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Capitolo 3 La tratta ogg

3.2. Le origini e le cause

Al fine di inquadrare correttamente il fenomeno della tratta di esseri umani è necessario procedere ad un'analisi delle origini e delle cause che hanno contraddistinto la sua evoluzione.

Considerato che con l'espressione “tratta di persone” si intende l'attività criminale che prevedi il reclutamento, il trasporto e lo sfruttamento ai fini di lucro di persone, essa è stata oggetto di un costante incremento, qualificandosi addirittura come una moderna forma di schiavitù e ciò è stato possibile anche grazie allo stretto legame che ha stabilito con i flussi migratori che si alimentano del desiderio dei migranti, appartenenti alle classi più povere e svantaggiate del pianeta, di abbandonare il proprio Paese di origine e dirigersi verso nuovi Paesi industrializzati al fine di ottenere un aspettativa di vita migliore (Vitale, 2016).

Quali flussi migratori si alimentano, costantemente, nella sperequazione delle risorse e delle aspettative di vita che si rintracciano tra i due blocchi mondiali.

Anche i mezzi di comunicazione di massa contribuiscono, giorno per giorno, a diffondere numerose informazioni sulle condizioni di vita e di lavoro che ritroviamo nei Paesi che divengono meta di numerosi

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immigrati che coltivano sempre la pretesa di ottenere pari trattamento e analoghe aspettative di vita delle popolazioni locali (Aronowitz, 2011).

Anche le politiche migratorie restrittive, che sono state adottate da numerosi Stati, non hanno fatto altro che, seppure involontariamente, favorire la diffusione di canali illegali di accesso allo Stato che vengono gestiti dalle organizzazioni criminali che proprio sul desiderio di migrare delle popolazioni riescono a ottenere profitto: questo fattore ha influito non solo sul traffico dei migranti che prevede il loro accesso, utilizzando canali illegali all'interno di un Paese in cui non avrebbero mai potuto fare accesso poiché sprovvisti dei requisiti legali di ingresso, ma influisce anche sulla tratta che si alimenta anche delle svantaggiate condizioni economiche di alcuni soggetti. Questi, a causa della loro condizione di vulnerabilità, coltivano il desiderio di migliorare il proprio status e quello dei loro cari e, per raggiungere questo obiettivo, spesso cadono nella rete dei trafficanti che li illudono circa la possibilità di trasferirsi in un Paese o in una zona più ricca dove poter svolgere un lavoro dignitoso e ben retribuito (Berardelli, 2012).

Pertanto, anche la tratta degli esseri umani è strettamente influenzata dall'adozione, a livello nazionale e internazionale, di normative di regolamentazione dei flussi migratori e trova, sicuramente, maggiore diffusione soprattutto in quegli Stati dove le politiche migratorie si qualificano come più restrittive.

Secondo quanto detto finora lo sfruttamento e l'asservimento che riguarda parti della popolazione mondiale e che si sostanzia nel fenomeno della tratta originano da alcuni importanti fattori: in primo luogo, è da citare il considerevole aumento della popolazione mondiale subito dopo il Secondo conflitto, un fattore che,

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combinandosi con il rapido mutamento economico e sociale che si è realizzato a partire da quegli anni, ha provocato un considerevole aumento della povertà e della disoccupazione soprattutto in quelle aree dove ancora predominavano rapporti di tipo servile poiché ancora culturalmente accettati. (Livi Bacci, 2016).

Allo stesso tempo, anche le crisi economiche e i conflitti causati dai cambiamenti in merito alla distribuzione della terra e del reddito hanno determinato un aumento di soggetti che cadono nella rete dei trafficanti e che si qualificano come potenziali individui da sfruttare. Al fine di illustrare le cause strettamente correlate alla tratta di persone è possibile suddividerle in due categorie: i fattori di spinta (push) che spingono questi soggetti nella rete dei trafficanti e i fattori di attrazione (pull) che, agli occhi di questi soggetti, rendono più attraenti i Paesi sviluppati che rappresentano per loro la meta da raggiungere (United States Department of State, 2017).

All'interno dei fattori di spinta è necessario enucleare la condizione di estrema povertà in cui si trovano queste vittime della tratta, una condizione che ricorre spesso presso i Paesi africani, sudamericani e asiatici: l'estrema povertà unita alla crescita demografica e all'impoverimento dei settori sociali a causa della liberalizzazione economica ha determinato l'aumento del numero di questi potenziali schiavi, abbassando il loro prezzo.

Anche le ricorrenti guerre tra stati o le guerre civili rappresentano dei fattori di spinta che alimentano la tratta degli esseri umani: in effetti, l'insorgenza di un conflitto armato determina, all'interno di un Paese, una condizione di instabilità politica che provoca, a sua volta, disoccupazione, povertà e incapacità da parte dello Stato di controllare i livelli di criminalità.

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In presenza di conflitti etnici o religiosi c'è il rischio che si instauri un clima di discriminazione di specifiche fasce della popolazione determinando gravi danni per la stessa economia dello Stato coinvolto. Considerato che una parte della tratta di esseri umani è caratterizzata dalla tendenza a reclutare donne ai fini di sfruttamento sessuale è necessario considerare come causa del fenomeno anche l'evidente ineguaglianza socio-economica attribuita alle donne all'interno dei loro Paesi di origine (Bhabha, 2015).

A questi fattori, inoltre, è necessario aggiungere anche eventuali catastrofi naturali, distruzione degli ecosistemi e surriscaldamento del pianeta che spingono le persone ad abbandonare quelle aree andando ad alimentare i profitti dei trafficanti i quali accedono costantemente ad un enorme bacino di raccolta in grado di alimentare la loro attività criminosa ovvero sfruttare la fragilità e le difficoltà personali delle vittime della tratta per ottenere profitti economici.

La seconda categoria di cause, invece, ugualmente dà la spinta alle vittime della tratta a ricorrere alle organizzazioni criminali che gestiscono questa rete al fine di giungere alla meta desiderata: è proprio in questi paesi che essi vedono tutte le condizioni per poter migliorare la propria vita.

Allo stesso tempo un'ulteriore spinta è rappresentata dal fatto che all'interno di questi Paesi ricchi numerosi membri della popolazione locale si rifiutano di svolgere alcune professioni considerate eccessivamente rischiose, faticose, poco remunerate o troppo umili, mansioni che spesso vengono destinate alle vittime della tratta una volta arrivate a destinazione; proprio dalla retribuzione derivante da questi impieghi e dal conseguente sfruttamento che i criminali riescono ad ottenere un costante profitto economico (Drew, 2012).

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La descrizione delle cause sicuramente permette di conoscere meglio il fenomeno, per quanto riguarda le dimensioni e gli aspetti quantitativi della tratta, un fattore costantemente monitorato dalle organizzazioni internazionali e nazionali che a volte incontrano difficoltà nella rilevazione dei dati statistici che si rivelano essere confusi e parziali e che spesso non permettono di effettuare delle stime precise.

Secondo le ultime rilevazioni è possibile identificare una forbice compresa tra 600.000 e 1 milione di esseri umani che entrano nella rete dei criminali della tratta ogni anno: l'80% per cento di loro sono donne e ragazze destinate allo sfruttamento sessuale che rappresenta il loro destino nel 70% dei casi.

Secondo le Stime effettuate dall’Organizzazione Internazionale per le Migrazioni, considerando l'ingresso illegale negli Stati e lo sfruttamento delle vittime sotto forma di schiavitù sessuale o di lavoro forzato, attualmente è possibile riscontrare oltre 120.000 schiavi nel mondo.

I dati che riguardano la tratta in Europa hanno rilevato circa 150 mila vittime ogni anno; in Italia le vittime ogni anno sono circa 8 mila. Secondo le Stime delle Nazioni Unite, invece, il giro di affari della tratta frutta ai criminali oltre 10 miliardi di dollari all'anno cosa che rende il fenomeno come il terzo mercato per importanza delle organizzazioni criminali preceduto da quello delle armi e della droga (Gallagher, 2012).

Uno dei motivi per cui, da sempre, le autorità nazionali e le organizzazioni internazionali si impegnano a contrastare la tratta di persone è la continua violazione dei diritti umani operata da quest’ultima: le vittime di tratta vengono degradate nella loro dignità e divenute un burattino nelle mani dei trafficanti.

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Il capitolo successivo si occuperà proprio di analizzare come la tratta compia una sistematica violazione dei diritti umani.