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4. Il nuovo gruppo di giovani attivisti femministi e la vicenda delle Femist Five

4.1. Background e iniziative del nuovo movimento femminista

4.1.3 Le origini delle Feminist Five

La più famosa delle cinque attiviste arrestate nel marzo del 2015, Li Tingting,48 conosciuta con il soprannome di Li Maizi, proviene da una famiglia con lunga storia di abusi, fatti di violenze fisiche e psicologiche da parte di suo zio e suo padre nei confronti suoi e di sua madre. Quando si trasferisce per studiare presso l’Università di Chang’an, nello Xi’an, incontra diversi studenti queer, fa il suo coming out come omosessuale, entra a far parte di un gruppo in sostegno dei diritti della comunità LGBT, scopre il femminismo e inizia a lottare per una prospettiva femminista nelle azioni del gruppo. Dal 2012 prende parte a diverse iniziative, tra cui “Spose ferite” e “Occupa i bagni dei maschi”, tanto che la polizia esorta l’Università di Chang’an a prendere misure disciplinari dopo averla detenuta per l’iniziativa “Occupa i bagni dei maschi”. Prima di ciò, era già stata identificata come personalità problematica per il fatto che era l’unica studentessa della sua classe a non aver aderito al Partito Comunista.

Nel 2013 inizia a lavorare a tempo pieno per l’ufficio di Pechino della Yirenping e si impegna in una protesta per il caso legale di una donna americana, Kim Lee, che chiedeva il divorzio da suo marito, la celebrità cinese Li Yang. Li, con indosso il vestito da sposa macchiato di sangue finto, si ferma fuori dall’aula del tribunale di Kim Lee reggendo un cartello con scritto: “Vergognati, colpevole Li Yang!”. Il processo si conclude con la concessione del divorzio.

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Zheng Churan,49 conosciuta col soprannome di Coniglio Gigante (Datu) che al

momento dell’arresto aveva 25 anni, era laureata da poco e viveva ancora a Guangzhou con i suoi genitori, è stata coinvolta in attività femministe sin da quando era studentessa in sociologia e biblioteconomia all’Università di Sun Yat-sen di Guangzhou, dove si era interessata al femminismo, si era inserita un un gruppo di studenti LGBTQ, identificandosi come queer. In seguito, però, avendo capito che nel gruppo di cui era entrata a far parte vi erano atteggiamenti sessisti nei confronti delle donne, aveva formato un gruppo a parte, le Sinner-B, con la sua amica e attivista Liang Xiaowen e altre ragazze. I membri del gruppo, soprattutto studenti, collaboravano a forme di arte comportamentale. Nel 2012 il gruppo si è unito al Gruppo di Lavoro per la Parità di Genere gestito da un’altra delle Feminist Five, Wu Rongrong, e affiliato a Yirenping. Durante la protesta “Occupa i bagni dei maschi”, organizzata da questo gruppo, Zheng ha la possibilità di incontrare altre attiviste, tra cui Li Maizi, a cui si unisce per l’iniziativa “Spose ferite”. Dopo la laurea inizia a lavorare definitivamente per il Gruppo di Lavoro per la Parità di Genere. Zheng, inoltre, si è sempre interessata anche ai diritti delle donne appartenenti alla classe operaia. Nel 2014, infatti, si è recata giornalmente a fotografare lo sciopero delle operatrici sanitarie del campus della sua università, per rimediare al fatto che i fotografi dei media ufficiali fotografavano solo gli operatori maschi, anche se l’80% di loro erano donne. L’attivista ha poi pubblicato online la raccolta di foto intitolandola “Queste sono donne con forza e potere”. È stata

proprio Zheng ad organizzare nel 2015 la campagna contro la violenza sessuale che ha

causato il suo arresto e quello delle sue compagne.

Wu Rongrong,50 invece, che al momento dell’arresto aveva trent’anni, è una veterana del movimento femminista. Cresciuta in un villaggio povero dello Shanxi, a sei anni aveva già iniziato a lavorare nei campi con il padre. Da adolescente le viene diagnosticata l’epatite B cronica. Frequenta gli studi universitari presso la l’Università delle Donne Cinesi a Pechino, dove fa volontariato in organizzazioni no-profit volte che si occupano di questioni come la riduzione della povertà, i diritti delle donne, e l’AIDS. Prima di trasferirsi a Pechino per studiare, aveva subito delle molestie da parte degli

49 Nata nel 1989 a Guangzhou. 50 Nata nel 1985 a Hangzhou.

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ufficiali del suo villaggio, che avevano sfruttato la sua vulnerabilità nel momento in cui aveva richiesto loro di certificare la sua residenza, cosa necessaria per la domanda di borsa di studio per l’università e ancora prima, a 19 anni, era sfuggita per poco a un altro abuso sessuale. Ciò l’ha portata a voler lavorare nell’ambito della difesa dei diritti delle donne, infatti, nel 2007 lavora sia per l’ONG dedicata specificatamente all’aiuto delle persone affette da AIDS, l’Istituto Aizhixing di Pechino, sia per Yirenping. Nel 2009 organizza la prima campagna rilevante di Yirenping sui diritti delle donne in difesa di Deng Yujiao, una donna che aveva pugnalato un ufficiale governativo che la stava stuprando e, negli anni successivi, si è occupata anche di violenza domestica, aiutando ad organizzare l’iniziativa delle “Spose ferite” oltre che una petizione contro violenza domestica di circa 10 000 firme. Insieme al suo team portano avanti dei progetti per combattere la discriminazione di genere nelle assunzioni e performance di arte comportamentale contro gli esami ginecologi obbligatori richiesti alle donne che vogliono prestare servizio civile in Cina. Nel 2014, poi, ha fondato il Centro Weizhiming per i Diritti delle Donne ad Hangzhou.

La quarta delle Feminist Five, Wang Man, al momento dell’arresto aveva 33 anni. Laureata in relazioni internazionali, era stata una di quelle donne vittime di discriminazioni sul posto di lavoro. Infatti, per il suo primo lavoro come insegnante di inglese in un prestigioso liceo di Tianjin, alle donne era richiesta una laurea magistrale, mentre agli uomini, per la stessa posizione, era richiesta solo una laurea triennale. A causa di questa disparità lascia il lavoro. Dal 2010 aveva iniziato a lavorare un ONG di Pechino che si occupava della riduzione della povertà. Qui ha incontrato diverse attiviste femministe e aveva avuto il suo risveglio, tanto che poco dopo si unisce alle loro campagne, tra cui “Occupa i bagni degli uomini”, e inizia scrivere articoli sull’uso dell’attivismo femminista di strada in Cina, che, però, le si sono ritorti contro nel momento in cui è stata arrestata.

Wei Tingting (conosciuta con il soprannome di Waiting), infine, aveva già iniziato il suo attivismo durante il secondo anno di studi presso l’Università di Wuhan, dove aveva messo in scena una rappresentazione di The Vagina Monologues. Nel 2012 ha partecipato all’iniziativa “Spose ferite” e, più tardi, è diventata project manager presso l’Istituto per il Gender Health Education Institute di Pechino, presso il quale aveva

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collaborato nell’organizzazione della marcia annuale “AIDS Walk”51 sulla Grande

Muraglia.52 Wei ha lavorato anche come direttrice presso l’ONG per i diritti della comunità LGBT Ji’ande.