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Pratiche e significati della sovranità alimentare

Nella rassegna dedicata alle quattro federazioni ecuadoriane di Vía Campesina abbiamo delineato come ciascuna di esse abbia costruito, negli anni, un approccio peculiare alla proposta della sovranità alimentare che, seppur interpretata in forma diversa, rappresenta per tutte un orizzonte politico comune. In questa sezione intendiamo riprendere sinteticamente le declinazioni che caratterizzano ciascuna federazione per metterle a dialogo, simulando, di fatto, il confronto che queste federazioni hanno affrontato per costruire un discorso unitario.

Come abbiamo visto, la federazione contadina interculturale (Fenocin) è tra le prime in Ecuador a mutuare la proposta della sovranità alimentare di Vía Campesina, sviluppandola in maniera sistematica, tanto sul piano discorsivo, quanto con iniziative e pratiche concrete, ispirate ai suoi principi e promosse dalle organizzazioni di secondo grado ad essa affiliate. Qui, la sovranità alimentare diviene l'orizzonte entro cui elaborare una proposta societale che riformuli le logiche di produzione e riproduzione sociale, giacché include sia la trasformazione del modello agroalimentare sia le forme assunte dallo sviluppo e dallo Stato nel paese. La sovranità alimentare è rivendicata come paradigma capace di coniugare le due questioni alla base del discorso politico di questa federazione e che guidano il suo agire: quella agraria e quella interculturale. Dunque, diviene il terreno politico entro cui raccogliere le battaglie storiche del movimento contadino per l'accesso e il controllo sui mezzi di produzione, prima fra tutti la terra, e quelle del movimento indigeno per il riconoscimento dei propri diritti. Il concetto della sovranità alimentare si arricchisce fortemente dell'elemento culturale, nella rivendicazione della diversità attraverso l'interculturalità.

Nel caso del coordinamento contadino (Cnc-Ea), la proposta della sovranità alimentare è assorbita all'interno della visione integrale della battaglia per una nuova ruralità che, pur includendo rivendicazioni produttiviste per il settore contadino (accesso a mezzi e servizi per le filiere contadine, conversione agroecologica), dilata lo sguardo verso trasformazioni

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radicali nel modello complessivo di sviluppo rurale. L'enfasi è posta nella promozione di un'economia solidale e nella rivendicazione dell'accesso a educazione e salute di qualità nelle campagne. Ciò prende forma non solo sul piano discorsivo, ma anche attraverso la generazione di programmi autogestiti dalle organizzazioni sue affiliate, che divengono capaci di offrire servizi alla popolazione contadina. Anche qui, dunque, il concetto della sovranità alimentare si nutre di un discorso più ampio, che non riguarda solo il modello produttivo bensì richiama più in generale le condizioni di vita nelle campagne, da migliorare attraverso l'universalizzazione dei servizi sociali e la democratizzazione dell'economia.

Da parte sua la federazione sindacale-mutualistica (Confeunassc) opera una declinazione peculiare che risponde, essenzialmente, al suo carattere e alla sua storia. Essa ha coniugato le rivendicazioni e necessità dettate da questo ambito specifico con quelle legate all'esercizio dei diritti contadini e del diritto all'alimentazione. In questa ottica, la proposta della sovranità alimentare assume una strategia di prevenzione e promozione della salute contadina come prioritaria, fondandola da un lato sulla salvaguardia del sistema previdenziale e dall'altro sulla produzione e sul consumo di cibo sano. Qui l'impegno non si materializza nella costruzione di esperienze autogestite ispirate ai principi della sovranità alimentare, bensì nel mettere in moto una strategia composita, fatta di mobilitazioni e di dialogo con le istituzioni, diretta ad influenzare le politiche rurali; senza dubbio la scommessa principale è rappresentata dalla lotta ai processi di privatizzazione dei servizi sociali.

Infine, nel caso del sindacato agrario (Fenacle) l'adesione alla proposta della sovranità alimentare è più recente e non ha assunto ancora uno sviluppo tale da convogliare organicamente le istanze di ciascuna delle due anime che lo compongono, quella dei lavoratori agricoli e quella contadina. Eppure essa è inclusa tra i valori e i principi che il sindacato riconosce come fondanti e che promuove sia in ambiti istituzionali, come l'Assemblea Costituente, sia tra le organizzazioni ad esso affiliate. La proposta della sovranità alimentare, grazie alla cooperazione con le altre realtà affiliate a Vía Campesina, è divenuta il contenitore privilegiato entro cui il sindacato si cimenta nella rifondazione e nel rilancio di un'agenda per il settore contadino che lo compone. D'altronde, il suo articolare realtà contadine con gruppi organizzati di lavoratori agricoli, ha comportato un ampliamento del dibattito intorno alla sovranità alimentare nel paese, in particolare tra le federazioni appartenenti a Vía Campesina. Questo confronto ha reso possibile l'inserimento della difesa dei diritti dei lavoratori agricoli salariati e del lavoro degno nelle campagne tra gli assi strategici dell'azione collettiva. In questo modo, la lotta per la

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creazione di sindacati di settore o quella per l'eliminazione dell'esternalizzazione sono divenute terreno di disputa comune, accanto alle rivendicazioni per l'accesso alle risorse produttive o ai servizi sociali nelle aree rurali. Tale dialogo, come vedremo, ha permesso il disegno di un'agenda agraria alternativa ed unitaria.

Tabella 2 - I diversi significati attribuiti alla sovranità alimentare (Ecuador)

FENOCIN CNC-EA CONFEUNASSC FENACLE

E nf as i Questione agraria e interculturalità come assi fondanti per trasformare non solo il modello agrario, ma la stessa società attraverso una rivoluzione agraria.

Visione integrale del modello di sviluppo rurale, che mira a una "nuova ruralità" e che include l'accesso a servizi nelle campagne, innanzitutto all'educazione e alla salute. Prevenzione e promozione della salute contadina come asse portante della garanzia dei diritti contadini e del diritto al cibo.

Articolazione tra agenda contadina e rivendicazioni sindacali dei lavoratori agricoli. C ont ribu to Elemento culturale, rivendicazione della diversità (indigena ma anche afro).

Welfare rurale (anche

autogestito) e

democratizzazione dell'economia.

Difesa del sistema pensionistico e previdenziale dai processi di privatizzazione e sua universalizzazione. Difesa e garanzia dei diritti dei lavoratori agricoli salariati.

Negli ultimi quindici anni, le quattro federazioni studiate, al di là delle azioni di protesta e di negoziazione già descritte, hanno sostenuto variegate pratiche sociali per diffondere e concretizzare i principi della sovranità alimentare.

Tali esperienze sono innanzitutto produttive ed associano il recupero e la rivalutazione delle pratiche agricole contadine con l'innovazione ecologica, attraverso il cosiddetto dialogo dei saperi (diálogo de saberes). In questo modo, esse hanno contribuito alla diffusione nel paese di iniziative quali l'agricoltura agroecologica, la diversificazione produttiva e i sistemi agroforestali. Le protagoniste di queste sperimentazioni sono state, in particolare, le organizzazioni locali affiliate alla federazione contadina interculturale (Fenocin) e al coordinamento contadino (Cnc-Ea). Emblematici, tra numerosi altri casi, sono i processi promossi dall'organizzazione indigena e contadina di Cotacachi sulla Sierra e da quella contadina di Quevedo e Mocache nella Costa, entrambe appartenenti alla federazione contadina interculturale o quelli condotti dall'organizzazione contadina della provincia costiera di Manabì, fondatrice del coordinamento contadino.82 Queste organizzazioni locali

sono accomunate dall'aver promosso iniziative innovative quali il recupero delle agrobiodiversità attraverso banche dei semi e la conservazione in situ, l'associazione di colture con l'allevamento familiare, la riforestazione, la copertura dei suoli e il recupero della loro fertilità, così come la riduzione e la sostituzione dell'uso di prodotti tossici in agricoltura. Gli obiettivi comuni di queste iniziative sono la riduzione della dipendenza da

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input esterni ed in generale il miglioramento dell'autonomia contadina, l'equilibrio ecologico ed alimentare così come la promozione della solidarietà e della cooperazione sociale.

Inoltre, con un approccio integrale alla filiera alimentare, le organizzazioni appartenenti alle federazioni studiate hanno promosso progetti per la trasformazione, la distribuzione e la commercializzazione dei prodotti contadini. Questi processi sono parte di un più grande fenomeno d'innovazione sociale sperimentato dall'Ecuador durante gli anni Novanta: una graduale ma capillare diffusione di reti alimentari alternative ispirate all'agricoltura sostenibile, così come all'economia solidale, volte a promuovere la produzione, la trasformazione e la commercializzazione di prodotti contadini per mezzo di cooperative, di fiere alimentari, di mercati e di botteghe contadine nel tentativo di rivitalizzare i sistemi alimentari locali e, soprattutto, di superare i fenomeni di intermediazione speculativa propri del mercato. In anni più recenti, si sono sviluppati gruppi di consumatori urbano-marginali organizzati per l'acquisto e la distribuzione di alimenti, attraverso le cosiddette canastas comunitarias. Queste ultime, anche se in rari casi, hanno stabilito meccanismi di rifornimento diretto presso unità contadine locali. Ad ogni modo, la promozione di un rapporto diretto tra produttori e consumatori ha rappresentato una strategia centrale per tutti questi processi di innovazione sociale.

Per quanto riguarda la formazione, le federazioni studiate hanno promosso processi educativi di diverso tipo che, nel complesso, hanno interessato le tre regioni del paese. Questi processi vanno dalla formazione sulla produzione agroecologica, ad esempio col programma campesino-a-campesino adottato dalla Fenocin, alla vera e propria educazione formale nei settori rurali; ne è un esempio l'Unità Educativa Popolare a Distanza Nuestra Tierra costituita dalla Upocam e dalla Cnc-Ea. Vi è, poi, la formazione in leadership politica, realizzata con le Escuelas de Liderazgo promosse dalle quattro federazioni. Tali iniziative formative erano finalizzate a migliorare le abilità dei leader contadini delle diverse organizzazioni di base in tutto il paese, in modo da aumentare l'influenza sulle politiche locali e su quelle nazionali.

Pensate in contrapposizione alle politiche rurali neoliberiste, tutte queste iniziative formative e di sperimentazione di pratiche sociali sono state per lo più autogestite dalle organizzazioni locali e dalle federazioni nazionali, col sostegno di fondazioni ecuadoriane e della cooperazione internazionale.

Accanto a queste pratiche, le federazioni legate a Vía Campesina hanno investito ingenti sforzi al fine di organizzarsi ed articolarsi per potenziare le azioni di protesta e di

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negoziazione e poter esercitare pressione politica, in forma sistematica, sulle istituzioni incaricate della questione agro-alimentare.

Le dinamiche di creazione ed innovazione, qui brevemente descritte, così come l'impegno speso nel riunirsi in piattaforme comuni di resistenza alle politiche neoliberiste, costituiscono il background che spiega la capacità propositiva e d'influenza politica che le federazioni coinvolte nella lotta per la sovranità alimentare hanno esercitato in Ecuador tra il 2007 e il 2008, durante il periodo costituente.

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Cap. VI Dalla Mesa Agraria all'istituzionalizzazione dei principi della sovranità alimentare

6.1. La Mesa Agraria: una agenda alternativa alla modernizzazione