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Quadro delle attività di cantiere

5.1. Caratteristiche del pozzo

5.1.1. Quadro delle attività di cantiere

Il Pozzo esplorativo Grado-1 è stato realizzato in Comune di Grado (Gorizia), all’estremità occidentale della spiaggia demaniale denominata “Costa Azzurra” all’interno dell’area stabilita nel permesso di Ricerca Geotermia-Grado (superficie complessiva di circa 7 km2) nell’area indicata in Figura 5-1.

Figura 5-1. Estratto di elemento CTRN 109091-109094, scala 1:5000, con indicazione asse del pozzo e area di concessione.

Le prime fasi operative hanno previsto la realizzazione delle opere civili e del cantiere per consentire l’installazione dell’impianto di perforazione e di tutte le attrezzature accessorie ad esso connesse, quali: la vasca di raccolta dei cuttings, le vasche del

circuito del fango e di stoccaggio delle acque durante le prove di pompaggio, la zona di deposito delle aste, i gruppi elettrogeni, le pompe di circolazione del fango, la pompa di cementazione, il deposito attrezzi, i containers per la Direzione Lavori ed il personale.

Le successive attività di terebrazione del pozzo sono state espletate con metodo a rotazione e circolazione diretta, utilizzando un impianto di perforazione automontato Soilmec G75, caratterizzato da capacità di sollevamento aste di 75 t e coppia massima pari a 2700 Kgm.

Il sottosuolo è stato esplorato con

perforazione verticale fino ad una

profondità di 1110 m dalla Tavola Rotary (T.R.). Poiché nella presente tesi tutte le profondità indicate sono relative alla T.R., posta a + 1.6 m sul piano campagna (p.c. a + 1.4 m sul lmm).

Il pozzo presenta un profilo telescopico con 4 diversi diametri a scalare e 3 rivestimenti diversi (casings) cementati prima di procedere con l’avanzamento successivo, come da e da schema sintetico di Figura 5-2 , oltre che da schema di pozzo completo in allegato a fine testo.

1. L’avampozzo è stato perforato nei sedimenti sciolti superficiali fino a 32 m di profondità da T.R. mediante un allargatore di foro a rulli da 23” costituito da 5 rulli e da uno scalpello triconico centrale ad inserti per la realizzazione del foro pilota, poi stabilizzato

mediante conductor pipe di

rivestimento (Ø=20”) cementato fino in superficie.

2. Il tratto compreso tra 32 e 312 m T.R. è stato perforato mediante scalpelli a denti aventi diametro

nominale di 17"1/2 e

successivamente isolato con

casings da 13" 3/8 cementando l’intercapedine 17"1/2 - 13" 3/8

3. Il tratto compreso tra 302 e 696 m T.R. è stato perforato mediante scalpelli a inserti e a denti aventi diametro nominale di 12"1/4.

Il pozzo esplorativo Grado-1 127

Durante la posa dei casing da 9”5/8 sono state fissate all’esterno del tubo di rivestimento 3 termoresistenze al platino (Pt100) alle profondità di 302, 440 e 689 m T.R collegate in superficie mediante cavo Datalink e cementate in modo permanente.

4. Il tratto compreso tra la scarpa di cementazione del rivestimento 9"5/8 e la profondità totale di 1103.0 m T.R. è stato perforato mediante scalpello a inserti, avente diametro nominale di 8"1/2. L’intervallo a partire da 694 m fino a fondo foro è stato lasciato interamente scoperto, al fine di poter caratterizzare il reservoir del sistema geotermico in studio, mediante misure in pozzo (logs geofisici e prove di portata). In questo tratto sono state prelevate due carote a 791 m e a fondo pozzo, a partire da 1103 m di profondità e sono state effettuate alcune prove di emungimento su tratti scoperti diversi.

Durante la perforazione dei livelli più profondi sono state poste a testa pozzo apparecchiature Blow Out Preventer (BOP) per il controllo delle pressioni e la prevenzione delle eruzioni, caratterizzate da una tenuta di 5000 psi, montate sui casings 13" 3/8 e 9" 5/8 mediante apposita riduzione.

Al fine di non inquinare i livelli acquiferi superficiali attraversati durante la perforazione, i fanghi di circolazione sono stati confezionati con acqua dolce (proveniente dal collegamento con la rete acquedottistica locale) e additivi viscosizzanti di origine naturale (bentonite).

Raggiunta la massima profondità di perforazione e con il foro pieno di fango per bilanciare le pressioni dei fluidi di strato, la ditta Baker Atlas, Divisione Western Atlas International- Baker Hughes ha acquisito i logs geofisici di pozzo nel tratto di foro scoperto nei carbonati nel corso di 3 runs, durante i quali sono stati acquisiti logs convenzionali diversamente combinati in assemblaggi multiparametrici.

In seno al reservoir geotermico sono state completate inoltre alcune prove idrauliche di pompaggio e monitoraggio termico effettuate su diversi intervalli di profondità (compresi tra 700-1100 m), con l’ausilio di un piezometro digitale DIVER Schlumberger e dei 3 sensori di temperatura Pt100 cementati in pozzo.

Completate le attività sopradescritte, l’impianto di perforazione, le vasche, le strutture, le componenti e tutte le attrezzature accessorie utilizzate sono state allontanate dal cantiere; si è dunque provveduto al ripristino dell’area di cantiere e della pista di accesso ed alla messa in sicurezza dell’opera. La testata del pozzo è stata attrezzata con un sistema di saracinesche di tenuta in acciaio, solidali con il rivestimento del pozzo e con la relativa cementazione.

Nello schema del pozzo in allegato sono indicati i diametri, gli intervalli caratteristici e le attività completate per ogni tratto perforato.

Figura 5-3. Allargatore utilizzato per perforare l’avampozzo tra 2.0 e 32.0 m di profondità.

Figura 5-4. Posa casings 13" 3/8 con scarpa di cementazione Halliburton (sotto).

Figura 5-5. Scalpelli da 12" 1/4 utilizzati tra 302.0 (riperforazione tratto cementato) e 696.0 m T.R (sotto).

Il pozzo esplorativo Grado-1 129 Figura 5-8. Primo spezzone di fustella in

alluminio contenente il Top della Carota -1.

Figura 5-9. Apertura batteria per la prima erogazione spontanea: si noti il livello naturale assunto delle acque, ben oltre la Tavola Rotary.

Figura 5-10. Monitoraggio dei fluidi erogati mediante sonda multiparametrica portatile.

Figura 5-11. Prova di erogazione con stimolazione (air lifting) mediante pompa centrifuga.

Figura 5-13. Automezzo della Baker Hughes – Atlas: acquisizione di logs convenzionali in assemblaggi multiparametrici.

Figura 5-14. Prova di strato: esecuzione della prova di portata con pompa sommersa.

Figura 5-15. Testa pozzo attrezzata con sistema di saracinesche di tenuta in acciaio, termometro, un manometro ed una valvola per il campionamento dei fluidi; il tutto è solidale con il rivestimento del pozzo e con la relativa cementazione.

Il pozzo esplorativo Grado-1 131