NUDGE: LA SPINTA GENTILE 4.1 Nudge
4.2 Paternalismo libertario nelle diverse nazion
Quella che si va sempre più diffondendo come la teoria del pungolo è la felice pratica del “nudge“: la strategia della “spinta gentile”, ovvero una nuova arte di governo sperimentata con notevole successo in molti Paesi. “Nudge” è un modello già consolidato in Usa e Gran Bretagna che, servendosi di uno staff composto da economisti comportamentali, antropologi, sociologi e neuroscienziati, studia
le tecniche per influenzare silenziosamente la popolazione nelle scelte. La strategia del nudge ha già avuto una notevole influenza in alcuni dei principali Paesi,
come gli Stati Uniti, dove il Presidente Barack Obama ha nominato Cass Sunstein capo dell’Office of Information and Regulatory Affairs (OIRA), oppure l’Inghilterra, dove David Cameron ha formalmente adottato la suddetta teoria nel proprio programma di governo. Più di 130 Paesi hanno incorporato l’economia comportamentale nel disegno delle proprie politiche, dalla Casa Bianca alle economie emergenti che hanno istituito vere e proprie “Nudge Unit” presso i loro governi adibite a studiare e sviluppare nuove spinte gentili nei
confronti dei loro cittadini per migliorare il metodo di amministrazione. In Inghilterra il primo ministro David Cameron è stato talmente influenzato dal libro,
"Nudge", che ha costituito un nuovo ufficio, il "Behavioural insight team", chiamato
familiarmente "la Nudge unit" che ha condotto una serie di esperimenti. Cameron ha creato questa squadra di economisti, studiosi di scienze sociali e psicologi per
migliorare l’azione del governo come, ad esempio, per convincere i cittadini a non
ricorrere al pronto soccorso per ogni minimo malessere, rendendo così più funzionale quel servizio per i casi gravi e veramente urgenti. Ma anche a pagare le tasse: riscrivere le lettere del fisco ai britannici morosi ha aumentato in breve e senza costi le risposte e il pagamento degli arretrati attraverso un semplice cambiamento di tecnica nella scrittura delle lettere di sollecito spedite in prossimità della scadenza. Invece di "hai pagato le tasse?", nella lettera spedita dal fisco britannico è comparsa l’affermazione: "La maggior parte dei cittadini con la tua stessa aliquota ha già pagato".
E' bastato questo per garantire maggiore puntualità nella presentazione delle dichiarazioni. Ma anche tecniche che utilizzano suoni e colori disciplinano i comportamenti nelle aree di
attesa degli aeroporti e delle stazioni inglesi. Altro esempio molto chiaro è che troppo pochi inglesi approfittavano degli incentivi fiscali diretti a risparmiare energia con l'isolamento termico della casa, e una buona ragione
sembrava essere che avrebbero dovuto sgombrare la soffitta per installare l'isolante. Allora, il "colpettino": le ditte che installavano l'isolante si offrivano di sgombrare la
soffitta e poi rimettere tutto a posto. E le famiglie che accettano l'incentivo sono triplicate. È anche questione di design, di attenzione, di architettare bene un percorso. Nudging può
voler dire rendere un piano di pensione integrativa l’opzione di default e aumentare il benessere futuro dei dipendenti. Altri esempi possono essere rilevati nell’azione amministrativa di Antanas Mockus, ex sindaco di Bogotà, capitale della Colombia, azioni che spingono a riflettere sulle possibilità offerte dall’ingegneria sociale nella gestione urbana. Mockus , filosofo, matematico e pedagogo , nella sua esperienza di amministratore pubblico è divenuto noto alle cronache
internazionali per i suoi esperimenti sociali. Bogotà, all’epoca, era una metropoli piagata dalla criminalità, dal traffico,
dall’inquinamento. Mockus stesso spiegò come era riuscito a ridurre l’incidenza di questi fenomeni negativi dove era stato fondamentale invogliare il cittadino a modificare il proprio modo di pensare, utilizzare incentivi materiali per ridurre la corruzione, ricorrere alla disapprovazione della comunità verso i gesti criminali o in qualche modo non
congruenti alla pacifica vita della comunità stessa. Gli esempi più noti della sua politica del cambiamento sociale , quelli che indussero a
definire un miracolo il volto nuovo di Bogotà , furono l’idea di mandare 400 mimi nelle strade della capitale, con il compito, da un lato, di prendere apertamente in giro gli automobilisti indisciplinati, dall’altro di rappresentare sul palcoscenico reale della strada cosa volesse dire osservare le regole, e l’intuizione di rendersi testimonial di una campagna per la riduzione dello spreco dell’acqua. Entrambe le iniziative diedero ottimi risultati: ci fu una sensibile diminuzione degli
incidenti stradali nell’area urbana e un risparmio dell’acqua che arrivò a toccare il 40% del precedente consumo totale. L’esperimento ebbe successo e venne riportato dalle cronache italiane.
Qualche altro esempio di nudge theory è possibile riscontrarlo, ad esempio, in USA dove è stata lanciata un'iniziativa denominata “un dollaro al giorno” (Dollar a day) per combattere la gravidanze in età adolescenziale: le ragazze-madri con già un bambino a carico ricevono
un dollaro per ogni giorno in cui non erano in stato di gravidanza. O come il mandato di Sunstein in carica presso l’OIRA fino al 2012 che ha permesso
all’amministrazione statunitense di attuare politiche di regolazione frequentemente a costo zero e quindi di trarre considerevoli benefici. Questo è stato possibile anche grazie alla semplificazione dei procedimenti amministrativi che, insieme alla ristrutturazione dei sistemi di default, ha reso automaticamente più semplice compiere le scelte migliori per i comuni cittadini. Anche l’Italia pare iniziare a muoversi, con le buste arancioni dell’Inps o come il progetto pilota nato dalla collaborazione tra il GSE ( Gestore dei Servizi Energetici ) e Matteo
Motterlini, Professore di Economia Cognitiva e Neuroeconomia al San Raffaele di Milano. Mantenere in efficienza gli impianti fotovoltaici significa prima di tutto aumentare la
produzione di energia da fonti rinnovabili, con risvolti positivi in termini di guadagno per il titolare dell’impianto e per la società nel suo insieme, che in questo modo beneficia della
riduzione di emissioni di CO2 e di un miglioramento delle condizioni ambientali. Motterlini spiega che se vogliamo aumentare i comportamenti virtuosi dei cittadini, non
possiamo prescindere da una più realistica comprensione di ciò che determina le decisioni di ciascuno di noi, da cui, in ultimo, dipende il benessere di tutti. Progettare e realizzare interventi a misura di cittadino che siano semplici, salienti, attraenti e basati sull’evidenza, è cruciale per il successo di ogni forma di politica pubblica.
Ecco allora che la ‘teoria dei nudge’ si presta alla causa della sostenibilità. La teoria di Richard Thaler applicata al tema dell’efficienza energetica ha regalato risultati interessanti. Si tratta, in pratica, di indurre comportamenti virtuosi tramite appositi stimoli visivi. Non si parla di un divieto o una minaccia, ma al contrario, la spinta gentile è per sua
stessa natura rivolta a condizionare positivamente il cittadino. I risultati del progetto sembrano confermare che la “spinta gentile” consente di orientare i
comportamenti al fine di aumentare la produzione di energia fotovoltaica. Il GSE come responsabile dello sviluppo sostenibile accresce la consapevolezza dei cittadini sui temi
dell’efficienza energetica e delle loro potenzialità . In Giappone, invece, il governo ha promosso la campagna “Cool Biz”, con la quale
incitava i lavoratori a recarsi in ufficio nei mesi più caldi dell’anno con un abbigliamento più casual rispetto alle tradizionali giacca e cravatta. Lo scopo era quello di ridurre l’utilizzo dell’aria condizionata per rinfrescare gli ambienti lavorativi e dunque ridurre il consumo di energia e il rilascio di emissioni. Tuttavia, invece di porre l’accento sul messaggio ecologico, la campagna ha fatto appello al comportamento del gruppo,
asserendo che un abbigliamento più informale è più «leggero e di tendenza». Si stima che nel 2011, grazie a questa campagna, sia stata ottenuta una riduzione delle emissioni di
anidride carbonica pari a 1,56 milioni di tonnellate. Il nudging agisce in maniera subliminale, limitando il libero arbitrio e quindi la libertà, ma
mantenendo intatta l’autonomia individuale. Ciò si basa sul presupposto che le strutture in cui viviamo influenzino le nostre decisioni quanto o forse più dei nostri desideri e delle informazioni che ci arrivano, sempre più numerose e complesse. Esistono sia in ambito privato che pubblico, svariati esempi di architetti delle scelte, spesso
anche senza che l’individuo soggetto sia consapevole della titolarità di questo potere. Esperienze importanti da cui prendere esempio arrivano, però, anche dall’Australia, dai
Paesi scandinavi e da altri stati che negli anni hanno sfruttato questa tecnica per varie politiche e per tentare di migliorare i comportamenti della loro popolazione soprattutto in
ambito di tutela ambientale e tutela della salute. I governi del passato, non solo in Italia, hanno perso abbastanza tempo con le ideologie e i
luoghi comuni sui propri concittadini. Se invece di presumere di sapere che cosa stiamo facendo, cominciassimo a verificare l’efficacia di quello che presumiamo, potremmo usare le scienze comportamentali per il bene di tutti, e realizzare politiche più efficaci in quanto basate sull’evidenza . Il che fa pensare. Chissà che sia possibile una "spinta gentile" alla fiducia. Le basi teoriche del "colpettino" fanno leva su aspetti psicologici o neurologici del nostro processo decisionale, che è spesso molto diverso da quello asettico dell'homo
oeconomicus. Le cancellerie, a cominciare da Palazzo Chigi, dovrebbero avere una squadra di psicologi e
di esperti della finanza comportamentale per cercare di migliorare le scelte dei cittadini. Nessun ambiente di scelta è davvero neutrale, ma regole migliori possono rendere più
CONCLUSIONI
L’evoluzione delle conoscenze in campo economico e finanziario hanno permesso all’uomo di comprendere meglio il mondo che lo circonda. Non è sufficiente l’applicazione rigorosa delle teorie classiche per descrivere la realtà perché i fattori psicologici ed emotivi influenzano le decisioni degli individui in condizioni di incertezza. L’uomo adotta delle “scorciatoie di pensiero” per evitare di trovarsi in difficoltà rispetto alle problematiche della vita quotidiana. La finanza comportamentale ha cercato di dare risposte alle anomalie registrate nel sistema economico attraverso lo studio degli errori cognitivi commessi dagli individui e
formulando delle linee guida per la loro correzione.
L’educazione finanziaria, la consulenza e la trasparenza dell’informazione sono le linee
guida della finanza comportamentale . E' importante iniziare un percorso che metta in pratica quest'ultime tramite strumenti
idonei ai cittadini. Il grande pregio della Behavioral Finance e gli straordinari risultati ottenuti in questo campo sono frutto del suo approccio interdisciplinare, che fonde in sé svariati contributi di finanza, psicologia, economia e sociologia. Il mondo economico-finanziario è infatti formato da milioni di esseri umani, ciascuno con proprie capacità, limitazioni, risorse, conoscenze ed aspettative; gli individui non sono dei calcolatori freddi e razionali, bensì uomini dominati da passioni, ansie e paure, sentimenti ed emozioni che rivestono un ruolo principale in tutte le attività della loro vita quotidiana, a maggior ragione nella circostanza in cui essi sono chiamati a prendere delle decisioni riguardo i propri risparmi e i propri investimenti. Dopotutto, però, non è possibile prescindere dalle ipotesi di razionalità degli agenti economici e di efficienza dei mercati, poiché si fondano su un impianto teorico che, sebbene irrealistico, è completo, consolidato e di facile applicazione in qualsiasi contesto e
Un'ottima definizione è fornita da R. Thaler quando afferma che la Finanza
Comportamentale non è altro che una finanza open-minded perché studia il funzionamento dei mercati e il comportamento degli operatori utilizzando conoscenze e strumenti propri delle scienze umane per avere una visione il più realistico possibile del complesso mondo finanziario. La Behavioral Finance mette a nudo gli errori che commettiamo nelle decisioni di
investimento e dimostra anche che gli errori non sono casuali, bensì sono persistenti,
sistematici e generali: sbagliamo tutti, nello stesso modo, spesso nella stessa direzione. Essa è stata affiancata da una nuova corrente di pensiero denominata, come abbiamo visto, paternalismo libertario la quale sfruttando i limiti cognitivi del cervello umano cerca di indirizzare gli individui verso le scelte più giuste, in ambito sia di comportamenti individuali sia di politiche pubbliche. Questa nuova corrente si esplica attraverso delle spinte gentili ( “nudge”) le quali
“modificano” il contesto della scelta in modo da renderla più semplice aiutando le persone a decidere quale azione intraprendere, mirando ad aumentarne il grado di soddisfazione senza, tuttavia, limitarne la loro libertà di scelta, in quanto non si tratta di un obbligo ma di un semplice pungolo cognitivo. Il nudging è un nuovo approccio a disposizione dei governi e delle pubbliche
amministrazioni per la loro interazione quotidiana con i cittadini. Un nudge è uno stimolo, ma anche uno sprone. Il paternalismo libertario non definisce né impone le scelte “migliori”, ma responsabilizza a creare migliori ambienti di scelta, più semplici, amichevoli, funzionali, ecologici,
sostenibili e quindi potenzialmente vantaggiosi per tutti. La spinta gentile a fare la “cosa giusta” deve venire dalle istituzioni. È l’unico modo in cui
l’architettura delle scelte può accrescere il benessere di coloro che scelgono e non di coloro che traggono vantaggio egoistico dalle debolezze umane e dall’opacità dei contesti
decisionali. Occorre essere onesti e riconoscere che le “spinte” più o meno gentili in una determinata direzione arrivano da tutte le parti, e che anche se invisibili impattano inevitabilmente sulle scelte di ciascuno. Se Nudge Revolution vuol dire rendere visibili, trasparenti ed espliciti i condizionamenti, spesso occulti, che influenzano prevedibilmente le nostre scelte da parte di aziende, organi
di informazione, pubblicità ma anche dallo Stato, allora questa rivoluzione potrebbe farci vivere in un mondo più semplice, libero e democratico. Il nudge, comunque, non è neanche la soluzione ad ogni problema. Può, però, contribuire a raggiungere gli obiettivi una volta che la questione è stata
inquadrata e definita. Quello che io penso è che se l’economia di quasi tutti i Paesi del mondo, dall’America, all’Europa, si sta muovendo sempre di più verso lo studio e l’applicazione dell’economia comportamentale e delle politiche di nudge nella definizione di nuovi tipi di
regolamentazione e nell’aumento della qualità della regolamentazione tradizionale, questo non sia un argomento da scartare o da sottovalutare, anche grazie ai piccoli successi che si stanno ottenendo e che ho descritto precedentemente. Bisogna sempre tenere a mente che un cambiamento di questa portata, da un’idea di pensiero umano razionale ad una di pensiero irrazionale nell’economia sia un grande passo che richiede tempo e anche tutte le misure di prevenzione come i nudge mostrano i suoi effetti nel lungo periodo. Per innescare il cambiamento di mentalità e un cambiamento nei
comportamenti quotidiani ci vuole tanto tempo; ma a parer mio è più efficace. Le regole e le sanzioni sono necessarie, ma nel lungo termine non porteranno mai e poi
mai ad una vera consapevolezza del significato intrinseco di quella regola, del perché è giusto rispettarla. Le politiche di nudging sì! E’ quello il loro scopo: riuscire a cambiare la mentalità dell’essere umano lasciandolo libero di capire quello che è giusto o no per lui con una spintarella mirata e studiata che non dovrebbe mai fare male e che, insieme ad una regolamentazione innovativa e di qualità possa rendere la società più sana, fisicamente e mentalmente.