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l’ otto per cento che appare Un giorno

“Un giorno”, “c’era una volta” indica una condizione generale, cioè una condizione che riguarda tutti.

...apparve...

Parleremo dei vari livelli di teoria. “Teoria” da “theorein” in greco significa “vedere”, “osservare” e “contemplare” la vita. Questo di cui parleremo è il livello apparente, come la punta di un iceberg. Parleremo di un uomo che si ferma a questo livello apparente. Se il processo trasmu-tativo ha senso su tutti e quattro i piani della Piramide (v.), parleremo del livello in cui, in genere, si ferma la psichiatria, ci fermiamo noi, nel giudizio su una persona, nel valutare una coppia, ecc., è un livello super-ficiale. Sapete questa percentuale a cosa corrisponde in un iceberg? All’8 per cento; il resto, questo tizio che passava non lo ha colto - potremmo dirlo anche a proposito della psichiatria, a proposito dei nostri parenti

-, non ha colto il 92 per cento. La teoria a cui assisteremo è la teoria emergente o visibile, cioè è appena l’8 per cento. Quando noi abortiamo o facciamo abortire i viaggi trasmutativi nostri e dei nostri figli, è perché ci fermiamo all’8 per cento.

...un piccolo buco...

Qual è il senso delle cose strette nell’esistenza? Che senso hanno le cose che ci angosciano, le ansie, le cose in salita, ciò che vorremmo elimi-nare? Di questo si sta parlando. L’“angustus”, il “piccolo buco” è una parte fondamentale dell’esistenza, è normale, non è una cosa che non ci dovrebbe essere! Cambiate punto di vista! È la via stretta per fare il viaggio trasmutativo. Le religioni lo dicono sempre. Il processo trasmutativo è una via stretta, bisogna saperla affrontare. Crescere, “trans-mutare”, è la via stretta, ma la via stretta non è una cosa in più che non ci voleva! È una parte fondamentale per un processo trasmutativo della fase finale, cioè quella di passare da essere crisalide a essere farfalla. Dovremmo ragionare così nei momenti difficili che ci troviamo a vivere.

...in un bozzolo.

Che significa “bozzolo” o “bocciolo”? Significa che appartiene ad un percorso, ad un globale di viaggio, non è a fine a sé, perché vedremo che il grosso limite di chi osserva dall’esterno è che fa la fotografia: “Questo parla da solo ed è schizofrenico!”. Non capisce che quello è un bozzolo che si sta difendendo rispetto a una storia trasmutativa che fa schifo.

Quindi, “bozzolo” significa che non è né l’inizio, né la fine. Il bozzolo fa parte di un viaggio trasmutativo. Se uno non ha una visione globale, si ferma all’8 per cento.

Questa è la condizione di partenza: una fase trasmutativa che appare all’esterno.

10. l’esternomenoadattoadunprocessotrasmutativo

Qual è l’esterno meno adatto a un processo nostro trasmutativo?

Rispetto a questa situazione potenziale che potrebbe apparire solo significativa in sé, qual è la persona meno adatta per aiutarci nel viaggio trasmutativo?

Un uomo che passava per caso...

Che significa “per caso”? “Passare per caso” significa che non ho la

storia di quel processo, la storia di quella persona, non capisco il senso dell’esistenza, mi fermo a cose mie soggettive, molto immediate, come per esempio il fatto che mi intenerisce vedere quella persona che soffre.

Cioè, “passare per caso” significa che si fanno probabilmente le cose più negative, perché uno probabilmente non coglie cosa c’è. “Passare per caso” può significare: “Ho fretta, non sopporto il negativo”, quindi mi manca una visione globale.

...si mise a guardare la farfalla...

Che cosa significa? Significa che si ferma a un punto di vista storico, cioè a quello che vede e a quello che sa. Quello che vedo è che questa farfalla non riesce a fare niente, quello che so è che probabilmente soffrirà.

Ma questo è un sapere “storico” , soggettivo. Quindi, manca uno sguardo

“metastorico” (v.) globale. Questo è uno sguardo “storico” di chi vuole fare il misericordioso. La religione ci insegna molto a fare la misericordia per gli altri, facendo tanti aborti! Ricordatevi che qui stiamo parlando del viaggio o del percorso trasmutativo non solo della nostra infanzia, della nostra adolescenza e della nostra adultità, ma di ogni volta che ci prendiamo una parte. Io, per esempio, ultimamente ho vissuto tre mesi difficili, perché ho ripreso una parte di me: quello è un processo trasmu-tativo. Chi non ci riesce ad aiutare in questa fase fa un aborto. Sapete quanti aborti hanno fatto i religiosi, prendendosela solo con le donne!

Non si rendono conto di quanti aborti hanno fatto sulle persone!

...che per varie ore si sforzava per uscire da quel piccolo buco.

Qui ci sono le caratteristiche di chi osserva dall’esterno e non può capire il processo trasmutativo. “Per varie ore” significa che è un uomo già bravo, però ha un Krònos (v.) di riferimento, un tempo cronome-trato, e non un Kairòs (v.), cioè un “tempo favorevole”. Bisognerebbe dire: “Che cosa può diventare questa persona che io non so, con i tempi suoi?”. Se non abbiamo questo, le situazioni cosiddette autistiche, per esempio, come le fate a riprendere quando per decenni sono state buttate giù? È necessario aspettare il Kairòs (v.) dell’altro, e non agire quando diciamo noi! Bisogna fare tanti tentativi fino a quando arriverà il Kairòs (v.). Invece qui l’uomo aspetta, ormai sono passate delle ore, vede che la farfalla si sforza di uscire da quel piccolo buco e non ci riesce. Cosa vede?

Vede il negativo, non vede che questa è una premessa per crescere. La farfalla deve attraversare il piccolo buco. Non vede il valore positivo, ma il valore di negatività che il piccolo buco crea in questa povera farfalla.

Questo è un Femminile (v.) e un materno “maschile”, perché non ha fiducia nell’altro. Quanti aborti si fanno per un falso Femminile (v.)!

Perché il vero Femminile (v.) aspetta il tuo Kairòs (v.) e non giudica come negative alcune tue situazioni. Il problema non è uscire dal bozzolo, ma fare tanti tentativi fino a quando la trasmutazione in farfalla non è maturata. Questo non lo posso sapere io dall’esterno, non c’è un Krònos (v.)! Quando le ali saranno pronte, la farfalla comincerà a volare. Devo avere fiducia dei tentativi che fa, anche se ancora non ne vedo il senso.

La trasmutazione ha la necessità di andare avanti e di tornare indietro, di riprendersi e di sfiancarsi, di desistere e di ricominciare, di cadere, come dice Confucio, e di rialzarsi e continuare a camminare. È una saggezza antica. Confucio è un altro pensatore che da 2600 anni rappresenta una saggezza orientale molto interessante. Il problema non è il Krònos (v.), ma il Kairòs (v.), non è il negativo ma è l’“empowerment”, ovvero come prendere potere. Come faccio a sapere se uno ha raggiunto il suo potere dall’esterno? Smettiamola di credere che attraverso degli strumenti banali conosciamo bene qual è l’identità o le cose che servono all’altro!

Dovremmo essere molto più umili.