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P.R.I.A._Piano Regionale degli Interventi per la Qualità dell’Aria

Nel documento analisi di contesto (pagine 134-137)

15. quadro di riferimento programmatico

15.5. P.R.I.A._Piano Regionale degli Interventi per la Qualità dell’Aria

A seguito dell’entrata in vigore della Direttiva sulla Qualità dell’Aria (Direttiva 2008/50/CE) e del relativo Decreto Legislativo di recepimento (D.Lgs. n. 155/2010), Regione Lombardia ha avviato l‘aggiornamento della pianificazione e programmazione delle politiche per il miglioramento della qualità dell’aria, in piena attuazione di quanto previsto dalla L.R. n.

24/2006 e, in particolare, dal Documento di Indirizzi di cui alla DCR n. 891/2009. Il PRIA rappresenta quindi lo strumento di pianificazione e di programmazione per Regione Lombardia in materia di tutela della qualità dell’aria ai sensi della normativa nazionale e regionale vigente.

Il PRIA viene definito con l’obiettivo di predisporre il quadro conoscitivo e di intervento che riguarderà le politiche per la qualità dell’aria e, con il successivo e più specifico Programma Energetico Ambientale Regionale (PEAR), per il contenimento dei gas climalteranti nei prossimi anni.

15.5.1. contenuti di indirizzo

L’obiettivo strategico, previsto nella DCR n. 891/09, delle politiche regionali per la qualità dell’aria è quello di raggiungere livelli di qualità che non comportino rischi o impatti negativi significativi per la salute umana e per l’ambiente. Tale obiettivo è pienamente coerente con quanto richiesto dalla norma nazionale.

Gli obiettivi generali della programmazione regionale per la qualità dell’aria rimangono pertanto:

• rientrare nei valori limite nelle zone e negli agglomerati ove il livello di uno o più inquinanti superi tali riferimenti

• preservare da peggioramenti la qualità dell’aria nelle zone e negli agglomerati in cui i livelli degli inquinanti siano stabilmente al di sotto di tali valori limite

Il PRIA si caratterizza per un approccio integrato alla riduzione dell’inquinamento at-mosferico a scala locale e al contestuale contenimento delle emissioni di gas climalteranti. In tema di pianificazione e programmazione lo stesso D.Lgs. n. 155/2010 disciplina le attività che necessariamente devono essere sviluppate per consentire il raggiungimento dei valori limite e il perseguimento dei valori obiettivo di qualità dell’aria. Si prevede, in via innovativa, che tali piani debbano agire sull’insieme delle principali sorgenti di emissione, indipendentemente dai luoghi in cui esse si trovano, che influenzano le aree di superamento, senza l’obbligo di considerare l’intero territorio circostante o agglomerato e neppure di fare di quel territorio un limite invalicabile.

Ne consegue che anche le politiche e gli strumenti di sostegno e sviluppo delle misure per il miglioramento della qualità dell’aria individuati nel PRIA, in una prospettiva di approccio integrato, si debbano articolare tenendo in considerazione una pluralità di aspetti. La complessità del sistema ambientale, sociale ed economico necessita di un approccio a tutto tondo, che abbracci ambiti di intervento differenti, a garanzia di un completo raggiungimento degli obiettivi prefissati.

Nello specifico gli strumenti con cui possono essere attuate le linee strategiche del PRIA si possono quindi ricondurre alle seguenti macro tipologie: programmazione strategica, normativa e regolamentazione, incentivi e fiscalità di scopo, innovazione e ricerca, organizzazione e controllo, formazione e informazione.

I macro settori tematici individuati dal PRIA, suddivisi in ulteriori settori, sono:

• trasporti su strada e mobilità

• sorgenti stazionarie e uso razionale dell’energia

• attività agricole e forestali

• interventi di carattere trasversale

15.5.2. contenuti di cogenza e condizionamenti

L’approccio all’intervento per il miglioramento della qualità dell’aria in Lombardia prevede la considerazione di tutti i settori di policy che direttamente o indirettamente concorrono in modo fattivo ad incidere sui fattori determinanti dell’inquinamento atmosferico su scala locale.

Ne deriva un quadro complesso e articolato che include le azioni direttamente indirizzate a contrastare l’emissione di inquinanti atmosferici e più generali interventi strutturali che agiscono sulla qualità di processi, prodotti e comportamenti, evidenziando il sistema di interrelazioni che influisce complessivamente sui trend della qualità dell’aria.

Le azioni previste sono prevalentemente di natura strutturale, quindi orientate ad agire permanentemente sulle fonti e sulle cause delle emissioni, in un’ottica di breve, medio e lungo termine.

Rispetto al tema “Trasporti su strada e mobilità” alcune tra le linee d’azione più significative del PRIA si strutturano su:

• scelte urbanistiche per la mobilità sostenibile

• progressiva estensione delle limitazioni della circolazione dei veicoli più inquinanti

• supporto al Mobility management aziendale

• politiche di conciliazione tempi e orari

• azioni per contrastare la diffusione delle motorizzazioni diesel nel settore del trasporto delle merci

Per quanto concerne il tema “Sorgenti stazionarie e uso razionale dell’energia” si ricordano le seguenti linee d’azione:

• regolamentazione uso della biomassa in ambito civile

• anticipazione dei termini di applicazione delle BREF/’BAT conclusion’ nei processi di rinnovo autorizzativo degli impianti esistenti, ove economicamente sostenibile

• completamento della normativa per la regolamentazione delle combustioni all’aperto

• azioni specifiche su cave e cantieri

Relativamente al tema “Attività agricole e forestali” si menzionano, infine, le seguenti linee d’azione:

• ottimizzare l’utilizzo dei boschi lombardi

• promuovere l’organizzazione efficiente del sistema di sfruttamento energetico delle biomasse per la produzione combinata di elettricità e calore (con sviluppo reti TLR)

15.5.3. contenuti correlati alle attività oggetto di pianificazione attuativa

Nell’ambito di cantiere, la linea seguita è stata di incidere sulle attività delle opere in VIA o in verifica di VIA prevedendo prescrizioni relative a buone pratiche e misure per la mitigazione delle emissioni di polveri in particolare, nonché ad azioni di compensazione.

In merito alle combustioni all’aperto, la politica è stata quella di arrivare ad un divieto totale su tutto il territorio regionale nel periodo invernale, ossia nei mesi maggiormente critici per l’aspetto di qualità dell’aria (ottobre-aprile).

Gli obiettivi guida sono:

• promozione ed incentivazione (dal 2012) delle buone pratiche e delle misure di mitigazione delle emissioni di polveri sottili prodotte nell’ambito delle attività di cantiere; tali “buone pratiche” comprenderanno:

- lavaggio strade nell’intorno del cantiere per un raggio di 500 m almeno due volte al giorno

- lavaggio continuo ruote mezzi in uscita dal cantiere

- cassoni chiusi per i mezzi che movimentano terra o materiale polverulento - installazione dispositivi antiparticolato sui mezzi operanti all’interno del

cantiere

• attuazione di misure di compensazione

Nel documento analisi di contesto (pagine 134-137)