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1. Commento traduttologico dell’articolo di cronaca

1.4. Microstrategie traduttive e fattori di specificità

1.4.4. Fattori lessicali

1.4.4.3. Realia

Si definisco “realia” quelle parole che denotano cose materiali culturospecifiche. Secondo Osimo,95 i realia possono essere geografici (cioè che denotano elementi della geografia fisica, delle meteorologia o della biologia), etnografici (elementi della vita

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quotidiana, cibo, lavoro, arte, religione, moda, misure e monete) o politici e sociali (cioè entità amministrative territoriali, organismi e istituzioni, vita sociale e militare).

Avendo scelto una macrostrategia principalmente addomesticante ma che tenga conto della trasmissione al lettore delle informazioni necessarie per capire la vicenda dell’arresto, si è deciso di non mascherare i realia sostituendoli con elementi simili della cultura ricevente, ma di assicurarsi, tuttavia, che sia chiaro di cosa si tratta.

Ad esempio, per 朋友圈 pengyouquan, un’opzione di social networking dell’App per smartphone relativa al famoso social cinese WeChat, ha un corrispettivo italiano, “Momenti”. Tuttavia, utilizzare questa traduzione sarebbe risultato troppo estraniante a un lettore che non è esperto di cultura cinese, in quanto è probabile che questi non conosca questa funzione di WeChat, come potrebbe non conoscerla anche un lettore che conosce la cultura cinese ma non utilizza l’App relativa al social. Per questo motivo, si è deciso di specificare che si tratta di una bacheca relativa al social network WeChat social molto conosciuto anche in Italia, almeno da chi studia o si interessa dalla Cina (ad ogni modo, è stato specificato che si tratta di un “social”, di modo che chiunque possa avere una comprensione generale del realia). Si è optato, quindi, per un termine, “bacheca”, che non risulterà estraniante ad un lettore italiano, abituato ad utilizzarlo in relazione a Facebook.

Per quanto riguarda le istituzioni cinesi, invece, consultando fonti online si sono trovate traduzioni affermate in italiano che si è deciso di utilizzare in traduzione, come per 人大 renda, abbreviazione di 人民代表大会 renmin daibiao dahui, che è stato tradotto con “Assemblea Nazionale del Popolo”, traduzione riscontrata su diverse fonti online in italiano. Un uguale ragionamento è stato fatto per 政 协 zhengxie,

abbreviazione di 中国人民政治协商会议 zhongguo renmin zhengtai xieshang huiyi, tradotto con “Conferenza Politica Consultiva” e per 妇联 妇女联合会 funü lianhehui, reso con “Federazione Nazionale delle Donne Cinesi”.

Un altro realia riguardante l’ambito politico e istituzionale è “两会” 期后 “liang hui”

qihou, letteralmente “il periodo delle due conferenze”. Il riferimento è al periodo in cui

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necessario esplicitare a quali due conferenze si riferisse l’espressione, che altrimenti sarebbe potuta risultare incomprensibile al lettore. Si è quindi tradotto come segue:

女权学者艾晓明认为,无人被抓的原因除了“两会”期后的

维稳需求之外,[…]

Secondo la studiosa femminista Ai Xiaoming, il motivo dell’arresto delle cinque donne, oltre a rispondere alla necessità di mantenere la stabilità sociale nel periodo delle due sessioni

plenarie dell’Assemblea Nazionale del Popolo e della Conferenza politica consultiva del popolo cinese, […]

Nel caso delle entità amministrative territoriali, non si sono riscontrati problemi nel tradurre 检察院 jianchayuan con “uffici della procura”, perché si tratta proprio di

questo, mentre è stato più complesso tradurre 跨省而来的北京警察 kua sheng er lai de

Beining jincha, ovvero una sezione della polizia che opera su diverse province. Questo

realia è stato tradotto con “polizia interprovinciale”, affiancando a “polizia” un aggettivo che in italiano faccia intendere al lettore quale sia la funzione specifica di questo tipo di polizia.

Nei casi in cui i realia erano di più difficile comprensione si è deciso di aggiungere delle note a piè di pagina. Osimo sostiene che anche se l’attenzione del traduttore nei confronti del lettore e non disturbarlo durante la fruizione del testo giustifica il voler ridurre al minimo le note a piè di pagina, bisogna pensare anche che il lettore medio non ha le capacità di sostituirsi con la propria cultura a tutte le informazioni che tali note gli danno.96 Poiché non si può appesantire un articolo di cronaca con l’inserimento di spiegazioni troppo lunghe, ma si ritiene fondamentale che il lettore comprenda tutti gli aspetti della vicenda, si è optato per l’uso delle note nei seguenti casi:

“已经超了……”4 月 13 日 17:22 危志立在一个 3·7 女权案 的关注群组里敲下了这四个字和一个省略号。

“È già troppo tardi…” , ha dichiarato Wei Zhili alle 17:22 del 13 aprile riguardo al famoso caso delle femministe del 7 marzo.

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Ha battuto queste quattro parole e tre puntini nel gruppo di discussione online.

L’elemento di specificità culturale in questo caso è 关 注 群 组 guanzhu qunzu (letteralmente “gruppo di attenzione”), tradotto con “gruppo di discussione online” e accompagnando questa traduzione da una nota in cui si spiega che tale gruppo di discussione fa sempre riferimento alle chat del social WeChat, dove venivano comunicate notizie riguardo le attiviste arrestate. In aggiunta, in quest’esempio, il periodo è stato diviso tramite un punto per semplificare la struttura complessa del determinante 3·7 女权案 san qi nüquan an (il famoso caso delle femministe del 7 marzo).

Anche nel seguente esempio si è operato in modo analogo:

此案引发的国际压力之巨大,被认为仅次于刘晓波案。 La pressione internazionale scatenata da questo caso è stata enorme, seconda solo a quella relativa al caso di Liu Xiaobo.

La vicenda Liu Xiaobo, arrestato per il suo attivismo nel 2008, è utilizzata come termine di paragone necessario per capire la portata del supporto internazionale ricevuto dalle attiviste. Poiché si è individuato un lettore modello che potrebbe non essere esperto della storia cinese in ambito di attivismo e di diritti umani, si è deciso di spiegare brevemente la vicenda in una nota a piè di pagina riferita a “Liu Xiaobo”.

Infine, vi è solo un caso di realia riguardante il cibo:

他看着郑楚然匆匆吃下爸爸给她烫的一碗面 […]

È stato a guardare mentre Zheng Churan mangiava in fretta e furia una ciotola di noodles riscaldati dal padre […]

一 碗 面 yi wan mian è stato tradotto con una “ciotola di noodles”, piuttosto che spaghetti, che comunemente in Italia indicano questo tipo di pasta. In questo modo si fa capire che si tratta di un piatto cinese, ma usando un termine comunemente conosciuto, così da non creare un esotismo troppo forte che interromperebbe il pathos della

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narrazione, che in questo punto è particolarmente serrata perché descrive il momento in cui una delle ragazze viene portata via dalla polizia.