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Rete ciclabile per la mobilità quotidiana

Nel documento PUMS Relazione (pagine 75-0)

4.4 Percorsi, reti e politiche per la ciclabilità

4.4.1 Rete ciclabile per la mobilità quotidiana

La rete per la mobilità quotidiana è costituita da percorsi mirati ad offrire una concreta opportunità ciclistica per la mobilità pendolare o comunque ordinaria (casa-lavoro, casa-scuola, pratiche e servizi), eventualmente anche con catene intermodali “appoggiate” alla rete portante del Trasporto Pubblico Metropolitano (SFM e Tram). La rete mira a coprire gli assi principali dei comuni maggiori e le principali direttrici di collegamento intercomunale, in continuità rispetto al Piano della Mobilità Ciclistica - PMC. A differenza di questo, tuttavia, al fine di proiettare la bicicletta in una nuova dimensione della mobilità efficacemente competitiva e alternativa all’auto, non limita il raggio di azione delle due ruote a 4-5 Km, misura che aveva come effetto la creazione di molti percorsi radiali rispetto ai centri abitati, che non sempre risultavano tra loro connessi.

La rete per la Mobilità Quotidiana del PUMS supera invece tale limite e mira a costruire una vera e propria rete ciclabile sulle principali direttrici di collegamento intercomunali. Il superamento del limite di 4-5 Km è anche legato all’affermarsi dello sviluppo dell’e-bike, mezzo realmente competitivo all’auto anche su percorsi più lunghi non pianeggianti, favorendo, tra l’altro, i ciclisti meno esperti o anziani.

La rete per la mobilità quotidiana è declinata in 2 categorie: la rete strategica e la rete integrativa (cfr. Figura 4-1 e le Tavole 1A e 1A.1). La rete strategica è composta da direttrici radiali e trasversali che connettono i principali centri urbani della città metropolitana tra di loro e con Bologna, interconnettendosi con la rete portante del TPM e servendo alcune importanti zone industriali. Nella rete strategica metropolitana sono funzionalmente integrate le reti strategiche del Comune di Bologna e di Imola. La rete integrativa completa la maglia definita dalla rete strategica connettendo anche le località minori, le aree industriali non intercettate dalla rete strategica e aumentando la permeabilità e l’accessibilità del territorio.

Il Piano illustra anche i principali percorsi extra provinciali.

La rete strategica è composta dai seguenti assi : Emilia

L’asse, su una lunghezza complessiva di circa 58 km nel territorio metropolitano, per circa il 45% è dotato di piste ciclabili, che si sviluppano in prevalenza all’interno dei centri urbani che attraversa.

Persicetana (Bologna-Verona)

La direttrice persicetana ricalca totalmente la Ciclovia del Sole (ER17) e utilizza, in gran parte, il percorso ciclabile sul sedime dismesso della ferrovia Verona – Bologna, denominato Ciclovia VR-BO;

transita attraverso il territorio metropolitano per 46 km. Attraversa Crevalcore, S. Giovanni in Persiceto, Anzola, Sant'Agata Bolognese, Sala Bolognese. Proseguendo attraversa quindi Calderara di Reno fino a Bologna.

Galliera (Bologna-Galliera)

La via Galliera, si estende per circa 30 Km dal centro di Bologna al confine provinciale nord. Dal capoluogo attraversa i comuni di: Castel Maggiore, Funo, costeggia il confine tra Argelato e Bentivoglio,

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San Giorgio di Piano, San Pietro in Casale, Galliera (località San Vincenzo di Galliera) proseguendo in direzione del confine per altri 2 km fino a Poggio Renatico poi verso Ferrara.

San Donato (Bologna – Baricella)

In uscita da Bologna verso nord-ovest lungo la via San Donato fino a Baricella, dove interseca la direttrice trasversale che unisce Crevalcore a Baricella; per la lunghezza di 23 km.

San Vitale – Zenzalino (Bologna – Molinella)

Dal capoluogo in direzione Villanova di Castenaso, lungo l’asse della San Vitale; poi ripiega verso nord, dove si sovrappone al percorso della Ciclovia delle Paludi. La direttrice prosegue poi su diverso percorso e attraversa Molinella fino al confine provinciale, per uno sviluppo complessivo di circa 37 km.

Savena (Bologna – Pianoro)

Dalla Stazione SFM di Pianoro a quella di Rastignano il tracciato coincide, di massima, con la Ciclovia Savena-Idice, mentre nel raccordo con Bologna si sviluppa lungo la via Nazionale Toscana; è certamente importante prevedere il completamento dell'asse verso Bologna. Somma circa 15 km.

Porrettana (Bologna-Porretta)

La direttrice porrettana ricalca prevalentemente la Ciclovia del Sole (ER17) nel percorso a sud di Bologna per uno sviluppo di 75 km. Si discosta dal tracciato Eurovelo 7 nel tratto da Casalecchio di Reno, all'altezza del Parco Talon, a Sasso Marconi transitando sulla via Porrettana per collegare i principali abitati dell'area.

Bazzanese (Bologna – Vignola)

La direttrice bazzanese si estende dal centro di Bologna fino al confine provinciale per 24 km.

L’asse si sviluppa all’interno dei comuni di: Casalecchio di Reno, Zola Predosa, la località Ponte Ronca;

per un breve tratto si snoda al confine tra Valsamoggia e Monte San Pietro, poi attraversa il Comune di Valsamoggia nelle località di Crespellano, Muffa e Bazzano.

Santerno (Castel del Rio-Mordano)

Il percorso parte dal confine provinciale in località Moraduccio proseguendo poi verso Valsalva, Castel del Rio, Fontanelice, Borgo Tossignano, Casalfiumanese, Imola, San Prospero, Mordano, per uno sviluppo di 48 km. Il tragitto si snoda in parallelo con la “Ciclovia dal Po al Santerno”, privilegiando l'attraversamento dei centri urbani.

Trasversale Calderara di Reno – Castenaso

Questa infrastruttura, lunga circa 20 km, parte da Calderara di Reno alla altezza della direttrice persicetana, attraversa Trebbo di Reno, Primo Maggio, intersecando la direttrice Galliera. Costeggia Cadriano, attraversa Quarto Inferiore nel comune di Granarolo dove interseca la direttrice san donato e termina a Castenaso incontrando la san vitale-zenzalino.

Trasversale Castel Maggiore – Medicina

Questa infrastruttura lunga circa 25 km, parte da Castel Maggiore, distaccandosi dalla direttrice Galliera, attraversa Granarolo dell'Emilia in corrispondenza della san donato, passa Budrio incontrando la san vitale-zenzalino, prosegue fino a Medicina dove si ricollega alla san Carlo.

77 Trasversale San Carlo (Medicina – Castel San Pietro)

Questo itinerario collega Castel San Pietro Terme a Medicina. Parte dalla via Emilia, poi prosegue in direzione nord sulla vecchia San Carlo fino a Medicina, dove si collega alla trasversale Castel Maggiore-Medicina per una lunghezza di circa 10 km.

Trasversale Nonantola – Sala Bolognese

Lunga circa 24 km, di cui 20 km in Città metropolitana, parte da Nonantola, attraversa Sant'Agata Bolognese e prosegue a San Giovanni in Persiceto, dove interseca la direttrice persicetana. Prosegue poi ad est verso Sala Bolognese e ripiega a sud in direzione Osteria Nuova, incontrando nuovamente la persicetana.

Trasversale Pieve di Cento – Minerbio

Lunga circa 22 km, parte da Pieve di Cento in corrispondenza della trasversale Crevalcore Baricella, si dirige a sud verso Castello D'Argile, attraversa poi Argelato e San Giorgio di Piano, dove interseca la direttrice Galliera. Da qui riparte verso est attraversando Bentivoglio, e raggiunge infine Minerbio all'altezza della san donato.

Trasversale Crevalcore – Baricella

Lunga circa 42 km, di cui 39 km in Città metropolitana, parte da Crevalcore in corrispondenza della direttrice persicetana, si dirige ad est attraversando San Matteo della Decima, ripiega a nord verso Cento e poi riprende il tragitto verso est raggiungendo Pieve di Cento, dove si collega alla trasversale Pieve di Cento Minerbio. Prosegue poi verso San Pietro in Casale, intersecando la direttrice Galliera, attraversa Altedo e infine termina a Baricella, collegandosi alla san donato.

Nella Rete strategica, a valenza metropolitana, sono state assorbite le reti strategiche individuate dal Biciplan di Bologna (fra cui i tratti Bologna – Parco Città Campagna, Bologna – Trebbo di Reno, Bologna – Cadriano, di fatto interni al confine comunale del capoluogo) e dal PGTU di Imola. Del Biciplan di Bologna, elaborato dal Comune nel 2016, si è detto, così come del suo individuare una Rete Ciclabile Strategica e una serie di Servizi di supporto.

Alla rete strategica strettamente individuata dal Biciplan sono stati aggiunti alcuni tratti di connessione alla rete strategica Metropolitana. Il PGTU di Imola invece è stato approvato con Delibera di Consiglio Comunale n. 49 del 30 marzo 2017: questo Piano definisce i criteri e individua le azioni che saranno messe in campo nei prossimi anni e che si pongono alla base delle decisioni dell'Amministrazione Comunale relativamente alla mobilità e alla gestione dello spazio pubblico urbano.

Nell'ambito della ciclabilità il PGTU di Imola individua strategie sulla base della rete delle ciclabili esistenti e della distribuzione dei principali attrattori, con un set di itinerari strategici.

La rete integrativa che sviluppa attualmente 78 km nello Scenario PUMS (2030) raggiungerà l’estensione di 372 km, prevedendo la realizzazione di 294 km di nuovi percorsi. Questa dovrà essere completata da tutti i collegamenti di carattere locale ed urbano, che i Comuni metropolitani sono tenuti a realizzare nell’ottica del conseguimento degli obiettivi del Piano (che ad oggi ammontano a 688 km esistenti).

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Figura 4-1 Il Biciplan metropolitano - La Rete ciclabile strategica e integrativa

79 4.4.2

R

ETE CICLOTURISTICA

Questa componente della rete, costituita da itinerari di livello comunitario, nazionale/interregionale, regionale e metropolitano, è prevalentemente finalizzata a garantire continuità e connessioni lunghe per il tempo libero e il turismo itinerante su bicicletta. Riprendendo le previsioni del PMC, opportunamente aggiornate, la Rete Cicloturistica individua 5 categorie di itinerari (cfr. Figura 4-2 e l’allegato Tavola 1B):

1. Itinerari cicloturistici a scala internazionale e nazionale 2. Itinerari cicloturistici a scala regionale

3. Itinerari cicloturistici a scala metropolitana 4. Itinerari escursionistici

5. Ciclovie dei Parchi

Il Piano tratta, in maniera integrata alla rete cicloturistica, anche i principali percorsi escursionistici a piedi.

4.4.2.1 Itinerari cicloturistici a scala internazionale e nazionale

EUROVELO 7 (da Capo Nord a Malta) > Ciclovia del Sole (ER17): tratta Verona-Firenze (BI1) È una delle quattro ciclovie nazionali prioritarie poiché si sviluppa lungo l’Eurovelo 7, l’itinerario di oltre 7.400 km che va da Capo Nord a Malta, e comprende il tratto della Ciclovia del Sole da Verona a Firenze. Questo si snoda per oltre 650 km (itinerario principale + integrazioni, anche intermodali), interessa 4 regioni (Regione Emilia-Romagna, Regione Lombardia, Regione Toscana, Regione Veneto), 7 Province/Città metropolitane (BO Bologna, FI Firenze, MN Mantova, MO Modena, PO Prato, PT Pistoia, VR Verona) e 75 comuni. Nell’ambito del territorio della Città metropolitana di Bologna i comuni interessati sono 18.

Ciclovia BO-FE (ER21) (Navile) (variante Bicitalia)

La Ciclovia BO-FE, che costeggia il canale Navile da Bologna al Reno, parte dal capoluogo in via Bovi Campeggi, costeggia il Parco di Villa Angeletti, prosegue lungo la Beverara e Corticella, attraversa i Comuni di Castel Maggiore, Argelato, Bentivoglio e Malalbergo, supera il Reno e raggiunge Ferrara, l'intero tragitto misura circa 52 km.

Ciclovia Emilia (ER8) (variante Bicitalia)

La via Emilia, su una lunghezza complessiva di circa 58 km nel territorio metropolitano bolognese, per il suo tracciato lineare e diretto, caratterizzato da un conurbamento quasi continuo, soprattutto in uscita da Bologna, rappresenta una grossa potenzialità per lo sviluppo di un asse ciclabile non solo funzionale agli spostamenti quotidiani, ma anche a quelli di medio e lungo raggio.

Ciclovia Bologna-Prato (via della Lana)

Il progetto della Ciclovia Bologna-Prato Bassa, promosso dall’Unione dei Comuni dell’Appennino Bolognese con i primi approfondimenti sulla “Bassa Velocità in Val di Setta” e condiviso con le istituzioni del versante toscano, punta principalmente a rigenerare una zona fortemente infrastrutturata (la ferrovia

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Direttissima, la A1, e la Variante di Valico); prevede un sistema di ciclabili connesso alla Ciclovia del Sole. Nel tratto in Città metropolitana misura circa 42 Km.

4.4.2.2 Itinerari cicloturistici a scala regionale Ciclovia Pedemontana (ER10)

Si sviluppa ai piedi delle alture appenniniche provenendo da San Polo d'Enza, misura circa 24 km nel tratto in Città metropolitana , interseca l'Eurovelo 7 alla altezza di Casalecchio di Reno e può congiungersi al capoluogo.

Ciclovia del Reno (ER19)

Partendo da Casalecchio di Reno attraversa il territorio Bolognese, misura circa 80 km nel tratto in Città metropolitana , si sviluppa lungo il corso del fiume Reno lungo le arginature da Trebbo di Reno ad Argenta poi fino al mare.

Ciclovia di Mezzo (ER6)

Percorso a corona nel territorio, misura circa 70 km nel tratto in Città metropolitana , provenendo da Carpi, a Crevalcore interseca l'Eurovelo 7, prosegue nella pianura passando per i centri urbani fino a Ravenna.

Ciclovia dal Po al Santerno (ER25)

Il progetto “Ciclovia dal Po al Santerno” (Sigla ER25, km 133), connette l’Eurovelo 8 alla Toscana attraversando la valle del Santerno. Nel tratto in Città metropolitana misura circa 67 km.

Ciclovia Emilia dir Stradelli Guelfi (ER8d)

È il prolungamento del tratto della Ciclovia del Santerno, misura circa 7 km nel tratto in Città metropolitana fino a Cervia.

Ciclovia della Val di Zena (ER23)

Il percorso costeggia il torrente Zena, e collega San Lazzaro di Savena con Pianoro. Poi il tracciato prosegue su viabilità a basso traffico di fondovalle e successivamente sulla Provinciale Futa, passando per Loiano e Monghidoro, fino alla Toscana. Nel tratto in Città metropolitana misura circa 50 km.

4.4.2.3 Itinerari cicloturistici a scala metropolitana Ciclovia della Seta

Un itinerario che collega l’Adriatico al Tirreno percorrendo ciclabili, strade minori e sentieri. Il percorso parte da Venezia, sfiora Rovigo e attraversando la Pianura Padana raggiunge in ordine le città di Ferrara e Bologna, proseguendo lambisce Pisa e arriva al mare a Tirrenia vicino a Livorno. Nel tratto in Città metropolitana misura circa 29 Km.

Ciclovia Savena-Idice

La Ciclovia ricalca il percorso del fiume Savena che è confine tra i comuni di San Benedetto Val di Sambro e Monghidoro, prosegue al confine tra Monzuno e Loiano, attraversa interamente il comune di Pianoro, si snoda in confine tra Bologna e San Lazzaro di Savena fino alla confluenza con il torrente Idice

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in comune di Castenaso. Prosegue poi lungo il torrente Idice fino al confine provinciale connettendosi con la Ciclovia dal Po al Santerno (ER25). Nel tratto in Città metropolitana misura circa 82 km.

Ciclovia Antiche Paludi Bolognesi

La Ciclovia delle Antiche Paludi Bolognesi, percorso che prevede di collegare il capoluogo con Molinella. Dal quartiere Pilastro, Meraville e FICO, fino a Castenaso, dove interseca la Ciclovia Savena Idice. Il percorso prosegue per Budrio, Molinella fino al ponte sul fiume Reno, da lì collegandosi alla Ciclovia del Reno (ER19) fino al mare. Nel tratto in Città metropolitana misura circa 40 km.

Ciclovia Samoggia

La Ciclovia ricalca il percorso del torrente Samoggia, partendo da Bazzano dove incontra la Ciclovia Pedemontana e prosegue in direzione di Ponte Samoggia dove incrocia la Ciclovia Emilia; indi in direzione di San Giacomo del Martignone intersecando la Ciclovia del Sole nel tratto dell’ex rilevato ferroviario. Prosegue in direzione nord fino alla confluenza con il fiume Reno dove interseca, sia la Ciclovia del Reno, che la Ciclovia di Mezzo. Nel tratto in Città metropolitana misura circa 28 km.

4.4.2.4 Itinerari escursionistici Flaminia Minor (sentiero)

Oggi è un conosciuto e praticato percorso per trekking e mountain bike, un asse trasversale transappenninico di crinale il cui percorso segue il Fiume Idice passando per Castel de Britti (San Lazzaro di Savena) e Settefonti (Comune di Ozzano) fino a Monterenzio e Arezzo più a sud. Nel tratto metropolitano, partendo da San Lazzaro di Savena (Val di Zena), si sviluppa per circa 40 km.

La Via degli Dei

La Via degli Dei oggi è diventata una delle principali attrattive turistiche dell’Appennino: il percorso, lungo circa 130 km, collega Bologna con Firenze, valicando l’Appennino Tosco-Emiliano, percorre i crinali e a tratti fiancheggia i resti della Flaminia Militare, a tratti collega tra loro siti interessanti, pievi, abbazie.

Nel tratto metropolitano con partenza da Sasso Marconi (Eurovelo 7) si sviluppa per circa 39 km.

Il Sentiero della Linea Gotica

Il trekking in Italia nei luoghi della Seconda Guerra Mondiale lungo 550 km. L'itinerario è costellato da punti di interesse che spaziano dai luoghi legati alle vicende belliche (postazioni, trincee, osservatori, bunker) ai rifugi, strutture ricettive, musei, monumenti commemorativi, sorgenti. Il percorso parte da Massa-Carrara e termina a Ravenna; si snoda attraverso sei ambienti differenti: Alpi Apuane, Alto Appennino, Medio Appennino, Contrafforte Pliocenico, Vena del Gesso Romagnola e Pianura Romagnola. Nel tratto metropolitano si sviluppa per circa 178 km.

L'Alta Via dei Parchi

L'Alta Via dei Parchi, è un lungo cammino nell'Appennino settentrionale, che tocca ben 10 province (Parma, Reggio Emilia, Modena, Bologna, Ravenna, Forlì-Cesena, Rimini, Lucca, Massa Carrara e Pesaro-Urbino): 500 km di salite e discese che uniscono due Parchi nazionali, cinque Parchi regionali e uno interregionale. Nel tratto metropolitano si sviluppa per circa 92 km.

82 Appenninobiketour

È un progetto per la valorizzazione della dorsale montuosa che attraversa l’Italia dalla Liguria alla Sicilia. Un itinerario di 2.600 km da percorre sulla dorsale appenninica, passando per strade secondarie e poco trafficate. Il Giro dell'Italia, ideato dal Ministero dell'Ambiente, Vivi Appennino e Confcommercio Ascom, per lo Sviluppo Sostenibile della Dorsale 2018-20 che porterà a mappare con cartellonistica il percorso individuato da Appennino Bike Tour per promuovere il territorio e richiamare nuovi turisti. Nel tratto metropolitano si sviluppa per circa 75 km, il tragitto interseca e si sovrappone alla Ciclovia del Sole nel tratto da Silla al Lago di Suviana e alla Ciclovia Bologna-Prato (della Lana) nel tratto da Castiglione dei Pepoli fino al confine con la Toscana.

La Piccola Cassia

La Piccola Cassia, recentemente riscoperta e resa percorribile, ripercorre quel tratto di Appennino che già i Romani utilizzavano per raggiungere la Pianura Padana centrale salendo da Pistoia in direzione di Modena e Bologna. Nell’Alto medioevo diventò uno dei tanti itinerari che portavano a Roma congiungendosi con la via Francigena. Parte dalla pianura modenese, e interseca la via Emilia per proseguire verso San Cesario sul Panaro, Piumazzo poi Bazzano. L'itinerario si inerpica sulle colline con una biforcazione, l'una verso Monteveglio, l'altra verso Castello di Serravalle, il percorso si riunisce prima di Tolè, rientra nel territorio modenese fino a Fanano dirigendosi poi in Toscana. Nel tratto metropolitano si sviluppa per circa 104 km.

La via della lana e della seta

È un percorso escursionistico (cerniera di collegamento) di circa 130 km che collega idealmente e fisicamente Prato (distretto della lana e del tessile), con Bologna, per secoli capitale della seta. A Prato, la pescaia del Cavalciotto e il gorone di Santa Lucia; il Parco fluviale del Bisenzio e il massiccio della Calvana; le Badie di Vaiano, Montepiano e il Parco Memoriale della Linea Gotica. Nel versante emiliano, l’area collinare e i castagneti di Storaia e Rasora, il lembo orientale del Parco regionale dei Laghi di Suviana e Brasimone, il cuore antico di Castiglione e i boschi di Camugnano e Monte Vigese, i morandiani fienili di Campiaro e le memorie del Parco storico di Monte Sole, Colle Ameno e Palazzo dei Rossi, la Chiusa e il Canale del Reno.

4.4.2.5 Ciclovie dei parchi

Le “Ciclovie regionali dei Parchi” comprendono 10 percorsi ciclabili all’interno dei parchi e delle riserve naturali regionali. Nel territorio metropolitano gli itinerari sono 3:

 la “Ciclovia dei Gessi” nel parco dei Gessi Bolognesi e calanchi dell'Abbadessa. Della lunghezza di circa 21 km;

 la “Ciclovia della Memoria” nel parco storico regionale di Monte Sole, lunga circa 25 km;

 la “Ciclovia di Monteveglio” nel parco regionale della Abbazia di Monteveglio, lunga circa 27 km.

Nonostante questi itinerari abbiano caratteristiche per ciclisti avvezzi a percorrere diverse decine di km al giorno, essendo per lunghi tratti discosti dai centri abitati, possono comunque sostenere una certa quota di flussi di mobilità quotidiana, specie in alcuni casi.

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Figura 4-2 Il Biciplan Metropolitano – La rete cicloturistica

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4.4.3

D

EFINIZIONE DI UN SISTEMA DI INDIVIDUAZIONE DEGLI INTERVENTI PRIORITARI La rete ciclabile portante metropolitana individuata dal PUMS è costituita da tratte esistenti e da tratte di progetto, la cui progressiva realizzazione dovrà accompagnarsi ad una attenta selezione delle tratte prioritarie, valorizzando il dialogo tecnico con i comuni e indirizzando opportunamente le risorse così da garantire la tempestività dei finanziamenti e delle progettazioni.

I criteri per valutare e selezionare le tratte da realizzare in via prioritaria sono individuati dal PUMS nella seguente griglia. Si specifica che tali criteri si applicano agli interventi di progetto che non si trovano già in uno stato avanzato di finanziamento o di realizzazione.

Tabella 4-1 Criteri e Priorità degli interventi sulla rete ciclistica

Livello di rete Criteri di valutazione Punteggio di

priorità (1=min, 5=max)

Rete cicloturistica

La tratta porta a compimento tratte funzionali complete 4

Estensione contenuta della tratta 1

Accessibilità della tratta 1

Rango (nazionale, regionale, metropolitano, comunale) 4

Conformità alla rete individuata dal PUMS 5

Interessa punti di interscambio modale 4

Rete per la mobilità quotidiana

La tratta porta a compimento tratte funzionali complete 4

Estensione contenuta della tratta 1

Assenza di vincoli o difficoltà progettuali 2

Popolazione servita / Domanda potenziale / Connessione di polarità 5

Assenza di itinerari alternativi 4

Itinerario diretto su direttrici metropolitane della rete Portante 5 Itinerario diretto su direttrici metropolitane della rete Complementare 4

Conformità alla rete individuata dal PUMS 5

Interessa punti di interscambio modale 4

Risoluzione di problemi di incidentalità (punti neri o incidentalità diffusa) 5

Come già ricordato, sulla rete urbana di Bologna il PUMS conferma la priorità di realizzare, nei limiti consentiti dalla programmazione finanziaria degli interventi, la rete ciclabile strategica prevista dal Biciplan lungo le principali direttrici urbane, tenendo tuttavia conto della necessità di integrare tali progetti con quelli di sviluppo della rete del trasporto pubblico metropolitano, a partire da quelli relativi alle nuove linee tranviarie.

Saranno in ogni caso privilegiate e adottate soluzioni immediatamente efficaci (e di complessità

Saranno in ogni caso privilegiate e adottate soluzioni immediatamente efficaci (e di complessità

Nel documento PUMS Relazione (pagine 75-0)