CAPITOLO IX IX.I Lotta al terrorismo
X.I Organizzazioni di cooperazione tra Francia e Africa
Moltissime sono le attività di associazioni transnazionali, organizzazioni governative e non governative, che includono progetti di aiuto, di collaborazione e di scambi culturali con l’Africa. Le più importante organizzazioni governative rimangono l’Unione Europea e le Nazioni Unite, che periodicamente introducono dei programmi di aiuto e di sostegno per le popolazioni dei paesi in via di sviluppo per incrementare la collaborazione internazionale.
La Francia stessa è molto attiva in questo tipo di associazioni multilaterali che propongono programmi di aiuto e sviluppo.
Il continente africano infatti, è il continente che ancora oggi non riesce a soddisfare i suoi bisogni primari. Basic needs quindi, che dovrebbero essere garantiti all’umanità, come il cibo, l’acqua potabile, la salute pubblica. Le popolazioni devono sopravvivere con poche risorse naturali a disposizione, la poca acqua, che significa scarsa igiene, e la malnutrizione, di cui oggi in Africa Centrale e Occidentale soffrono ancora 28,1 milioni di persone226. In Africa centrale e occidentale sono soprattutto i paesi come il Camerun, Ciad e il Niger a soffrire di malnutrizione.
Secondo i dati della World Health Organization, agenzia delle Nazioni Unite, da 22,9 milioni di persone malnutrite nel 2000, nel 2016 sono appunto aumentate quasi a 28,1 milioni. Il dato è allarmante perché va controtendenza. Infatti, il numero di bambini malnutriti nel mondo è sceso da 198 milioni nel 2000, a 155 milioni nel 2016227, ma in Africa, e anche in Asia, il problema della fame non è stato ancora risolto. Infatti, su 165 milioni di bambini malnutriti sotto i 5 anni nel mondo (dato del 2011), 56 milioni si trovano solo in Africa. Su 52 milioni di bambini sottosviluppati e sottopeso nel mondo, 13,4 milioni si trovano in Africa. Analizzando inoltre i 34 paesi al mondo che presentano il 90% della popolazione che soffre di malnutrizione, solo 22 si trovano in Africa. Nonostante questo, i dati dimostrano che ci sono stati dei miglioramenti nel mondo, perché la popolazione mondiale anche se è aumentata, si è riusciti comunque a ridurre il numero di persone affamate nel mondo. Anche in vista degli obiettivi da raggiungere proposti dall’Agenda 2030 delle Nazioni Unite “Fame
Zero”, questi risultati hanno dimostrato che gli sforzi internazionali non sono stati vani.
Infatti, l’Africa purtroppo, non è ancora auto-sufficiente per la produzione di cereali e generi alimentari. Deve importare una grandissima quantità di cereali per poter soddisfare e la propria domanda interna, ma i vari governi statali a volte non sempre riescono a far fronte alle esigenze
226 https://data.unicef.org/topic/nutrition/malnutrition/#
227http://www.unscn.org/files/Activities/SUN/UNNetworkmeeting/3_DAY_ONE_M_de_Onis_The_burden_of_malnutr
materiali della popolazione, per questo, oltre per altri fattori, l’Africa presenta 6 sui 7 paesi che registrano livelli allarmanti di fame nel proprio territorio. Secondo il Global Hunger Index, è la Repubblica Centrafricana lo stato alla fine della classifica, con un numero maggiore di persone denutrite, che sono oggi 5 milioni228. Nonostante i dati dimostrino che il problema non si è risolto, bisogna ugualmente constatare che la percentuale di persone che soffrono la fame dal 2000 ad oggi (2017), è diminuita. Si contava una percentuale del 18, 2% nel 2000, contro il 13% del 2017. Molti programmi di organizzazioni internazionali hanno sempre fatto della lotta alla fame una priorità. Molte associazioni sono anche intervenute nel territorio in modo da fornire aiuti concreti alla popolazione e al raggiungimento di tali obiettivi.
Come si è dimostrato, molte sono state le attenzioni internazionali che vogliono far fronte ai maggiori drammi di questo continente, in gran parte merito delle attività delle agenzie delle Nazioni Unite che lavorano attivamente nel territorio africano. L’ONU infatti si è occupato di stabilire quali siano gli obiettivi del millennio, come la lotta alla fame, la lotta contro lo sfruttamento ambientale e delle risorse, etc. Iniziative anche di sensibilizzazione dell’opinione pubblica internazionale sono state compiute e sono state abbastanza efficaci, per la conoscenza della realtà africana, che era sempre non considerata come un problema che riguarda da vicino ogni cittadino europeo. Molte conferenze su temi di rilevanza politica internazionale sono stati compiuti anche da organizzazioni governative come il Consiglio d’Europa e l’Unione Europea, che da fin dalla loro creazione hanno compreso quanto fosse importante lavorare con degli altri partner mondiali stabili e che non soffrano di gravi problematiche.
Importanti sono stati gli sforzi da parte dei governi che si sono concentrati anche nel promuovere programmi di finanziamento verso paesi extra-europei. Esistono poi anche organizzazioni come l’AFD, L’Agence française du développement, più propriamente una banca solidale che si occupa del finanziamento di programmi di sviluppo dedicati ai paesi emergenti, ai territori della Francia d’oltre mare, per migliorare la vita quotidiana della popolazione, opera in 108 paesi promuove oggi 2500 progetti di sviluppo.
Il caratteristico rapporto che la Francia ha maturato con l’Africa durante questi secoli, ha fatto maturare una fitta rete di relazioni che si sono coltivate e rafforzate nel tempo, creando più di un centinaio di associazioni transnazionali che collaborano sotto ogni punto di vista. Infatti, molte organizzazioni non governative, o associazioni, nascono da una mancanza, da un vero e proprio bisogno di aiuti. Si pensi a Medici Senza Frontiere, che si occupano di salvare vite grazie alla medicina e compiono un lavoro ammirevole in Africa. Oppure all’organizzazione SOS Enfant che si
occupa di istruire e fornire una conoscenza base di scrittura e lettura per combattere l’analfabetismo, si occupa anche di sviluppo agricolo e rurale del territorio, di tutela sanitaria, di protezione ai bambini soldato e ai bambini che sono costretti a vivere per strada229.
Le attività internazionali di volontariato, partenariato e aiuto dalla Francia verso l’Africa sono possibili anche grazie alla conoscenza della lingua francese. L’associazionismo transnazionale è possibile anche grazie all’inesistenza di barriere di tipo linguistico tra questi due paesi.
Organizzazioni non governative francesi e non operano a livello internazionale e in Africa per far fronte alla risoluzione dei principali problemi mondiale che causano oggi ancora morti. Le associazioni umanitarie inoltre, operano anch’esse in più paesi diversi fornendo aiuti specifici, alla sanità, alla lotta alla fame, alla lotta contro l’AIDS, alla tutela dei diritti delle donne, dei bambini, alla protezione delle risorse ambientali, alla tutela e promozione della libertà di espressione.
Ecco una lista delle principali organizzazioni non governative che coinvolgono la Francia e l’Africa:
• Action contre la faim ( ACF ) (www.actioncontrelafaim.org) • Acted (www.acted.org) • Aide et action (www.aide-et-action.org/fr) • Agir Ici (www.oxfamfrance.org/tags/agir-ici) • AMREF (Associazione di tutela sanitaria e salute pubblica) (www.amref.fr) • CARE France (www.carefrance.org)
• Comité Catholique contre la faim et pour le développement (www.ccfd-terresolidaire.org) • Croix rouge française (www.croix-rouge.fr)
• Éducation sans frontières (www.educationsf.org) • ENDA (Environment et développement du Tiers-Monde) (www.endatiersmonde.org) • Famafrique (associazione di donne dell’Africa francofona) (www.famafrique.org) • Fondation RAJA – Danièle Marcovici (www.fondation-raja-marcovici.com) • GERES Association (www.geres.eu) • Médecins du monde (www.medecinsdumonde.org/fr) • Médecins sans frontières (www.msf.org) • Pharmaciens sans frontiers (www.psfci.acted.org)
• PlaNet finance (www.positiveplanetfoundation.org) • Planète Urgence (www.planete-urgence.org) • Publish what you pay (www.publishwhatyoupay.org) • Secours populaire française (www.secourspopulaire.fr) • SOS Enfant (www.sosenfants.com) • SOS Faim (www.sosfaim.lu) • Survie (survie.org)
In più molte sono le associazioni, come GERES, che operano in più paesi, ma hanno svolto significativi progetti in Mali, Senegal, Niger e Benin. Anche la Fondazione RAJA ha avuto successo per attività umanitarie svolte in Benin, Burkina Faso, Togo, Senegal. Sono questi i paesi africani che hanno maggiormente bisogno di queste attività, dato che sono tra i paesi più poveri dell’Africa.
Per quanto riguarda le associazioni invece, importante è France Afrique Partenariat, che ha la sede a Marsiglia ma opera attivamente in Africa. L’associazione umanitaria Afrique Future, e
AMREF che si occupa di salute. Inoltre, rilevante è l’associazione DSP Afrique, una associazione