aggression, in

BRUNO SIMMA, The Charter of the United Nations – A Commentary, vol. I, Oxford University Press, Oxford, 2002

- 165 -

FRULLI MICAELLA, Le operazioni di peacekeeping delle Nazioni Unite:

continuità di un modello normativo, Editoriale Scientifica, Napoli, 2012,

pp. 2-15

FUSINATO GUIDO, La personalità giuridica dell'istituto di Agricoltura, Rivista di Diritto Internazionale, 1914, pp. 153 ss.

GARGIULO PIETRO, Le Peace Keeping Operations delle Nazioni Unite, Editoriale Scientifica, Napoli, 2000, pp. 100-111

GARNER JAMES, “The Recrudescence of the Monroe Doctrine”, Political Science Quarterly, vol. 45, 1930

GIOIA ANDREA, The United Nations and Regional Organizations in the

maintenance of peace and security, in BOTHE MICHAEL, RONZITTI

NATALINO, ROSAS ALLAN, The OSCE in the Maintenance of Peace

and Security, Kluwer Law International, The Hague/London/Boston 1997, pp. 220 ss.

GRAY CHRISTIAN, International Law and the Use of Force, 3rd ed.,

Oxford University Press, Oxford, 2008, pp. 386 ss.

HALDERMAN JOHN, Regional Enforcement Measures and the United

Nations, Georgetown Law Journal, 1963-1964, pp. 101 ss.

HETTNE BJÖRN, The New Regionalism Revisited, in SÖDERBAUM FREDRIK, SHAW TIMOTHY, Theories of New Regionalism: A Palgrave

Reader, Palgrave Macmillan, New York, 2003, pp. 22 ss.

HOBSON ASHER, The International Institute of Agriculture: (an

historical and critical analysis of its organization, activities and policies of administration), Journal of Political Economy, 1931

HUMMER WALDEMAR & SCHWEITZER MICHEAL, Chapter VIII.

Regional Arrangements in SIMMA BRUNO, The Charter of the United Nations. A Commentary, vol. 1, Oxford University Press, Oxford, 2002,

- 166 -

HUMMER WALDEMAR e SCHWEITZER MICHAEL, Article 52, in BRUNO SIMMA, The Charter of the United Nations. A commentary, Oxford University Press, Oxford, 2002, pp. 817 ss.

JIMÉNEZ DE ARÉCHAGA EDUARDO, La coordination des systèmes de

l’ONU et de l’Organisation des Etats américains pour le règlement pacifique des différends et la sécurité collective, Recueil des cours de l’académie de

la Haye, vol. 111, 1964, pp. 432 ss.

KAMTO MAURICE, Le rôle des ‘accords et organisme régionaux’ en

matière de maintien de la paix et de la sécurité internationale à la lumière de la Charte des Nations Unies et de la pratique internationale, Revue Général

de Droit International Public, 2007, pp. 780 ss.

KELSEN HANS, Is the North Atlantic Treaty a Regional Arrangement? American Journal of International Law, vol. 45, 1951, pp. 162-166

KELSEN HANS, The Law of United Nations. A Critical Analysis of Its