• Non ci sono risultati.

Organizzazione di un DB delle litostratigrafie

4.1.1. Il software adottato

Il modello numerico del sottosuolo è stato sviluppato mediante l'utilizzo del software RockWorks, applicazione del sistema RockWare (Rockware Earth Science & GIS soft.).

RockWorks permette di rappresentare e analizzare dati georeferiti del sottosuolo attraverso strumenti differenziati: log singoli dei pozzi, sezioni e profili, mappe bidimensionali, modelli solidi e volumetrici, oltre che superfici tridimensionali. Si possono analizzare dati litostratigrafici (“lithology” nel sftw), dati relativi a sistemi idrogeologici e/o formazioni geologiche (“stratigraphy” nel sftw), dati idraulici e di portata (“aquifer”), log geofisici e geotecnici di pozzo, acquisizioni sismiche, dati relativi a discontinuità e fratture, ecc. I dati vengono inseriti su un database in formato .mdb di Access, direttamente compilabile anche dai diversi pannelli operativi disponibili nel software.

Il software è caratterizzato da una finestra principale di lavoro “BOREHOLE MANAGER”, predisposta alla gestione ed all'analisi dei dati di pozzo, ed una finestra accessoria “UTILITIES” che raggruppa un pacchetto di specifici strumenti per operazioni di gridding, contouring,

modellistica solida nello spazio e nel tempo. L'analisi dei dati permette di ricostruire, una volta definita per un'area di studio una determinata sequenza di strati (successione stratigrafica o idrogeologica) con il relativo sviluppo nel sottosuolo.

Nell'ambito di questo lavoro sono state utilizzate soprattutto le funzioni legate alla gestione dei dati litologici (litostratigrafie dei sondaggi) e stratigrafici (interpretazione in termini di sistemi di acquiferi e acquitardi o acquicludi), nonchè le funzioni matematiche di interpolazione, contouring e modellistica numerica solida.

4.1.2. Caratterizzazione dei dati litostratigrafici di pozzo

E’ stato implementato un database (denominato “DB ROCKWORKS”) in formato .mdb, costituito da diverse tabelle relazionate: per ogni pozzo sono state compilate diverse tabelle, sia generali, di localizzazione e identificazione del pozzo, che specifiche, relative ai diversi tipi di dati acquisiti. Per ogni pozzo, in particolare,

sono stati compilati i campi relativi a due tematismi-chiave (Figura 4-1) riguardanti la caratterizzazione litostratigrafica dei sondagggi:

• "Lithology", la litologia osservata • "Stratigraphy", la stratigrafia interpretata.

Figura 4-1. Esempio di litologia osservata e stratigrafia interpretata.

Per litologia osservata si intende la descrizione di sedimenti e rocce incontrate dal perforatore, così come si trova nelle litostratigrafie dei sondaggi; diversi strati possono ripetersi alternativamente. Per stratigrafia interpretata s'intende l’interpretazione delle "unità idrostratigrafiche" (intese in questo studio come livelli di sistemi di acquiferi, a maggiore permeabilità, e sistemi di acquicludi e acquitardi, a minore permeabilità), che possono anche essere costituiti da gruppi di terreni differenti, e solitamente risultano di spessore maggiore rispetto agli strati delle differenti litologie; tali formazioni inoltre devono susseguirsi in uno stesso ordine per ciascun pozzo, il che ne consente la correlazione per la costruzione del modello.

Il processo di interpretazione della stratigrafia, denominato picking, è stato realizzato singolarmente e manualmente per i pozzi presi in esame, osservando le sequenze litologiche ed il loro sviluppo nello spazio e correlandole con gli altri sondaggi, prendendo in considerazione anche i logs stratigrafici e geofisici dei pozzi profondi presenti nell'area, i dati ottenuti dalle indagini sismiche ad alta risoluzione ed il quadro geologico-stratigrafico regionale.

Tramite una serie di metodi di interpolazione (basati sui diversi algoritmi già predisposti nel software o specificatamente implementati) sono stati elaborati gli andamenti tridimensionali di ciascuna superficie di delimitazione di acquiferi ed acquitardi, restituiti come griglie del tetto e del letto degli strati; solitamente il tetto di ciascuno strato coincide con il letto dello strato sovrastante.

Al fine di migliorare la correlazione tra i pozzi è stato organizzato un database specifico alla modalità di interrogazione e funzionamento del software Rockworks per l'area in esame, che ha compreso anche la predisposizione di una legenda idrostratigrafica a valenza regionale e di una nuova e specifica legenda litologica.

4.1.3. I dati di input

Sono state prese in considerazione tutte le litostratigrafie che potessero essere utili ai fini della ricostruzione dei sistemi di acquiferi presenti nel sottosuolo della Pianura Friulana.

A questo scopo sono state inserite nel database le litostratigrafie relative sia all'Alta che alla Bassa Pianura Friulana. Per la costruzione dell’assetto stratigrafico del sottosuolo sono state caricate in particolare le sole litostratigrafie situate a meridione della coordinata Nord 5109000, in prossimità del limite settentrionale del confine comunale di Udine. Al fine di ottimizzare la ricostruzione spaziale degli acquiferi, anche in relazione alla diversa natura ed età del substrato (basamento calcareo mesozoico, substrato arenaceo marnoso, marne e calcareniti mioceniche o sabbie plioceniche cementate ...), sono state inserite nel DB anche le stratigrafie dei sondaggi profondi San Donà 1, Assunta 1, Eraclea 1, San Stino 1, Cavanella 1, Cesarolo1, Lavariano 1, Cargnacco 1, oltre che la litostratigrafia di cantiere del pozzo Grado-1.

Figura 4-2. Indicazione dell’area studiata mediante software Rockworks: sono indicati i pozzi pickati utilizzati per l’interpolazione delle superfici di tetto e base degli acquiferi analizzati suddivisi per intervalli di profondità.

A ciascuna litostratigrafia sono state associate le relative coordinate geografiche chilometriche, la profondità, la quota del piano campagna, la località e, dove fornito, l'indice di qualità delle stesse litostratigrafie.

Il DB ROCKWORKS (Figura 4-2) comprende un totale di 1872 litostratigrafie di pozzo di cui:

• 89 sondaggi provenienti dal Db AdBVE • 190 sondaggi provenienti dal Db CARG • 1389 sondaggi provenienti dal Db Catasto • 52 sondaggi provenienti dal Db GEOTERMIA • 128 sondaggi provenienti dal Db IRSA

• 13 sondaggi profondi

• 11 ulteriori sondaggi in Regione Veneto, relativi alla destra idrografica del F. Tagliamento. secondo gli intervalli di profondità massima raggiunta indicati in figura.

Tutti le litostratigrafie dei sondaggi sono state osservate ed analizzate mediante logs singoli di pozzo, sezioni bidimensionali tra pozzi e visioni tridimensionali.

Sono stati, inoltre, definiti singolarmente i limiti degli acquiferi (mediante l'operazione manuale di picking) su tutti i sondaggi che superavano i 100 m di profondità da piano campagna (Figura 4-2), pertanto necessari alla caratterizzazione degli acquiferi artesiani, e su alcuni, meno profondi, situati a settentrione della linea della risorgive e necessari alla delimitazione dell’area verso Nord. In totale sono stati pickati oltre 600 pozzi: sono questi i limiti puntuali imposti e successivamente utilizzati durante le fasi di interpolazione numerica e contouraggio.